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N A P O L I

Ultimo Aggiornamento: 10/05/2010 10:05
19/10/2008 21:11
 
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O' rapace
Napoli-Juventus 2-1



Napoli: Iezzo, Santacroce, Cannavaro (19' st Aronica), Contini, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale (1' st Mannini), Lavezzi, Zalayeta (23' st Denis). A disp. Navarro, Montervino, Pazienza, Russotto. All. Reja

Juventus: Manninger, Grygera, Knezevic, Chiellini, Molinaro (38' st Giovinco), Salihamidzic, Poulsen (29' st Ekdal), Marchisio, Nedved, Del Piero (26' st De Ceglie), Amauri. A disp. Chimenti, Ariaudo, Marchionni, Rossi. All Ranieri

Arbitro: Saccani di Mantova
Marcatore: 16' st Amauri (J), 20' st Hamsik (N), 35' st Lavezzi (N)
Note: ammoniti Poulsen, Molinaro, Gargano, Blasi, Salihamidzic, Lavezzi, Grygera



Napoli - MAMMA MIA! Mamma mia Pocho, mamma mia Marek, mamma mia ragazzi! Il Napoli ribalta la Juventus, stropiccia la Signora nella notte di San Luca, evangelista iconoclasta che dipinge nel cielo del San Paolo il Trionfo della madre di tutte le sfide. Un brutto quarto d'ora per Madama, un bellissimo, stupendo, meraviglioso quarto d'ora per il Napoli che, dal minuto 65 al minuto 80, scala, sgomma, accelera, infila, sorpassa, trafigge al cuore la Juve. E' tornata la Rivoluzione di Ottobre, come l'anno scorso, allorquando gli azzurri rimontarono ancora dallo 0-1 al 3-1. Stavolta finisce 2-1 ma, se si può, è un brivido ancora più esaltante. Amauri fa il gigante ma l'urlo più forte è del Fanciullino, Hamsik che ci mette la testa e il cuore, pareggia e si accarezza il ciuffo con lo spirito guerrir che entro gli rugge. E poi Lui il Pocho, lupo Ezequiel il predatore dell'area, Lavezzi che ruba il tempo e la storia per sfondare la porta della gloria. Mamma mia! Viva l'October Fest! Viva le stelle di Fuorigrotta! Viva Napoli!



San Paolo senza curve. E' l'ultima, basta così e non se ne parli più. Ma l'amore è moltiplicato. Al 5' Maggio da destra per Hamsik che gira di destro, alto. Al 7' sinistro di Poulsen che incoccia sul corpo di Amauri, Iezzo con un balzo la toglie dal palo. All'8' cross teso di Vitale e Manninger respinge in affano. Al 14' Del Piero taglia per Nedved, destro alto. Al 15' Zalayeta crossa per Vitale che va n stacco: Manninger para. Ed al 26' il portiere austriaco fa la parata più difficile del primo tempo togliendo dall'angolo uno splendido colpo di testa di Hamsik su cross di Maggio. Al 30' Del Piero per Amauri che sale di testa: Iezzo c'è. Il portiere azzurro al 37' va in cielo per toglere dal sette una punizione di del Piero da trenta metri. E' l'ultima azione del primo tempo: 0-0.



Nel secondo tempo c'è l'adrenalina che vale tutto in una notte. Al 60' grande scatto di Maggio sulla destra, Manninger chiude la via. Poi al 61' il freddo: Amauri gira al volo di destro un cross di Poulsen: il 'brasitaliano' segna ma non esulta per rispetto della sua prima maglia italiana. Non urla nessuno per 4 minuti. Poi viene giù lo stadio. Lavezzi dalla destra è una scheggia: cross teso che pesca Hamsik liddove solo il Fanciullino sa apparire al momento giusto: testa e cuore 1-1. Signori in piedi. E restiamoci perché a dieci minuti dalla fine c'è la scena madre. Lavezzi strappa una palla vagante al limite dell'area ed entra senza bussare, con la potenza dei forti e il cimento dei giusti: 2-1. Un fulmine che colpisce il San Paolo. Mamma mia Pocho! Abbracciamoci forte. Viva la notte delle stelle. Viva Napoli!

19/10/2008 21:13
 
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O' rapace
Reja: 'E' la vittoria di De Laurentiis, Marino e di Napoli'



"Non sono mai stato primo in classifica in vita mia". Edoardo Reja è elegante e sobrio anche nella felicità. Un low profile che è un manuale di stile ed umilta. Il tecnico azzurro corruga la fronte e parla con discrezione ed entusiasmo.

"Oggi è una serata storica per me, per i Napoli e per questa splendida città. Se siamo a questo punto e possiamo goderci una notte da leader in classifica lo dobbiamo al Presidente De Laurentiis ed al Direttore Marino che sono riusciti a costruire questa squadra. E' una soddisfazione che meritano loro e che merita tutto l'ambiente. Bravi tutti. Davvero".

"Avevo detto che questa sarebbe stata la partita della maturità - prosegue il tecnico - e vincendola in questo modo il Napoli ha dimostrato di averla acquisita. Abbiamo giocato un primo tempo da calcolatori poi, sotto di un gol, anzichè abbatterci abbiamo avuto la scossa. Una reazione importante da grande squadra. Adesso siamo qui, non ci nascondiamo ma non ci esaltiamo neppure. Arriveranno altre partite ed altri avversari forti come la Juve di stasera. Personalmente resto attaccato alla terra e continuerò a lavorare con umiltà e serenità. Ma questa resta na classifica straordinaria".

