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JUVENTUS

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2011 15:35
17/06/2008 10:42
 
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Nella lavagna del mercato qualcosa comincia a muoversi e, da ieri, più chiari appaiono obiettivi e strategie dei protagonisti più rumorosi. La Juventus è sempre in attesa di ufficializzare l’acquisto di Xabi Alonso. Un affare praticamente concluso, ma che sta vivendo sul gioco di posizione: se prima era il club bianconero ad avere fretta, adesso sono i Reds a spingere per la fumata bianca «impauriti» anche dalla mancata vetrina europea del loro centrocampista relegato in panchina nella Spagna di Aragones. Per le foto di rito bisognerà limare ancora il divario fra offerta bianconera e richiesta inglese con la Juve che continua a tenere monitorati i possibili scenari intorno al futuro di Aquilani.

Dalla Spagna, intanto, sempre più insistenti si fanno le voci su un imminente trasferimento di Trezeguet al Barcellona, tanto che El Mundo Deportivo scrive di un incontro in agenda per oggi a Torino fra Blanc e Ferran Soriano, vicepresidente finanziario della società catalana. Il Barça sarebbe disposto ad investire una cifra intorno ai 15 milioni di euro, ma la Juventus smentisce la missione del club catalano e, intanto, si prepara all’addio ufficiale a Palladino, giovedì al Genoa per circa 6 milioni di euro in comproprietà e con due anni in più di contratto (il nuovo accordo con la società bianconera scadrà nel 2013). Nell’affare il Genoa otterrà il prestito di Criscito per un altro anno (un milione) e la seconda metà di Paro (un milione e mezzo).

La novità è l’entrata in campo di Moratti che aggiorna l’agenda mercato dell’Inter. «Lampard? Sì ci sono stati contatti con il Chelsea, a Mourinho - così il patron nerazzurro - piace molto, ma questo non vuol dire che sia facile prenderlo». Per strappare Lampard al Chelsea di Scolari, l’Inter dovrà investire non meno di 10 milioni di euro per un giocatore vicino alla scadenza del contratto, ma le difficoltà stanno soprattutto nel convincere il centrocampista a lasciare Londra e un club pronto a blindarlo con un nuovo accordo da oltre 10 milioni di euro netti a stagione. Moratti ha annunciato il ritorno di Adriano («A Mourinho interessa capire bene il suo stato di forma») e l’imminente rinnovo per un’altra stagione del contratto di Figo. Poi, il presidente campione d’Italia, ha ribadito come sia viva l’operazione per il brasiliano della Roma Mancini, ma anche la corte ad Aquilani, mentre si è defilato dall’asta milionaria per Quaresma (valutato dal Porto 40 milioni). E le paure per il ginocchio fuori posto di Ibrahimovic? «I suoi problemi sono un pensiero fisso, Ibra ha bisogno di riposo, ma mi esclude l’ipotesi operazione», ha precisato Moratti. E, il Milan? Ieri ad Arcore pranzo di Berlusconi con Galliani: solita rosa da sgranare in attacco (Drogba, Eto’o e Adebayor), fatti due conti si è deciso di assumere una posizione di attesa di fronte alle richieste da capogiro per i big. La convinzione è che con il passare del tempo sarà più facile fare affari vantaggiosi. Il Bologna degli americani, intanto, si è presentato tra proclami («Riporteremo questa società tra le grandi», ha dichiarato l’avvocato a stelle e strisce Joe Tacopina) e obiettivi più o meno dichiarati. In primis Bobo Vieri.
23/06/2008 22:51
 
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Stankovic? No grazie

MARINA SALVETTI
« NOI STANKOVIC non lo vogliamo»: il coro dei tifosi è unanime, il rifiuto è netto, deciso e non ammette ri­pensamenti. Il centrocam­pista interista viene respin­to al mittente come un pac­co postale con su la scritta « sgradito » . La rivolta del popolo bianconero trova su Internet il luogo ideale per sfogare la propria indigna­zione e amarezza al solo pensiero che il giocatore possa trovare spazio nela squadra di Claudio
Ranieri. Vade retro, neraz­zurro.
TRADITORE «Noi juventi­ni non dimentichiamo. Già prima di approdare all’In­ter doveva venire alla Juve e scelse invece Milano» os­serva
Pasquale di Sabau­dia. Il ricordo del tradimen­to di quattro anni fa riaffio­ra come un grande affronto subito dalla Juventus. E ba­sterebbe quello per spiega­re il no, se poi si aggiunge anche il suo essere neraz­zurro, allora il ripudio è to­tale, come sottolinea un vecchio tifoso. «Il fatto che sia interista è già un punto a sfavore del serbo, se poi ripensiamo al suo rifiuto ai tempi del suo svincolo dalla Lazio, allora gridiamo con tutta la nostra forza di tifo­si no, Stankovic non lo vo­gliamo, anche perché man­cheremmo di rispetto a gio­catori che hanno fatto la storia della Juve e del calcio italiano ( Del Piero, Buffon, Camoranesi, Trezeguet, Nedeved) e a tutti quelli che hanno accettato di sa­crificare un anno della loro carriera e scendere in serie B pur di non abbandonare la società così duramente colpita da una giustizia sommaria e assurda».

IL PECCATO «Gli interisti in maglia bianconera non li vogliamo, prima di giocare da noi devono purificarsi in altre squadre, dall’inter vo­gliamo solo la restituzione dello scudetto » sostiene Carlo Barazzoni mirando al nocciolo del problema. Al­l’Inter sono stati ceduti
Ibra e Vieira per questioni di bilancio nella terribile estate 2006, ma di giocato­ri interisti che potrebbero andare a rafforzare l’orga­nico bianconero i tifosi non vogliono sentir parlare. E Amilcare Marchi scrive ad­dirittura una lettera aperta all’ad Jean Claude Blanc:
«Prima di decidere di acqui­stare Stankovic ci pensi non una ma due volte. L’”in­terista onesto” incontrereb­be una forte avversione, sa­rebbe un cattivo affare, peg­gio di Tiago e Almiron, sa­rebbe un peso morto perché fischiato dai tifosi».

FORME DI PROTESTA I riflessi negativi dell’incau­to acquisto sarebbero evi­denti.

Koeman, sul forum
J1897. com, ammette: « Lo fischierei sempre, a pre­scindere ». Non solo. Fioren­zo
di Milano dice sdegnato: «Siamo pronti a lasciare lo stadio vuoto se dovesse ar­rivare il serbo». Rincara la dose homer94: « Disdico l’abbonamento». E serpreg­gia già l’idea di un boicot­taggio. «Se arriva Stankovic ci dissociamo da questa di­rigenza e useremo tutte le forme di protesta a nostra disposizione per colpire il club» conclude Stefano. E SE FOSSE UNA FINTA?
Calma e sangue freddo.
Laudrup sul forum di Vec­chiaSignora. com ha una spiegazione circa l’interes­samento juventino a Stankovic: « Potrebbe esse­re una finta per distogliere l’attenzione da altri affari. Dico la verità: non lo vorrei nemmeno a costo zero. I motivi? Tecnici: è un gioca­tore in calo. Tattici: sarà pu­re un centrocampista di qualità, ma non è un regi­sta. Affettivi: non l’ho mai sopportato, ha gettato tanto di quel veleno addosso alla Juve. E poi vi ricordate quella “ scaramuccia” nel tunnel di San Siro. Farei davvero fatica a tifare per lui...». Nerosubianco parla di « montatura » , Mickyju­ve84
si spinge a definirlo un grande bluff. « E’ una mossa per abbassare le pre­tese per Xabi Alonso ». Ec­colo il nome che mette d’ac­cordo tutti i tifosi biancone­ri: lo spagnolo del Liver­pool. Altro che il serbo, il po­polo vota per la Furia Ros­sa.

