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N A P O L I

Ultimo Aggiornamento: 10/05/2010 10:05
14/09/2009 10:56
 
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L'Argonauta
Re:
aston villa, 14/09/2009 8.27:

Com'e' che questa cartella non viene aggiornata da un po'? [SM=x1594406]



credo sia incazzato per quel rigore regalato al Genoa, roba da sparare all'arbitro e al suo assistente


14/09/2009 16:28
 
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O' rapace
ma non c'era un altro utente di napoli che scriveva qui ? vabbè posto io

in effetti bebo mi girano abbastanza ad ogni modo

Palermo - Napoli primo tempo, 3 pali, assedio all'area del palermo beccato gol di cavani che fa fallo su maggio, secondo tempo gol di hamsik poi rigore giusto su cavani, 0 punti e tutti a casa

napoli -livorno 3 a 1 ottimo primo tempo, secondo tempo mezz'ora di sofferenza alla fine i 3 punti ci stanno

genoa - napoli, partita rovinata dall'arbitro e dalle sue decisioni arbitrali, scandalosa la decisione di espellere campagnaro e ed assegnare il rigore, il fallo era di sculli, secondo tempo il Napoli crolla complice anche un donadoni che decide che i sudamericani sono stanchi e non devono giocare (intanto milito a 30 anni ha giocato, melo addirittura di sabato)

Il Napoli ha speso molti soldi ma li ha spesi male, rosa poco omogenea, carente in certi reparti, abbondanti in altri

domenica avevamo santacroce e denis (13.5 milioni in tribuna) e zuniga e datolo (14 milioni) a casa ed abbiamo giocato con pia' e pazienza [SM=x1543715]

marino ha deciso di puntare sui giovani, manca un punto di riferimento a centrocampo (cigarini non ha la maturità per essere un leader) ed in attacco manca un cruz o un crespo che potevano essere presi a parametro zero, il napoli invece spende a pene di cane

squadra che gioca bene i primi tempi e tende ad afflosciarsi se subisce un gol, giusto o ingiusto che sia

Poi a genova c'è uno dei migliori, se non il miglior allenatore attualmente su piazza, noi invece ne abbiamo preso uno che lascia molto perplesso

difatti donadoni ha deciso di seguire la falsariga di reja adottando un modulo, il 3-5-2 che tutti i tifosi odiano, modulo che usano pochissime squadre e che ha sugli esterni il punto debole.

speriamo in tempi migliori, penso che a gennaio verrà preso un esterno sinistro 8magari dossena)

ma è un peccato vedere tanti soldi sprecati quando poi vedo genoa e samp al primo posto con pochi soldi spesi, del resto son genovesi... [SM=x1272138]
14/09/2009 17:42
 
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Il Genoa nella personale classifica dei Granata riguardante le squadre che dovrebbero sparire dalla faccia della terra e' al secondo posto a una incollatura dalla primatista che potete immaginare.

E' scandaloso cio' che e' accaduto al Napoli,quel rigore con relativa espulsione ha falsato completamente la partita.

Per quanto riguarda la punta mi pare che Stellone sia ancora libero.... [SM=x1594406]
15/09/2009 06:55
 
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Era già successo con il Palermo, nella prima trasferta del campionato. Ma il secondo suicidio esterno del Napoli, sul campo infuocato del Genoa, si è portato dietro una pericolosa scia di veleni. De Laurentiis, al suo ritorno dagli Stati Uniti, alzerà la voce per l'ennesimo errore arbitrale che ha penalizzato gli azzurri. Non c'erano il rigore su Sculli e l'espulsione di Campagnaro, che hanno cambiato completamente la storia del posticipo di ieri sera a Marassi. "Siamo stati danneggiati nel nostro periodo migliore, quando eravamo in vantaggio di un gol e di un uomo. La svista di Tagliavento è stata decisiva...", si è limitato a constatare Donadoni, soffermandosi però soprattutto sugli sbagli commessi dai sui giocatori.

TANTI LIMITI - "Ci siamo disuniti troppo dopo aver subito il pari a tempo scaduto, calando parecchio di rendimento nel secondo tempo. La mia squadra ha ancora dei limiti, sui quali dovremo riflettere per trovare le contromisure e correre al riparo". E' andata di nuovo in tilt la difesa, che perderà per squalifica Campagnaro e Aronica, espulso pure lui nella infernale bolgia del Ferraris. Il reparto arretrato sarà dunque in emergenza nell'anticipo di sabato pomeriggio (ore 18) al San Paolo contro l'Udinese del capocannoniere Di Natale, già destinato a diventare un brusco crocevia della stagione. I biglietti sono in vendita da oggi, per adesso niente folla ai botteghini.

