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N A P O L I

Ultimo Aggiornamento: 10/05/2010 10:05
14/09/2008 19:20
 
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O' rapace
Marino: "Questo è un gruppo di uomini che non si arrendono mai"



"L'anno scorso il verbo era stupire, quest'anno è migliorare". Pierpaolo Marino declina le forme verbali che più si attagliano a questo Napoli. Da slogan a slogan, gli azzurri continuano ad ottenere risultati eccezionali. E questo successo contro la Fiorentina ha un retrogusto particolare che il Direttore Generale snocciola attentamente nelle sue parole.

"Non poter dare accesso ai nostri abbonati di Curva è una piaga che io ed il Presidente De Laurentiis ci portiamo dentro. Per questo oggi la squadra ha voluto dedicare questo successo a loro, ai tifosi che non c'entrano nulla con certi episodi deprecabili e che purtroppo loro malgrado si vedono penalizzati. Ci dispiace non abbiano potuto assistere a questa grande partita e al contempo devo complimentarmi con i sostenitori degli altri settori del San Paolo che hanno incitato la squadra per tutto il tempo improvvisandosi 'ultrà'".

"Se l'anno scorso abbiamo stupito - contiuna il Direttore Generale - quest'anno dobbiamo migliorare. Forse il verbo è meno roboante ma pensandoci bene migliorare dopo aver stupito sarebbe un traguardo bellissimo. Sono contento, molto contento per la reazione che ha avuto la squadra in campo. Ieri sera ho tenuto una riunione con i ragazzi ed il tecnico. Abbiamo parlato del significato di questo match e ci siamo guardati negli occhi. Oggi non ho mai avuto paura neppure quando siamo andati sotto di un gol. Sapevo che avremmo ripreso la partita perchè questo è un gruppo di uomini che non si arrendono mai. E' stato un Napoli travolgente!"


19/09/2008 12:57
 
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O' rapace
Napoli-Benfica 3-2


Napoli: Navarro, Santacroce, Cannavaro, Contini, Maggio, Blasi (1' st Pazienza), Gargano, Hamsik (31' st Pià), Vitale, Lavezzi, Denis (23' st Zalayeta). A disp. Gianello, Rinaudo, Aronica, Montervino. All. Reja

Benfica: Quim, Maxi Pereira, Luisao, Sidney, Leo, Urreta (1' st Balboa), Yebda, Martins (12' st Katsouranis), Reyes, Di Maria (18' st Nuno Gomes), Suazo. A disp. Moreira, Miguel Vitor, Jorge Riberio, Ruben Amorim. All. Flores

Arbitro: Kuipers (Ola)
Marcatori: 16' pt Suazo (B), 18' pt Vitale (N), 20' pt Denis (N), 10' st Maggio (N), 15' st Luisao (B)
Note: ammoniti Blasi, Martins



Napoli - Al Napoli la prima. Gli azzurri battono 3-2 il Benfica e si prendono l'andata della sfida di Coppa Uefa.

E' il quinto successo consecutivo del Napoli in Europa dopo le vittorie su Panionios e Vllaznia, andata e ritorno.

Azzurri da batticuore e da emozioni forti, ribaltano i portoghesi che erano passati per primi con Suazo al 16'.

In 3 minuti la rivoluzione partenopea. Segna Vitale, che prosegue nel suo momento magico, e Denis fa il bis.

Si va al riposo 2-1. E si riprende con un Napoli imperioso che segna il terzo gol con Maggio al 55'.

Poi il ritorno lusitano con Luisao che segna il 3-2. Che partita, che spettacolo.

Due degne rivali per un San Paolo stracolmo e vestito d'amore per la Napoli International.

Adesso si va a Lisbona il 2 ottobre, allo stadio de la Luz. Sperando che la luce sia ancora azzurra



- Primo tempo -

5' - Denis fa tutto da solo, numero in area e botta di destro, Quim fa un paratone e salva il Benfica
8' - fuga in velocità di Lavezzi, taglio per Hamsik che non riesce ad agganciare
12' - destro di Suazo, para Navarro a terra
16' - gol del Benfica. Suazo di testa anticipa tutti su cross d'angolo: 0-1
18' - pareggio del Napoli! Hamsik tira da fuori, palla deviata in area e Vitale irrompe di forza 1-1!
20' - sorpasso azzurro! Hamsik, ancora lui, si infila in area, la palla rimbalza verso Denis che segna a botta sicura 2-1. Tutto in 3 minuti. Incredibile al San Paolo!
44' - Napoli ad un passo dal terzo gol: stacco di Denis su azione di angolo, Quim battuto, salva Leo sulla linea.
46' - finisce il primo tempo 2-1



- Secondo tempo -

1' - entra Pazienza per Blasi
10' - gol del Napoli. Tiro cross teso di Maggio, palla che sbatte su un difensore e finisce dentro, 3-1!
15' - accorcia il Benfica. Luisao in mischia trova lo spiraglio giusto, 3-2
41' - ancora bella penetrazione di Vitale, ma il suo sinisto stavolta è fuori giri
42' - tempestiva e precisa uscita di Navarro su Balboa lanciato a rete. Il portiere argentino mette in cassaforte il successo azurro
47' finisce 3-2 per il Napoli


19/09/2008 12:58
 
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O' rapace
Marino: "Un grande Napoli ed un pubblico meraviglioso"

"Sono felice per il risultato, è stata una splendida serata". L'analisi lusinghiera di Pierpaolo Marino dopo Napoli-Benfica è calcistica, tecnica, ambientale e quasi storica per il Napoli che è tornato nel grande calcio dalla porta principale. Il Direttore Generale esprime il suo orgoglio:

"E' andato tutto benissimo. Ho visto un pubblico meraviglioso che ha dato grande prova di maturità ed un esempio di correttezza, ma su questo io non avevo alcun dubbio. Peccato per il 3-2 perché meritavamo di vincere con due gol di scarto. Ma in ogni caso il Napoli ha avuto in pugno la gara e questa squadra ha dimostrato di poter far risultato anche a Lisbona".

"Da questa serata - prosegue il Direttore Generale - ho tratto tutti segnali positivi. Resta un risultato di prestigio ed una squadra giovane che ci garantirà grande futuro".
21/09/2008 19:00
 
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O' rapace
Udinese-Napoli 0-0

Udinese: Handanovic, Motta, Coda, Domizzi, Lukovic, Inler, D'Agostino (17' st Tissone), Isla, Sanchez, Quagliarella (28' st Floro Flores), Di Natale (21' st Pepe). A disp. Koprivec, Pasquale, Sala, Nef. All. Marino

Napoli: Iezzo, Santacroce, Rinaudo, Aronica, Montervino (29' st Contini), Blasi, Gargano, Pazienza, Vitale (17' st Mannini), Zalayeta, Pià (1' st Denis). A disp. Gianello, Cannavaro, Contini, Hamsik, Russotto. All. Reja

Arbitro: Orsato di Schio
Note: espulso al 27' st Santacroce (N) per doppia ammonizione. Ammoniti Vitale, Pazienza, Inler



Udine - I Leoni del Friuli. Cemento armato, acciao inossidabile. Il Napoli scrive con marmo e granito lo 0-0 di Udine.

Un Monumento alla solidità. Gli azzurri tengono la testa alta e blindano questo pareggio importantissimo che sa di forza, coraggio, maturità.

Tutto ciò giocando negli ultimi 20 minuti in dieci uomini per una espulsione di Santacroce quanto meno dubbia per un secondo cartellino realmente ammantato di "giallo".

Ma va bene così. E' l'acuto del gruppo in un Napoli senza Lavezzi con Hamsik in panchina ed i due nuovi acquisti al centro della difesa: Rinaudo ed Aronica.