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Contrariamente al caso Ancelotti che è e resta una persona per bene, questa volta la penso come la curva. Già quando preferì l' Inter alla Juve non si fece una gran pubblicità. Personalmente più che la scelta ne contestai il modo visto che più che dire "ho deciso di andare all' Inter" disse "alla Juve non voglio andare" che è molto diverso. Arrivato all' Inter non ha lesinato uscite di merda nei nostri confronti, molto più vicine a un tifoso che a un giocatore professionista. La conseguenza è che alla tifoseria sta letteralmente e giustamente sul cazzo. Uno così non può venire a Torino. Sono contento che la sua tanta amata Inter pare stia per metterglielo in quel posto. Trombato da chi lui venerava, stupendo... E adesso che resta a piedi vorrebbe andare in una squadra che ha sempre visto come nemica? No no, i tifosi non dimenticano. Torna in Serbia che è meglio.


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27/06/2008 18:50
 
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Juventus, tifosi contro Stankovic

Divieto Stankovic. Dopo i manifesti dei tifosi dell'Atalanta contro il ritorno di Vieri, anche quelli della Juventus si stanno mobilitando per convincere il club a non acquistare il centrocampista nerazzurro. Su J1897.com, "il forum sulla Juve più grande del web", come si definisce, è stata addirittura lanciata una raccolta firme per scongiurare il suo trasferimento sotto la Mole.
"Sempre con la Juve, mai con chi la Juve l'ha rifiutata e poi offesa a più riprese", afferma il forum. "Chi ha goduto delle nostre disgrazie - prosegue l'arringa anti-Stankovic - chi si è fregiato di un nostro scudetto, e l'ha festeggiato cantando 'noi vinciamo senza rubare', chi non ha mai accettato la superiorità juventina e i verdetti del campo, e ha sempre cercato alibi per le proprie sconfitte, non merita l'onore di vestire la maglia bianconera".

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Firmo pure io.

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03/07/2008 13:41
 
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Esclusiva Goal.com, Xabi-Sissoko. Centrocampo "bocciato" dal Liverpool ma sognato dalla Juve: "Pesera' la mentalità di Ranieri". Anche se i giudizi no

Ora è spuntato anche mister X a "turbare" i sogni dei tifosi della Juventus. Xabi Alonso, Aquilani, Stankovic ed un quarto incomodo non meglio identificato (Sky Sport , e non solo, ha ipotizzato l'arrivo di Poulsen dal Siviglia). Eppure per il centrocampo di Claudio Ranieri sembra proprio che la scelta madre sia indirizzata sul Campione d'Europa.

Un giocatore, Xabi Alonso, che indipendentemente dal successo continentale può dividere e far parlare di sé gli addetti ai lavori. Perché una grande del calcio italiano come la Juventus vuole riproporre una coppia centrale di centrocampo già "bocciata" dal Liverpool semifinalista di Champions e già due volte finalista negli ultimi anni? L'abbiamo chiesto ad alcuni esponenti del nostro calcio.

"Non vedo scarsa qualità in una coppia del genere, anzi - ci ha detto in Esclusiva per Goal.com l'allenatore del Piacenza Stefano Pioli - Sissoko a Liverpool era apprezzatissimo, poi deve essere successo qualcosa con Benitez che ha modificato un po' le cose. Personalmente mi piace moltissimo la mentalità dei giocatori che provengono dalla Premier League e, almeno a sensazione, pare che i dirigenti bianconeri siano intenzionati a ricercare giocatori proprio con quel tipo di mentalità. In più c'è Ranieri, uno che il calcio inglese lo conosce benissimo. Se vuole questo tipo di giocatori un motivo ci sarà...".

Valentina Ballarini, grande intenditrice di calcio e conduttrice di alcuni approfondimenti su Sport Italia ha le idee chiare in merito. "Non so se sia la dimostrazione di un livello più basso del calcio italiano, posso dire che non sono due giocatori che mi fanno impazzire : sono forti ma non fenomeni. Molto però dipende dall'ambiente e dall'allenatore, magari a Liverpool Sissoko non ha trovato il feeling giusto con Benitez".

Anche il collega Daniele Caiola è del parere che Xabi sia fortissimo, ma non un vero crack. "Perché due centrocampisti "bocciati" dalla Premier sono "sognati" da una nostra? E’ la dimostrazione che il calcio delle figurine non vale nulla. Contano fattori ambientali, umani, tattici e caratteriali che vanno al di là del semplice nome, del ruolo o dello stipendio. Comunque, Sissoko per me è un talento pazzesco mentre Xabi Alonso mi sembra un buon giocatore. Non di più".

Chi la vede assolutamente in maniera diversa è il procuratore "dell'estate 2008", Mariano Grimaldi, agente del neo bianconero Amauri. "Per me Xabi Alonso è uno dei migliori centrocampisti del mondo, insieme a Pirlo. Per quanto riguarda Sissoko, che da quando è arrivato alla Juve si è rivelato uno dei migliori mediani del campionato, al Liverpool non giocava perchè comunque aveva davanti giocatori del calibro di Gerrard, Mascherano e lo stesso Xabi Alonso. Aggiungerei però che, a mio avviso, a livello di preparazione la Juventus e l'Italia in generale sono in grado di far rendere meglio i giocatori rispetto agli inglesi".

Qualche giorno, probabilmente, e scopriremo chi ha ragione. A meno che "mister X", il quarto incomodo, non arrivi davvero all'Olimpico...

Renato Maisani e Daniele Perticari

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Io sono dell' idea che Xabi sia molto forte così come Sissoko che tra l' altro ha appena 23 anni. Il centrocampo del Liverpool era (è) tra i migliori d' Europa. Xabi e Sissoko di certo non si contendevano il posto con Gerrard che gioca più avanzato e che reputo veramente fortissimo. Difficile trovare tanta qualità e atletismo in un solo giocatore. Forse in questo momento Gerrard è il centrocampista avanzato più forte dopo Kakà. Se penso che Mascherano poteva venire alla Juve 4-5 anni fa per pochi milioni di euro... Ad ogni modo Xabi-Sissoko in mezzo non mi farebbe rimpiangere nessuno. Aquilani è molto forte. Tecnicamente non si discute, sa fare gioco ed ha anche una gran bella sberla da fuori area. Non se sia ancora pronto per comandare il centrocampo di una big. Xabi fa meno interdizione di Sissoko ma comunque ne fa anche perchè Sissoko è un fuoriclasse del genere. Lo spagnolo fa più gioco anche se non so quanto si possa definire un regista.