LA RABBIA DEI TIFOSI - I tifosi, stavolta, sono più arrabbiati che delusi. Gelida - Hamsik escluso, tre gol in altrettante giornate per il forte centrocampista slovacco - l'accoglienza per la squadra all'aeroporto di Capodichino, dove Quaglierella e compagni non hanno trovato i soliti cacciatori d'autografi. Il tempo di salire a testa bassa sul pullman e subito di corsa ad allenarsi a Castelvolturno. In gruppo sono tornati Datolo e Zuniga, lasciati a casa con una mossa assai discutibile da Donadoni. L'allenatore è nell'occhio del ciclone, per la prima volta da quando gli è stata affidata la panchina azzurra, a marzo. Nemmeno De Laurentiis s'è spiegato la clamorosa rinuncia a Lavezzi e Gargano, in panchina contro il Genoa per quasi un'ora. "Avevano giocato con le rispettive nazionali in settimana e non potevano essere al massimo...", la motivazione ufficiale. Colpa della stanchezza, insomma. Ma al tecnico lombardo, soprattutto da parte dei tremila sostenitori presenti a Marassi, è stata imputato anche l'atteggiamento remissivo durante la gara, cambiata con un paio di mosse indovinate dal collega Gasperini. Si poteva fare di più, specie in superiorità numerica. Il grave errore dell'arbitro Tagliavento non è stato l'unica causa del ko, il secondo consecutivo in trasferta, dove l'ultimo successo risale a 11 mesi fa.

DONADONI NEL MIRINO - Donadoni è sott'accusa, dunque, in attesa dell'imminente ritorno dagli Stati Uniti di De Laurentiis. La sua fiducia nei confronti dell'allenatore resta intatta, per ora. Ma la sfida di sabato contro l'Udinese sarà già un esame. Per tutto il Napoli.
06/10/2009 13:35
 
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O' rapace
Rivoluzione Napoli

via Marino e Donadoni (era ora)

dentro Mazzarri, Montali e Bigon

speriamo bene [SM=x1571572]
30/11/2009 16:40
 
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O' rapace
Ecco cari lettori chi è il Sig. Trefoloni Matteo Simone, riportiamo la sua confessione resa ai carabinieri di Roma su richiesta della Procura di Napoli: “la Fazi,(segretaria di Bergomo ndr) avendo un rapporto molto stretto con Bergamo, diventava di fatto un suo consigliere anche in tema di scelte tecniche e mi riferisco all' inserimento nelle griglie e nelle fasce di noi arbitri. Io posso dire di avere avuto sempre un ottimo rapporto di amicizia con la Fazi e di essere sempre stato tutelato dalla stessa, oltre che da Bergamo». È lo stesso Trefoloni a spiegare i termini del condizionamento: i due «svolgevano un' attività volta a determinare in noi una sudditanza psicologica che si traduceva a seconda delle partite che si andava ad arbitrare in una gestione delle stesse in linea con il volere dei citati». E fa riferimento a una telefonata di Bergamo in occasione di Milan-Lecce (5-2, 6 gennaio 2005), «nella quale Bergamo mi dà dei consigli su come leggere una partita» e gli impone di accettare l' assistente Consolo (legato a Lanese), che l' arbitro non vorrebbe. È la voglia di far carriera a spingere Trefoloni sulla strada della sudditanza con Bergamo (e affini): «La decisione di aderire in toto ai desiderata era una scelta libera ma chiaramente si trattava di mettere in gioco la carriera di ognuno intesa in senso quantitativo, cioè di arbitrare in un anno un certo numero di partite, sia in senso qualitativo ovvero di non mancare gli appuntamenti calcistici principali e che consentivano di guadagnare la giusta visibilità». In sintesi: io mi adeguo alle vostre indicazioni e voi mi fate arbitrare tante partite (più soldi) importanti (più prestigio). Le due situazioni vanno a confliggere in un' occasione: Roma-Juve (1-2) del 5 marzo 2005: Trefoloni manifesta «sia a Bergamo sia alla Fazi la volontà di non essere inserito nella griglia che comprendeva l' incontro, considerate le particolari difficoltà ambientali che ruotavano intorno alla partita visti i precedenti fra le due squadre, nonché il clima teso creatosi fra le tifoserie». Trefoloni in un secondo tempo si rende disponibile, ma la Fazi «mi comunicò che per evitare di essere designato dovevo produrre un certificato medico attestante la mia indisponibilità. Cosa che feci», sostenendo di avere l' influenza. Presentare un certificato medico falso non è il massimo per un arbitro, che dovrebbe essere per definizione al di sopra di ogni sospetto. Durante la deposizione, i carabinieri fanno ascoltare a Trefoloni una telefonata nella quale si mette d' accordo con Bergamo perché durante una cena con Giraudo e Moggi tutti gli arbitri sorteggiati per le partite della giornata chiamino l' allora designatore per dimostrare come lo stesso Bergamo continuasse ad avere «grande potere» sui fischietti. In cambio la Fazi raccomanda in modo definito «imbarazzante» Trefoloni, perché salga ai primi posti della graduatoria. E anche Moggi, come riscontrato dalle telefonate intercettate per conto della Procura di Torino, raccomanda più volte Trefoloni al moviolista Baldas."