Sorride come un bimbo Manuele Blasi. La sua è una vittoria che condensa tanti sapori..."Bello, bello davvero. Ci piace sognare ed allora lasciatecelo fare per una sera. Godiamoci questa gioia poi guarderemo avanti. E' stata una grande vittoria contro una grande Juventus. E' la dimostrazione che possiamo giocarcela con tutti. Il Napoli c'è e vogliamo continuare a lavorare con entusiasmo, allegria e concentrazione, tenendo sempre la giusta misura e l'umiltà che contraddistingue questo gruppo".
19/10/2008 21:13
 
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O' rapace
De Laurentiis: "Una bellissima partita, Napoli-Juve da Mito "

"E' una sfida che è ormai entrata nel Mito ed il Napoli stasera non ha tradito la storia". Aurelio De Laurentiis commosso e visibilmente emozionato, mosso da due stati d'animo paralleli e dicotomici dopo la scomparsa della sorella Marina alla quale il suo Napoli ha voluto dedicare la vittoria. Con tono profondo il Presidente azzurro ha ringraziato la squadra a modo suo.

"Questo è un gruppo splendido che non si arrende mai. Stasera abbiamo giocato con impeto ed orgoglio fino alla fine contro una Juve fortissima. E' stata una bellissima partita ed un grande spettacolo anche di pubblico".

"La nostra è una mission progressiva - continua il Presidente - ci aspettano 36 mesi di duro e serio lavoro per poter portare il Napoli nelle alte sfere del calcio europeo. Stasera sogniamo pure, è lecito che i tifosi lo facciano, ma io da uomo navigato resto con i piedi per terra e penso al futuro nel nostro progetto. Cercheremo di inserire gradualmente altre pedine a questa rosa già forte per poter assurgere a grandi livelli e prepararci con grande serietà e qualità ai palcoscenici italiani ed internazionali"
19/10/2008 21:15
 
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Marino: "Per una notte possiamo dormire da leader"



"Non lascerei il Napoli neppure per il Real Madrid". Pierpaolo Marino anima e cuore azzurri. Il Direttore Generale ha gli occhi lucidi e una voce che rivela una profonda emozione. La prima per il ricordo di Marina De Laurentiis, sorella del Presidente.

"Dedico questa vittoria alla memoria della signora Marina De Laurentiis la carissima sorella di Aurelio che resterà sempre nei nostri cuori. Ha affrontato una lunga malattia con nobiltà d'animo e carattere. Ricordo ancora i suoi messaggi quando il Napoli era in momenti difficili. Questa serata la dedichiamo all'amore che ci ha sempre donato".

Il Direttore Generale poi è orgoglioso di svelare il suo Napoli. "C'è poco da dire, questa è una squadra forte. Avrà certamene dei limiti che andremo ad incontrare strada facendo magari, ma è un gruppo davvero importante. Non smetterò mai di dire che 2 anni e 4 mesi fa eravamo in serie C. Oggi Napoli è tornata a sognare. Per una notte siamo primi in classifica dopo 14 anni di patimenti. Napoli può andare a dormire sognando da capolista. E fa nulla se dovesse essere per una sola notte perché finalmente possiamo toccare il cielo con un dito. Sono tornato a Napoli dopo ave vinto lo scudetto esattamente per rivivere queste gioie e le sensazioni splendide che questa squadra ci sta regalando. E resterò qui ancora a lungo per proseguire con Aurelio De Laurentiis il progetto azzurro che è partito da lontano e che ci sta dando queste grandi gioie".

Infine Marino ci tiene a sottolineare la bontà della direzione arbitrale di Saccani. "Voglio dire in chiusura che sono ammirato dalla conduzione della partita della terna arbitrale. Spesso si criticano gli arbitri ed è una cosa dalla quale io rifuggo sempre con decisione. Stasera Saccani ha arbitrato talmente bene che alla fine non ha fatto lamentare un solo giocatore in campo ed ha meritato gli applausi sia della Juventus e sia del Napoli. E' riuscito a non scontentare nessuno mostrando grande personalità".
19/10/2008 21:16
 
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Il Fulmine, il Fanciullino e 'a Rumba de' scugnizzi



La Settimana Azzurra
di Bruno Marra

" 'a Rumba de' scugnizzi" era cominciata sabato all'alba. Un eterno affresco di Raffaele Viviani che non evoca stridule oleografie ma profonda e genuina suggestione. Vicoli di romanzi, ambiziose piazze, seducenti ed ipnotiche speranze, unite da un unico filo luminoso, senza fratture toponomastiche ed escursioni culturali. Napoli tutta d'un pezzo, una sola cosa, un solo colore, una sola voce, come sempre, quando c'è da sfangare la giornata campale. Una livella tra terra e cielo chiamata al cimento della gloria o all'onta del disdoro, con fiero ed integro orgoglio di fronte a qualsiasi sorte. Una città gravida che attendeva l'evento, con un fiocco azzurro baciato dal vento e due angioletti stampati sulla porta: Hamsik e Lavezzi. Lavezzi e Hamsik...

Questo eravamo sabato, fino alle 8 di sera, prima che il destino rivelasse l'Arcano. Varrebbe la pena fermarsi qui, sentire il fremito e lenire i brividi. Perché a Napoli è tornato il Sabato del Villaggio, la sera del dì di festa, che comunque vada, diomio, ci siamo anche noi nella devolution delle emozioni. Napoli che ha subìto la recessione calcistica coma una piaga d'Egitto, che neppure all'Oppio dei Popoli ha chiesto il contentino, che si è reinventata la Storia riprendendosela dal basso. Come solo qui sanno fare. 14 anni. E sembrano secoli. "Quattordici anni di non Napoli' li ha chiamati Pierpaolo Marino, con lucidità affabulante e immanente disincanto, ora che si può di nuovo sognare.