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05/07/2008 09:59
 
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La Juventus ricomincia da Juventus. Dopo la stagione in B, dopo il ritorno in A con l'obbiettivo, centrato, di rientrare trale grandi da Champions League, i bianconeri cominciano la stagione delle attese e delle responsabilità che competono alla Juve per tradizione e aspettative dei tifosi. Dunque quest'anno la Juventus può e deve mirare alto. Parola di Ranieri, al raduno della Juventus che si ripresenta senza i nazionali e con il solo Amauri nuovo acquisto. Sono molto soddisfatto della campagna acquisti - dice l'allenatore bianconero - e so che dobbiamo migliorare rispetto allo scorso anno, ma lo scudetto non è un tabù. Dobbiamo essere ambiziosi a cominciare dal turno preliminare di Champions League che vogliamo assolutamente superare». Così Claudio Ranieri sulla prossima stagione, al raduno della Juventus che si ripresenta senza i nazionali e con il solo Amauri nuovo acquisto.


PRELIMINARI - Proprio la Champions, da conquistare attraverso il preliminare, obbliga la Juve ad anticipare i tempi,. Con non pochi problemi, perchè i giovani come Marchisio, Giovinco e De Ceglie partiranno quasi subito per l'Olimpiade e i giocatori impegnati nell'Europeo cominceranno tardi la preparazione. «La Champions League è una competizione alla quale teniamo molto, per questo dobbiamo passare subito il turno preliminare» dice Ranieri. «Non sappiamo ancora chi affronteremo, nell’urna ci saranno avversari abbordabili e altri meno. La priorità è quella di crescere per arrivare a questa doppia sfida in buone condizioni». Ma se la Champions segna il ritorno della Juve al ruolo che le spetta, l'obbiettivo più concreto resta il campionato. «La Serie A sarà molto competitiva quest'anno - dice il tecnico -. Mi aspetto un Milan all’altezza della situazione e sicuramente miglioreranno la Fiorentina e le altre formazioni che sono entrate in Coppa Uefa. Quanto a noi, un anno fa dovevamo partire da zero. Ora io conosco i ragazzi e loro conoscono me. Questo approccio almeno è stato superato. Dovremo cercare solo di portare i nuovi arrivati allo stesso punto degli altri».


CENTROCAMPISTA DUTTILE - Interrogato sui nomi dei nuovi acquisti, spalleggiato dall’amministratore delegato Jean-Claude Blanc, Ranieri ha parlato di altri due innesti: «Quelli che sono già arrivati, così come quelli che arriveranno, hanno qualità morali, tecniche e di combattività. I nomi che stiamo valutando per il centrocampo sono più di due. Sceglieremo quello che darà maggiori opportunità di migliorare ancora questa squadra. A me piace variare lo schema, quindi arriverà certamente un calciatore duttili». Sui giovani di ritorno, poi, l’allenatore bianconero spende buone parole. «Abbiamo deciso di far tornare De Ceglie, Marchisio e Giovinco perché si sono comportati bene al loro debutto in A e li riteniamo idonei a rinforzare la nostra rosa. Io ho una rosa a disposizione, per questo non guardo l’età e o il guadagno dei giocatori. Il calcio è quello che si vive giorno dopo giorno sul campo. Giovinco è un talento che sa dribblare, aprire le difesa, fare gol. Deve continuare a farlo con tranquillità e allegria». Sulla caccia al centrocampista, che Blanc ha confermato, l'ad bianconero ha precisato: «Quello per Xabi Alonso è un investimento di 30 milioni e quindi bisogna prendere il tempo giusto per valutarlo». Ranieri ha poi precisato che si aspetta l'arrivo di un centrocampista nuovo entro il 18 luglio: «Sceglieremo chi mi permette di variare il sistema di gioco e di migliorare la squadra». Il nome nuovo di questi giorni è Poulsen.


SECONDO PORTIERE - «Abbiamo ancora due scelte da fare, l'obiettivo è quello di cercare un secondo portiere e un uomo a centrocampo. Per il centrocampo non abbiamo mai fatto un nome preciso, è una valutazione da fare attentamente prendendo in considerazione sia il nostro bilancio che la scelta tecnica» dice Blanc. «Stiamo prendendo tempo per valutare al meglio i giocatori, tenendo in conto anche il costo d'acquisto e di stipendio. Un investimento tra i dieci e i trenta milioni di euro. Valuteremo bene con Claudio Ranieri e il suo staff». Riguardo agli obiettivi Blanc taglia corto: la Juventus deve puntare «al massimo» cercando «di migliorare su tutti i fronti tenendo i piedi per terra. Vogliamo lottare in tutte le tre competizioni, ricordando che il ritorno in Europa è molto importante non solo per noi ma anche per tutti i nostri tifosi».

09/07/2008 11:39
 
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Non s’è scritta ancora la fine, ieri, del romanzo sul centrocampista juventino che verrà, ma una delle ultime pagine, forse, sì. A Torino, nel pomeriggio, s’è fermato per due ore di colloqui Joern Bonnesen, l’avvocato che tutela gli interessi di Christian Poulsen, che se n’è andato con molte parti dell’accordo redatte: per il centrocampista danese del Siviglia c’è la bozza di un contratto quadriennale da poco meno di tre milioni di euro a stagione. Il timbro, però, arriverà solo quando la Juve avrà sciolto le ultime riserve e verserà al club spagnolo i dieci milioni della clausola rescissoria.

L’altro epilogo possibile, ma difficile, resta quello che porta, ovvio, a Xabi Alonso. Ieri l’ad bianconero Jean Claude Blanc ha parlato con il collega del Liverpool Rick Parry, a Nyon, in Svizzera, in occasione della riunione della European club association: la cifra per lo spagnolo, 18,5 milioni, non s’è abbassata, ma l’impressione è che i Reds vogliano continuare a trattare, anche perché altre richieste per Xabi non ci sono.

«Sono felice anche se resto a Liverpool», ha detto il centrocampista campione d’Europa, ma la verità è che il club inglese e il giocatore si separerebbero volentieri: anche perché la società ha bisogno di quattrini per rinforzare l’offerta da fare all’Aston Villa, per Gareth Barry. E che Rafa Benitez e l’ex pupillo abbiano troncato lo sanno anche i seggiolini di Anfield. Juve e Liverpool, insomma, riparleranno, anche perché i bianconeri non vogliono farsi consigliare dalla fretta. In Inghilterra, per qualcuno (il Daily Mirror), il trasferimento di Xabi Alonso a Torino verrà finalizzato nell’arco delle prossime 24 ore: beato ottimismo.

Apatia totale, invece, da Christian Poulsen che, nonostante l’agente in Italia, ieri ha fatto finta di niente, da buon professionista: «Sono felice al Siviglia - ha detto al raduno della squadra - quello che so l’ho letto sui giornali, ma non c’è nulla di concreto». Impossibile pronunciare altro, dopo già essere stato impallinato per aver flirtato in primavera con il Barcellona. Da quel momento i suoi rapporti con il Siviglia sono freddini e difficilmente rinnovabili, con il contratto in scadenza il prossimo giugno. Lo stipendio attuale viaggia sui 2,6 milioni, uno dei più alti del club, ma la Juve non è disposta a dargliene più di tre. Insomma, stavolta parlerà d’altre dimore solo a residenza ottenuta, nero su bianco.

Alla fine, per certi versi pure comprensibilmente, essendo la Juve quotata in Borsa oltre che sui campi, si finisce per fare i conti con il bilancio: e non occorre un calcolatore per capire che l’investimento su Poulsen è decisamente meno gravoso di quello richiesto per incartare Xabi Alonso. Poi, ovvio, si tratta pure di due pezzi abbastanza diversi da mettere in squadra, e anche questo andrà messo sul piatto della decisione: da Ranieri, da Blanc e dal ds Alessio Secco.

