JUVENTUS

«Oggi è il giorno giusto per fare i complimenti alla squadra, all’allenatore e allo staff tecnico. L’anno scorso, dopo la promozione, avevo detto che eravamo tornati a casa. Bene, da ieri siamo tornati a casa un’altra volta».

Così l’amministratore delegato della Juventus, Jean-Claude Blanc, il giorno dopo il successo sulla Lazio che ha dato ai bianconeri la matematica certezza della qualificazione alla prossima Champions League.
«Non è il momento di parlare di mercato», ha affermato Blanc in occasione della presentazione della tournee in Asia e Australia cui la Juventus prenderà parte alla fine del campionato. «Ora vogliamo prenderci qualche giorno per apprezzare il lavoro svolto in questi mesi e soprattutto i risultati raggiunti. Poi, finchè c’è la possibilità di puntare al secondo posto, dobbiamo continuare a lottare con la stessa determinazione e la stessa qualità».

In attesa di tornare in Europa per disputare la prossima Champions League, la Juventus si appresta a sbarcare in Asia e Australia. A Genova è stato presentato oggi il «Costa Cruises Juventus Asia-Pacific Tour 2008», la tournee organizzata da MP&Silva a cui la squadra bianconera prenderà parte subito dopo la fine del campionato.

Il programma prevede tre tappe con altrettante partite amichevoli a Hong Kong, Shanghai e Melbourne e per la società bianconera si tratta di un ritorno in una zona del mondo dove il calcio sta prendendo sempre più piede: Hong Kong, tra l’altro, era stata tappa nel 2005 durante il Japan Tour, mentre l’ultima apparizione in Australia risale al 1984, ai tempi di Trapattoni. Primo appuntamento, dunque, il 22 maggio all’«Hong Kong Stadium» per la sfida tra Juventus e South China FC, mentre due giorni dopo, allo Shanghai Olympic Stadium, la formazione di Ranieri affronterà lo Shenhua FC. Ultima tappa, infine, il 30 maggio al «Telstra Dome Stadium di Melbourne» per Juventus- Melbourne Victory, prima squadra australiana ad aver conquistato l’A-League Premiers e Champions nella stessa stagione (2006/07).

Credo che la differenza, oltre all' aspetto tecnico sia stata determinata dalle differenti motivazioni. Per noi si trattava di tornare tra le Grandi d' Europa mentre per la Lazio scendere in campo era più un peso che altro visto che ormai ha ben poco da chiedere al suo campionato. Certo mi metto nei panni di quei fedelissimi arrivati da Roma e che si vedono rifilare tante di quelle pere da farli desistere dal vedere il secondo tempo. Mah... E' stato raggiunto l' obiettivo e di più onestamente non credo si potesse fare. A inizio anno vedevo solo tre squadre più forti: Inter, Milan e Roma mentre la Fiorentina poteva insidiarci ma secondo me non aveva l' organico della Juve. Il Milan si è autoeliminato anzitempo agevolandoci il raggiungimento di un posto in Europa. Trezeguet riagguanta Borriello in cima alla classifica cannonieri anche se il genoano ha tirato quattro rigori in più mentre Del Piero sale a 18, a un solo gol dal duo di testa. A inizio secondo tempo pensavo che entrasse Belardi. Se non lo si fa giocare nemmeno sopra di quattro gol e se per lo stesso motivo non si cerca di far riposare Buffon... Belardi non sarà mai Buffon ma se la Juve avesse preso 4 pere non sarebbe certo stata solo colpa sua. Ora bisogna cercare di finire bene e di fare un gran bel calcio mercato. Ce ne sarà un gran bisogno e per tanti motivi. Ci sarà la Champions e quindi ci vorrà più qualità ma anche più uomini a disposizione. Del Piero difficilmente ripeterà una stagione così, sia perchè avrà un anno di più, sia perchè ci saranno più impegni, sia perchè per tutti è difficile ripetersi a livelli così alti. Ci sarà poi Camoranesi che a ottobre farà 32 candeline e Nedved che ne farà 36 due mesi prima. Ci sarà da azzeccare il mediano da affiancare a Sissoko e da alternare a Zanetti. Bene se arriva Amauri che a me dà buone impressioni. L' anno scorso prima di farsi male aveva fatto bene. Lo so perchè lo dicono i numeri ma non lo avevo visto quasi mai giocare perchè a guardare la A mi giravano le balle a elica e faticavo anche a vedere le sintesi delle partite. Torna Giovinco che secondo me può cominciare a prendere il posto di Nedved. Per me questo è forte davvero. Se lo faranno giocare oltre a fare un bel po' di gol farà tanti di quegli assist a Del Piero e Trezeguet da cavargli la voglia. Me lo immagino già servire palla a terra le due punte ma anche crossare per la testa di Trezeguet. Raramente ho visto un giocatore crossare così bene. Torna Marchisio e, pare, andrà via Nocerino. Nel caso un sincero grazie per aver corso come un invasato per tutto l' anno. Onestamente però mi tengo Marchisio tutta la vita. Nocerino corre ma ha due cassette di frutta al posto dei piedi. Vedremo chi arriva, sperando che la dirigenza abbia fatto tesoro degli errori commessi.

El Tr3n complimenti di cuore per la tua Vecchia Signora sta finendo la stagione in bellezza.
Vedo un Camoranesi giocare da Galacticos che bel regalo fa la Juve al Donald; Del Piero stagione record, e Chiellini crescere di partita in
partita.
Che dire su Giovinco con un assist come quello che ha fatto ieri al suo
compagno nell'Empoli segnavo anche io (buzzetta a parte e qualche annetto in piu'.