La risposta che tutti volevano è arrivata. Battaglia esaltante che vale non un punto ma 100 punti nello score della continuità.

Ottavo risultato utile consecutivo su otto gare giocate dall'inizio della stagione, Europa compresa. Sei vittorie e due pareggi.

E neppure la notte magica del rientro in Uefa in grande stile ha fiaccato il Napoli nelle gambe, nella testa e negli intenti.

I Leoni azzurri, quelli che non sanno perdere...



L'Udinese in campo ci mette anche la vogla di riscattare lo 0-5 imposto da Napoli l'anno scorso di questi tempi.

Ma il Napoli risponde con la guardia alta. All'11' si vede subito Zalayeta: sforbiciata elegante, fuori misura.

Al 14' funziona con l'acceleratore al massimo il binario di sinistra con Vitale che vola verso l'area e sfiora il palo con un bel diagonale.

Al 18' bell'assolo di Zalayeta, dribbling e sinistro a giro, alto. Si muove bene il Panterone e dà segnali certi sul suo pieno recupero.

Al 19' grande uscita di Iezzo tra i piedi di Di Natale: una parata che vale un gol.

Al 42' ancora il portiere azzurro tiene a bada una punizione tagliata di Di Natale. Finisce il primo tempo: 0-0.



Il Napoli rientra con Denis al posto di Pià. E proprio il Tanque dopo pochi secondi fa sponda per Blasi che scarica il destro: palo pieno.
Mamma che Napoli.

L'Udinese si vede rabbiosamente in attacco ma senza grosse trame incisive. Al 55' ancora Denis si fa notare in rovesciata: blocca Handanovic.

Il Napoli tiene in pugno la partita fino al 27' allorquando Santacroce viene ammonito per la seconda volta per un fallo molto dubbio du Domizzi, l'ex. Napoli in dieci.

Il Friuli sente profumo di vittoria ma l'arrembaggio sbatte sulle coste azzurre. C

i provano in sequenza Sanchez, Inler, Isla ed anche il nuovo entrato Floro Flores.

La difesa napoletane è un muro di cemento ed Iezzo controlla tutto con sapienza. Al 93' il fischio finale.

Napoli a braccia levate e testa alta. Questo è un punto che vale oro. Per i Leoni che non sanno proprio perdere...

21/09/2008 19:01
 
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Marino: "Giochiamo con l'anima e siamo pronti al turnover"



"Ciò che deve far riflettere oggi è che chiunque giochi in questo Napoli non abbassa il tasso qualitiativo della squadra". Esattamente il fulcro di questo pareggio degli azzurri al Friuli. Pierpaolo Marino centra l'anima di questa sfida e scova il senso profondo della prova del Napoli ad Udine. Il Direttore Generale può sorridere e compiacersi anche davanti al massiccio turnover.

"Il risultato è giusto e l'avremmo anche sottoscritto alla vigilia. Anche se c'è da dire che in regime di parità numerica, 11 contro 11, è stato il Napoli a sfiorare il gol veramente. Ma quello che oggi emerge è la forza del gruppo. Reja è stato bravissimo ad attuare un turnover necessario ed importante. Col Benfica dovevamo onorare la grande serata ed i 60mila del San Paolo giocando con tutti gli uomini più in forma e dando il massimo in campo. Ma oggi vi invito a vedere la panchina del Napoli: c'eranno Cannavaro, Hamsik, Denis, solo per citarne alcuni. Ed avevamo out Lavezzi. Fatto sta che quelli che hanno giocato non hanno per nulla fatto rimpiangere i loro compagni più titolati".

"Questo vuol dire - continua Marino - che la squadra è pronta a sopperire anche alla mancanza di 5-6 di elementi chiave perché ha una rosa che sa ampiamente bilanciare il tasso tecnico in campo. Oggi abbiamo rivoluzionato il pacchetto centrale difensivo con Aronica e Rinaudo che sono stati impeccabili pur sostituendo due pilastri quali Contini e Cannavaro. Ed in avanti abbiamo visto come Zalayeta sia del tutto recuperato ed avviato verso la migliore condizione. Insomma ci conforta sapere di avere un gruppo di qualità, tanti elementi all'altezza ed una squadra che non si arrende mai".
21/09/2008 19:03
 
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O' rapace
Reja: Bravi davvero, il futuro ora è più sereno"
"Avevamo un calendario terribile e siamo ancora imbattuti". Edy Reja comincia a sfogliare i granelli del suo Rosario azzurro. Il Napoli conta 6 vittorie e due pareggi tra Coppa e campionato, è uscito indenne in 10 uomini da Roma ed Udine e non si arrende mai. Il tecnico ha la fierezza scritta in volto.

"Bene, bene tutti, davvero. Oggi siamo venuti a giocare su un campo difficilissimo con vari elementi fuori causa, chi per infortunio, chi per stanchezza ed avete visto che prova hanno sfoderato i ragazzi. Significa che tutti gli uomini di questa rosa sono all'altezza del compito. Il pareggio è un ottimo risultato anche alla luce dell'espulsione subìta nella ripresa. Ma c'è da dire che in parità numerica siamo stati noi a sfiorare il gol con il palo di Blasi e ciò significa che potevamo anche strappare il successo con un po' di fortuna. Poi però quando siamo rimasti in dieci, la squadra è stata brava a tenere la tranquillità, a non rinculare eccessivamente ed ad amministrare il possesso palla".

"Sono soddisfatto di tutti - prosegue il tecnico - avete visto cosa hanno dato gli uomini che sinora avevano giocato di meno. Bravissimi tutti, e questo è un grande segnale che ha dato il gruppo, quello di essere all'altezza in ogni situazione. Ho avuto segnali confortanti anche da Zalayeta: si è mosso bene e ha mostrato di essere sulla via della migliore forma. Sono contento perché abbiamo superato un ciclo terribile di partite senza perdere e giocando in campionato contro tre squadre che l'anno scorso ci avevano preceduto in classifica. Ora ci aspetta un'altra battaglia mercoledì col Palermo ma credo che questa squadra può guardare al futuro con serenità".
21/09/2008 19:04
 
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Orgoglio e gioia spriano dagli occhi vispi di Francesco Montervino. Il grande combattente azzurro che oggi è tornato da primo minuto: "Sono contento. Avete visto tutti in che modo abbiamo saputo tenere il campo. Sono fiero di come i miei compagni, anche quelli che non giocano sempre, abbiamo interpretato la partita e tenuto testa ad un avversario importante quale è l'Udinese. Non ci arrendiamo mai e sappiamo dare sempre il massimo sul terreno di gioco chiunque sia ad indossare questa maglia. Questa, se mi permettete, a casa mia si chiama grande professionalità. Abbiamo un gruppo di ferro che da anni sta dimostrando la sua anima. Credo che sia questa la vera forza del Napoli"
25/09/2008 18:50
 
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O' rapace
Napoli-Palermo 2-1



Napoli: Iezzo, Cannavaro, Contini, Aronica, Maggio (44' st Mannini), Blasi (22' st Pià), Gargano, Hamsik, Vitale, Denis (1' st Pazienza), Zalayeta. A disp. Gianello, Rinaudo, Grava, Montervino. All. Reja

Palermo: Amelia, Cassani (42' st Ciaramitaro), Carrozzieri, Bovo, Balzaretti, Nocerino (30' st Migliaccio), Liverani, Bresciano (33' st Mchelidze), Simplicio, Miccoli, Cavani. A disp. Ujkani, Capuano, Raggi, Lanzafame. All. Ballardini

Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatore: 14' pt Hamsik (N), 31' st Zalayeta (N), 38' st Miccoli rig. (P)
Note: ammoniti Carrozzieri, Bovo, Blasi, Balzaretti, Aronica



Napoli - L'urlo del Fanciullino, il ritorno della Pantera. Napoli Capitale delle Due Sicilie.