Altre manovre a centrocampo: esercitando l’opzione sottoscritta a gennaio, la Juve ha prolungato il contratto di Sissoko, che ora scadrà a giugno 2013. Secco lavora pure sul fronte dismissioni, il più impegnativo, cercando di risparmiare quattrini, levandosi stipendi: quello di Almiron potrebbe pagarlo la Samp, che sta trattando la comproprietà sui 4-4,5 milioni di euro. Nel discorso fra i due club, s’è infilato nuovamente il futuro di Cassano: non prima di un anno, però. Nel frattempo, il nuovo centrocampista dovrebbe essere atterrato.

10/07/2008 10:56
 
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Non serve domanda, spara lui, tutto d’un fiato: «Inizio io. Ho un annuncio importante da fare: do il mio addio alla Nazionale». David Trezeguet, 34 gol in 71 partite con l’amata Francia, cioè un sicario piuttosto efficiente, chiude con i Bleus, ma soprattutto con un uomo che ha fatto di tutto per farsi detestare, Raymond Domenech («La sua conferma ha determinato la mia scelta»). Si dedicherà solo alla Juve, che non ha mai pensato di lasciare per il Barça («Sono otto anni che devo partire, ma sono sempre qui»), e che spera abbia altri pezzi: «A livello di qualità manca qualcosa e se vogliamo provare a vincere, c’è bisogno di qualche acquisto importante».

Trezeguet, l’amichevole con l’Inghilterra del 26 marzo resterà l’ultima foto: perché?
«Perché è giusto così. Penso che i motivi siano chiari: l’Europeo, con le convocazioni, e il post europeo, con la conferma di Domenech. Questo è il momento giusto: preferisco portarmi dietro bei ricordi, il mondiale del ’98 e l’Europeo 2000. E i compagni, gli allenatori. Capitolo chiuso».

Dopo il figurone in Austria e Svizzera, il ct si poteva cambiare.
«La cosa che più mi ha fatto arrabbiare è proprio questa: che dopo un’eliminazione catastrofica sia arrivata la conferma: mi sono reso conto che io vedo il calcio molto diversamente da come lo vedono in Francia. Una scelta politica, non sportiva. La federazione ha fatto le sue scelte contro la volontà di un popolo e di chi ha fatto la storia del calcio. Con Domenech non c’è mai stato un rapporto, ma pensavo di meritare di stare nei 23, visto il campionato fatto. Grazie a tutti: ai francesi, alla federazione ai compagni. La mia vita continua bene lo stesso».

Lei chi avrebbe scelto per quel mestiere?
«Per il bene della Francia, Domenech poteva lasciare il posto a un altro. Uno di carisma, come Deschamps, Tigana».

Nemmeno l’ultimo saluto a quella maglia?
«Volevo darlo, sabato a Parigi, alla partita per i 10 anni dal Mondiale ’98, ma non sarà possibile per una tendinite al ginocchio destro. Nulla di grave, ma resto qui a curarmi. Un giorno, però, saluterò e ringrazierò tutti: non posso dimenticare ciò che c’è stato».

Mai stato vicino l’addio alla Juve, per il Barcellona?
«La società non mi ha mai detto nulla, né mio papà, che cura i miei interessi: sono 8 anni che devo partire, alla fine sono sempre qui. Avere la stima delle altre squadre fa piacere, ma qui non abbiamo nulla da invidiare al Barcellona: lottiamo per gli stessi traguardi».

Quanti pezzi mancano?
«Se vogliamo provare a vincere qualcosa, abbiamo bisogno di qualche acquisto importante. La società sta lavorando per migliorare anche centrocampo e difesa e noi abbiamo massima fiducia. Certo, a livello di qualità qualcosa ci manca: non dimentichiamo che siamo arrivati terzi, perché anche la Roma era davanti a noi».

Poulsen o Xabi Alonso?
«Sono due giocatori completamente diversi: il mercato lo fa Ranieri con la società, noi ci adattiamo. Siamo forti, ma con altri innesti avremo possibilità in più di vincere».

La Juve ha speso un tesoro per rinforzare il miglior attacco del campionato: sorpreso?
«No. Amauri ha dimostrato a Palermo di essere un giocatore importante».

Per cosa correte?
«Vogliamo vincere qualcosa, i progetti a quattro o cinque anni non mi sono mai piaciuti: io voglio vincere subito».

L’Inter è più assaltabile?
«Se loro prendono Eto’o’, Ronaldinho e Lampard, diventa difficile. E non so se basta un giocatore solo per noi».

Amauri come Ibra: esageriamo?
«Un po’ ci somiglia, fisicamente e tecnicamente. E ha dimostrato di essere un grande, ma è importante che sappia che la squadra è diversa. La maglia della Juve pesa. Starà a lui far vedere che vale, le qualità non si discutono: poi parla il campo, non quello che si dice. Questa è stata la mia linea da sempre: altri hanno modi diversi di esprimersi».

Paura gli soffi il posto?
«Io sono tranquillo: a volte giocheremo insieme, a volte lui e a volte io. Ci alterneremo, per essere pronti tutti e due al momento giusto».
10/07/2008 13:08
 
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Italia e Francia hanno Federazioni che la pensano diversamente, almeno sembra. Domenech ha steccato pesantemente con l' aggravante di aver lasciato a casa fior di giocatori. Però è ancora lì. Donadoni è stato mandato via per molto meno. Se Trezeguet non va in Nazionale per gli juventini è positivo anche se umanamente dà fastidio il motivo per cui non viene convocato. Amauri ha dimostrato quest' anno di avere grandi colpi e di sapere fare la differenza anche contro le grandi. Però è vero, le pressioni alla Juve sono altre e bisogna adattarsi in fretta. Poulsen lo conosco poco. So che è un provocatore e quindi già questo è sufficiente per non averlo per niente in simpatia. Gli osservatori dicono che contrasta come pochi. Non sarebbe male se non fosse che a noi serviva un regista. Così rischiamo di fare la fine della Francia: una volta fermati gli esterni si spegnerà la luce. Camoranesi non può saltar l' uomo per un anno intero. Nedved in teoria dovrebbe partire titolare ma ha 36 anni e fermarlo sarà sempre più facile, soprattutto con il trascorrere dei minuti. Forse stanno pensando di puntare seriamente su Giovinco che personalmente reputo veramente in grado di cambiare le partite. Se riuscirà a farlo anche a grandi livelli sarà un giocatore davvero importante per noi. Però non avere un regista è già di per sè un volere handicapparsi da soli. Quando leggo sui giornali il metro di giudizio che avrebbero certi osservatori per valutare i giocatori ho moltissime perplessità.

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10/07/2008 13:32
 
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Zambrotta e la legge del "chi sbaglia (coi tifosi), paga": "Il caso Stankovic d'insegnamento per noi calciatori. Perché poi..."

Non ha mai nascosto il suo pensiero, Gianluca Zambrotta. E non lo fa neanche oggi quando gli viene chiesto un parere relativamente alla vicenda del "rifiuto" dei sostenitori della sua vecchia squadra, la Juventus, nei confronti dell'interista Dejan Stankovic.