Il Fulmine e il Fanciullino. A Napoli i bimbi tornano a raccontarsi le favole. A Fuorigrotta Madama si accomoda quando s'è fatta già una certa ora. Ma è la notte di San Luca, evangelista iconoclasta, che dipinge il Trionfo della madre di tutte le sfide. Lavezzi 50 Special sfreccia via a destra che sembra "Il Sorpasso" in bianco e nero. Il sirventese è una rima baciata per il Manga boy che fa esplodere la criniera. Mamma mia. Restate in piedi che non si va a letto senza Pocho. Il Divin gomitolo si lega la leggenda al dito e risolve il labirinto della felicità. E qui comando io, e questa è casa mia. Battemmo la Juve al San Paolo nell' Ottobre scorso e lo abbiamo rifatto esattamente un anno dopo. E' il Napoli baby. Benvenuti all'Oktoberfest. Il cielo è azzurro sopra il destino!

Ma 'a Rumba de' scugnizzi era cominciata sabato, all'alba del 18 Ottobre 2008. E' lì che Napoli si è veramente ripresa la sua Vita. Ciò che è accaduto dopo è solo pallone. Una livella sospesa tra terra e cielo dinanzi al cimento della gloria. Una città gravida di stupore che finalmente aspettava l'Evento, con un fiocco azzurro baciato dal vento e due angioletti stampati sulla porta: Hamsik e Lavezzi. Lavezzi ed Hamsik. Il Fulmine e il Fanciullino. Mentre a Napoli i bambini si raccontavano le favole...



20/10/2008 09:41
 
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Ho sentito di questo brillante risultato, che ha colpito anche me che di calcio capisco poco e niente.

Fate festa grande laggiù caro rapace... [SM=x1272141]

Gli uomini buoni vanno in Paradiso, quelli cattivi a Patong
20/10/2008 17:25
 
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Re:
fabioeur, 20/10/2008 9.41:

Ho sentito di questo brillante risultato, che ha colpito anche me che di calcio capisco poco e niente.

Fate festa grande laggiù caro rapace... [SM=x1272141]



grazie caro


20/10/2008 17:26
 
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NAPOLI - Non si era esaltato più di tanto la sera prima : « Volete sognare per una notte? Fatelo tranquillamente, io, invece sono abituato a restare con i piedi per ter­ra
» , aveva detto Aurelio De Laurentiis commentando quel pri­mo posto in classifica afferrato dopo la vitto­ria sulla Juve. Ma ieri si è divertito a fare zap­ping.
Di pomeriggio ha seguito le gare di chi avrebbe potuto scaval­care il Napoli. Ed in se­rata ha seguito Roma- Inter, senza cullare, però, troppe illusio­ni fin da subito, con il primo gol di Ibra che ha lanciato l’Inter in testa da sola.
Ma nel pomeriggio, dopo aver registra­to che solo Udinese e Catania erano rima­ste appaiate con il Napoli al comando del­la classifica, il patron aveva commentato a «Stadio Sprint»: « La cosa straordinaria è che dopo Calciopoli si è ritrovata la strada della serietà professionale ed ora c'è spazio per tutti, nulla è più prevedibi­le, e il pubblico si può veramente diverti­re, con un campionato che non diventa scontato dopo sette partite. Oggi ho visto Catania-Palermo ed ho potuto notare che molti stanno operando con professionali­tà ed intelligenza ». Nessuno riferimento a persone e club coinvolti in Calciopoli. Ep­pure Galliani ha voluto prontamente re­plicare: « Dico solo che le squadre che fi­no al 2006 lottavano per lo scudetto era­no squadre attrezzate per vincere. Tanto che arrivavano fino in fondo nella Cham­pions League».

zio fenster ha voluto subito dire la sua, avrà la coda di paglia... [SM=x1571569]
21/10/2008 17:07
 
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«Quando i presidenti vincono hanno sempre qualcosa da dire più del normale». Luciano Moggi, risponde così dagli studi di Telecaprisport, emittente per la quale collabora come opinionista, alle dichiarazioni di De Laurentiis riguardo Calciopoli definendo le parole del presidente del Napoli «inopportune». «La sentenza dei giudici sportivi - prosegue Moggi - ha detto che non c'è stato alcun illecito. Il processo è ancora in corso e, dunque, non può colpevolizzare persone che, al momento, sono libere da queste cose in quanto non condannate. Non dimentichiamoci che fino a prova contraria nei processi vige la presunzione d'innocenza. Per questo penso che certe dichiarazioni sono solo parole che quando fanno comodo vengono dette, quando non fanno comodo non vengono dette».

«A De Laurentiis - aggiunge - devo purtroppo dire che ha rilasciato queste dichiarazioni in un momento di euforia, legittimo, che io non voglio spegnere perchè anch'io sono un tifoso del Napoli. Spero che la squadra possa andare in Uefa, ma credo che di più non possa fare e che alla fine, come sempre, non sia cambiato nulla e che i risultati da sempre come ora siano frutto esclusivamente del valore delle squadre. Le grandi occuperanno le posizioni di vertice della classifica. Il Napoli - conclude Moggi - sta portando avanti un progetto che a me piace, ma dovrebbe evitare di rilasciare certe dichiarazioni , inopportune, soprattutto in un momento favorevole per la sua squadra».



il pluri-inquisito c'ha la coda di paglia (e 2) farebbe miglior figura a starsene zitto
22/10/2008 00:25
 
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Ciuf Ciuf, Tcen Tcen!
E' un dato di fatto che il Milan ha vinto la Champions nell' anno post calciopoli e l' ha fatto senza poter fare un calciomercato da Milan.