Sul campo di gioco è stato sempre un disastro, in particolare modo quando ha diretto il Napoli. A questo punto noi chiediamo al Sig. Collina. Trefoloni è:

Colui il quale nel Napoli- Torino di due anni fa invento' un rigore per i granata per un fallo di mani inesistente di Domizzi;
Colui il quale in Reggina- Napoli nello scorso anno non concesse un rigore clamoros al Napoli;
Colui il quale in Inter- Napoli di quest' anno convalidò il gol dell' Inter in netto fuorigioco;
Colui il quale quest' anno ha diretto in A solo quattro partite con quella di Parma, ossia mancava in A da due mesi....;
Colui che in Champions quest' anno ha clamorasamente espulso in Celtic- Alborg per un fallo di ultimo uomo un giocatore diverso da quello che aveva fatto il fallo;
Colui che in Parma- Napoli ferma Hamsik che sta tirando al volo in rete per fermare il gioco con un avversario nei pressi del corner colpito da una pallonata, cosa mai vista come dinamica in una partita!
In tutto questo Trefoloni non è mai stato sentito dalla procura arbitrale e viene regolarmente utilizzato in Italia e all' estero!


Luigi Giordano
13/12/2009 14:21
 
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O' rapace
[IMG]http://i50.tinypic.com/28wgn44.jpg[/IMG]

alla faccia dei pecorari ! [SM=x1497242]
14/12/2009 11:54
 
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O' rapace
Il Ministero degli Interni sbandiera a giusta ragione i dati relativi agli incidenti negli stadi. Che sono diminuiti, e di molto, nelle ultime due stagioni; vale a dire, da quando è stata presa la decisione di vietare le trasferte in presenza di condizioni che facciano supporre criticità probabili e imminenti. Il Napoli ha pagato dazio l'anno scorso, quando dopo la stomachevole vicenda di Roma fu privato dei suoi tifosi fuori casa per tutto il campionato. Quest'anno la tendenza sembra cambiata, anche se fino ad ora sono poche le trasferte alle quali i tifosi azzurri hanno potuto assistere. Quelle nelle quali ovviamente non c'era motivo di acredine con la tifoseria avversaria: Palermo, Genova, Catania, Parma.

RESIDENZA - Il problema sorge quando nelle città dove il Napoli è chiamato a giocare sono residenti tanti tifosi azzurri. Ossia: (quasi) ovunque. E' capitato a Milano con l'Inter, a Torino con la Juventus, a Firenze, a Roma, l'altro ieri a Cagliari. Negli stadi di queste città, dove vengono chiusi i settori ospiti, gruppetti di tifosi del Napoli si ritrovano spesso mescolati a quelli di casa, creando situazioni che fino ad ora solo grazie al buon senso non sono degenerate. Dopo la storica vittoria con la Juventus, ci fu una vera e propria caccia al napoletano all'Olimpico di Torino; insulti, sputi, minacce e quant'altro sono stati subiti a Milano e nella Capitale. A Cagliari il rischio è stato anche più alto. Chi era presente allo stadio, ha riportato la testimonianza di quanto accaduto in tribuna; si badi bene, in tribuna e non in curva, dove alcune situazioni, pur sempre condannabili, sono comunque all'ordine del giorno. Ecco una lettera ricevuta dalla nostra redazione nella giornata di ieri:

"Buon giorno Direttore,
desidererei portare alla conoscenza della S.V. cosa è successo ieri allo stadio Sant’Elia, affinché tutti lettori possano sapere cosa sia accaduto a dieci tifosi del Napoli in tribuna Nord.
Premetto che io sono Napoletano, ma per motivi di lavoro già da qualche tempo vivo in Sardegna.
In settimana io ed altri amici ci siamo recati al punto vendita biglietti della società Cagliari calcio, manifestando la volontà di acquistare i tagliandi della gara appositamente nel settore ospiti, anche se residenti in Sardegna. Ci è stato risposto che il settore ospiti era chiuso e che data la sportività dei supporters cagliaritani non ci sarebbero stati problemi se ci fossimo sistemati in tribuna Nord . La realtà dei fatti è stata alquanto differente.
Infatti quando il Cagliari ha segnato il primo goal l’attenzione dei tifosi del Cagliari si è spostata dal campo da gioco verso di noi. Un’intera tribuna, direttore e quando dico un’ intera la prego di credermi è la verità, ha smesso di vedere la partita per concentrarsi ad offendere con gesti e con le solite frasi inqualificabili noi dieci tifosi del Napoli.
Al pareggio del Cagliari la situazione si è fatta insostenibile, immagini direttore, che gli stessi stewart del Cagliari hanno iniziato ad offenderci con le solite frasi incivili che denotano che non siamo certo noi partenopei gli incivili in questa nazione.
A tal punto abbiamo deciso di abbandonare la tribuna, appena ci siamo alzati, ci è piovuto addosso di tutto, bottiglie, monetine, ma la cosa che ha leso di più la mia dignità, sono stati i numerosissimi sputi indirizzati nei nostri confronti da parte di tutti, comprese mamme con i loro bambini. Dov’è qui la civiltà?
Questo è quello che è accaduto in Tribuna Nord, questa è la civiltà del tifoso del Cagliari, questa è la dimostrazione dell’odio insensato che questa gente nutre nei nostri confronti. Numerosissime sono state le volte che mio sono recato allo stadio San Paolo, ed in tribuna non ho mai visto succedere cose di questo genere. Non mi sono mai sentito così umiliato in vita mia".

(Lettera firmata)
20/12/2009 22:38
 
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O' rapace
Dopo il gol Marek festeggia accanto al SUO profumo [SM=x1543720]

20/12/2009 22:39
 
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O' rapace
07/01/2010 12:51
 
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O' rapace
'sto ragazzo ha un discreto tiro [SM=x1543720]

08/01/2010 12:16
 
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O' rapace
Andrea Dossena è del Napoli. L'esterno ha firmato fino al 2014. Queste le prime dichiarazioni del nuovo acquisto azzurro:

"Sono felice di poter vestire la maglia del Napoli. Ho scelto una piazza di grande prestigio con un progetto societario importante. Non vedo l'ora di giocare al San Paolo davanti ad un pubblico straordinario".

Questa è la scheda dell'esterno azzuro:

Andrea Dossena è nato a Lodi l’11 settembre 1981.

Cresciuto nel Verona ha esordito in serie A il 18 novembre 2001 nel derby contro il Chievo: 3-2. Con gli scaligeri ha giocato per cinque stagioni consecutive: un torneo di serie A e quattro di B. Poi il trasferimento al Treviso: 21 presenze nel campionato di serie A-2005/06.

Ha giocato due anni in Serie A con la maglia dell’Udinese segnando 2 gol in 63 presenze. In carriera vanta 86 presenze in Serie A (Verona, Treviso e Udinese) e 2 gol, 97 presenze e 3 gol in serie B (con il Verona) e 11 presenze in coppa Italia.

Nell’estate del 2008 il trasferimento al Liverpool: un gol in 16 presenze nel Premier League-2008/09 e 2 presenze in questo 2009/10. Con il Liverpool ha giocato anche 8 partite in Champions League segnando anche un gol, il 4-0 al Real Madrid del 10 marzo 2009, e 4 nelle coppe d’Inghilterra.

Vanta anche 4 presenze nella Nazionale Under20 e 10 nella Nazionale A dove ha esordito il 17 ottobre 2007,a Siena, in Italia-Sud Africa 2-0, durante la gestione Donadoni.


13/01/2010 13:47
 
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O' rapace
08/02/2010 09:07
 
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O' rapace
termina il ciclo favorevole di mazzarri, Napoli sconfitto ad Udine

non si puo' andare in champions, dovremmo avere un po' del culo della roma (bella squadra comunque) e qualche arbitro decente, ma non siamo il milan o la juve
08/02/2010 13:03
 
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O' rapace
Ecco un articolo tratto da Repubblica (7 luglio 2005, pagina 15) che evidenzia quanto sia costato il Napoli a Damato di Barletta, arbitro di Udinese-Napoli.