Lui, Zambrotta, coi tifosi della Vecchia Signora ha già avuto modo di confrontarsi dopo la partenza verso Barcellona datata due estati fa. "Ho già detto quello che penso - ha confessato al Corriere dello Sport - Se me ne sono andato è dipeso da scelte societarie, non certo mie. Riguardo al parere dei tifosi, lo rispetto ma non lo condivido".

Un parere dei tifosi che nei confronti dell'interista Stankovic è arrivato fino al punto da consigliare di evitare l'inizio di una trattativa alla società di Corso Galileo Ferraris.

"Secondo me non bisogna arroccarsi su giudizi che non siano di carattere squisitamente extra-calcistico - ha aggiunto Zambrotta - E’ anche vero che la vicenda di Stankovic insegna a noi calciatori che anche nelle dichiarazioni bisogna essere calmi, sereni, equilibrati. A maggior ragione nei momenti di euforia. E’ successo, come sta accadendo a Stankovic, che i destini possano incrociarsi. Pericolosamente...".

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A me sembra che Zambrotta sia andato a Barcellona alla velocità della luce, senza dire "Voglio restare a Torino" e senza salutare la tifoseria. Ora dice che l' hanno mandato via. Agli occhi dei tifosi la sua fuga è uguale a quella di Capello, quindi non capisco che cosa voglia adesso. Se lo volevano mandare via doveva dirlo chiaro e tondo subito e fare valere il suo pensiero, non stare zitto e parlare dopo mesi che era a Barcellona. Se lui dice è colpa della dirigenza non si capisce allora perchè con questa dirigenza volesse ritornare ad averci a che fare. E se poi manifesta contro la dirigenza non so come possa aspettarsi di essere cercato un' altra volta. Riguardo a Stankovic sono sempre dello stesso parere. C'è un limite che non andrebbe mai superato. A me quello dei discorsi "dopo tre partite sarà già acclamato" non piacciono per niente. Se no allora va bene tutto e si può fare di tutto, tanto poi si fa finta di niente. Fare i discorsi solo di mercato non va bene. Il mercato non ha morale, la gente si. La Juve, come qualsiasi squadra professionistica, non è solo una azienda ma un mare di persone. E queste persone vengono prima, quindi non è che in nome del mercato o delle opportunità favorevoli uno si possa mettere sempre a 90 e possa permettere agli altri di dire e fare quel gli pare.

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30/07/2008 13:22
 
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Trofeo Tim

Ho visto una buona Juve. Si vedeva ad occhio nudo che è più avanti nella preparazione. Anche il Milan ha fatto bene, forse perchè essendo abituata al palleggio risente meno dello stato fisico. L' Inter è ancora un po' indietro ma è normale. Queste partite contano solo per aggiungere un po' di ritmo, per tirar su soldi e per i tifosi che sono curiosi di vedere i nuovi acquisti. Nella Juve bene come sempre Chiellini, ho visto un Mellberg abbastanza solido ed un buon Marchionni che a mio avviso è un gran bel giocatore. Se la mala sorte lo lascia in pace... Knezevic ha fatto due bei recuperi ma anche uno svarione. Nedved è già in palla così come tutte le punte. Sfortunato Amauri: in due settimane si è spaccato tutte e due le arcate sopraccigliari. All' uscita era giustamente arrabbiato anche in virtù del recente infortunio. Iaquinta già vola mentre Trezegol c'è sempre quando serve. Bene il 19enne Ekdal a metà campo e benissimo il 17enne Rossi che ha fatto ammattire un certo Maicon che, nonostante sia fuori condizione, è tra i più forti terzini destri del Mondo, se non il più forte. Poulsen ha giocato pochi minuti. Manca ancora Zanetti e i tre Olimpionici che vengono tutti dal vivaio. Del Piero ha tirato una punizione delle sue. Nel Milan bene Pirlo e il solito Seedorf che con noi fa sempre danni. Nell' Inter il solito Zanetti. Una menzione per i due portieri delle milanesi, Abbiati e Toldo, abili pararigori.
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30/07/2008 13:23
 
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Ciuf Ciuf, Tcen Tcen!
Cara Juve volevi la prova finale? Eccoti accontentata! Sentiti i tifosi contro Stankovic?

Se la dirigenza della Juventus voleva un'ulteriore prova sul pensiero dei tifosi bianconeri riguardo un possibile acquisto di Dejan Stankovic, sono stati pienamente accontentati ieri sera nel corso del Trofeo Tim.

Sul giocatore serbo la prima bordata di fischi è piovuta addosso ben prima del fischio di inizio del primo mini-match, quando ancora in tenuta da allenamento è uscito con i suoi compagni per effettuare il consueto riscaldamento pre-gara, ma non è tutto. Ogni qual volta il centrocampista nerazzurro è stato inquadrato dal maxischermo i fischi sono aumentati di intensità, il tutto fino al suo ingresso in campo accolto da un autentico boato non propriamente festante.

Il messaggio della tifoseria bianconera è quindi chiaro ed i cori contro Stankovic del tipo "Gli interisti non li vogliamo" o "Dall'Inter rivogliamo solo i nostri scudetti" non lasciano dubbi.

La trattativa per portare il serbo all'ombra della Mole dunque è destinata a chiudersi qui: Questo matrimonio non s'ha da fare.

...................

I fischi e molto altro di certo non provenivano solamente dalla curva. Est modus in rebus. Questo qua la misura l' ha superata abbondantemente. Che stia dov'è o che vada da un' altra parte.

I fischi a Zambrotta invece erano solo fischi. Vieira invece l' hanno lasciato in pace ed è comprensibile solo per il fatto che lui a Torino c' era stato solo una stagione.
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31/07/2008 18:20
 
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A momenti ci resta......Secco!
Secco cade in moto, vertebra fratturata



Brutto incidente per Alessio Secco, che caduto in centro a Torino dopo aver perso il controllo del suo scooter ha riportato la frattura della quarta vertebra dorsale.
Il direttore sportivo della Juventus è stato ricoverato al CTO, dove l'ortopedico Stefano Aleotti lo ha operato e dichiarato guaribile in una decina di giorni.

L'intervento è stato necessario per stabilizzare la vertebra fatturata.

Diffida di chi ti da' consigli e poi ti insulta, stronzo! (Daniele Luttazzi)
31/07/2008 18:57
 
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O' rapace
Re: A momenti ci resta......Secco!
Fox Molder, 31/07/2008 18.20:

Secco cade in moto, vertebra fratturata

Brutto incidente per Alessio Secco, che caduto in centro a Torino dopo aver perso il controllo del suo scooter ha riportato la frattura della quarta vertebra dorsale.
Il direttore sportivo della Juventus è stato ricoverato al CTO, dove l'ortopedico Stefano Aleotti lo ha operato e dichiarato guaribile in una decina di giorni.

L'intervento è stato necessario per stabilizzare la vertebra fatturata.




un altra volta ? [SM=x1495858]


31/07/2008 19:25
 
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Re: Re: A momenti ci resta......Secco!
trophies, 31/07/2008 18.57:



un altra volta ? [SM=x1495858]




03 maggio 2008
Ops....
mi era sfuggita la data....
come non detto!!
(ho bisogno di ferie...