Gli azzurri battono il Palermo e superano la prova del nove: 9 i risultati utili consecutivi da agosto ad oggi, 7 le vittorie, 2 i pareggi e tutti in terre lontane dal San Paolo.

Una striscia da sballo che tiene Napoli tre metri sopra il cielo azzurro. Ancora quelli della Notte, i Guerrieri del "dark side of the moon".

Butta giù per primo il muro di Fuorigrotta the "Hammer" Hamsik, il martello azzurro, il Manga boy con l'energia in forza centrifuga.

Il terzo gol di Marek in quattro partite, una roba da prima pagina. E poi il Bacio della Pantera, Marcelo Zalayeta, l'angelo nero con la spada di fuoco che torna a segnare al San Paolo con una prestazione da caratteri cubitali!

La prima notte del Napoli in questo campionato è un amore che non finisce mai. La splendida, infinita, struggente "Luna di Miele" di Fuorigrotta...



Al 2' primo tiro del Palermo: Simplicio, alto. Al 10' combinazione Zalayeta-Hamsik, il tiro di Marek è largo.

Al 14' grande Napoli. Azione avvolgente: triangolo volante Zalayeta-Maggio, Christian entra in area da destra e crossa radente, Hamsik è un fulmine e brucia la difesa palermitana: 1-0. Terzo gol dello slovacco in quattro partite.



Al 24' Iezzo in uscita felice anticipa Cavani. Al 29' azzurri ancora imprendibili in contropiede: Hamsik taglia per Gargano che si accentra dalla sinistra dell'area e tira di destro, Amelia si oppone col corpo.

Al 36' ultima azione per il Palermo: cross di Cassani ed inserimento di Miccoli che di testa gira fuori. Finisce il primo tempo: 1-0.



Nel secondo è vera battaglia. Al 48' sinistro in acrobazia di Miccoli: alto.

Al 63' Cavani spunta di destro da una ammucchiata in area azzurra, Contini salva in spaccata. Vale un gol.

Al 64', su azione di angolo, botta di Nocerino e Iezzo si distende a deviare.

Al 68' ancora mischia in area azzurra con Balzaretti che libera il destro e Iezzo è bravissimo a fermare il tiro con un gran colpo di reni.



Poi è l'apoteosi. Azione quasi "alla mano" del Napoli, Pià tocca dietro per Hamsik che gira di sinistro, spaccata poderosa di Zalayeta: la palla tocca la traversa, torna in campo e La Pantera di Montevideo con un tocco felino adagia in porta il 2-0 con una freddezza da predatore.

Nel finale c'è il rigore per il Palermo per un fallo di mano di Aronica. Tira Miccoli che fa 2-1. Ma non c'è più tempo per morire. Napoli Capitale delle Due Sicilie. A Fuorigrotta continua la "Luna di Miele".

25/09/2008 18:52
 
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O' rapace
Pazienza: "Napoli mi fa sentire un giocatore importante"



"Sappiamo giocare, vincere ma anche combattere". Michele Pazienza riassume in poche parole le peculiarità del Napoli. Il centrocampista azzurro, ieri protagonista del secondo tempo del match col Palermo, esalta lo spirito del gruppo azzurro.

Si è visto un Napoli da "battaglia"...

"Ed è giusto che sia così. Sinora abbiamo espresso un gioco brillante ed una manovra fluida ma capita nell'arco di una gara che occorra saper mettere i panni dell'umiltà per opporsi alla pressione dell'avversario. Col Palermo è accaduto questo. Siamo riusciti a tenere alto il livello agonistico quando abbiamo subìto qualcosa e siamo stati abili nello sfruttare i momenti di nostra superiorità". State vivendo un momento magico.

Qual è il segreto di questo avvio fulminante?

"In una sola parola: il gruppo. In questo anno trascorso insieme siamo cresciuti in tutti i sensi. Abbiamo affinato la conoscenza ed abbiamo acquisito maggiore sicurezza nei nostri mezzi. Chiaramente vincere aiuta ad avere maggiore consapevolezza dei nostri mezzi, ma la nostra forza sta in una rosa unita e di buona qualità. Il Napoli può contare su uomini di grande professionalità che sanno essere all'altezza della situazione anche quando manca qualche elemento importante".

Qual è tuo bilancio personale dopo quasi un anno in azzurro?

"Mi trovo benissimo. Ho trovato compagni alla mano che mi hanno aiutato nell'inserimento. E poi devo dire che a Napoli sono tornato a sentirmi un giocatore importante. Sento la fiducia della Società, la stima del tecnico e l'affetto del pubblico. Questo per me è fondamentale e spero di qui in avanti di essere sempre più protagonista".

Adesso arriva il match di Bologna. Un avversario che ha fame di punti...

"Sì, loro vengono da un periodo difficile. Troveremo una squadra arrabbiata e vogliosa di rifarsi. Ma noi dobbiamo puntare sulle nostre forze, pensando a noi stessi e puntando su ciò che sappiamo fare in campo. Poi ogni gara ha la sua storia ed è una battaglia agonistica...".



25/09/2008 18:52
 
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O' rapace
"Mi tengo stretto questi tre punti che valgono davvero tanto". Pierpaolo Marino si gode la splendida scia del nono risultato utile del suo Napoli, ma va oltre col pensiero a questa splendida ed emozionante vittoria azzurra.

"E' il settimo successo tra Europa e campionato di questo gruppo. Io dico che c'è da riflettere profondamente su cosa stia facendo sinora il Napoli. Devo dire che il Palermo è stato l'avversario che sinora ci ha messo in maggiore difficoltà e ai siciliani vanno i miei complimenti. Ma il Napoli ha mostrato ancora una volta di essere un gruppo coriaceo ed ostico che sa affrontare squadre di rango. Abbiamo conquistato 8 punti in quattro partite di campionato, delle quali due giocate in trasferta a Roma ed Udine. La classifica non la guardiamo neppure per ora, piuttosto mettiamo questo successo prezioso dentro il nostro calderone in vista dei prossimi impegni. Stiamo disputando una stagione importante e di questo siamo soddisfatti".

"Zalayeta ha disputato una grandissima partita - continua il Direttore Generale - e non mi aspettavo che riuscisse a rimanere in campo per tutti i 95 minuti. Poi Hamsik ha messo lo zampino in tutte le azioni decisive segnando un gol e fornendo anche l'assist a Zalayeta. Una partita esaltante di tutta la squadra e voglio ringraziare il pubblico che ci ha sostenuto con grande vigore mitigando, col suo grande calore, la mancanza dei sostenitori delle Curve".
26/09/2008 17:32
 
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O' rapace
«Hamsik stellare è il mio Lampard»
Reja, alla sua età...

«Certe cose non si fanno, vero? In­vece è bello essere lassù tra le grandi. Dà una sensazione piacevolissima. Ma io resto all’antica e non mi monto la te­sta ».

Ma la prima volta in zona Champions inebria.

«Manco per sbaglio. La mia serie A, in passato, è stata condensata in fugaci ap­parizioni, destinate alla sofferenza pu­ra. Ora a sessantadue anni, qui a Napo­li, m’è stata addirittura offerta l’oppor­tunità di potermi misurare in Europa. Vivo alla giornata, chiaro, ma vivo di lusso » .

Intanto, avete fatto fuori anche il Pa­lermo.

«La miglior squadra affrontata in que­sti quattro turni. E prima c’erano tocca­te la Roma, la Fiorentina e l’Udinese. Più esattamente, direi che è l’avversario che ci ha messo più in difficoltà. Ha un’ampia rosa, ha un allenatore prepa­rato, farà strada».