Peccato per i rossoblu' sabato pomeriggio, ma francamente con cosi poche idee andare a Bergamo e sperare di portar via anche un punto era da
grossi illusi.
Sperem ben ma mi vedo ormai gia agli spareggi purtroppo

el guayabero, 28/04/2008 23.51:

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El Tr3n complimenti di cuore per la tua Vecchia Signora sta finendo la stagione in bellezza.
Vedo un Camoranesi giocare da Galacticos che bel regalo fa la Juve al Donald; Del Piero stagione record, e Chiellini crescere di partita in
partita.
Che dire su Giovinco con un assist come quello che ha fatto ieri al suo
compagno nell'Empoli segnavo anche io (buzzetta a parte e qualche annetto in piu'.


Peccato per i rossoblu' sabato pomeriggio, ma francamente con cosi poche idee andare a Bergamo e sperare di portar via anche un punto era da
grossi illusi.
Sperem ben ma mi vedo ormai gia agli spareggi purtroppo

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Ciao papito.

La B è notoriamente durissima. O ammazzi il campionato oppure hai da tribolare fino alla fine. Spero veramente di non vivere l' incubo dei play-off perchè ci sarebbe da soffrire troppo. L' Albinoleffe non vale il Bologna. Sta al Bologna riprendersi almeno il secondo posto. Per me i lombardi non valgono nemmeno il Lecce. Però, tant' è, ora sono davanti. Le ultime partite casalinghe forse le vado a vedere. Bisogna essere uniti nella lotta.

Ventisei giocatori con i portieri, meglio uno in più che uno in meno. Ora che la Champions è sicura, Claudio Ranieri quantifica le esigenze per la prossima stagione: "Il gruppo c’è, l’ha dimostrato. Ora su questo dovremo inserire qualche elemento. Servono 25-26 giocatori: 3 portieri, due per ruolo e tre jolly". Vista la rosa attuale, i rientri previsti, le partenze e gli arrivi già certi, si tratta di prendere almeno un paio di rinforzi per reparto, a cominciare dal vice Buffon.
PORTIERI - Per competere senza rischi sia in Italia che in Europa, visti anche i problemi alla schiena accusati quest'anno da Gigi c'è bisogno di un secondo portiere più affidabile di Belardi. Il sogno è Handanovic, ma costa caro e forse non ha voglia di fare il secondo, un'idea Cudicini che però ha un ingaggio troppo alto, mentre Buffon spinge per il ritorno di Chimenti: ora a Udine. Sicuro partente anche Vanstrattan, che ha chiesto di tornare in Australia dove spera di essere convocato per il Mondiale.

DIFENSORI - Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Molinaro sono confermati, mentre Zebina è in dubbio. Tecnicamente va bene, ma ha sempre qualche problema fisico e non ha neanche legato troppo con Ranieri, che domenica lo ha mandato in tribuna. Dovesse andare via, si porrebbe il problema di un terzino destro visto che Mellberg è stato preso a parametro zero per giocare al centro. Qui, a seconda del recupero di Andrade, potrebbe rendersi necessario un altro acquisto, mentre la Juventus già cerca un terzino sinistro da affiancare a Molinaro: Vargas e Grosso sono nella lista, tenendo conto che nel ruolo può giocare anche De Ceglie certo rientrante.
CENTROCAMPISTI - Oltre a Zanetti, Sissoko e Marchisio, Ranieri vuole altri due mediani, perché Nocerino finirà al Palermo nell'affare Amauri. I nomi sono due: Aquilani della Roma e Seydou Keita, 28enne francomaliano che fa tanti gol nel Siviglia, ma che in nazionale gioca centrale di centrocampo. Senza dimenticare Cigarini, che piace molto al tecnico e potrebbe liberarsi per una cifra abbordabile in caso di retrocessione del Parma. A destra, con Camoranesi, Salihamidzic e l'eventuale conferma di Marchionni che ha rifiutato il Palermo, la Juve è a posto. A sinistra invece c'è il dubbio di Nedved: Secco questa settimana rivede Raiola, ma nel frattempo si guarda intorno (ne riferiamo a parte).
ATTACCANTI - In settimana ci sarà un incontro anche con il procuratore di Amauri, che verrà alla Juventus in cambio di Nocerino e di una dozzina di milioni di euro. Questo comporta la partenza di Iaquinta, dalla quale a Torino contano di incassare il contante per il brasiliano del Palermo. Sicuro il rientro di Giovinco, resta da vedere il futuro di Palladino, che chiede più spazio o di andare a giocare altrove. Questa diventerebbe la soluzione più probabile nel caso in cui si decidesse di richiamare alla base Davide Lanzafame, protagonista di un'ottima stagione nel Bari: lo vogliono in molti, ma la Juve a questo punto pensa di tenerselo.

Nel tentativo di irrobustire un centrocampo che nella prossima stagione dovrà essere una garanzia assoluta per la Juve neopromossa in Champions, il club bianconero sta tentando l’assalto a un autentico colosso del reparto, che gioca in una superpotenza europea. L’ultima tentazione juventina è Bastian Schweinsteiger, 24 anni il 1° agosto, colonna del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca. Lavoratore instancabile, gioca in prevalenza da esterno, quindi si propone come nuovo Nedved. Ma sa fare anche il centrale. La Juve, tramite il ds Alessio Secco, non ha ancora impostato una vera trattativa. Per ora siamo alle schermaglie iniziali, quelle in cui si annota il nome del giocatore e si cerca di capire che possibilità ci sia di strapparlo al Bayern. Come sempre dipende dai soldi e della volontà del club bavarese di cedere uno dei giocatori più importanti della squadra. La valutazione di «Basti» parte da 15 milioni. Tanti da fare scappare la Juve immediatamente, invece non c’è stato una precipitosa ritirata dei dirigenti andati a Monaco per parlare soprattutto del difensore Sagnol. Il giocatore piace molto a Ranieri e se si entrerà in una vera trattativa, molte cose possono anche cambiare. Di sicuro Schweinsteiger con la vocazione a creare spazi e a distribuire palloni con intelligenza, ha le caratteristiche che servono alla Juve del futuro. Che dovrà avere due mastini in mezzo al campo. Quindi il bavarese viene visto anche come il giocatore giusto da affiancare al confermatissimo Sissoko.

