Stampa | Notifica email    
Autore

JUVENTUS

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2011 15:35
04/02/2008 12:32
 
Quota
Fila via di gran lusso, la domenica della Juve, solo per le disavventure che capitano a chi le s’aggira intorno: a pochi metri, il Cagliari che si divora tre gol, o a chilometri, l’Udinese travolta a Napoli e la Roma spianata a Siena. Dentro casa, invece, restano parecchie le cose che Claudio Ranieri deve sistemare: partendo da una forma fisica tendente a un preoccupante eccesso di ribasso, fino a una carestia di gioco ormai diventata patologia. L’una e l’altra, certo acuite da contrattempi e sfighe non secondarie: i numerosi infortuni, che hanno costretto molti a prosciugarsi le energie, e la squalifica di Cristiano Zanetti, ora come ora insostituibile controllore del centrocampo.

Nessun dramma, perché la strada verso la Champions resta ampiamente transitabile, ma neppure sorrisi: «Siamo dispiaciuti - dirà il tecnico bianconero alla fine - perché sapevamo che la Roma stava perdendo tre a zero e volevamo questi tre punti. Era un’occasione, pazienza». La fatica inizia appunto a pesare: «Siamo un po’ opachi, per fortuna stiamo recuperando un po’ di giocatori. Ma stiamo anche pagando il sacrificio fatto da chi è stato sempre costretto a giocare». Ieri, molti soliti noti, gente che sta tracciando il cammino dall’inizio. Umanamente, s’è visto. Legrottaglie ha avuto sbandate raramente proposte finora e Nocerino, una dinamo nei primi mesi, è stato affettato dalla concorrenza. Tanto per citare due dei più presenti. Così s’è sfiorata la caduta del governo pure davanti alla flebile opposizione del Cagliari, che arrivava nell’arena dell’Olimpico da peggior squadra del campionato. Non sembrava.

La Juve ha iniziato soffice, affidandosi troppo spesso agli obici della difesa, per saltare gli abitanti del centrocampo e innescare Trezeguet e Del Piero: mai successo. Unico pericolo confezionato, una fuga di Nedved con assist (sprecatissimo) per Trezeguet. Per il resto del dibattito, ha parlato solo il Cagliari, che poteva passare sulla soglia dell’intervallo: non fosse che Larrivey, più che errori, ha combinato orrori. In fuga alla volta di Belardi, ha pensato di fulminarlo con un passaggio da fuori area; e in apertura di ripresa, in libertà molto poco vigilata fra Legrottaglie e Salihamidzic, ha incredibilmente spedito a lato un colpo di testa da pochi passi. Si bisbiglia giochi solo per imposizione del presidente Cellino: il che, se vuoi fare l’allenatore a Cagliari, è un valido e sufficiente motivo.

Tirando quest’aria, bastava solo che il pallone capitasse su piedi o teste diverse da quelle dell’attaccante. È capitato dopo dieci minuti di ripresa, quando Conti ha prolungato un corner sul secondo palo, ingannando Belardi e servendo a Bianco un pallone solo da spingere dentro. Il panico bianconero è durato meno di un minuto, solo per l’assalto di Nedved, che ha forato Storari da venticinque metri, con un destro che ha toccato il prato a un passo dal portiere e s’è infilato nell’angolo. «Questi nuovi palloni non tengono la traiettoria», s’è lamentato poi il numero uno: un po’ di colpa nel crack, però, gli appartiene. Così come, nell’azione, ha avuto merito Tiago, che aveva rubato palla e servito il ceco. Non malissimo il portoghese, o comunque meglio del collega: avrebbe meritato di restare in campo, per essere abbinato all’esordiente Sissoko. Come da ricetta della vigilia di Ranieri, per giustificare la scelta dell’ex Olympique Marsiglia: «Ho due centrocampisti di qualità, Zanetti e Tiago e due di quantità, Nocerino e Sissoko». Il tecnico ha spiegato così l’incoerente abbinamento: «Tiago mi è piaciuto, ma non aveva novanta minuti nelle gambe, Nocerino sì. Tutto qui». Non troppo convincente.

La Juve ha continuato a rischiare di brutto. Quando Belardi (25’ st) ha respinto un tiro di Cossu sui piedi di Canini, a cinque metri dalla porta: conclusione alla Larrivey e buoni riflessi del portiere. Sul ciglio della sconfitta anche al 37’ st, quando il vice-Buffon s’è accartocciato in uscita sulle gambe di Acquafresca. Dall’altra parte, l’ultimo assalto è finito sul fondo, insieme al colpo di testa di Salihamidzic, a 3’ dal fischio. «Spero che alla fine non rimpiangeremo questi punti persi», ha detto Legrottaglie. Per quel che s’è visto, è uno guadagnato. Da segnalare dopo il match l’arresto di un ultrà cagliaritano, sorpreso a lanciare un razzo verso i tifosi bianconeri e individuato grazie alle telecamere. A un anno dalla morte di Raciti, per certa gente non sembra essere cambiato nulla.

Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:00. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com