Tra lei e Ballardini è stata una sfida a scacchi.

«Ho anche io un gruppo di ragazzi do­tati e certe cose mi sono concesse dal­l’abbondanza e dalla varietà dell’organi­co. Sapevo che sarebbe stata una sera­taccia, ma non pensavo così tanto. Alla fine, però, vincere è ancor più bello».

La chiameranno stra­tega: e pensare che le davano del difensivista.

«Certe etichette nasco­no così e ti restano ap­piccicate addosso. Ma questo Napoli ha sempre cercato di divertire: poi magari in passato non ci è riuscito, ma adesso sì, è da un po’ che appaga il palato. Con il Palermo le ho provate tutte, ho la­sciato libero Liverani ­dando agli attaccanti la responsabilità di pres­sarlo- poi gli ho spedito addosso Hamsik, poi Pa­zienza; e intanto, cam­biavamo anche altrove. Ma c’è voluto sudore per conquistare questi tre punti».

Andiamo per ordine: questo Hamsik non fini­sce mai di stupire.

«Ha una corsa a strap­pi che ti dilania. Il gol è una sua specialità, a vol­te l’uno sembra la foto­copia dell’altro. Lui va ad aggredire lo spazio, ma soprattutto ruba il tempo a chiunque. Con il Palermo, aveva Carroz­zieri davanti e Nocerino alle spalle: ha infilato il piedino e via...».

Di corsa verso la sua panchina, ad abbrac­ciarla.

« E’ un ragazzo d’oro, con la testa d’un trenten­ne. E’ nato calciatore. E farà strada».

Giochiamo un pochi­no: chi le ricorda, lo slo­vacco, nel suo modo di essere?

« In passato, mi sem­brava avesse l’istinto di Doni. Ma è meno musco­lare. In fase di formazio­ne. Per capacità di co­gliere i momenti buoni e per istinto del killer, mi viene da pensare a Lam­pard, ma con struttura fisica diversa e anche caratteristiche differen­ti ».

Il suo “ figlioccio” Za­layeta prima l’ha un po’ delusa e poi s’è fatto perdonare.

«La considerazione sulla sua condizio­ne fisica precede ogni tipo di discussio­ne: è in una forma fisica straordinaria. Io non credevo che potesse stare così, non ci pensavo neppure lontanamente. E poi, a tre giorni appena dall’Udinese».

Con la Fiorentina - al sabato - però s’arrabbiò per essere stato escluso dal­la formazione titolare e preferì andare a casa. Via dal ritiro.
«Che devo dire? Aveva capito prima di me che se la passava benissimo, che aveva forza nelle gambe e corsa e resi­stenza. Dunque, forse aveva veramente ragione lui....».

E’ addirittura più potente, oggi.
«Ha voglia di riprendersi il tempo per­duto. E’ uscito dall’infortunio con una determinazione ancora piùà accentuata rispetto al passato. Contro il Palermo, persa una palla, rincorreva l’avversario per riconquistarla. Ha fame di calcio, di gol e di vittorie».

Le manca Lavezzi?
« Lavezzi manca a chiunque, ovvia­mente. Ma tornerà. Il Benfica è una tap­pa importante per noi. Penso e spero che stia bene per quel giorno».

A uno del genere non si può rinuncia­re.

« Riflettevo sulla sua natura: è alto un metro e settantadue e pesa settantaset­te chili. Tutta massa. Che lo fa schizza­re via in maniera impressionante, su palle apparentemente irraggiungibili. Se riesce anche a trovare la porta con continuità, diciamo se diventa uomo da doppia cifra, allora c’è da starne alla lar­ga per tutti».

A proposito, l’esplosione di Zalayeta lascia scivolare in secondo piano Denis, la scommessa estiva.

«Ma io di Denis sono soddisfatto, ecco­me. L’altra sera gli ho chiesto sacrifici, era lui più del panterone a doversi ab­bassare su Liverani. Ma non stava be­nissimo, aveva avuto un po’ d’influenza. E purtroppo se le gambe non vanno co­me devono e il fiato viene meno, alla lun­ga paghi. Impossibile pensare, d’altro canto, che stiano tutti sempre benissi­mo ».

Questo Napoli non si ferma mai.
« E’ il dato più incoraggiante: granda capacità non solo di corsa, ma anche di tenuta. Un merito che va diviso con l’in­tero staff, con Viviani, Febbrari, Faccio­lo. Ma anche con medici, massaggiatori, magazzinieri. Questo è un club proietta­to nel futuro, che non lascia nulla al ca­so » .

Il quarto posto solletica la fantasia.
«Io devo ragionare da allenatore. E da tecnico dico: siamo alla quarta giornata. Possiamo essere soddisfatti di noi stes­si, di quello che stiamo facendo. Non dobbiamo mollare, perché il calcio mo­derno richiede applicazione a getto con­tinuo. Manco finito di giocare il Palermo e negli spogliatoi già pensavo al Bolo­gna.
Vero, mi creda».
Sempre convinto che Napoli l’abbia ringiovanita?
«Sempre di più. E’ la mia seconda gio­vinezza, una città fantastica che non pos­so vivere appieno, perché qui c’è sempre tanto da fare. Ma le soddisfazioni che mi sta dando, mi ripagano. Sto impreziosen­do la mia carriera».

C’è qualcosa che la stanca, di questo calcio?

«Intanto, mentalmente, è fatica. Libe­ri di prenderla con leggerezza, ma tu ar­chivi una sfida e devi già catapultarti nella prossima. E’ da luglio che stiamo giocando ed abbiamo avuto solo un atti­mo di pausa».

Vincere però alleggerisce la tensione.
« Aiuta, eccome. Ma io sto pensando ora alla gestione dei prossimi due match: prima il Bologna, poi subito il Benfica. I successi durano sempre fino alla prossima partita, come si sa».

Cos’altro non le va a genio?
«L’attesa per le interviste in tv. Capi­sco Mourinho. Stare quarantacinque mi­nuti lì, quando hai appena consumato il tuo sistema nervoso, non è rilassante».

Torniamo in campo: il nuovo Gargano è una garanzia.

« E’ il giocatore che ha costruito il maggior numero di assist. Ha una ela­sticità ed una resistenza insospettabili. Va ben oltre i novanta minuti. Ed ha an­cora la possibilità di evolvere la sua na­tura ».

L’ultima vittoria è sempre la più bel­la?

«Si dice così, aspettando quella succes­siva. Ma l’anno scorso abbiamo fatto grandissime cose. Perché battere Inter, Milan, Juventus, Sampdoria, Udinese e Fiorentina al San Paolo è un’impresa mica da poco. Solo che quello è il passa­to, ora viene il futuro».

Che ispira sogni.
«A me tocca essere realista e lavora­re. Andare in campo ogni tre- quattro giorni implica scelte, a volte anche dolorose. Quello che si chiama turn over è una esigenza nata negli ultimi anni, ai miei tempi si giocava alla do­menica, alle due e mezza. Ora c’è l’an­lo, ticipo, il posticipo, l’Intertoto, l’Uefa, la Coppa Italia. Siamo in ritiro dal 3 luglio. Ma va benissimo, finché dura».

E durerà?
« Lo sa lei? Io mi auguro di sì. Que­sto Napoli sta stupendo anche me. Di anno in anno » .

Chissà cosa dirà il suo amico Capel-
che le spedì Zalayeta?
« Fabio è amico mio al di là di questa indicazione. Lo è dai tempi della Spal, avevamo sedici anni. Le stagioni sono sfilate via, ma il rapportio resiste for­te, fortissimo, inattacabile » .