Galliani e il Milan hanno vinto più di tutti, dettando legge in Italia, in Europa e nel Mondo.

E' il miglior dirigente in attività.

Ed i migliori di solito vincono.

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"Mama mama, me dijeron puta barata!"
"Mi amor, cobra mas caro!"
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26/10/2008 18:04
 
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O' rapace
SIAMO PRIMIIIII !!!

Beh, fermate il campionato allora [SM=x1272117]

ah, no sennò il Torino sarebbe in B [SM=x1543720]
27/10/2008 19:09
 
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O' rapace
Lazio-Napoli 0-1

Lazio: Carrizo, Lichtsteiner (43' st De Silvestri), Siviglia, Rozehnal, Radu, Brocchi (35' st Inzaghi), Ledesma, Manfredini (17' st Foggia), Pandev, Mauri, Zarate. A disp. Muslera, Diakhite, Kolarov, Dabo. All. Rossi

Napoli: Iezzo (21' st Navarro), Santacroce, Rinaudo, Aronica, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Mannini (20' st Contini), Lavezzi, Denis (35' st Zalayeta). A disp. Grava, Montervino, Pazienza, Russotto. All. Reja

Arbitro: Banti di Livorno
Marcatore: 15' st Siviglia aut.
Note: ammoniti Blasi, Mauri, Lichtsteiner, Foggia, Rozenhal



Roma - Napoli Caput Mundi. Gli azzurri "occupano" l'Olimpico per rivendicare il diritto a sognare. Dopo un'ora si aprono le porte della Città Eterna, il Pocho va via tra i Fori Imperiali che non lo tiene neppure la Polizia. Un colpo di Fulmine che spezza il cuore della Capitale. Quello di Siviglia è uno stinco di santo che apre il privè del Paradiso. Primi, primi in classifica. E stavolta non per una notte sola. Si vola più in alto dell'Aquila laziale. Un altro gronchi rosa, una magnificenza da filatelici, un sesterzio aureo ed un gioiello da numismatica. Questo è un Napoli da collezione. Gli azzurri mettono il lucchetto sul ponte Milvio e vanno su 3 metri sopra il cielo. Dopo gli omaggi alla Signora arriva il saluto romano. Il Napoli fa ciao ciao con la manina e guarda il campionato dall'alto in basso. Arrivederci Roma. La Capitale siamo noi.



Inizio molto fisico, molte gambe poco respiro. Al 19' splendida chiusura di Aronica su un lancio di Rocchi per Zarate. Al 21'spunto di Lavezzi a sinistra in area: salva un difensore sul cross. Al 23' lavora bene Denis in area e tocca fuori per Lavezzi: destro largo. Al 26' inserimento vericale di Zarate, destro a giro alto. Al 28' break d Hamsik per Lavezzi, il Pocho ci prova di prima intenzione, palla che supera la traversa. Al 30' Iezzo in uscita frena con gran tempismo Zarate. Al 37' Iezzo super su un sinistro di Mauri da pichi metri: gran riflesso del portiere azzurro che vale un gol. Il finale è tutto del Napoli. Al 44' Gargano su punizione dai 20 metri batte direttamente in porta: traversa. Sull'azione successiva ancora Gargano tocca breve a Lavezzi che dalla linea dell'aera sfiora il palo con Carrizo fuori causa. Il primo tempo finisce 0-O ma che partita.



Nel secondo tempo il primo squillo è del Napoli. Tutto sudamericano. Gargano-Lavezzi s'intendono a memoria, il cross del Pocho è per Denis che entra elegante in drop morbido di destro, bravissimo Carrizo a rispondere in madrelingua. Ma è l'annuncio alle stampe. Minuto 60: Lavezzi ancora in versione 50 Special lascia la scia nella difesa laziale, arriva sul fondo e crossa teso, Siviglia per anticipare Denis ci mette la gamba: palla in gol. Magico Lavezzi e splendido Napoli che amministra e legittima il successo. Ma per completare il trionfo del tango argentino c'è il marchio di Navarro, entrato a 20 minuti dalla fine per un problema alla schiena di Iezzo. Nico fa il fenomeno all' 86' deviando con un balzo strepitoso una botta di Mauri sulla traversa. Un gol è anche suo. Finisce qui ed è un altro Trionfo. Siamo primi. Napoli Caput Mundi. La Capitale siamo noi.

27/10/2008 19:12
 
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Reja: "Ho dei ragazzi splendidi ma adesso chiedo maturità"

"Possiamo lottare per posizioni importanti". Edy Reja non si nasconde. Il tecnico azzurro è sincero e cristallino nell'applaudire i suoi ragazzi dopo il successo di Roma ma anche categorico su eventuali iperboli fantasiose, ancorché entusiastiche.