A gennaio tentò l’aggancio con il ragazzo, che in gioventù fu una promessa dello sci alpino, anche l’Inter. Poi Moratti si accordò con il portoghese Maniche. Adesso la partenza del tecnico Hitzfeld potrebbe cambiare la situazione. Di sicuro dopo i trascorsi con Moggi, che Rummenigge accusò di aver adottato metodi «mafiosi» per arrivare al terzino Sagnol, oggi i rapporti tra i due club sono ritornati buoni. Tuttavia Rummenigge, presidente del club bavarese e responsabile di tutti i movimenti di mercato, vede nel giocatore un investimento per il futuro. Fra l’altro Schweinsteiger è ancora sotto contratto fino al 2009, non avrebbe la strada spianata come Salihamidzic che all’inizio della stagione ha potuto liberarsi a parametro zero. Una trattativa tutta da inventare per il ragazzone di Kolbermoor, quindi bavarese purosangue, che soltanto nel 2005 è entrato in pianta stabile fra i titolari del Bayern, dopo che Magath nella stagione 2004 l’aveva fatto sostare a lungo fra le riserve. Utilizzato principalmente come centrocampista di destra, è diventato un punto fermo anche della Nazionale. Ha giocato tutte le partite della squadra di Klinsmann al Mondiale 2006, diventando grande protagonista nella finale per il terzo posto vinta 3-1 dalla Germania contro il Portogallo. «Basti» ha realizzato due gol di potenza, mentre la terza rete è stata un autogol, ma nato da un suo tiro. Il mercato Juve prosegue anche su altre direzioni. Con il Bayern, come detto, anche per Sagnol; con il Palermo per risolvere la vicenda Amauri. E intanto nasce un caso Criscito.

Il Genoa vorrebbe riscattarne la metà ancora in possesso del club bianconero, «ma - ha precisato il presidente Preziosi - la Juve ha fissato parametri troppo alti, dunque se non ci verrà incontro sarà difficile riuscire a trattenerlo». E il Napoli sta alla finestra.

Il direttore sportivo bianconero dovrà rimanere in ospedale per 7-10 giorni
TORINO
Cadendo mentre faceva motocross, la sua passione, il ds della Juve Alessio Secco si è procurato una lesione vertebrale per la quale venerdì in tarda serata è stato ricoverato ed operato al Cto di Torino, dove ieri nuovi accertamenti sulla sensibilità e la mobilità degli arti inferiori hanno escluso complicazioni.

Secco è caduto dalla sua Suzuki 450 nei pressi di Cambiano, in provincia del capoluogo piemontese, e poi è stato accompagnato all’ospedale in auto, da un amico, al pronto soccorso per i piccoli traumi. Verificata però la serietà della lesione, alla quarta vertebra dorsale, il ds è stato operato: secondo il sito web bianconero, ci sarà una degenza in ospedale di 7-10 giorni.

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Nel momento in cui si fa la nuova Juve sto qua va a fare motocross. Chissà se Secco si rende conto di non essere più un bambino. Evidentemente non ha mica capito cosa voglia dire fare il DS della Juve e quali responsabilità comporti. Lo stavo un po' rivalutando ma ora lo rimetto qualche passo indietro. Quando si fanno lavori importanti bisognerebbe capire che le stronzate che possono comprometterne l' attività andrebbero messe da parte. Alla soglia dei 40 anni sto qua fa ancora il motocross. Vai a cagare Secco, te e chi ti ha messo lì.

Mauro German Camoranesi a trentun anni prende per mano la Signora e disegna un futuro a tinte bianconere. Juve per sempre, per sempre Juve.

Si è riposato per quasi tutto il girone d’andata, adesso va che­ una meraviglia... "Già, ma è ­quasi finita, purtroppo... Non ci resta che conquistare i nove punti su nove, a cominciare da Siena, e chiudere il campionato alla grande, al massimo della forma".

E’ rimasto sorpreso da questa Juve? All’inizio della stagione ci avrebbe scommesso? "L’ho detto mille volte che potevamo lottare con le formazioni in luce lo scorso anno, come Roma e Fiorentina. Beh, ce l’abbiamo fatta, dimostrando di essere una squadra molto competitiva".

Non ha nominato i nerazzurri di Roberto Mancini. "Ok, l’Inter aveva una rosa piampia, forte, fuori portata. Logico, visto gli impegni numerosi, normale la concorrenza sfrenata con quella maglia. E noi abbiamo perso il treno dopo aver raccolto un paio di sconfitte. A fine dicembre eravamo out. Lì ho capito che ci eravamo giocati la nostra chance tricolore".

Per tornare a vincere scudetto e coppa campioni cosa e chi serve a questo gruppo? "La squadra, come affermato prima, ­competitiva. Poi bisogna vedere come si arriva alle competizioni. Di certo, servono altri campioni, ­indubbio. Chi e quali non lo so, ma sono sicuro che mettere qualche innesto pesante ci farebbe fiorire".

Chiuso con il calcio agonistico, tornerà in Argentina? "Ne parlo spesso con mia moglie che non vuole lasciare Torino. Vediamo fino a quando giocherò. Però non mi dispiacerebbe restare; sono in Italia da tanti anni, penso che qui posso continuare una bella vita".