137 partite, terzo nella classifica degli allenatori più longevi - per con­tinuità - del Napoli.
« Pure questa è gloria. Ma è anche la testimonianza della bontà del pro­getto- Napoli, realizzato con passione e competenza da De Laurentiis e Ma­rino a cui devo gratitudine. Essere al centro di un’avventura fantastica co­me questa non pensavo potesse rap­presentare la mia realtà, cinque anni fa. Io, invece, qui mi sento in famiglia, avverto la stima e la considerazione e la testimonianza di tutto ciò arriva proprio dalle statistiche. I numeri non mentono » .

A proposito di famiglia, il segreto di Reja è in casa.

« Mia moglie Livia e mia figlia Elisa­betta sono il centro della mia esisten­za. Le gratificazione che la carriera m’ha dato le devo anche e soprattutto a loro » .

Gli inizi non sono stati facili, ma il peggio è passato.

« Se uno, razionalmente, riflette, de­ve porsi anche alcune domande: a gennaio 2005, quando sono arrivato, cioé tre anni e mezzo fa, eravamo in serie C. E’ evidente che c’è del buono in quello che stiamo facendo. E tutto ciò, mi creda, azzera immediatamen­te qualche passaggio buio del passato. D’altro canto, pure nelle favole ci so­no momenti d’apprensione, di scon­forto, di tensione » .
Dal Palermo al Bologna cosa cam­bia?
« Banalmente le dirò che ogni gara fa storia a sé, che è diversa per confi­gurazione dell’avversario. Non ho avuto ancora modo di studiare l’atteg­giamento tattico degli uomini di Arri­goni, perché volevo un attimo gustare questa vittoria di mercoledì. Però ho già valutato alcune situazioni che ri­guardano noi in funzione del turn­over. E’ duro il mestiere dell’allenato­re: mercoledì, ad esempio, fino ad una certa ora aveva pensato di giocare con Rinaudo. Poi ho saputo che c’era Mic­coli, ho fatto valutazioni sul suo modo di allargarsi, indietreggiare, ed ho preferito Aronica. Devi essere sem­pre vigile » .

E Bologna e Benfica come si batto­no?

« Se pure lo sapessi, non lo direi. Ma non lo so. Ci provo. Ci proviamo » .

Sette vittorie e due pareggi fanno nove risultati utili: serve prima un bel dieci, poi la lode....

« Sono scaramantico anche io, or­mai » .
29/09/2008 17:11
 
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O' rapace
Siamo un gruppo di giornalisti che vogliono esternare la loro incredulità per la decisione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive di vietare la trasferta ai tifosi partenopei in occasione di Genoa-Napoli di domenica 5 ottobre. Ma c’è di più: è stato deliberato di imporre la vendita di un solo biglietto riservato ai residenti in Liguria. E tutto questo nonostante un gemellaggio di antica data tra le tifoserie azzurra e rossoblù. Ci domandiamo quale episodio cruento sia accaduto in passato tra napoletani e genoani, a causa del quale il Casms ha deciso di punirli così duramente. Noi francamente non lo ricordiamo: invece, abbiamo ancora negli occhi le immagini della splendida festa del 10 giugno 2007, quando le due squadre furono promosse in serie A. Non ci furono disordini, scontri o incidenti. Allora perché è stato deciso questo “blocco”?
Con rispetto parlando, ci sembra che con questo provvedimento ci sia la volontà di colpire duramente la sola tifoseria napoletana, che sembra che funga da capro espiatorio per tutte. Allo stato attuale bisogna ancora capire cosa sia accaduto domenica 31 agosto in occasione di Roma-Napoli. I dubbi sono stati sollevati da numerose inchieste giornalistiche: una per tutte, quella pubblicata dall’edizione napoletana de “La Repubblica” del 13 settembre scorso, intitolata “Il giallo dell'Intercity sparito, indagini sui danni a Trenitalia”. Sabato scorso è stato accoltellato un tifoso della Reggina da un ultrà della Roma: è un episodio grave, ma finora non sono stati presi provvedimenti in merito. Invece, tutti i tifosi del Napoli indiscriminatamente devono subire il pugno duro: anche quelli che si comportano correttamente e civilmente allo stadio, i quali sono la maggioranza. In uno stato di diritto si punisce, con fermezza e decisione, soltanto coloro che si macchiano di comportamenti illeciti. Ma in questo caso anche gli innocenti sono puniti al pari dei rei.
Le chiediamo che riesamini l’opportunità del provvedimento di blocco della trasferta a Genova, che penalizza a senso unico i sostenitori del Napoli. Confidiamo in un suo ripensamento: siamo certi che comprenderà che i tifosi napoletani non sono tutti esagitati, come i sostenitori di tutte le altre squadre italiane.
Napoli, 25 settembre 2008
La salutiamo cordialmente

Marco Liguori (direttore de "il pallone in confusione")

Francesco Molaro (direttore di "Tuttonapoli.net")

Massimo Sergio (direttore di "Napolisoccer.net")
29/09/2008 17:53
 
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Bologna: Antonioli, Zenoni, Moras, Terzi, Bombardini, Mudingayi, Volpi, Amoroso (35' st Marazzina), Lanna (13' st Valiani), Adailton (29' st Mingazzini), Di Vaio. A disp. Colombo, Marchini, Bernacci, Rodriguez. All. Arrigoni

Napoli: Gianello, Santacroce, Rinaudo, Aronica, Montervino, Pazienza, Blasi, Hamsik (27' st Gargano), Mannini, Pià (24' st Denis), Zalayeta (35' st Russotto). A disp. Navarro, Cannavaro, Contini, Vitale. All. Reja

Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Marcatore: 42' st Denis
Note: ammoniti Adailton, Montervino, Mudingayi, Denis



Bologna - Il Tanque del Trionfo! Il Carrarmato dei desideri. "Tanque schon" German! Il Napoli ringrazia Denis e si porta via tutto quello che si poteva prendere dal Dall'Ara. Il decimo risultato utile consecutivo stagionale, la terza vittoria in campionato, la seconda consecutiva in quattro giorni ed il gol di "Benvenuto in Italia" per Gustavo German Denis al suo battesimo da goleador in campionato. Decide lui, al minuto 87. Il Carrarmato seppellisce tutta la difesa bolognese e stacca di testa il biglietto per il Paradiso. Quando a Bologna sta già tramontando il sole. L'argentino gioca poco più di venti minuti entrando dalla panchina nel finale per tentare l'assalto alle due Torri bolognesi. La mossa vincente, la forza del coraggio, lo splendore della magia. E sono 10! Il Napoli se ne va per conto suo. Ha segnato il "tedesco" argentino che di nome fa pure German. Nel confine teutonico si ringrazia con Danke schon, dalle nostre parti da oggi si pronuncia "Tanque schon". Grazie mille German. Grazie mille Napoli!