"Questi due successi, su Juventus e Lazio, ci dicono che il Npaoli può essere protagonista positivo di questo campionato. Ma il nostro obiettivo è quello di conquistare la zona Uefa. Forse oggi abbiamo maggiore certezza e convinzione di potercela fare ma qui c'è da restare calmi e lavorare. Questa squadra è forte e competitiva quando sa lottare e soffrire. Altrimenti rischia di diventa una squadra qualunque. Ogg faccio i complimenti a tutti. Bravissimi i ragazzi ad aver attuato un grandissimo lavoro difensivo quando la Lazio ha alzato il ritmo in avvio. In quel momento siamo stati bravi ad attenuare la loro spinta ed attendere il momento giusto per poter venire fuori. E devo dire che nel secondo tempo abbiamo fatto valere la nostra qualità. Unico neo, forse, è quello di non aver chiuso la partita con un paio di ripartenze in cui dovevamo andare a rete. Lo dico perché poi abbiamo rischiato di subìre il pari. Ma contro questa Lazio saranno poche le squadre a spuntarla. Noi abbiamo vinto e questa è una bellissima giornata".

"Ora però - contiuna il tecnico -chiedo ai ragazzi la maturità. Mercoledì c'è la Reggina. l'anno passato facevamo fatica con le squadre di medio cabotaggio e ci esaltavamo con le grandi. Direi che dobbiamo dimostrare di essere cresciuti e di poter imporre il nostro gioco e la nostra brillantezza anche in partite che non sono di cartello. E' qui che si vede la forza di una squadra. Se vogliamo lottare per obiettivi importanti dovremo restare concentrati e lottare contro chiunque con la stessa intensità".
27/10/2008 19:12
 
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Anche Nicolas Navarro ha partecipato al trionfo sudamericano mettendo le mani sulla partita. Il portiere argentino messo in campo a metà ripresa per un infortunio a Iezzo ha firmato il successo con una parata che vale un gol. Come l'hai presa quella palla di Mauri?

"Ci sono arrivato con la mano di rientro, la destra, ed ho toccato quel tanto per deviare sulla traversa. Sono contento di aver giocato ma sono contento soprattutto per la vittoria del Napoli. Stiamo andando benissimo e spero che si possa continuare così. Oggi ho visto una grande Lazio ed essere riuscit a batterli significa aver fatto una grande impresa".

E' stato anche la vittoria di Navarro su Carrizo..."No, siamo amici e lui è un gran portiere. Ha fatto parate importanti ed alla fine ci siamo salutati con affetto. Certo sono contento - sorride Nico - perché ho vinto io..."



27/10/2008 19:13
 
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Marino: Sognare non è proibito ma illudersi è sbagliato

"Conosco i miei amici napoletani da 30 anni e li ho troppo nel cuore per far illudere qualcuno". Pierpaolo Marino è in simbiosi emotiva con il popolo azzurro e dopo la splendida giornata dell'Olimpico abbraccia tutti idealmente. Il Direttore Generale è emozionato ma con lucidità guarda in faccia alla realtà

"Io non ho maschere, ciò che dico è quello che penso. In cuor mio so che la squadra è forte e l'ho anche espresso più volte nelle interviste. Ma, detto ciò, io non voglio far illudere nessuno. Amo troppo Napoli per poter generare false ambizioni. Il Napoli possiede grandi capacità e tanta qualità però ha un limite nell'età. La storia del nostro campionato insegna che non vince mai una squadra giovane. Per questo io dico: godiamoci tranquillamente questo primato e liberiamo la gioia partita dopo partita. Oggi abbiamo battuto una grandissima Lazio che quando gioca con il ritmo che ha messo in campo nei primi venti minuti può battere chiunque. Siamo stati bravi ad attenuare la loro pressione e poi abbiamo fatto valere, se mi posso permettere, la nostra maggiore caratura tecnica. Ma al momento questa classifica conta poco. Con me ne dovete parlarne verso gennaio-febbriao e lì avremo idee chiare"

"Sapete a cosa penso io ora? - prosegue Marino - Penso solo alla Reggina. Ove mai non dovessimo raccogliere i 3 punti al San Paolo mercoledì sarebbe come non aver battuto la Lazio oggi. I punti sono uguali sia con la Juve che con la Reggina. Oggi abbiamo ottenuto una vittoria di autorità ma vorrei che avessimo lo stesso impeto anche mercoledì come se di fronte a noi ci fosse una grande del campionato. Ripeto: per noi la Reggina è uguale alla Juve o alla Lazio. Per questo sono certo che il San Paolo sarà stracolmo ed ai tifosi chiedo di conferire alla partita, con il loro calore, l'imprimatur di un big match"
27/10/2008 19:14
 
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17 anni dopo...17 punti, oggi a Napoli questo nuemro non porta sfiga [SM=x1272117]
27/10/2008 21:12
 
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O' rapace
Ma voi sapete che Rijkaard mi sputò due volte addosso, una volta sulla ma­no e l’altra sul piede?

Fece lo stesso un mese do­po con Voeller in Germania-Olanda. Van Ba­sten si abbandonò a quella sceneggiata di togliersi la maglia e buttarla a terra, non potevo non espellerlo.

E per finire Costacurta disse al mio assistente: siete dei disonesti. Il guardali­nee mi segnalò: il 5 va fuori.

In poche parole: a quella partita il Milan arrivò stracotto e con i nervi a pezzi.

Vennero nel mio spogliatoio Ra­maccioni, Galliani e Gianni Letta che allora era nel Milan.

Quando io raccontai quello che avevo subìto in campo dai giocatori rossoneri, i tre mi risposero: ok, le chiediamo scusa a no­me del Milan.

Il giorno dopo rovesciarono com­pletamente la versione dei fatti.