La Puglia che arbitra (il calcio), al termine di una stagione altalenante, si ritrova con un fischietto in meno nei campionati di serie A e B, un pugno di delusioni e qualche giovane promettente su cui scommettere. Martedì il presidente nazionale dell' Aia, Tullio Lanese, ha presentato i nuovi organici per la prossima stagione calcistica dando qualche dispiacere al movimento arbitrale pugliese. Gianluca Paparesta chiaramente non si discute: sempre più lanciato nella successione a Collina, il fischietto barese ha ricevuto il premio «Concetto Lo Bello», destinato all' arbitro internazionale «particolarmente distintosi nel corso della stagione sportiva». è diventato un intoccabile anche Gianni Ayroldi, 12 presenze quest' anno in A, che nonostante alcuni problemi verso la fine della stagione può contare sulla fiducia incondizionata di tutto l' ambiente. Rimane nel gruppo dei migliori anche Danilo Giannoccaro di Lecce, nonostante nell' ultima stagione non si sia espresso agli stessi livelli del 2003. Va invece fuori dalla Can - il gruppo che racchiude gli arbitri delle due massime serie - Rosario Carlucci, della sezione di Molfetta. Dopo aver fatto il salto nel calcio che conta due anni fa, l' arbitro pugliese non era mai riuscito a convincere i designatori tanto da non riuscire nemmeno ad esordire in serie A. Carlucci a casa, dunque. E purtroppo nessun pugliese al suo posto. Eppure c' erano buone speranze che succedesse: Antonio Damato, 33 anni della sezione di Barletta, è stato per tutta la stagione l' arbitro di punta della serie C, collezionando 24 partite tra campionato e play off. A essergli fatale è stata con ogni probabilità proprio uno spareggio promozione, la partita tra Napoli e Sambenedettese. Nella gara di andata i napoletani hanno reclamato a gran voce (e oggettivamente a ragione) un gol non concesso da Damato: la palla aveva varcato, anche se di pochi centimetri la linea di porta, ma il pugliese non aveva convalidato la rete. L' episodio - vista la delicatezza della partita e il peso politico del Napoli - è costato la stagione all' arbitro barlettano che saprà comunque come rifarsi. Ad agosto sarà a Honk Hong per un torneo internazionale, il prossimo anno sarà in pole position per il salto in serie A. Con Damato (oltre al barese Celi, il molfettese Lioce, il leccese Prato e il foggiano Stallone) sarà in C anche Gaetano Zonno, della sezione di Bari, neopromosso dalla serie D. Va fuori dall' organico invece Vincenzo Imparati, della sezione di Foggia. Sono quattro i giovani sui quali i dirigenti pugliesi (il presidente regionale dell' Aia, Matteo Solimando e il suo vice, Mauro Zito) hanno deciso di puntare per il futuro. Fanno il salto dai campionati regionali alla serie D Vincenzo Soricaro, dalla sezione di Barletta, Marco Di Bello, di Brindisi, Giuseppe Nucci e Alessandro Greco, di Lecce. Tutti under 25, vengono fuori da una stagione difficile e ben diretta: Soricaro per esempio ha arbitrato (senza problemi) Monopoli-Brindisi, il big match che ha deciso il campionato di Eccellenza pugliese e ha portato allo stadio diecimila persone. Capitolo guardalinee: passano dalla D alla serie C gli assistenti baresi Giuseppe De Pinto e Fabrizio Posado. Arrivano nel campionato nazionale dilettanti Luca Russo, della sezione di Lecce, Gianluca Palazzo, di Taranto, Sandro Lobozzo, di Foggia, Giuseppe Grillo di Molfetta e Oronzo De Mitri di Bari.
08/02/2010 13:03
 
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Dodici mesi di reclusione e 13.000 euro a titolo di risarcimento: aveva danneggiato un treno nell'ottobre 2008 e ora la Giustizia lo ha condannato a pagare non solo i danni materiali, ma anche quelli d'immagine. Questa la sentenza del Tribunale di Montepulciano a carico di un tifoso romanista che, di ritorno da una trasferta calcistica a Siena, aveva danneggiato pesantemente un treno regionale Minuetto, sfasciandone diversi vetri e le telecamere di sicurezza presenti a bordo. Lo rendono noto le Ferrovie dello Stato, spiegando che il convoglio era rimasto fermo in deposito il giorno successivo per gli interventi di manutenzione straordinaria a seguito dell'atto vandalico, causando diversi disagi ai pendolari della Valdichiana. Il tribunale ha pertanto tenuto conto dei danni materiali, di quelli causati dal fermo del convoglio e anche delle conseguenti ricadute negative sull'immagine dell'azienda. ''Il provvedimento giudiziario arriva in seguito a una querela di Trenitalia (Gruppo FS) e si inserisce a pieno titolo tra i risultati positivi della strategia del rigore adottata dalle Ferrovie dello Stato - si legge nel comunicato -. Dal 2007, grazie anche a una forte e rinnovata collaborazione con la Polizia Ferroviaria, sono stati intensificati i controlli nei confronti dei tifosi e di quanti, soprattutto in occasioni di manifestazioni sportive ed eventi, approfittavano dei grandi numeri per infrangere le regole, viaggiare senza biglietto e creare disordini e danneggiamenti a bordo treno''.
09/02/2010 13:46
 
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Quattro ultrà del Napoli, frequentatori della curva A, sono stati arrestati all'alba di oggi dagli agenti della Digos della Questura di Napoli. Una quindicina di perquisizioni sono in corso nelle abitazioni di altrettanti tifosi.