[IMG]Partita di quelle sentite e pesanti. Il Bologna perde da tre partite consecutive, il Napoli non ha mai perso. L'equilibrio è labile ed i grandi numeri fanno capolino. All'8' subito gli azzurri. Hamsik va via in azione personale, tira dal limite e un difensore respinge. Dal calcio d'angolo che ne scaturisce sponda di Zalayeta per Santacroce che si gira prontamente in area, Antonioli blocca. Al 30' il Bologna si vede su punizione: sinistro tagliente di Adailton, palla fuori ma Gianello c'era. Al 41' testa di Di Vaio su cross di Amoroso: esterno della rete. E' l'ultima azione rilevante del primo tempo. [/IMG]



[IMG]Nel secondo si riprende con il Napoli che comanda il gioco e prende il campo. Al 47' diagonale di Zenoni, fuori. E' l'unico sussulto bolognese perché da quel momento la partita è tutta azzurra. Emozioni poche ma pressione costante del Napoli che comincia ad acorciare le distanze verso Antonioli. Al 58' destro di Pazienza, alto. Al 78' splendido taglio di Gargano, entrato al posto di Blasi, che pesca Zalayeta, pronta la girata e Antonioli fa la parata più difficle del match. Poi il finale trionfale. Denis sostituisce Pià ed all'87' va a prendersi di prepotenza il suo primo gol in campionato: cross di Gargano dall'angolo e stacco per il Paradiso del Tanque. Il Carrarmato dei desideri. Il Napoli vola alto. "Tanque schon"![/IMG]
29/09/2008 17:55
 
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Cannavaro: "A Lisbona per coronare il sogno di una vita"

"Io son tornato a Napoli in B perché sognavo un giorno di giocare in Europa con la maglia della mia città". Paolo Cannavaro è così: spontaneo, cristallino, semplice. Ed anche davanti alle telecamere, ospite ieri sera di Controcampo su Rete 4, non riesce a spegnere la luce che illumina i suoi occhi di fronte a questo esaltante avvio di stagione azzurro.

"Vedere il Napoli lassù in cima - sorride Paolo - è un effetto straordinario ma anche strano. Certo vengono i brividi ma al momento la classifica conta poco. Ciò che interessa a è quanto di buono stiamo facendo. Abbiamo lavorato tanto sin dagli inizi di Luglio per poter un giorno ottenere risultati importanti quali quelli che oggi siamo riusciti a conquistare. Siamo imbattuti e stiamo davvero mostrando un gran gioco. Di certo noi non ci facciamo illusioni e rimaniamo nell'ambito che ci compete senza fare voli di fantasia. Ma onestamente nel nostro intimo siamo consapevoli della nostra forza".

Giovedì c'è il match che vale l'Europa... "Io ci tengo molto. Lo dico sinceramente. Quando son venuto a Napoli ho abbracciato con entusiasmo il progetto della Società perché ci credevo tantissimo. Ed infatti i risultati sono arrivati immediatamente. Ma il mio sogno sin da bambino era girare per l'Europa a giocare con la maglia azzurra. Ecco, giovedì potrei coronare tutta la mia vita di calciatore perché accedere alla fase a gironi Uefa con la squadra del mio cuore sarebbe eccezionale. Aspettiamo tutti con ansia la serata di Lisbona".
29/09/2008 17:56
 
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Marino: "Denis ha segnato un gol imperioso"
"Voglio dedicare questo successo a Salvatore Carmando che in queste ore ha perso la carissima sorella". Pierpaolo Marino commosso esprime il suo affetto ed il proprio pensiero per lo storico massaggiatore che ha subìto il grave lutto familiare. "Carmando - continua il Direttore Generale - nonostante il grande dolore ha voluto seguire la squadra qui a Bologna per non farci mancare il suo preziosissimo apporto. Questa è la testimonianza del suo amore e la sua completa dedizione per i colori di una Società che ha segnato la sua carriera e la sua vita. A lui vanno le condoglianze mie, del Presidente De Laurentiis e di tutta la SSC Napoli. Questo successo a Bologna vogliamo dedicarlo a lui".

Poi Marino passa alla disamina del match. "E' stato un successo importante e voluto. Reja ha studiato bene la partita e quando ha inserito Gargano, Denis e Russotto ha inteso dare nuovo impulso e spinta per vincere la gara. I ragazzi hanno saputo far loro i tre punti facendo leva sulla qualità della nostra rosa. Chiunque giochi riesce ad essere sempre all'altezza. Siamo una squadra con valori tecnici ed umani straordinari e questo va a merito dei ragazzi. Oggi Denis ha fatto un gol bellissimo con uno stacco imperioso. Ha grandi mezzi e li farà vedere tutti"

"La classifica non la guardo - sorride il Direttore Generale - piuttosto guardo gli undici punti, quelli sono tutti nostri. In questo momento la graduatoria è mutevole e conta poco, mentre va rimarcato che abbiamo un punto in più rispetto alla scorsa stagione dopo 5 giornate. Sono contentissimo per i nostri tifosi che anche oggi ci hanno seguito. Sono sostenitori che abitano lontano da Napoli e che appena possono vengono ad incitarci. Sono un cuore azzurro che non smette mai di battere. E' gente innamorata del Napoli e che non staccherà mai il cordone ombelicale che li lega alla loro terra, trasmettendo voglia di vivere ed entusiasmo nonostante la distanza che li divide dalla loro città. Sono stati meravigliosi ed il nostro pensiero va anche a loro".
29/09/2008 17:58
 
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Reja: "Sono contento per i nostri splendidi tifosi"
"Io a me non penso mai, il mio pensiero è far felice i nostri splendidi tifosi". Edy Reja tra responsabilità e soddisfazione. Il tecnico azzurro rompe per un attimo la sua flemma 'nordica' e si scioglie per spedire il suo messaggio al popolo azzurro dopo il successo prezioso di Bologna.

"Tutto ciò che facciamo di buono noi vogliamo regalarlo alla gente napoletana ed ai tifosi che, come oggi, pur vivendo lontani dalla città natale hanno voluto seguirci con abnegazione ed entusiasmo. Sono felice per i ragazzi e per i nostri colori. Oggi abbiamo ripagato tutta questa passione con un successo importante e fortemente voluto. Giochiamo ogni tre giorni e riuscire a tenere questo ritmo e questa concentrazione è una grande conquista".

Il tecnico poi svela un retroscena di spogliatoio. "Nell'intervallo ho detto ai ragazzi che il Bologna avrebbe potuto tenere questo passo al massimo per un'ora. Ho detto alla squadra di stare tranquilla e di aspettare il momento buono per accelerare e cercare il gol. Ci credevo e ci ho creduto fino alla fine. Ho messo Gargano, Russotto e Denis per imporre anche la qualità superiore della nostra rosa. Questo è un gruppo che ha grande forza ma anche ottima tecnica. Sono soddisfatto perchè battere un Bologna così intenso e chiuso non era semplice. Ci abbiamo messo l'anima, poi siamo stati anche fortunati, perché nel calcio ci vuole, ma non possiamo certo attribuire alla sorte lo splendido gol, di Denis. Per fare una rete del genere bisogna essere molto bravi...".
29/09/2008 17:58
 
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Ed eccolo il match winner, German Denis. Un gran sorriso ma anche sorprendente grinta. "E siamo solo all'inizio - ruggisce il Tanque - perché questa squadra quest'anno può raggiungere traguardi importanti. Sono contento per il mio gol. Un attaccante è sempre importante che riesca a segnare ma io preferisco vincere. Sono contento per i tre punti e per questo grande avvio di stagione. Non finisce qua..."
02/10/2008 18:58
 