Rosario Lo Bello, arbitro del famoso Verona-Milan '89-90 dove i rossoneri persero lo scudetto in favore del Napoli - Tifosi
29/10/2008 16:26
 
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O' rapace
Maradona è il nuovo ct dell'Argentina
BUENOS AIRES, 29 ottobre - Martedì prossimo, cinque giorni dopo aver compiuto 48 anni, Diego Armando Maradona sarà designato ufficialmente come nuovo allenatore della nazionale di calcio, mentre l'ex ct Carlos Bilardo, suo compagno di cordata nella scalata alla panchina lasciata da Alfio Basile, avrà il ruolo di direttore generale. Lo riferiscono tutti i media argentini. Maradona ha dapprima fatto il modesto («È un po' presto per le congratulazioni, ma è un'idea che mi seduce»), ma poi si è lasciato andare, confermando che la questione è ormai praticamente chiusa. «L'idea è di cominciare a lavorare immediatamente dopo l'annuncio ufficiale - ha detto a Fox Sports - prima con i giocatori che sono in Argentina, poi con quelli che sono in Europa. Ho pensato di essere su candid camera, potrebbe essere un fantastico regalo di compleanno».

GRONDONA - La decisione di affidare al Pibe de Oro la guida della seleccion è stata presa dal presidente dell'Afa Julio Grondona, il quale, secondo Maradona, «non ha mai avuto in mente nessun altro allenatore». L'ex fuoriclasse del Napoli ha ricevuto l'imprimatur in tal senso nel corso di un incontro che ha avuto oggi con Julio Grondona e, da par a suo, ha anche già specificato a una radio: «Bilardo parteciperà attivamente alla gestione della selezione, perché non si può mettere da parte un uomo con tanta esperienza, però nell'ambito della riunione è emerso chiaramente che la squadra la formerò io». Maradona non ha nemmeno esitato a esternare piani in tal senso: «Mi recherò in Europa molto prima della partita amichevole con la Scozia, in programma a Glasgow il 19 novembre prossimo, per riunirmi con i ragazzi. Il mio primo lavoro sarà appunto quello di contattarli» ha precisato a "Radio La Red". Grondona ha poi aggiunto: «Non ho mai pensato ad altri allenatori, Diego è il numero uno».

IL POOL - La possibilità che fosse l'accoppiata Maradona-Bilardo a farsi carico della nazionale è emersa sorprendentemente in mattinata quando Grondona, in un'intervista a una radio, ha avvertito che non era da scartare che la affidasse a «un pool di tecnici». E in effetti, secondo quanto hanno fatto trapelare fonti dell'Afa riprese subito dai mezzi radiotelevisivi, non solo Diego si farà affiancare dal suo preparatore fisico di una volta Fernando Signorini, ma lavorerà anche in equipe con ex giocatori come Josè Luis Brown, Pedro Troglio, Sergio Batista (attuale ct dell'Under 21 che ha vinto l'oro alle Olimpiadi di Pechino), Julio Olarticoechea e Sergio Goycochea. Da rilevare inoltre che, secondo il sito on line del quotidiano "Clarin", nella designazione di Maradona da parte di Grondona, avrebbero pesato in particolare i figli del presidente dell'Afa, specialmente Humberto, che dovrebbe farsi carico delle nazionali giovanili.

L'AMBIENTE - D'altra parte, ormai da giorni, in molti muri di Buenos Aires si potevano ammirare manifesti del tipo "Maradona a la seleccion"' o "Que Bilardo vuelva a la seleccion". In proposito, la settimana scorsa, quando il quotidiano sportivo "Ole" ha reso nota un'inchiesta secondo la quale il 41% degli interpellati era favorevole ad affidare la nazionale all'ex tecnico del Boca Juniors Carlos Bianchi, mentre Diego racimolava appena il 14,9%, l'ex Pibe de oro, dalla Georgia, ha chiesto telefonicamente a Bilardo di dargli una mano e questi gli ha risposto: «Non preoccuparti, ti appoggio». E hanno appunto finito per vincere l'en plein, pur se, per quanto riguarda Maradona i suoi trascorsi come allenatore - debutto nell'ottobre del 1994 nel Mandiyu, squadretta del nord del Paese e poi nel Racing - non sono stati certamente brillanti. In pratica lui e Bilardo torneranno a far coppia, come durante i mondiale del 1986. Da rilevare infine una recente osservazione del "Clarin", in cui si avvertiva: «Certo Maradona non sembra l'ideale per la nazionale ma, se venisse infranto il suo sogno, quale sarà il tecnico che potrà far fronte alla sua rabbia?». Bianchi sembrava disposto alla grande sfida. Non invece Grondona che ha finito per affidargli una delle panchine più scottanti degli ultimi tempi del calcio argentino, tanto che Basile ha finito per scottarsi come non mai e rinunciare.

IL SONDAGGIO - Da parte sua 'Clarin', principale quotidiano argentino, non nasconde la propria contrarietà per la scelta di Maradona come allenatore della 'albiceleste'. In un punto di vista che accompagna l'apertura della sezione sportiva, il giornale sostiene che «cambiano i personaggi, ma non i metodi», sottolineando che alla fine Grondona è quello che fa e disfà le sorti del calcio argentino. E tanto per chiarire la sua posizione, pubblica il risultato di un sondaggio in cui alla domanda: 'È d'accordo con la designazione?', il 73,9% di quasi 50.000 risposte è stato un rotondo 'no'.
30/10/2008 16:45
 
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Napoli-Reggina 3-0

Napoli: Navarro, Santacroce (23' st Aronica), Cannavaro, Contini, Maggio (37' st Montervino), Pazienza, Gargano, Hamsik, Mannini, Lavezzi (33' st Zalayeta), Denis. A disp. Gianello, Rinaudo, Vitale, Russotto. All. Reja