[SM=x1495868]

FOx
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04/08/2008 13:58
 
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Ieri come e' andata? [SM=x1594406]
04/08/2008 18:25
 
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Re:
aston villa, 04/08/2008 13.58:

Ieri come e' andata? [SM=x1594406]



E' andata male. La sorte ti dà, la sorte ti toglie. Con l' Arsenal avevamo vinto con un gol in posizione irregolare di Trezeguet. Con l' Amburgo, dopo un primo tempo, mi dicono, così così, la ripresa era stata soddisfacente (la mia famiglia si era impossessata della tv per vedere la Ferrari ed ho potuto vedere solo il secondo tempo). Nei secondi 45 minuti infatti c'è stato un gol buono annullato a Camoranesi che avrebbe portato il risultato sull' 1 a 1. successivamente abbiamo avuto diverse occasioni per pareggiare ma è stato bravo il loro portiere e qualche azione d' attacco si poteva gestire meglio. Poi al 90esimo, con la Juve tutta in avanti, abbiamo preso il 2 a 0. Poi che succede? Del Piero batte la palla al centro comprensibilmente scazzato, uno dell' Amburgo gli soffia la palla e lancia Olic che fa il 3 a 0. Due gol in un minuto. Sono quelle cose che fanno incazzare all' ennesima potenza. Però finchè capitano nelle amichevoli...





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04/08/2008 18:38
 
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Inter-Juventus, scintille tra Mourinho e Ranieri

Il derby d'Italia non si ferma mai. Nonostante il periodo dedicato a preparazione ed amichevoli, la polemica tra le due squadre che da sempre dividono il calcio italiano non è tardata ad arrivare.
L'episodio scatenante è avvenuto ieri, quando dopo la pesante sconfitta subita con l'Amburgo, il tecnico Ranieri, analizzando la prestazione della sua compagine, si era lasciato andare ad un commento non proprio lusinghiero nei confronti del neo allenatore neroazzurro: " Non temo contraccolpi psicologici dopo questo 3-0. Non sono come Mourinho e non devo vincere per essere sicuro di quello che faccio. In certe situazioni penso che qualche schiaffo faccia bene".
Come da copione, immediata e 'velenosa' è arrivata la risposta del tecnico lusitano: "Sono in Italia per lavorare e non per fare guerra di parole. E sono qui per fare tutto il meglio che posso fare per l'Inter, quindi voglio veramente dimenticare il lavoro degli altri. Ma Claudio Ranieri ha ragione in quello che dice, io sono una persona molto esigente con me stesso, ho bisogno di vincere per essere felice, per avere la sicurezza che tutte le cose stiano andando bene, anche per questo ho vinto tante cose nella mia carriera. Lui, per avere la sua mentalità, ha detto che non ha bisogno di vincere. Lui, forse avendo questa mentalità, proprio per questo a quasi 60 anni ha vinto una Supercoppa, una piccola coppa. Non ha mai vinto trofei importanti. Forse ha bisogno di cambiare la sua mentalità, ma forse è troppo vecchio per farlo".
Querelle chiusa o appena cominciata?

....................

Se è vero quel che ha detto Ranieri sto dalla parte del portoghese. Se Mourinho non lo stuzzica non vedo perchè debba fare ste uscite che sicuramente sono il prosieguo di vecchi rancori. Mourinho ha fatto bene a rispondergli e gli ha risposto pure bene. Se continua così voglio vedere cosa farà la dirigenza della Juventus. Certe frasi in passato non sarebbero piaciute e ci sarebbe stato il richiamo. Voglio vedere se qualcuno avrà il coraggio di dire a Ranieri di pensare unicamente a far progredire la Juve.
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05/08/2008 15:40
 
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UFFICIALE: Manninger alla Juventus

Mancava solo il crisma dell'ufficialità ed è arrivato: la Juventus attraverso un comunicato annuncia l'ingaggio di Alexander Manninger. Il portiere austriaco, nell'ultima stagione protagonista con il Siena, ha firmato un contratto quadriennale.


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05/08/2008 20:10
 
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Ciuf Ciuf, Tcen Tcen!
Le ragioni di un' antica antipatia

TORINO. Davanti alla stampa inglese si pre­sentò così Josè Mourinho
nell’estate 2004, ed era il suo primo giorno al Chel­sea in sostituzione di Claudio Ranieri: « Non consideratemi arrogante, ma sono campione d’Eu­ropa. E penso di essere uno speciale » . Cinque an­ni dopo la qualifica di “ Special One” gli è rima­sta cucita addosso, la panchina dei blues invece è scivolata via provocan­do qualche rimpianto ben dissimulato. Infatti con qualche trofeo in più nel­la sua personale bacheca, ma pur sempre reduce da un esonero pilotato ( nel settembre dello scorso an­no Mourinho, dopo un de­ludente 0- 0 con il Rosem­borg, concordò l’addio con i vertici del Chelsea per non subire l’onta del li­cenziamento) alla stampa italiana ha concesso un’immagine di sé più simpatica: « Non sono un pirla » . Non lo è in effetti José Mario dos Santos Mourinho Felix, come tut­ti i tecnici che non devono le loro fortune personali a una, precedente, scintil­lante carriera da giocato­re. Piuttosto è un grande allenatore, il migliore del mondo per due stagioni ( 2004 e 2005) secondo l’I­stituto Internazionale di Storia e Statistica del cal­cio, con una grandissima considerazione di sé e un enorme repertorio di bat­tute a uso e consumo dei propri interlocutori. Un buon titolo Mourinho non lo nega a nessuno, ma a volte anche lui capita di sbagliare i tempi degli in­terventi, mica solo ai suoi difensori. Quello che il portoghese si è concesso alla vigilia del Trofeo Tim in effetti è stato del tutto gratuito: « La Juve deve avere paura, perché sa­rebbe normale se vincesse dopo un mese di allena­menti, mentre se dovesse perdere avrebbe grossi contraccolpi psicologici in vista della Champions » . Un’ingerenza nel lavoro di Ranieri, oltreché un tentativo fin troppo spu­dorato per ammortizzare gli effetti di un’eventuale sconfitta ( puntualmente verificatasi). Infatti il tec­nico bianconero, che mal sopporta il collega di suo, non ha gradito e dopo aver provato a farsi scivo­lare addosso il tutto, è sbottato per due giorni di fila, curiosamente proprio in terra inglese, dove la rivalità è nata e si è ali­mentata. D’altronde che i due si vogliano bene, co­me hanno provato a far credere al termine del trofeo Tim con un abbrac­cio fasullo come le ami­chevoli estive, è un falso storico. Anche alla luce di un precedente che risale proprio al primo anno di Mourinho sulla panchina del Chelsea.
BRUTTA FIGURA In quella circostanza Ranie­ri, che a Londra e al calcio inglese è rimasto legato, anche se non vi ha più al­lenato, andò a fare visita al suo successore, chie­dendogli ( come spesso av­viene tra allenatori, an­che di primissimo livello) di poter assistere a un suo allenamento. Mou­rinho rispose subito affer­mativamente, salvo ri­pensarci dopo una preci­sa richiesta in tal senso di Peter Kenyon, plenipo­tenziario al Chelsea e grande nemico di Ranie­ri, che nel frattempo era stato informato della co­sa. Il tecnico juventino ovviamente ci rimase ma­le, ma ancor più fu infa­stidito dal fatto che Mou­rinho non si fosse nem­meno degnato di comuni­cargli direttamente la no­vità, delegando la spiace­vole incombenza a una segretaria. Nulla di tra­scendentale, per carità, semmai un comportamen­to poco coerente per chi si taccia di essere lo “ Spe­cial One”. Da quel mo­mento la stima di Ranieri nei confronti del rivale è crollata, le vittorie conse­guite dal Chelsea grazie al lavoro di Mourinho ma anche se non soprattutto ai mercati faraonici dello zar Abramovich hanno fatto il resto e l’approccio dell’erede di Roberto
Mancini con la nuova realtà italiana è stata la classica goccia che fa tra­boccare il vaso. Detto ciò abbassare i toni non po­trà che far bene a en­trambi, la rivalità tra Ju­ve e Inter di tutto neces­sità, meno che di essere ulteriormente alimenta­ta. A fine stagione, poi, il verdetto sulle rispettive qualità lo darà un giudice imparziale: la classifica.