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Lavezzi: Napoli è la mia notte !
LISBONA - «Pocho sei il Vesuvio » , « Pocho, dopo Maradona vieni tu » , « Fai vedere a Di Maria ed Aimar chi sei » , « Pocho, facci sognare » . E lui, Ezequiel Lavezzi, con la testa sempre abbassata, contento per quelle effusioni a getto con­tinuo, concentrato come non mai dietro gli occhiali da sole scuri con montatura bianca, mai tolti, e con l’auricolare dell’ i- pod incollato al­l’orecchio. Pochi gesti per rassicu­rare tutti, un cenno con il capo, il pollice destro in alto in segno di ok, un sorriso appena abbozzato. « No, l’accostamento con Marado­na no, per favore» , le uniche paro­le pronunciate a Fiumicino. Lavez­zi, ieri, ha realizzato forse più di prima cosa vuol dire giocare nel Napoli. E ha davvero compreso quanto migliaia di tifosi confidino in lui per scardinare la difesa del Benfica che probabilmente sarà priva di Luizao in rotta con Quique Flores.
Un bagno di entusiasmo incredi­bile: foto, autografi, strette di mano. Sta­notte è la sua notte. Il Pocho sa che una cit­tà intera è con lui. Sa che può consumare per intero la rivincita su Di Maria che a Pe­chino gli ha strappato la ribalta ed il posto da titolare ed anche su Aimar, che, benché acciaccato, vorrebbe rac­cogliere il guanto di sfida seppure per pochi minuti. Una sfida nella sfida a ritmo di tango, tutta argen­tina. All’andata la stravinse Lavez­zi, ma il conto con i due connazio­nali va chiuso stasera. Gliel’ha già fatto sapere a Di Maria che « il Na­poli vuole andare avanti in Uefa e giammai penserà a difendere il tre a due dell’andata ». Lavezzi è su di giri, recuperato appieno dal fasti­dio muscolare, riposato e pronto ad avventarsi sulle «aquile». Intri­gato da una gara che può segnare la storia del club partenopeo. Ed a Lisbona già lo temono. « Lavezzi trunfo para visita à Luz », Lavezzi orgoglioso della visita al Da Luz, scriveva ieri Record. E come quando Maradona metteva piede negli aeroporti europei, anche per il Pocho telecamere e taccuini a tutto spiano quando è atterrato a Lisbona. L’hombre del partido, il giocatore che può fare la differen­za, la stella a cui intende aggrap­parsi il Napoli per uscire vittorio­so dalla « Catedral » , il simbolo di una riscossa appena iniziata. « E’ la notte che aspettavo da tempo » , confida Lavezzi a Zalayeta, Denis e Navarro che gli sono accanto.
02/10/2008 19:04
 
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O' rapace
L'assalto al treno per Roma? Una montatura, una bolla mediatica, un'esagerazione giornalistica. E' quanto è emerso da un reportage di Rai News 24, andato in onda sul canale satellitare della Rai. Il giornalista Enzo Cappucci ha raccolto le testimonianza di un sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, del giudice Antonello Ardituro e del giornalista austriaco Jacob Rosenberg, che si trovava a bordo del treno e che ha smentito categoricamente che i vagoni siano stati devastati.

Antonio Petrazzuolo, dir. di "Napoli Magazine", ha intervistato Enzo Cappucci, il collega di Rai News 24 che ha realizzato l'inchiesta, per approfondire l'argomento.

- Com'e' nata l'idea di approffondire il post Roma-Napoli con un reportage?

"L'idea e' nata dopo aver letto un trafiletto su un quotidiano, in cui la magistratura inquirente adombrava l'ipotesi che i danni recati al treno dai tifosi non fossero dell'entità descritta da Trenitalia. Ci siamo incuriositi e abbiamo deciso di andare più a fondo. Per questo ci siamo collegati su internet e, a tal proposito, "Napoli Magazine" ci ha dato molte indicazioni interessanti. In seguito abbiamo rintracciato dei nomi e degli indirizzi, che ci hanno portato a raccogliere alcune testimonianze significative. E' chiaro che tutta questa vicenda e' sotto inchiesta. Sarà la Magistratura a dirci se le cose stanno come abbiamo potuto apprendere dalle testimonianze raccolte. Siamo stati anche a Vienna, per parlare con due colleghi della rivista Ballesterer che erano quel giorno sul treno, e proprio lì abbiamo appreso che i fatti erano andati in maniera diversa. Alcune fonti istituzionali infine ci hanno dato delle conferme e così è nata l'inchiesta".

- Nel servizio il sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, e il collega austriaco Jacob Rosenberg sono stati molto chiari...

"Si, inoltre Jacob Rosenberg ha fatto un Erasmus a Napoli e parla molto bene l'italiano: sia lui che il suo collega vengono spesso a Napoli in vacanza. Erano spettatori competenti dell'ambiente napoletano".

- Com'è possibile che la stampa nazionale, sulla base di un comunicato emesso da Trenitalia, abbia condannato subito l'accaduto in una maniera così severa? Sono stati definiti delinquenti persone munite dei biglietti per viaggiare sul treno ed assistere alla partita Roma-Napoli. E' un attacco alla città di Napoli? Anche perchè la notizia è stata gonfiata di molto, stando alle testimonianze raccolte...

"Nello specifico non credo che la città di Napoli sia stata il solo obiettivo di questa campagna. Credo invece che l'obiettivo di questa campagna sia stato il calcio violento in generale. Non voglio ergermi a maestrino del giornalismo, ma e' chiaro che la fretta in questi casi può risultare determinante così come il sensazionalismo. Non dimentichiamoci che i giornali, come i telegiornali, sono articoli che si vendono".

- La cosa che dispiace di più è che siano state abbinate frasi come "ecco i teppisti" alle immagini, riproposte all'infinito, dell'arrivo dei tifosi partenopei alla stazione di Roma, dove si vedevano gruppi di persone che correvano perchè avevano già perso la visione del primo tempo della partita...

"Le immagini video disponibili erano carenti. Non c'erano nemmeno immagini di quello che e' accaduto alla stazione di Napoli. Un giornalista che deve effettuare un servizio, e si ritrova il computer invaso da comunicati sugli scontri di Roma-Napoli, usa quello che ha a disposizione. Le uniche immagini disponibili erano quelle dell'arrivo a Roma dei tifosi. Detto questo, però, le testimonianze raccolte fanno capire che a Napoli non c'e' stata la guerriglia. Ci sono stati dunque degli atteggiamenti impropri, perche' non e' corretto parlare di una guerriglia che e' iniziata a Napoli ed e' finita a Roma. Ovviamente ora la parola definitiva spetta alla Magistratura, per cui bisogna attendere la conclusione dell'inchiesta".

- Alla luce delle testimonianze raccolte da Rai News 24, potrebbe essere rivista la sentenza che ha disposto il divieto di trasferte per tutta la stagione ai tifosi del Napoli?

"Non posso dirlo io. Mi sono limitato a descrivere i fatti nell'ambito di un'inchiesta giornalistica. Se la Magistratura trovera' dei riscontri, potra' muoversi anche la Societa' Sportiva Calcio Napoli facendo ricorso, anche se non so se ci sono ancora i tempi tecnici per farlo".

- Rai News 24 ha fornito comunque un servizio importante...

"Rai News 24 è una realta' importante dell'informazione Rai, che crede nel servizio pubblico. Riteniamo opportuno fornire delle informazioni corrette e, quando e' possibile, cerchiamo la verità nei racconti che ci apprestiamo a descrivere ai nostri utenti".


Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine
03/10/2008 00:54
 
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[SM=x1543720]
03/10/2008 13:36
 
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Benfica-Napoli 2-0, passano i portoghesi



Benfica: Quim, Pereira, Luisao, Sidnei, Ribeiro, Amorim (27' st Carlos Martins), Katsouranis, Yebda (32' st Binya), Reyes, Di Maria (34' st Urreta), Nuno Gomes. A disp. Moreira, Balboa, Miguel Vitor, Nelson Oliveira. All. Quique Flores

Napoli: Gianello, Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (21' st Russotto), Vitale (34' st Mannini), Lavezzi (27' st Denis), Zalayeta. A disp. Navarro, Santacroce, Aronica, Pazienza. All. Reja

Arbitro: Stark (Germania)
Marcatori: 12' st Reyes, 38' st Nuno Gomes
Note: ammoniti Cannavaro, Vitale, Reyes, Di Maria, Contini, Gargano

Lisbona - Passa il Benfica. Allo Stadio "Da Luz" la luce non è azzurra. Il Napoli esce dalla Coppa Uefa con la schiena dritta e il fiero cipiglio dei giusti, dopo aver sfiorato il colpaccio con un clamoroso palo di Paolo Cannavaro. Va così. Doveva essere una festa di sport tra due Club di storia e nobiltà e così è stato. All'andata ha vinto il Napoli, al ritorno il Benfica che si qualifica grazie al 2-0 di questa sera sviluppatosi nel secondo tempo. Di Reyes e Nuno Gomes i gol. La Napoli International si ferma dopo 5 vittorie consecutive in Europa e dopo aver riassaporato il gusto del palcoscenico internazionale. Schiena dritta e testa alta. E' solo un arrivederci. Il Rinascimento napoletano è appena iniziato.