Il suo contratto scade nel 2011. Si vede alla Juve per sempre? "Sì, voglio chiudere qui, con questa maglia".

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Grande Camo. Così si parla!

I giocatori passano, gli uomini restano.

La partita è stata più sentita dal Siena che dalla Juventus. Il voler raggiungere subito la salvezza ha inciso più della flebile speranza di raggiungere il secondo posto. Ad ogni modo secondo me il loro gol era viziaro da una gamba tesa di Kharja che poi ha fatto un gran gol. Su quel gol al sesto minuto il Siena ha costruito la sua partita. Secondo me i toscani ne hanno messa di più di noi. Finito il primo tempo pensavo che scoppiassero visto quanto avevano corso nei primi 45 minuti. Invece hanno giocato bene anche il secondo tempo correndo come matti. Visto il mazzo che si sono fatti penso che la vittoria se la siano meritata. Del Siena mi sono piaciuti molto Maccarone e Galloppa ma sono stati tutti bravi. Nella Juve il megliore è stato Camoranesi. Bene anche Buffon, Zanetti ed il duo Chiellini-Legrottaglie. Gli altri così così con Trezeguet e Del Piero che non sono mai entrati in partita. Il Siena ha un allenatore in gamba.

«Dire che lo cederemo alla Juventus, anche se c’è una trattativa aperta da tempo ed è una strada molto percorribile, oggi è azzardato. Comunque mi sembra scontato che Amauri verrà ceduto e che quindi domenica sarà l’ultima volta che i tifosi rosa vedranno Amauri al "Barbera"». A confermare l’addio ai colori rosanero dell’attaccante brasiliano è il vicepresidente del Palermo, Guglielmo Miccichè, intervenuto a "Gol di Notte", l’appuntamento notturno di Telesud.

Sulla destinazione di Amauri, però, Miccichè sembra volersi non sbilanciare: «il Milan? Essendo un grande giocatore penso sia normale che una grande società come quella rossonerapossa essere interessata al brasiliano - rivela. Ad oggi però ripeto che la Juve resta la società più vicina ad Amauri. Con la dirigenza bianconera abbiamo già trovato un accordo di massima, adesso loro dovranno raggiungere l’intesa con il giocatore ed il suo procuratore». E sulle delle eventuali contropartite che potrebbero arrivare dalla Juve, il vicepresidente del Palermo spiega che «oggi i bianconeri sono in grado di proporci dei giovani interessantissimi, oltre a un conguaglio economico importante e anche per questo la trattativa con la Juve è quella che in questo momento privilegiamo».

Tra i nomi caldi ci sono quelli di Lanzafame e Nocerino. «Potrebbero essere due giocatori appetibili - ammette Miccichè - Il primo è un giocatore di grandissima prospettiva, l’altro è un pò più affermato e già l’anno scorso era stato cercato da club importanti come Fiorentina, Napoli e lo stesso Palermo, ma loro non sono gli unici che possono interessarci. Marchionni? Nonostante sia un buon giocatore, specie dopo i tanti infortuni, non è tra i giocatori che ci interessano per il futuro. Giovinco? Oltre a essere un giovanissimo, è un giocatore molto forte tecnicamente che quest’anno è stato il trascinatore nella salvezza dell’Empoli e - prosegue - la trattativa con la Juve comprende anche lui.

Del resto per ottenere Amauri i bianconeri dovranno cedere anche qualche pezzo importante perchè noi il brasiliano non lo regaliamo e chi vorrà comprarlo deve disporre di contropartite adeguate, quindi non escludo che alla fine il giocatore possa arrivare in rosanero». «Comunque ci tengo a precisare che da parte nostra - chiude Miccichè - c’è la volontà di allestire un organico sempre competitivo ed importante, in grado di poter lottare per traguardi altrettanto importanti».

Incontro interlocutorio. L'accordo ancora non c'è, ma parlare di rottura sarebbe del tutto fuori luogo. Amauri e la Juve sono vicini, da tempo ormai, ma faticano a incontrarsi su una proposta che vada bene a entrambe le parti. Si tratta evidentemente di un problema economico, emerso anche giovedì sera nel colloquio torinese fra l'amministratore delegato bianconero Jean Claude Blanc e i procuratori del brasiliano, Mariano e Vittorio Grimaldi.

La Juve offre al giocatore un ingaggio ricco ma non ricchissimo, 3 milioni di euro a stagione. Troppo poco secondo i manager di Amauri, che vorrebbero almeno 750mila euro in più, oltre ai premi. Insomma, posizioni ancora distanti, anche se l'affare alla lunga dovrebbe comunque andare in porto, considerando che il Palermo sta trattando seriamente la cessione del suo centravanti solo con la Juventus.

Intanto però, i due procuratori mantengono vivi i contatti con altre squadre. Una su tutte, il Milan, che resta alla finestra, pronto ad approfittare di eventuali tentennamenti bianconeri.

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4 milioni a stagione + i premi senza avere ancora dimostrato una mazza? Prima si dà e poi si chiede. Certo che a trattare con certi soggetti ci vuole una gran pazienza.

Nedved-Juventus: fumata nera. Nel senso che il rinnovo oggi non è arrivato. I protagonisti della storia: da una parte Pavel e il suo procuratore Mino Raiola, dall'altra l'amministratore delegato bianconero Jean Claude Blanc. La puntata odierna si è svolta alla sede della Juve, - Corso Galileo Ferraris - dalle 13.45 alle 16.10. L'intervallo di tempo trascorso dall'ingresso del centrocampista ceco. I protagonisti hanno discusso del rinnovo del contratto del biondo esterno sinistro, in scadenza. Per ora tutto rimandato. Lo dicono i beninformati. Lo confermano implicitamente le dichiarazioni di Nedved. "Com'è andata? benissimo", - ha risposto tra l'ironico e il seccato ai giornalisti -. Quando gli è stato chiesto se avesse rinnovato il campionato juventino non ha risposto, "inforcando" gli occhiali. Ma la risposta è arrivata dalle voci di corridoio pochi minuti dopo. Per ora no. In attesa delle prossime puntate.