...............

Però... A pensarci bene rivedo un po' i miei pareri. Il sasso per primo l' ha tirato il portoghese e poteva evitare. Però secondo me ha sbagliato Ranieri ad andargli dietro una settimana dopo. Se stavano zitti tutti e due era meglio. Mourinho certe cose le conosce. Andare a fare quella uscita al torneo TIM sapendo che dall' altra parte c'è Ranieri...

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05/08/2008 22:39
 
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Almiron alla Fiorentina

Prestito oneroso per l'argentino
Dopo il rinnovo di Mutu fino al 2012, la Fiorentina piazza anche il colpo Sergio Almiron. L'argentino della Juventus è arrivato in prestito oneroso (500mila euro) e con grande entusiasmo dopo una stagione trascorsa tra Torino e Montecarlo senza grandi soddisfazioni. "Arrivo qua con tanta voglia di dimostrare quello di cui sono capace. Penso che siamo all'altezza della Juve, ma questo sarà il campo a deciderlo", ha detto. Il giocatore non ha mai convinto a Torino nonostante il suo trasferimento dall'Empoli fu visto come uno dei colpi principali della campagna juventina. Adesso a Firenze avrà modo di rilanciarsi e dato che la Fiorentina ha comunque investito una 'piccola' somma di denaro, l'operazione non è solo dettata da necessità contingenti. Prandelli ci crede e vede in Almiron un buon ricambio per tutti il ruolo di centrale a centrocampo.

"Preferirei non parlare di quello che è accaduto a Torino, comunque non ho avuto grande spazio. Io preferisco giocare, poi il ruolo lo deciderà il mister. Nela Fiorentina ci sono giocatori importanti ed un gruppo straordinario. Cercherò di mettere in difficoltà l'allenatore. La scorsa stagione non è stato un anno perso, mi è servito per maturare. Sono venuto qua per far capire alla Juve che ha sbagliato a non concedermi più spazio. Spero di trovare a Firenze lo stesso ambiente trovato ad Empoli: ho bisogno di sentire la fiducia della gente e dei compagni per dare il massimo. Ho rifiutato altre proposte perchè volevo la Fiorentina e di restare in Italia anche per stare vicino a mia moglie. Io come Veron? Mi ci hanno paragonato spesso... Un pò mi ha pesato'', ha raccontato al suo arrivo a Firenze.
Almiron è l'ultimo colpo di mercato di Pantaleo Corvino: "Questo è davvero l'ultimo arrivo. Sapete quanto ci teniamo al campionato, ma anche ai preliminari. Abbiamo Montolivo e Gulan alle Oimpiadi e Jorgensen non in forma, quindi abbiamo preso Almiron alle condizioni che avevamo proposto alla Juve. E' un centrocampista importante e con la propensione al gol. Siamo felici di averlo con noi".

.........................

Ecco spiegato il motivo del suo fallimento.

Lo stesso discorso vale per Tiago.

Peccato perchè tutti e due hanno buonissimi piedi.

Finchè giochi a Empoli bastano quelli.

Per altri traguardi ci vuole anche qualcos' altro.





[Modificato da El Tr3n 05/08/2008 22:39]
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06/08/2008 01:38
 
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Re: Inter-Juventus, scintille tra Mourinho e Ranieri
El Tr3n, 04/08/2008 18.38:


Il derby d'Italia non si ferma mai. Nonostante il periodo dedicato a preparazione ed amichevoli, la polemica tra le due squadre che da sempre dividono il calcio italiano non è tardata ad arrivare.
L'episodio scatenante è avvenuto ieri, quando dopo la pesante sconfitta subita con l'Amburgo, il tecnico Ranieri, analizzando la prestazione della sua compagine, si era lasciato andare ad un commento non proprio lusinghiero nei confronti del neo allenatore neroazzurro: " Non temo contraccolpi psicologici dopo questo 3-0. Non sono come Mourinho e non devo vincere per essere sicuro di quello che faccio. In certe situazioni penso che qualche schiaffo faccia bene".
Come da copione, immediata e 'velenosa' è arrivata la risposta del tecnico lusitano: "Sono in Italia per lavorare e non per fare guerra di parole. E sono qui per fare tutto il meglio che posso fare per l'Inter, quindi voglio veramente dimenticare il lavoro degli altri. Ma Claudio Ranieri ha ragione in quello che dice, io sono una persona molto esigente con me stesso, ho bisogno di vincere per essere felice, per avere la sicurezza che tutte le cose stiano andando bene, anche per questo ho vinto tante cose nella mia carriera. Lui, per avere la sua mentalità, ha detto che non ha bisogno di vincere. Lui, forse avendo questa mentalità, proprio per questo a quasi 60 anni ha vinto una Supercoppa, una piccola coppa. Non ha mai vinto trofei importanti. Forse ha bisogno di cambiare la sua mentalità, ma forse è troppo vecchio per farlo".
Querelle chiusa o appena cominciata?

....................

Se è vero quel che ha detto Ranieri sto dalla parte del portoghese. Se Mourinho non lo stuzzica non vedo perchè debba fare ste uscite che sicuramente sono il prosieguo di vecchi rancori. Mourinho ha fatto bene a rispondergli e gli ha risposto pure bene. Se continua così voglio vedere cosa farà la dirigenza della Juventus. Certe frasi in passato non sarebbero piaciute e ci sarebbe stato il richiamo. Voglio vedere se qualcuno avrà il coraggio di dire a Ranieri di pensare unicamente a far progredire la Juve.



In realtà sembra che Mourinho abbia detto che a quasi 70 anni Ranieri ha vinto quasi niente. Questo c'era scritto sulla Gazzetta di oggi. Se così fosse sarebbe una grossa caduta di stile dello special clown visto che Ranieri non ha ancora fatto 57 anni! [SM=x1272146]
Questo può riuscire in una impresa storica: essere più antipatico di Mancini! [SM=x1543714]


07/08/2008 09:28
 
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Sto' seguendo la polemica fra Maurinho e Ranieri.

Premetto che due personaggi cosi' intelligenti dovrebbero volare un pelino piu' in alto ma mi pare che sia la continuazione di una querelle nata ai tempi del passaggio di consegne al Chelsea.

A Ranieri tocco una squadra sull'orlo del fallimento che lui guido' con intelligenza costruendo le basi su cui poi il portoghese fondo' i propri successi.