Queste le fasi salienti della partita, raccolte in tempo reale

- Primo tempo -

4' - Lavezzi fugge via in contropiede, tempestiva uscita di Quim che ferma il Pocho lanciato a rete
5' - sinistro da fuori di Di Maria, alto
7' - mischia in area azzurra su calcio piazato, Sidnei trova il destro: fuori
11' - sinistro di Katsouranis, Gianello c'è
16' - grande Gianello che si oppone ad un sinistro di Di Maria
25' - splendido lancio di Gargano per Vitale: sinistro al volo, salva un difensore che ribate a pochi passi dal gol
33' - numero di Lavezzi che va in rovesciata acrobatica su cross di Maggio: palla a fil di palo
46' - palo di Cannavaro su punizione-cross di Gargano! E sulla respinta Zalayeta calcia incredibilmente a lato. Che occasione!

- Secondo tempo -

5' - Lavezzi va via in azione personale, sinistro alto
10' - punizione di Gargano dai 25 metri, blocca Quim
12' - gol del Benfica. Reyes entra in area da sinistra e trova il diagonale vincente: 1-0
38' - il Benfica chiude la partita. Nuno Gomes gira di testa in area un cross dalla destra, 2-0

Passa il Benfica, per il Napoli resta una splendida esperienza europea.
03/10/2008 13:36
 
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Reja: 'Lasciamo la Uefa con onore'

"Peccato per l'esito finale ma ce la siamo giocata con onore". Edy Reja esce dal "Da Luz" con la forza dell'orgoglio e la consapevolezza che il Napoli ha dato il massimo. Il tecnico è pacato e sereno.

"Abbiamo sofferto solo nel primo quarto d'ora e potevamo segnare noi per primi. Abbiamo avuto varie occasioni: il palo di Cannavaro, la respinta di Zalayeta ed una bella incursione di Maggio. Dispiace aver perso ma usciamo a testa alta da questo confronto. Resta il rammarico per l'eliminazione ed anche per come è maturata questa sconfitta"

"Sul loro primo gol - continua il tecnico - credo ci fosse un fallo su Lavezzi ed è un episodio determinante perché prendere un gol così fa davvero male. In ogni caso onore e merito al Napoli che se l'è giocata fino alla fine ed ha anche vinto la partita di andata. Peccato forse per il 3-2 del San Paolo che poteva essere più tondo. Però c'è poco da dire ma c'è solamente da applaudire la squadra. Per questo dico bravo ai ragazzi per aver combattuto su ogni palla. E' stata una bella sfida. Adesso guardiamo avanti"
03/10/2008 13:54
 
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LISBONA, 2 ottobre - Il Napoli ha abbandonato l'Europa perdendo 2-0 in casa del Benfica ma Reja prova a restare ottimista: «Prima di tutto bisogna premettere che usciamo a testa alta, il Benfica è una squadra tecnica ma noi abbiamo fatto bene. C'è un po' di rammarico per quella punizione non fischiata nell'azione del primo gol del Benfica, è chiaro che se prendi un gol così poi subentra anche il nervosismo. Con il risultato dell'andata non potevamo strare tranquilli, dovevamo esserlo di più soprattutto in fase di possesso palla. Abbiamo sfruttato male le fasce, soprattutto la destra dove Maggio è stato servito poco».

IL CASO LAVEZZI - Reja prova a spiegare anche il battibecco con Lavezzi: «Lo volevo tenere sulla destra, gli ho detto un paio di volte di stare largo, invece lui si accentrava e ho preferito cambiarlo. Era dispiaciuto di uscire perché aveva anche qualcosa da dare».

L'ERRORE DI ZALAYETA - Il tecnico azzurro ha ancora l'amaro in bocca per la clamorosa occasione fallita a fine primo tempo: «Il calcio è fatto di episodi, c'è stato il palo di Cannavaro con questa palla capitata a Zalayeta che sembrava già dentro. E' chiaro che se vai in vantaggio la partita cambia. Poi ci siamo rimasti male dopo il gol, era difficile reagire. Dico bravi ai ragazzi perché ci hanno messo rabbia, hanno lottato su tutti i palloni e comunque siamo usciti contro il Benfica».
08/10/2008 15:54
 
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Il sito della SSC Napoli e chiuso per lutto, la sorella del presidentissimo se ne è andata.

a Zio Aurelio sentite condoglianze
12/10/2008 14:29
 
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Genoa-Napoli 3-2


Genoa: Rubinho, Papasthatopoulos, Biava, Criscito, Rossi, Mesto, Modesto (34' pt Bocchetti), Juric, Sculli (35' st Vanden Borre), Milito, Palladino (32' st Jankovic). A disp. Scarpi, Roman, Brivio, Perelli. All. Gasperini

Napoli: Gianello, Santacroce (1' st Contini), Rinaudo, Aronica, Maggio, Pazienza (29' st Montervino), Gargano, Hamsik, Mannini (22' st Pià), Denis, Lavezzi. A disp. Navarro, Cannavaro, Blasi, Zalayeta. All. Reja

Arbitro: Dondarini di Finale Emilia
Marcatori: 1' pt Lavezzi (N), 44' pt Papastathopoulos (G), 7' st Palladino (G), 28' st Milito (G), 30' st Denis (N)
Note: espulsi al 10' st Rossi (G) per fallo da ultimo uomo e al 45' st Papasthatopoulos per doppia ammonizione. Ammoniti Sculli, Santacroce, Hamsik




Genova - Finisce con Rubinho che toglie dal sette un colpo di testa di Denis. Al minuto 93. In pochi centimetri centrifugati dal destino vien fuori la sconfitta del Napoli a Genova: 3-2. Qualcosa da non dormirci. Perché Lavezzi segna uno dei gol più veloci della storia del calcio italiano dopo neppure 30 secondi, poi German Denis a metà primo tempo salta sulle spalle del Grifone per schiacciare in porta la palla del 2-0 ma Rubinho, in odore di santificazione, gli strappa l'urlo giusto dalla linea bianca. Succede la qualunque a Marassi. Che un difensore greco, Papastathopoulos, con scritto sulla maglia Sokratis (ci vuol filosofia) giochi la più bella partita della sua vita, segnando il gol del pareggio come un attaccante vecchio stampo prima che finisca il primo tempo. Che Palladino segni il suo primo gol in A quest'anno, che Milito metta il suo terzo sigillo in 4 giorni tra Coppa e campionato, che Lavezzi riduca a brandelli la difesa genoana costringendo Rossi al fallo da ultimo uomo e all'espulsione. E che Il Tanque riapra la partita ad un quarto d'ora dalla fine. Prima che il Conclave di Marassi decida per la santificazione di Rubinho, il portiere brasiliano che al 93' fa doppietta personale togliendo dall'incrocio uno splendido avvitamento di Denis che 364 giorni all'anno sarebbe valso il 3-3. Tutto qua. Non ci si è annoiati ed il Napoli ancora una volta dopo Lisbona vien via con tanto ardore, con la schiena dritta e la fierezza dei forti. Senza punti ma con nuove certezze. Anche quando si perde, non si perde mai veramente...




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