Se ad Amauri danno 4 mln a stagione, Nedved ne meriterebbe 40.

Pavel deve restare. E' rimasto con noi in Purgatorio ed ha contribuito in maniera determinante a farci tornare nei piani alti.

Partita vissuta più serenamente tanto dai giocatori che dai tifosi della Juve. Ad ogni maniera la Juve ha giocato con impegno anche se non con la stessa intensità delle partite che contano. Catania in vantaggio con un autentico gollonzo. Per il resto non ha mai combinato niente, nè prima nè dopo. Pareggio di Alex Del Piero sul finire. Migliori in campo Del Piero.

Saludos.

Questione di giorni (stasera a Torino l’incontro fra Blanc e i procuratori) e Amauri indosserà i colori del grande salto. La Juve resta in fuga, il Milan è in gioco, il Real Madrid meno. L’attaccante che sembra soffocato dalle cifre e dai desideri si siede in tribuna, fissa il prato del Renzo Barbera e mette ordine al suo futuro.

Il gioco delle probabilità le piace?
«Ci sono cascato una volta, non ci casco più...».

Meglio il campionato italiano o quello spagnolo?
«Stiamo parlando di due realtà che, insieme a quella inglese, esprimono il meglio che c’è in giro, ma all’estero non mi vedo proprio».

Niente sirene spagnole, dunque?
«Penso che per me sia meglio l’Italia».

Si è stancato del vortice di incontri Juve-Palermo senza fumata bianca?
«Fa parte del gioco, quando arrivai in Sicilia il contratto fu firmato all’ultimo giorno di mercato».

Tradotto: c’è ancora tempo prima di capire dove finirà Amauri.
«Stavolta non sarà così, il tempo sta per scadere, entro dieci giorni al massimo conoscerete il mio futuro».

Cosa si sente di dire ai tifosi della Juve che si preparano ad applaudire un colpo di mercato annunciato, ma che ancora non arriva?
«La Juventus significa storia, vittorie, stile. E, poi, tanti campioni come Alex, Buffon o Camoranesi».

Tutto qua?
«Giocare nel club bianconero sarebbe il sogno di una vita, ma aspettiamo...».

L’ultima di campionato?
«Dieci giorni, non uno di più».

È rimasto forse deluso da una trattativa che fa un passo avanti, uno indietro, di nuovo avanti, ma non quello definitivo?
«Non credo che se con la Juventus dovesse saltare tutto sarà per colpa di Giovinco che non viene a Palermo. Questi sono aspetti che riguardano le due società, non la mia volontà».

A Torino l’aspettano, a Milano la corteggiano.
«Stiamo parlando di un’altra grande società del calcio mondiale. L’interessamento del Milan mi onora».

Una grande società che rischia di fare la Uefa: andrebbe al Milan anche senza la Champions?
«Perché no. Come ho detto, il Milan è una grande società, che ti può garantire vittorie nel tempo. Comunque è una variabile che pesa, perché finire sotto i riflettori della massima competizione europea non è cosa da tutti i giorni».

La Juventus in Champions League c’è già.
«E ci sarà subito da protagonista perché è nel suo dna girare l’Europa per vincere».

Scartata l’ipotesi spagnola, Amauri si vede meglio negli schemi di Ranieri o protagonista nel progetto Ancelotti?
«A Torino giocano con il 4-4-2, modulo che ho fatto da una vita, ma con Guidolin ho provato il cosiddetto «albero di natale» tanto caro ad Ancelotti».

Le cifre e i numeri che ruotano attorno alle sue magie la portano ai primi posti nella classifica dei colpi più attesi del mercato. Avrebbe mai pensato di finire al centro di un’asta milionaria?
«Posso dire solo che sono pronto a dimostrare il mio valore anche in una società che ha i massimi obiettivi da raggiungere. A volte, però, penso: "25 milioni di euro... Ma li valgo veramente?"».

C’è un altro Amauri in giro per i campi da gioco italiani?
«Io farei pazzie per uno come Obinna, prima o poi vi accorgerete che sto parlando di un grandissimo giocatore».

Il suo modello?
«Romario. Il numero uno in assoluto anche se come caratteristiche siamo diversi».

Juve o Milan: sarà questione di soldi?
«Voglio sapere che cosa significa vincere, lottare per vincere lo scudetto, la Champions. Poi, però, non faccio l’ipocrita e so che anche i soldi sono importanti, di sicuro, perché ho una famiglia, due bambini e voglio il meglio per loro. Conta quello, conta la squadra e la voglia di vincere».

Esposto in vetrina da oltre un mese, oggi Carvalho De Oliveira, per tutti Amauri, potrebbe finire nella borsa della Juve, cioè l’acquirente che prima di tutti s’era fatto avanti, con club e procuratori. A imporre il condizionale, stavolta, è l’incertezza d’umore dell’attaccante bianconero Lanzafame, la cui metà sarebbe impacchettata per Palermo, insieme a Nocerino e a 12 milioni di euro. Il giovane, infatti, preferirebbe il West Ham, e su questo s’è nuovamente messa in salita la trattativa, che ormai alterna autostrada e sentieri di montagna.