Quando arrivo' il russo e arrivarono i soldi Ranieri venne messo alla porta senza neppure un grazie per il lavoro svolto.

Mourinho si lamento' in seguito di alcuni giocatori presi da Ranieri che non avevano un mercato adeguato e che non si riuscivano a vendere....

Il portoghese mi piace,e' un guascone,intelligente,ironico,chiaro nei concetti e nel modo di esprimersi.

Fa una cosa che nel calcio italiano nessuno fa......dice le cose con chiarezza senza girarci troppo intorno.

Le interviste a calciatori e tecnici italiani solitamente sono di una noia totale,mai un guizzo,mai una presa di posizione netta....se un giocatore fa cagare si inventano mille scuse per non dire che ha giocato da schifo.....lui no...e' chiaro e diretto da subito,uno cosi' non ha una via di mezzo ...o lo ami o lo odi.

Ma poi,prima che la cosa degenerasse cosa ha detto poi di cosi' grave?

Ha detto che se una squadra che si allena da un mese perde con una che si allena da 10 giorni allora qualcosa va rivisto.

Non mi pare abbia detto una cavolata,ma in Italia,nel calcio italiano tutto deve essere permeato da untuoso buonismo e certe cose non si possono dire.

Poi dopo la risposta di Ranieri ha sbracato perche' il discorso sull'eta' non sta' ne in cielo ne' in terra come dimostrano Aragones e Herr Ciofanni.

Ranieri e' un altro tecnico che mi piace,persona seria e preparata,mai fuori dalle righe....malgrado alleni la seconda squadra,come tifo,della citta' non e' visto con disprezzo dai tifosi della prima squadra cittadina.

Dopo che nel derby di andata Trezeguet segno' in fuorigioco di 10 metri lui ammise che forse ci poteva anche stare,il fuorigioco.

A Parma fece un capolavoro insomma una persona per bene.

Ma a Mourinho proprio non lo sopporta...anche perche' il portoghese guadagna 6 volte lui....

Non il doppio,sei volte.....

Credo che a questo punto un intervento delle societa' non sarebbe male perche poi se succedono casini e' anche a causa di queste polemiche ma le 2 societa' sono guidate da Cobolli e Moratti...c'e' poco da stare allegri...
07/08/2008 11:31
 
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Re:
aston villa, 07/08/2008 9.28:

Sto' seguendo la polemica fra Maurinho e Ranieri.

Premetto che due personaggi cosi' intelligenti dovrebbero volare un pelino piu' in alto ma mi pare che sia la continuazione di una querelle nata ai tempi del passaggio di consegne al Chelsea.

A Ranieri tocco una squadra sull'orlo del fallimento che lui guido' con intelligenza costruendo le basi su cui poi il portoghese fondo' i propri successi.

Quando arrivo' il russo e arrivarono i soldi Ranieri venne messo alla porta senza neppure un grazie per il lavoro svolto.

Mourinho si lamento' in seguito di alcuni giocatori presi da Ranieri che non avevano un mercato adeguato e che non si riuscivano a vendere....

Il portoghese mi piace,e' un guascone,intelligente,ironico,chiaro nei concetti e nel modo di esprimersi.

Fa una cosa che nel calcio italiano nessuno fa......dice le cose con chiarezza senza girarci troppo intorno.

Le interviste a calciatori e tecnici italiani solitamente sono di una noia totale,mai un guizzo,mai una presa di posizione netta....se un giocatore fa cagare si inventano mille scuse per non dire che ha giocato da schifo.....lui no...e' chiaro e diretto da subito,uno cosi' non ha una via di mezzo ...o lo ami o lo odi.

Ma poi,prima che la cosa degenerasse cosa ha detto poi di cosi' grave?

Ha detto che se una squadra che si allena da un mese perde con una che si allena da 10 giorni allora qualcosa va rivisto.

Non mi pare abbia detto una cavolata,ma in Italia,nel calcio italiano tutto deve essere permeato da untuoso buonismo e certe cose non si possono dire.

Poi dopo la risposta di Ranieri ha sbracato perche' il discorso sull'eta' non sta' ne in cielo ne' in terra come dimostrano Aragones e Herr Ciofanni.

Ranieri e' un altro tecnico che mi piace,persona seria e preparata,mai fuori dalle righe....malgrado alleni la seconda squadra,come tifo,della citta' non e' visto con disprezzo dai tifosi della prima squadra cittadina.

Dopo che nel derby di andata Trezeguet segno' in fuorigioco di 10 metri lui ammise che forse ci poteva anche stare,il fuorigioco.

A Parma fece un capolavoro insomma una persona per bene.

Ma a Mourinho proprio non lo sopporta...anche perche' il portoghese guadagna 6 volte lui....

Non il doppio,sei volte.....

Credo che a questo punto un intervento delle societa' non sarebbe male perche poi se succedono casini e' anche a causa di queste polemiche ma le 2 societa' sono guidate da Cobolli e Moratti...c'e' poco da stare allegri...



Secondo me l' intervento societario è già avvenuto, solo che secondo me a Torino comanda la dirigenza mentre a Milano Mourinho dall' alto del suo nome ha più margine di manovra. Il portoghese non mi è molto simpatico. E' troppo carico e pieno di sè. Gli allenatori svicolano perchè i giornalisti cercano la polemica anche quando non c'è e appena gli dai un appiglio ci fanno la prima pagina. Su quel che ha detto Mourinho mah... Milco, era una amichevole e neanche una partita ma una partitina di 45 minuti in cui se magari uno va in vantaggio manco si riesce a recuperare. Secondo me è stata una polemica inutile. Visti i precedenti tra i due di certo sapeva quali sarebbero state le conseguenze. Fa lo scemo che vinse la guerra. Mourinho ha vinto molto quindi tanto di cappello. Però viene da una squadra il cui presidente sputa soldi senza problemi. Poteva andare in un' altra squadra e chiederne di meno? Se poi finisce per essere pagato da un altro presidente che ugualmente non guarda i bilanci ed ogni anno ripiana di tasca sua...

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07/08/2008 13:10
 
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Comunque ieri sera ho visto un tempo della gobba.

Bella grinta e squadra tosta con 2 problemi.

A centrocampo occorrerebbe qualcuno che sappia fare 3 palleggi di fila e dietro al centro se togli Chiellini sono cazzi...
07/08/2008 14:56
 
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Re:
aston villa, 07/08/2008 13.10:

Comunque ieri sera ho visto un tempo della gobba.

Bella grinta e squadra tosta con 2 problemi.

A centrocampo occorrerebbe qualcuno che sappia fare 3 palleggi di fila e dietro al centro se togli Chiellini sono cazzi...



Manca il regista... Poulsen si sapeva che non lo fosse, quel che non si sapeva è che non avesse dei brutti piedi. Io credo che Ranieri punterà molto sulle tre punte ma anche sugli esterni. Giovinco potrebbe essere davvero l' arma in più. Comunque deve tornare Zanetti che è molto importante.

Chiellini si sta confermando un centrale di valore assoluto. E' veramente fortissimo. Alla luce di quel che ha fatto vedere la stagione scorsa, agli Europei e in questo pre-campionato penso che si sia meritato ampiamente il raddoppio di ingaggio (che tra l' altro mi sembra sia a salire).

Legrottaglie si è ripreso l' anno scorso, Mellberg è uno pratico. La difesa mi preoccupa il giusto.

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