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C’è stato il debutto nei preliminari; poi l'esordio con i russi; la trasferta nell'Est e lo scontro con l'outsider; infine, l'accoglienza alla rivale storica. Alla lunga processione di rinascita dalla serie B all'Europa della Juventus manca l'ultima, fondamentale tappa. Il rientro in una cattedrale da notti di coppa. L'altare di Iker Casillas è pronto, il portone dell'’Estadio Santiago Bernabeu spalancato al grande ritorno.
COME ARRIVARE - Solo Iberia serve Torino-Madrid, al prezzo di un salario minimo. Meglio virare su Milano, quella per Madrid è una delle tratte più facili. Il borsino indica Easyjet. Si gioca mercoledì, partendo il lunedì alle 17.35 da Malpensa il costo è 82 euro; alla vigilia, venti euro in più per il volo allo stesso orario; dieci in più per quello alle 6.30 di mattina.
DOVE DORMIRE - Madrid è un posto perfetto per dormire a poco prezzo. In più, le "posadas" della gioventù sono immerse nei quartieri della vita notturna, Sol e Malasaña. L'Ole International Hostel, numero 23 calle Malasaña, è pulito e civile. Offre delle camere con zero spazio oltre al letto, ma costa solo 16 euro, con internet gratis e bar cafè usuale punto di riunione per ragazzi di tutto il mondo.
DOVE MANGIARE - C’è di che abbuffarsi. Lasciando da parte la tortilla, che sarà pure madrilena doc, ma sempre di frittata si tratta. Castigliano anche il cocido madrileño, piatto di quelli pesanti (al lardo di maiale), servito al secolare "La Bola", calle de La Bola 5, dove i camerieri più che prendere l'ordinazione si accertano che sia cocido per tutti. Il tapear, verbo intraducibile - andare per bar di tapas - è calarsi nell'essere madrileno: consiste nel mangiare assaggini di sanguinaccio, peperoni, o patate piccanti, parlando di calcio e politica (le centinaia di radio nascono da questo vivere), bevendo birra, all'occorrenza buttando fazzoletti e noccioli per terra. Scegliendone uno, il "Bar de Toros", lo storico baretto in Plaza de Toros de Las Ventas, di fronte all'arena della corrida. Vero e proprio museo storico della corrida madrilena, con locandine d’epoca e memorabilia dei toreri. Al muro, grosse e arrabbiatissime, due impressionanti teste di toro imbalsamate. Un museo in un normale bar. Per cambiare genere invece, la passione spagnola: nel quartiere Latina, dove tornerete per la notte, si trova il "32 Croquetas", calle Toledo, un bar di crocchette, preparate in trentadue maniere diverse. O visto la stagione "fredda", un ristorante di cucina asturiana, il "La Montaña", calle Andres Mellado 3, cena potente a prezzi abbordabili.
COME MUOVERSI - Passeggiata a calle Preciados, lunga via pedonale dei negozi e dello struscio. Sempre illuminata (quando chiudono i negozi aprono i club) ma più pericolosa di giorno che di sera a causa dei borseggiatori. La strada sbocca in Puerta del Sol, il simbolo di Madrid. Alla somma il Reloj, l'orologio che batte l'entrata nel nuovo anno. Una giornata non può prescindere dalla manita Plaza de Toros de Ventas, l'anfiteatro della corrida; Palacio Real; Jardines de Sabatini, con gli artisti di strada subito a lato del Palacio Real; Plaza Mayor; Museo del Prado. Con una mezza giornata in più per lo shopping, si passa nel frizzante quartiere Chuecas. Altra mezza giornata per un'escursione alternativa, il Parque de las 7 Tetas, in Vallecas, quartiere del Rayo Vallecano. Il nome, ispirato alle sette colline rotonde, sintetizza l'ironia spagnola. Nel Parque del Retiro, il Central Park madrileno, metro stop Retiro, non c'è niente di meglio che unirsi a chi prende il sole con birra in mano. O giocarsi Real-Juve in anticipo, sfidando i tanti futbolisti attorno.
MOVIDA - Letteralmente santificate alla vita notturna, alcune aree. Dalla metro stop Tribunal si accede tanto alla zona dei bar in Malasaña quanto alle discoteche istituzionali, come il Pacha e il Taboo. Il barrio Huertas è il più frequentato dagli stranieri, lì il Cartuja ha il suo successo con pop e house. Altro discorso Plaza de Los Delfines, metro stop Repubblica Argentina, il vero nome della piazza: tutt'attorno, nella strada che si apre, una discoteca diversa per ogni portone. Ma quasi tutte, se siete in sneakers, non vi fanno entrare. Il mercoledi, dopo la partita, il Chesterfield Cafè, che ospita una delle migliori serate Erasmus della città. Si trova in calle Serrano Jover 5 angolo Alberto Aguilera, fermata metro Arguelles.
I BIGLIETTI - L'ex Nuevo Chamartin, 80354 posti, il Bernabeu. Una storia impossibile da riassumere, da Di Stefano a Pertini che scatta in tribuna davanti alla regina Sofia. Una storia che si può ripassare al museo nella pancia dello stadio a 15 euro, con la possibilità di sedersi in panchina ma anche di vedere tutte assieme le nove Coppe dei Campioni. Ma quello che conta è la partita: 3300 biglietti in dotazione alla Juventus, da 45 e 50 euro, nel settore ospiti. Venduti fino adesso 2000 biglietti: un dato quasi definitivo, perché oggi è l'ultimo giorno d'acquisto, possibile contattando il tour operator Francorosso. Ci potrebbe essere però qualche possibilità a Madrid. A causa delle prestazioni alterne del Real molti soci non si sono ancora avvalsi dell'opzione d'acquisto, a cui potrebbe aggiungersi il quantitativo ritornato dalla Juventus. In questi casi, i botteghini riaprono alle 11 il giorno della partita (come per la sfida contro la Roma dell'anno scorso, ritorno degli ottavi). Nel caso anche questo non dovesse bastare, i bagarini si trovano nei paraggi dello stadio: dal lato del fondo sur, la curva sud, attraversate la strada principale, l'Avenida de Concha Espina. Lì, vicino al bar El Cachirulo, si riuniscono di solito per organizzarsi il lavoro e ricevere i clienti abituali. Andare direttamente alla fonte può essere l'unica soluzione. |