Gli arresti sono avvenuti nell'ambito di un'attività investigativa durata alcuni mesi, successiva a tre episodi violenti avvenuti in occasione di tre partite casalinghe del Napoli, due avvenute nello scorso campionato, una nel torneo in corso.
17/02/2010 13:32
 
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Siccome non l'ha ordinato il medico che in Champions League debbano andare sempre le stesse 4 squadre, e cioè Inter, Milan, Juventus e una a scelta tra Roma e Fiorentina, la domanda che è giusto porsi, a questo punto del campionato, è: vogliamo dare a Napoli, Sampdoria, Palermo e perché no anche a Genoa, Cagliari e Bari, la possibilità di aspirare al quarto posto in classifica, quello che permette di accedere ai preliminari-Champions? La domanda, che potrebbe sembrare retorica, non lo è. E non lo è perché la Juventus, che con la sua spaventosa crisi ha aperto un vuoto nelle parti alte della classifica, dopo aver perso posizioni su posizioni si sta riavvicinando al fatidico 4° posto non tanto per meriti propri, quanto per colossali omaggi degli arbitri.

Paolo Ziliani Blog
17/02/2010 13:58
 
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Ciuf Ciuf, Tcen Tcen!
Guarda che il rigore era a favore dell'Inter.

Facciamo uno e mezzo....

A proposito di aiuti. Nella gara precedente a Juve-Genoa...

sab 06/02/2010 Livorno-Juventus 1-1 clamoroso il rigore negato a Diego, assurda l'espulsione a F.MELO

Poi nessuno dice che la Juve è penalizzata come le piccole, ci mancherebbe, da secoli sostengo il contrario.

Spiegami però dove starebbero tutti sti aiuti arbitrali se abbiamo vinto due partite su dieci.



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17/02/2010 16:09
 
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Re:
El Tr3n, 17/02/2010 13.58:

Guarda che il rigore era a favore dell'Inter.

Facciamo uno e mezzo....

A proposito di aiuti. Nella gara precedente a Juve-Genoa...

sab 06/02/2010 Livorno-Juventus 1-1 clamoroso il rigore negato a Diego, assurda l'espulsione a F.MELO

Poi nessuno dice che la Juve è penalizzata come le piccole, ci mancherebbe, da secoli sostengo il contrario.

Spiegami però dove starebbero tutti sti aiuti arbitrali se abbiamo vinto due partite su dieci.






il calcio è bello perchè ognuno lo vede come vuole, premesso che l'articolo di sopra l'ha scritto paolo ziliani e non io

ed è uno che ha un sito seguitissimo e parla di molti fatti sportivi di cui poco se ne parla

ti rispondo subito:

rigore negato all'inter x fallo di mano di aronica, l'inter si lamenta perchè col bari ne ha subito uno simile, giusto

il Napoli ribatte, col genoa c'è ne stato negato uno uguale, per cui...

livorno-juve. io ho visto il pareggio di legrottaglie in sospetto fuorigioco e lo stesso "abbracciare" lucarelli che poi sarà ammonito perchè la prende con la mano (riguardati la partita)

per quanto riguarda melo, beh, coi falli che fa, dai, è uno da espellere a partite alterne, tra l'altro Pistocchi di mediaset ha detto che cambiasso, muntari e snejder col Napoli andavano espulsi per i falli durissimi fatti (simile a quell'inter-roma del giorne di andata)

per concludere, se parliamo di gioco espresso, a mio parere, il Napoli merita il quarto posto, questa juve manco il quinto, poi magari si riprenderà con il recupero degli infortunati

a proposito ma Grosso come va ? è sempre quel fenomeno di giocatore ? [SM=x1543720]


17/02/2010 18:16
 
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Ciuf Ciuf, Tcen Tcen!
Re: Re:
trophies, 17/02/2010 16.09:



il calcio è bello perchè ognuno lo vede come vuole, premesso che l'articolo di sopra l'ha scritto paolo ziliani e non io

ed è uno che ha un sito seguitissimo e parla di molti fatti sportivi di cui poco se ne parla

Verissimo, infatti io ho una bassissima considerazione di lui lì. Non hai scritto tu l'articolo ma è evidente che sei d'accordo con lui, se no non lo postavi oppure lo postavi e dicevi la tua.

ti rispondo subito:

rigore negato all'inter x fallo di mano di aronica, l'inter si lamenta perchè col bari ne ha subito uno simile, giusto

il Napoli ribatte, col genoa c'è ne stato negato uno uguale, per cui...