Qualche settimana fa, non aveva fatto capriole neppure Nocerino, poi convinto ad accettare il trasloco, mentre Palladino (ora verso la Samp) era presto uscito dall’intesa. Spianato, se non altro, pare l’accordo fra l’ad Jean Claude Blanc e gli agenti del brasiliano, Vittorio e Mariano Grimaldi, grazie ai quattrini aggiunti dai bianconeri: contratto quadriennale, sui 3,8 milioni di euro a stagione, praticamente a metà cammino fra iniziale richiesta (4 milioni) e offerta (3,5). L’asfalto era stato steso giovedì, nelle quattro ore di incontro al centro sportivo di Vinovo: «Ci siamo presi una pausa di riflessione», riferì sul fare della notte Blanc.

L’ad bianconero, che ieri s’era sentito al telefono con il ds rosanero Rino Foschi, non dispera comunque di chiudere tutto in giornata. Se tutto filasse liscio, oggi a Milano la Juve Blanc limerà gli ultimi dettagli con i procuratori, e domani l’attaccante potrà volare a Torino per firma e visite mediche. A casa Zamparini andrebbero, appunto, 12 milioni di euro, Nocerino e la metà del giovane attaccante Lanzafame, per una valutazione complessiva che ondeggia fra i 25 e i 26 milioni di euro. Senza l’ultimo pezzetto, i bianconeri dovrebbero trovare un’altra soluzione. Di certo, in fretta: «In settimana dovrà essere presa una decisione», aveva detto Blanc sabato a Marassi.

Da tempo la Juve ha annotato Amauri sulla lista dello shopping, ma acchiapparlo continua a non essere semplicissimo, pure per le trattative reali (con il Milan) e virtuali (Real e Arsenal) sparse attorno ai colloqui. Per Claudio Ranieri, infatti, il brasiliano era uno dei giocatori fondamentali per l’assetto futuro: perché può giocare prima punta, ma s’adatta bene pure a girare attorno a Trezeguet. Per questo, con Amauri, il club non vuole replicare la trattativa di Flamini, poi andato al Milan. Il brasiliano, 28 anni il prossimo 3 giugno, quest’anno s’è dimostrato un giocatore piuttosto affidabile (15 gol in 34 partite, tutte da titolare), cancellando i dubbi sul recupero dall’infortunio ai legamenti della stagione precedenti. I colpi, non si discutono, come quell’assist al volo che lanciò Miccoli contro la Fiorentina: «Lo facevo da piccolo, quelle cose mi riuscivano in mezzo alla strada a Carapiquiba e, in allenamento, ridendo e scherzando, continuo a farle», spiegò lui. Francesco Guidolin l’aveva già battezzato: «Ho l’impressione che il suo destino sia segnato. Questo ragazzo è come Drogba».

Quando ormai la compravendita di Amauri pareva aver già esplorato tutte le pieghe che una trattativa può assumere, il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, s’avventura nel diritto penale: «Si tratta di tentativi estorsivi al di fuori delle regole», sbotta, contro i procuratori del brasiliano che, a suo dire, gli avevano chiesto due milioni di euro, sostanzialmente per il buon fine dell’affare con la Juve. Vittorio e Mariano Grimaldi, gli accusati, sono ovviamente furibondi: «Devo valutare la cosa insieme a un penalista - ha detto Vittorio - non credo Zamparini abbia la cultura per determinate cose. Andrò da un avvocato e racconterò i fatti».

Non s’è fermato lì, Zamparini, perché l’episodio ha innescato un’accusa piuttosto pesante: «Nel calcio non deve esserci più nero, bisogna finirla con i pagamenti sottobanco». Che, si desume, ci sono stati e ci sono: «Questo sono cose che sanno tutti - continua il presidente del Palermo - ed è una vergogna. Certe cattive abitudini vanno estirpate. Ripeto, ho sollevato qualcosa che tutti conoscono, da anni, cerchiamo di eliminarlo». Un meccanismo, afferma Zamparini, dove s’inseriscono i procuratori: «Non ci può essere un ricatto continuo degli agenti, quando un calciatore cambia casacca». Magari, uno che s’agita nel calcio da una vita, poteva raccontarle prima, certe cose: «Ma a me non sono mai capitate - s’accende il numero uno rosanero - ora lo racconto perché mi è capitato questo episodio».

La vendita di Amauri, appunto: «Viviamo in un mondo strano - spiega ancora - perché io ho un contratto con Amauri, che quest’anno ha preso tra l’altro 300 mila euro in più rispetto al pattuito, noi raggiungiamo un accordo con la Juve, Amauri deve raggiungere un’intesa con la Juve, che ha raggiunto, e a questo punto non vedo nessun altro impegno da parte mia con il procuratore e il giocatore». Che, invece, gli avrebbero chiesto quei due milioni. Una pura frottola, secondo gli agenti. «Ma i Grimaldi devono chiedere cosa vogliono dal Palermo, se il Palermo ha debiti con loro lo dicano. In realtà, si tratta di tentativi estorsivi al di fuori delle regole». Parole che potrebbe finire dritte in tribunale.

Come anche il resto dell’esposizione di Zamparini, nonostante nell’ambiente pallonaro gli abbiano da anni appiccicato l’etichetta di quello che le spara sempre enormi, che urla, sbraita, ma sempre contro i mulini a vento. Stavolta, però, mica si tratta delle solite beghe per qualche poltrona in Lega calcio, avendo tirato in ballo estorsioni e pagamenti in nero. Già oggi, dovrebbe attivarsi l’ufficio indagini della Figc e ci sarebbe materia pure per la Procura della Repubblica. «Cambiare queste abitudini è compito delle istituzioni. E se domani (oggi, ndr) qualcuno mi chiamasse, ripeterei le stesse cose. Tanto le sanno tutti nell’ambiente. Come quando si parlava sempre delle telefonate, poi c’è stata Calciopoli».