Reggina: Campagnolo, Lanzaro, Valdez, Costa, Alvarez, Barreto (30' st Hallfredsson), Carmona, Barillà (16' st Di Gennaro), Tognozzi, Vigiani, Corradi (25' st Rakic). A disp. Puggioni, Cosenza, Sestu, Ceravolo. All. Orlandi

Arbitro: Gervasoni di Mantova
Marcatore: 7' pt Denis, 17' st Denis, 19' st Denis
Note: ammoniti Corradi, Carmona, Mannini, Cannavaro



Napoli - Venti di gloria. Arriva la valanga azzurra. Il Re Leone mangia la Reggina in 3 mosse, Napoli a ritmo di Tanque. Denis al cubo: il bomber con la criniera d'oro fa la sua prima tripletta in Italia. Fantastico. Torna 'a voce 'e notte del San Paolo, l'urlo di Fuorigrotta, con le curve a posto, belle, tornite, sinuose, accoglienti, eccitanti come i sogni di un'intera città che si addormenta con un pensiero stupendo. Il carrarmato dei desideri accende le stelle in un quarto d'ora. Il rave party di Fuorigrotta fa "sold out" che non sono neppure le nove di sera. I Guerrieri della Notte atto infinito. Napoli davanti a tutti. Sul campionato c'è stampata la criniera del Re Leone, bum-bum-bum Denis. La nuova maschera di Halloween. E domenica c'è la notte di San Siro. Dolcetto o scherzetto. Alla Scala si va col vestito buono...



La sinfonia comuncia subito con un crescendo rossiniano. Minuto 7. Azione avvolgente del Napoli: Denis protegge palla e smista per Hamsik, palla di ritorno al bacio, Denis in area danza sul pallone, finta e sfonda sotto la traversa. Che gol. El Tanque. E andiamo così. Minuto 16 Lavezzi fa l'equilibrista nella difesa reggina, lancio splendido per Hamsik che davanti a Campagnolo fa una prodezza di arguzie ed altruismo toccando per Denis che fa tap in a porta vuota. El Tanque 2.



Napoli avanti 2-0. Ed il terzo gol per volontà dello spirito di Campagnolo che salva ben due volte strappa il gol Lavezzi nel tourbillon spettacolare degli azzurri. Si gioca col manuale aperto. Mamma mia che Napoli. Finisce il primo tempo: 2-0.



Nel secondo arriva la bufera. Il vortice azzurro e l'uragano Tanque. German Denis segna la sua tripletta su offerta speciale di Christian Maggio. Oplà. La notte è piccola per noi. Canta Napoli, Napoli Milionaria. Venti di gloria. Arriva la valanga azzurra. Siamo davanti a tutti. Un sogno talmente grande che la metà basterebbe...

30/10/2008 16:46
 
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"I napoletani sognano ma noi dobbiamo rimanere realisti". Christian Maggio ha la maturità degli uomini tutti d'un pezzo e nel giorno in cui il Napoli è primo in classifica insieme all'Udinese cerca di guardare negli occhi agli obiettivi azzurri.

"Nessuno si aspettava questo inizio di stagione e ne siamo lieti. Ma da qui a volare con la fantasia ce ne passa. Dobbiamo tenere i piedi per terra e pensare a quale è la nostra giusta dimensione. Sicuramente stiamo bene, abbiamo lavorato con grande intensità e siamo in un momento positivo. Oggi abbiamo disputato una gara eccellente e sono contentissimo per Denis perché ci teneva tanto a segnare al San Paolo".

"Però ora - continua l'esterno azzurro - non dobbiamo perdere di vista la realtà. Adesso andremo a Milano e cercheremo di far risultato ma sappiamo che sarà un match contro una squadra tra le più forti d'Europa. Sarà una bella serata di calcio e speriamo di farci valere ed esprimerci come meglio potremo"


30/10/2008 16:47
 
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De Laurentiis: "I sogni dei napoletani sono i miei sogni"

"Sono un uomo che vive per creare storie da favola e speriamo che Napoli possa continuare a sognare". Aurelio De Laurentiis si lascia cullare sulle ali del romanticismo dopo l'ennesima splendida serata del San Paolo. Napoli da urlo ed il Presidente azzurro non è da meno.

"Ho visto una squadra spettacolare, non era facile giocare in quel modo sin dall'inizio. Bene, benissimo così. Siamo ai vertici della classifica ed abbiamo rivalutato il marchio Napoli. Ma rimaniamo concentrati e umili perché il nostro progetto continua. Abbiamo una squadra giovane, forte e spavalda che vogliamo implementare in futuro con elementi di valore per rimanere ad alti livelli".

"Speriamo di poterci divertire in campo internazionale l'anno venturo - continua De Laurentiis - e di poterci riprendere la qualificazione in Europa dalla porta principale. Io sono un produttore cinematografico e cerco di trovare storie per poter far divertire e sognare le persone. Ed il sogno d Napoli oggi è il mio sogno. Godiamoci questo momento e applaudiamo questa squadra per ciò che ci sta regalando"



30/10/2008 16:48
 
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Reja: "Il più bel primo tempo da quando sono qui"

"Siamo una forza importante". Non è tipo da giri di parole Edy Reja e non mette la maschera al suo Napoli. Il tecnico è orgoglioso, fiero, soddisfatto, entusiasta. E rende merito al lavoro del gruppo.