Per cui non puoi lamentarti con l'Inter ma col Genoa.

livorno-juve. io ho visto il pareggio di legrottaglie in sospetto fuorigioco e lo stesso "abbracciare" lucarelli che poi sarà ammonito perchè la prende con la mano (riguardati la partita)

Se anche con la moviola resta sospetto e non è evidente... Togliamo il sospetto allora e lasciamolo buono. Lucarelli si abbraccia anche ai pali e lo fa ogni partita.

per quanto riguarda melo, beh, coi falli che fa, dai, è uno da espellere a partite alterne, tra l'altro Pistocchi di mediaset ha detto che cambiasso, muntari e snejder col Napoli andavano espulsi per i falli durissimi fatti (simile a quell'inter-roma del giorne di andata)

No, Melo si manda fuori quando è giusto mandarlo, non perchè si chiama Melo. Per lo stesso discorso Pazienza non dovrebbe finire mai una partita. Seguendo il tuo ragionamento Lucarelli dovrebbe sempre essere sbattuto fuori prima della fine del primo tempo per proteste.

per concludere, se parliamo di gioco espresso, a mio parere, il Napoli merita il quarto posto, questa juve manco il quinto, poi magari si riprenderà con il recupero degli infortunati

Dubito tu abbia visto tutte le partite della Juve.

a proposito ma Grosso come va ? è sempre quel fenomeno di giocatore ? [SM=x1543720]

Non credo nessuno abbia detto che è un fenomeno. Poi aveste in squadra il nuovo Roberto Carlos.... Grosso sarà sempre ricordato per essere stato decisivo in una Coppa del Mondo, per un rigore guadagnatosi con l'Australia, per un gol decisivo contro la Germania in semifinale, per avere cacciato dentro il rigore decisivo di una finale che ha fatto godere anche te. Aronica per ora è ricordato solo per il fallo di mano contro l'Inter...







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01/03/2010 17:01
 
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Non segna da 54 giorni, ultimo lampo a Bergamo lo scorso 6 gennaio. Ma il gol smarrito è solamente un faccia del problema. Fabio Quagliarella è sempre più in difficoltà, sull'orlo di una crisi che è già tecnica e rischia adesso di diventare anche psicologica. Provvidenziale la chiamata di Marcello Lippi, che permetterà all'avvilito giocatore del Napoli di prendere una boccata d'ossigeno in Nazionale. La sua convocazione per la amichevole dell'Italia con il Camerun, abbastanza inattesa dopo tante prestazione negative, non poteva arrivare in un momento più opportuno. Qualche giorno lontano da Castel Volturno, infatti, aiuterà l'attaccante a ritrovare almeno un po' di serenità, e forse di fiducia nei suoi mezzi. Contro la Roma, per la prima volta, Quagliarella ha avvertito la sfiducia del San Paolo nei suoi confronti. Non una vera contestazione. Piuttosto un brusio, diventato più forte col passare dei minuti a ogni passaggio sbagliato. Di tiri in porta, da sempre la "specialità della casa", nemmeno l'ombra. L'attaccante stabiese ha smesso addirittura di provarci. Un po' per mancanza di fiducia e un po' per obbedire alle direttive di Mazzarri, che gli ha chiesto di essere meno precipitoso davanti alla porta. L'allenatore del Napoli, infatti, è stato l'unico a difendere il bomber in crisi. "Sta lavorando per la squadra, a me va bene così". Come se fosse un gregario qualsiasi.

Quagliarella, invece, è l'uomo gol che De Laurentiis ha acquistato per 18 milioni l'estate scorsa, con la certezza di aver risolto una volta per tutte i problemi offensivi degli azzurri. Missione fallita, per ora. Le 7 reti segnate in campionato, due in meno di un centrocampista come Hamsik, sono un bottino al di sotto delle aspettative. Ma il Napoli è preoccupato soprattutto per il calo di rendimento del suo miglior attaccante, irriconoscibile nelle ultime due partite contro Siena e Roma. L'ex cannoniere dell'Udinese ha smarrito di colpa la sua arma migliore: il tiro in porta. D'accordo sulle consegne tattiche di Mazzarri da rispettare. Il giocatore di Castellammare, però, è sempre stato un istintivo. Chiedergli di ragionare troppo può essere un boomerang.

"In campo sono un po' pazzo", commentò proprio Quagliarella dopo la sua ultima prodezza: il gol da cineteca segnato all'Atalanta. Poi il lungo black-out, se non altro interrotto dalla convocazione di Lippi. La parentesi in Nazionale può restituire un po' di fiducia all'attaccante del Napoli, che sembrava quasi tagliato fuori dalla corsa per il Mondiale. L'Italia gli ha invece riaperto una porta: anche se quella degli avversari non la vede più da 54 giorni
05/03/2010 08:32
 
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Napoli e le sue meraviglie, i suoi quartieri, il mare, Pozzuoli, il Vesuvio e un protagonista: Marek Hamsik, il capocannoniere della squadra azzurra, nuovo testimonial della Nike per la Slovacchia. La multinazionale di abbigliamento ha scelto la città di Napoli come location per la nuova campagna della griffe sportiva.