Perché non l’ha mai denunciato? «Col cavolo. Le ho sempre sentite dire, ma mai mi sono capitate. E poi tocca sempre a me fare il rompiscatole? Un’inchiesta? Se qualcuno mi interroga, lo dico anche a lui. Bisogna sanzionare e punire. Adesso spero che in questo contesto non sia Amauri l’unica vittima. Perché so che sarebbe felicissimo di andare alla Juve, non vorrei che l’atteggiamento dei suoi procuratori alla fine lo danneggiasse». L’accordo fra Juve e giocatore è già fatto, con telefonata fra l’ad bianconero Jean Claude Blanc e Amauri, che lunedì dovrebbe essere a Torino per visite mediche e firma. Così come l’intesa con il Palermo pare scontata: troppo rischioso buttarla all’aria, visto che il brasiliano il prossimo anno può liberarsi a 2,2 milioni di euro. Estorsioni e pagamenti in nero andrebbero comunque chiariti: difficile fosse una battuta.

In una intervista rilasciata oggi ad un noto quotidiano deportivo spagnolo Xavi Alonso ha dichiarato la sua ferma volonta' di rimanere al Liverpool e che non ha mai avuto contatti con la societa' torinese.

SHANGHAI, 24 maggio 2008 - Il Parma si aggiudica la "Fiat Cup" a Shanghai, battendo 9-8 ai rigori la Juventus nell'ultimo mini-incontro del torneo. I 45 minuti si erano chiusi sul 3-3 con i bianconeri tre volte in vantaggio (Paolucci al 16', Trezeguet al 20', Marchionni al 34') e gli emiliani sempre capaci di agguantare il pari (Martinez al 19', Galli al 32' e Lucarelli al 40'). Molto belli i gol di Trezeguet e Lucarelli. Il Parma chiude così il torneo al primo posto con 5 punti grazie anche alla vittoria sullo Shenua, cinesi secondi con 3 punti in virtù del successo per 2-1 sui bianconeri, Juve terza con un solo punto. Ora la Juventus, senza Trezeguet, che ha chiuso la stagione con due reti in questo triangolare, volerà in Australia per l'ultima tappa della sua tournee prima delle vacanze: venerdì alle 12 (ora italiana) la sfida con il Melbourne Victory.
IL K.O. CON LO SHENHUA - Nel secondo mini-incontro della Fiat Cup, vittoria dello Shenhua di Shanghai sulla Juventus, per 2-1. Padroni di casa avanti al 3' con Mao, pari bianconero un paio di minuti più tardi grazie a un rigore trasformato da Trezeguet, e nuovo vantaggio cinese al 23' siglato da Du Wei, che devia fortuitamente una conclusione da fuori di Martinez. Nei primi 45 minuti successo del Parma per 1-0 sullo stesso Shenua.
I RISULTATI - Parma-Shenhua 1-0: (25' Crisci)
Shenhua-Juventus 2-1: 3' Mao (S), 5' rig. Trezeguet (J), 23' Du Wei
Juventus-Parma 8-9 d.c.r. (3-3 al 45'): 16' Paolucci (J), 19' Martinez (P), 20' Trezeguet (J), 32' Galli (P), 35' Marchionni (J), 40' Lucarelli

TORINO, 4 giugno 2008 - "Se Trezeguet lascerà la Juventus? Chiedetelo al Barcellona". Le parole sono quelle di John Elkann, a margine della presentazione dell'Archivio Storico La Stampa online. Una frase che lascia più di un dubbio sul futuro dell'attaccante francese, anche perché il club catalano non ha mai negato l'interesse verso Trezegol per sostituire Eto'o, che sembra in partenza. Per il neo-presidente Ifil, dunque, il centravanti bianconero non è incedibile. È così anche per la Juventus?
LA RAGIONI PER L'ADDIO - Ranieri considera Trezeguet un titolare inamovibile ma davanti ad un'offerta principesca del Barca difficilmente Secco e Blanc risponderebbero "no grazie". Per due motivi. Il primo è anagrafico: David ha già 31 anni e questa potrebbe essere l'ultima occasione per venderlo ad un prezzo da capogiro. Dopo l'ottima stagione ed i gol che lo hanno portato al secondo posto nella classifica cannonieri le sue quotazioni sono ulteriormente cresciute, ora vale tra i 25 e i 30 milioni di euro. Una cifra che consentirebbe alla Juve di acquistare Xabi Alonso più un rinforzo importante in difesa. Il secondo motivo che potrebbe spingere la dirigenza juventina a cedere Trezeguet è quello della concorrenza. La coppia del futuro, per quanto riguarda l'attacco bianconero, sarà Del Piero-Amauri. Il brasiliano è una prima punta come l'attaccante francese, senza dimenticare che l'anno prossimo Ranieri potrà contare anche su Iaquinta e Giovinco. Tanta concorrenza, e Trezeguet mal digerirebbe la panchina. Mentre al Barcellona, senza Eto'o, la maglia da titolare sarebbe praticamente garantita.

Alberto Mauro

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Vorrei fare notare quanti gol ha fatto Trezeguet con la maglia del Monaco e della Juve.

1997/98 Monaco A 27 18
1998/99 Monaco A 27 12
1999/00 Monaco A 30 22
2000/01 Juventus A 25 14
2001/02 Juventus A 34 24
2002/03 Juventus A 17 9
2003/04 Juventus A 25 16
2004/05 Juventus A 18 9
2005/06 Juventus A 32 23
2006/07 Juventus B 31 15
2006/07 Juventus B 36 20

Vorrei sapere dove trovano uno che fa 20 gol a campionato tirando un rigore l' anno. Vorrei sapere dove trovano uno che fa gol di testa, di destro e di sinistro senza distinzione. Vorrei sapere cosa si è fumato questo giornalista per pensare che Trezeguet possa temere la concorrenza di Amauri e mal digerire una panchina che fino a prova contraria farebbe solo per rifiatare. Vorrei sapere anche quanto e cosa beva se pensa che la coppia del futuro possa essere rappresentata da Amauri e Del Piero che a novembre compie 34 anni. Vorrei anche che mi dicesse quante pere si fa per ritenere che con quei soldi si possano comprare Xabi Alonso e un difensore quando la prima cosa da fare sarebbe quella di cercare alla svelta un' altra punta (e dove la trovano una così forte e prolifica?). Vorrei che ricordasse che ne chiedono ben di più per Drogba che è più giovane di soli 5 mesi. E con chi lo sostituiamo? Con Quagliarella? Ma vaffanculo... Con Huntelaar? E perchè? Perchè è più giovane? Come mai nessuno lo cerca? Siamo sicuri che fa i gol di Trezeguet o che ancor peggio non faccia la fine di Tiago? Se danno via Trezeguet non capiscono un cazzo e gli Elkann hanno già dimostrato di essere dei veri fuoriclasse a riguardo.

L' altro scrive per la Gazzetta.

A sto punto è probabile che siano parenti.

di Claudio Di Benedetto

David Trezeguet in serie A ha segnato 115 gol in 187 partite, fa quasi due gol ogni tre partite. Impressionante. Di sicuro un attaccante così lo vorrebbe chiunque. Appunto: perchè non venderlo ? Verrebbe via con 30 milioni, 20 meno di Eto'o, ha un ingaggio di 4,5 milioni netti a stagione e un contratto con la Juventus fino al 30 giugno 2011. Cifre ragionevoli per un attaccante che deve ancora compiere 31 anni, è nato il 15 ottobre 1977.

D'altra parte la Juve, dopo aver acquistato Amauri, deve vendere uno tra Trezeguet, Del Piero e Iaquinta. Impensabile tenerli tutti e quattro. Tra l'altro in rosa ci sarebbero anche Palladino e Giovinco.

E perchè è impensabile tenerli tutti visto che Del Piero ha 33 anni e Iaquinta non è una prima punta? Se per sfiga ad Amauri viene il raffreddore fai giocare la prima punta della Primavera? Palladino ad andar bene è una seconda punta e secondo me non è da Juve. Di Giovinco il solo pensiero di vederlo staccare di testa su un cross di Camoranesi mi fa più piangere che ridere, fermo restando che come seconda punta o centrocampista d' attacco può essere veramente fortissimo.

Il brasiliano può fare la prima, la seconda ed anche l'unica punta, come Iaquinta. Può dunque entrare in qualunque schema scelto da Ranieri ed essere affiancato a chiunque: anche a Trezeguet, che invece sa giocare solo da attaccante centrale.

Vero, come no. Peccato che ti dimentichi che una prima punta debba in primis cacciarla dentro e non mi risulta che Iaquinta abbia i numeri di Trezeguet. Non risultava nemmeno a Lippi visto che ai Mondiali faceva fare la riserva e quando giocava stava a fare l' ala destra.

Del Piero è invendibile. Il francese invece è sicuramente quello che ha più mercato. La Juventus vendendolo realizzerebbe una discreta plusvalenza: nel 2000 lo aveva acquistato dal Monaco per 45 miliardi di vecchie lire. Sarebbero più di due milioni di euro di guadagno.

Questa è l' apoteosi. Vendere Trezeguet per avere una plusvalenza di 2 milioni di euro è veramente geniale. Sti calcoli li potrei fare giusto per uno come Birindelli. Non deve essere neanche paraculato sto qua per poter scrivere certe stronzate su un portale Mediaset.

Impossibile ottenere di più con la cessione di uno degli altri attaccanti. Iaquinta, che al momento sembra l'indiziato numero uno a partire per via di un ingaggio abbordabile, 2 milioni netti a stagione, un anno fa è costato 11,3 milioni. Nella migliore delle ipotesi oggi ne potrebbe valere 12. E, particolare tutt'altro che trascurabile, ha due anni meno di Trezeguet.

Povera Italia.

vabbè ma questi qualcosa devono scrivere, non te la prendere e dateci Iaquinta

Il problema grosso della Juve sara piazzare gente come
Tiago, Almiron, Andrade pagati a caro prezzo che pero'
dopo la loro pessima stagione non hanno piu un grande
mercato.
Perdera' diversi soldini la dirigenza bianconera nella
cessione di questi giocatori che non vedo proprio nella
Juve del 2008/2009

el guayabero, 05/06/2008 0.49:

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Il problema grosso della Juve sara piazzare gente come
Tiago, Almiron, Andrade pagati a caro prezzo che pero'
dopo la loro pessima stagione non hanno piu un grande
mercato.
Perdera' diversi soldini la dirigenza bianconera nella
cessione di questi giocatori che non vedo proprio nella
Juve del 2008/2009

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Tiago e Almiron tecnicamente sonno forti. Il problema sta nel carattere. Se ci danno poco sarebbe meglio cederli in prestito o in comproprietà come si è fatto per Blasi e Zalayeta che sono stati rivalutati. Andrade direi che resta. Non si può dire che abbia fallito visto che si è fatto male subito. Comunque non tutto è stato negativo. Probabilmente non sarebbe mai arrivato uno come Sissoko oppure lo avrebbero preso ad agosto pagandolo almeno 7-8 milioni in più. Non avrebbero recuperato Legrottaglie che adesso vale almeno 4 volte tanto e forse Chiellini non avrebbe mai giocato in mezzo. Ora è indiscutibilmente uno dei più forti centrali del campionato.