Il centrocampista azzurro è solo uno dei tanti giocatoriche presta il nome e il volto alla Nike. Tra gli altri Rooney, Pato, Aguero, Cristiano Ronaldo, Ronaldinho, Ibrahimovic e Ribery. L’asso francese del Bayern Monaco ha girato uno spot simile a quello di Hamsik. Il viaggio per immagini di Marek dura un minuto e cinque secondi ma in pochi fotogrammi colpisce per la bellezza mozzafiato dei luoghi e per le sequenze. Seduto, a torso nudo, muscoli e spina dorsale in evidenza e in bella vista l’ultimo tatuaggio dedicato al figlio Christian.


Un frame dallo spot Nike di Hamsik
Lo spot di Hamsik parte così. Poi, da Castel Sant’Elmo, ammira la veduta da cartolinadi Napoli e il suo golfo. Il giocatore con k-way rigorosamente azzurro, indossa un cappuccio nero e corre per i quartieri, i vicoli della città, tra panni stesi ed auto parcheggiate in modo improbabile. Un cane lo segue per un attimo nella sua corsa prima di scappar via. Marek non si ferma e arriva sul lungomare di Pozzuoli con lo sfondo del Rione Terra prima e del castello di Baia poi mentre esegue delle flessioni. La scena cambia. Dal lungomare di via Caracciolo alla scalata sul Vesuvio. Si ferma. Uno sguardo e via verso la cima dove abbassa il cappuccio, grida, e ascolta l’eco. Le immagini sfumano mentre lancia un sasso nel cratere. Il viaggio del giocatore napoletano finisce qui. La campagna pubblicitaria della Nike per «Puntare in alto» sembra fatta apposta per il nuovo fenomeno del calcio mondiale, 22 anni, corteggiato dai club europei ma che molto presto si legherà al Napoli per altri anni come ha confermato lo stesso De Laurentiis.

I nuovi contratti degli azzurri, voluti dal presidente, molto attento a questo aspetto, prevedono anche lo sfruttamento dei diritti di immagine: «Ieri - ha detto il produttore - ho incontrato l’agente di Marek, abbiamo parlato e ci siamo dati appuntamento amaggio per la firma. Le intese ci sono, c’è una grande volontà da parte sia del club che del giocatore di lavorare insieme per molto tempo ancora».

11/03/2010 11:54
 
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O' rapace
14/03/2010 10:54
 
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Con una doppietta di Alberto Gilardino ed il gol di Jovetic (autore anche di due assist), la Fiorentina rimonta il vantaggio di Lavezzi ed espugna per 3-1 il San Paolo, beffando il Napoli nelle battute finali di una gara che, soprattutto nella ripresa, non ha lesinato emozioni.

Mazzarri, senza Cannavaro squalificato, decide di schierare Denis per Quagliarella, relegato in panchina, mentre Prandelli, che lascia tra le riserve Montolivo, non ha a disposizione due pedine chiave come Vargas e Marchionni. Il Napoli prova a fare la partita senza però impensierire Frey per tutto il primo tempo se non al 32’, quando il portiere francese dice no ad un’inzuccata di Denis, che un minuto dopo spreca ancora di testa. Jovetic è smanioso ma quando chiamato in causa è impreciso (al 28’ reclama anche un rigore), Gilardino sfiora l’angolino al 16’ staccando direttamente da corner.

Da segnalare una punizione pericolosa di Lavezzi al 18’ e, allo scadere, un brutto scontro tra Gilardino e De Sanctis che costringe l’estremo di casa alle cure del caso. Nella ripresa, dopo 2’, Napoli in vantaggio con Lavezzi, che tutto solo batte Frey di testa su cross di Maggio. Al 4’ Frey è decisivo su Zuniga, al 14’ Felipe stende Lavezzi nell’area viola ma Banti non concede il penalty. Pareggio viola al 15’ con Gilardino, che di testa finalizza l’assist di Jovetic. Prosegue il valzer delle sostituzioni, con Quagliarella che entra per gli ultimi 15 minuti dopo una grande progressione di Lavezzi che non produce frutti. Al 34’ Lavezzi non arriva d’un soffio su un cross radente di Hamsik ma sono i viola, al 42’, a conquistare l’intera posta in palio con la doppietta di Gilardino, che sfrutta ancora di testa una sponda aerea di Jovetic. Nel recupero, dopo un gran intervento di Frey su Maggio, il 3-1 di Jovetic a porta vuota.
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