"Oggi mi ero raccomandato coi ragazzi di fare cose semplici e partire a spron battuto. Bene: lo hanno fatto alla grande. Questa è una squadra che ha mostrato maturità e sta diventando sempre più consapevole del suo ruolo. Oggi abbiamo giocato il più bel primo tempo da quando sono qui. Una gioia per gli occhi. Abbiamo segnato un gol bellissimo al quale siamo arrivati con 4-5 passaggi di fila, rasoterra. E chi fa l'allenatore sa quanto è difficile ma anche gratificante riuscire ad esprimersi così. Sono soddisfatto e faccio i complimenti alla squadra ed anche alla Società. Abbiamo un grande Presidente sempre attento e prodigo ed un Direttore Generale che è un vero stratega, il Richelieur del Napoli".

"Sono contento per Denis - prosegue il tecnico - che è esploso in tutto il suo talento di bomber. Lui è un altro giocatore che sarà importante per noi. Così come lo è Zalayeta e così come stasera lo è stato Hamsik che ha giocato per la squadra dimostrando grande altruismo. Adesso si va a Milano per questo scontro al vertice. Siamo sfavoriti ma andremo a giocarcela. Sognare non è proibito. Ci sono squadre più titolate che ci sono superiori tecnicamente ma ho anche la convinzione che tra le forze di questo campionato ci sia anche il Napoli"
30/10/2008 16:50
 
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Denis: "La squadra mi ha regalato il pallone della partita"



"Ho avuto il pallone autografato da tutta la squadra". "Hattrick" Denis. El Tanque si è svegliato con un regalo meraviglioso dopo la notte magica di ieri. Così come è in uso in Inghilterra, i compagni di squadra gli hanno regalato il pallone della partita, il famoso rito dell"hat-trick" ovvero tripletta.

Che giorno è questo per te, German?

"Bello, ma la testa è già a Milano. Una partita troppo importante".

Mamma mia, neppure il tempo di godersi la notte trionfale...

"Sì, certo è stato bellissimo. Fare tre gol in in campionato così difficile non è da poco. Ringrazio la squadra che mi ha aiutato e personalmente sono felicissimo. Mi sento pronto per continuare su questa strada ma bisogna migliorare e non sbagliare con la testa".

Che intendi per: 'non sbagliare con la testa?'

"Significa essere sempre concentrati, non farsi prendere dall'euforia e lavorare per crescere. La squadra sta facendo cose buonissime, abbiamo cominciato a lavorare ad inizio Luglio e questo ci ha aiutato".

Che effetto fa stare lassù?

"E' bello ma la strada è lunga. Stiamo calmi: il nostro obiettivo è migliorare l'ottavo posto dell'anno scorso e conquistare la qualificazione in Uefa".

Hai segnato 5 gol, qualcuno comincia a sussurrare similitudini con Batistuta. Troppo?

"Non nascondo che è sempre stato il mio punto di riferimento. Batistuta l'ho seguito sempre ed ovunque. Ho cercato di apprendere molto dal suo modo di giocare. Ma detto questo, Bati è un'altra storia, resterà un campione unico".

Amico di Lavezzi, in campo e fuori, a Napoli l' "asado" porta bene...

"Sì, facciamo una cena a settimana insieme per non abbandonare le radici argentine ma non parliamo di calcio. Quello lo lasciamo al campo e agli allenamenti. Pocho è un fenomeno. Io dico sempre che non abbiamo ancora visto quanto può essere importante. E' giovane e diventerà ancora più forte".

Da oggi Napoli parla di Denis a voce alta: dove vuole arrivare il Tanque?

"Io penso solo al Napoli. Segnare non è importante. E' bello, certo, ma il mio primo pensiero al mattino è che il Napoli arrivi in alto".
30/10/2008 18:58
 
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Auriemma remix

30/10/2008 22:24
 
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Marino: «Lavezzi può diventare come Messi»



NAPOLI, 30 ottobre - Il Napoli in questo momento pensiamo sia una squadra da Champions League... «Lo pensate voi. Spero che abbiate ragione. Per come sta giocando ora sì, però non è questo l'obiettivo». Lo ha detto il dg del Napoli, Pierpaolo Marino, nell'intervista a Sky in onda oggi su Sky Sport 1 all'interno di 'Attenti a quei due'.

- A Napoli è meglio smorzare l'entusiasmo o cavalcarlo? «Smorzarlo- ha detto Marino- perchè cavalcarlo è l'arte più pericolosa. Bisogna stare tranquilli, barricarsi, perchè la passione che ti comunicano ti può fare andar in overdose».

- Napoli e Udinese, le due 'creature' di Marino in testa alla classifica. Che effetto fa? «Sono felice perchè vedere il Napoli e l'Udinese in vetta alla classifica è una grandissima soddisfazione, ieri sera ci siamo scambiati dei messaggi con la famiglia Pozzo dicendoci che ci faceva piacere stare lassù insieme. Il modello Udinese è da prendere come esempio, con un lavoro di anni stanno realizzando un miracolo. Hanno investito le risorse ottenute dalla vendita di altri giocatori. Napoli è una realtà diversa da Udine. De Laurentiis ha avuto un grande coraggio a portare questa nuova filosofia a Napoli, è un investitore solido. E poi abbiamo un pubblico fantastico che ci segue e dei giovani con un grande carattere».

- Oggi è il compleanno di Maradona. Ha mai pensato di riportarlo a Napoli? «Auguri a lui. Penso che Maradona sia per Napoli un'immagine di cosa è stato il calcio napoletano. Lui avrà sempre le porte aperte ma in questo momento, da ct dell'Argentina, sta facendo quello che avrebbe sempre voluto, lui è sempre stato il paladino dell'Argentina, prima che del Napoli. Adesso sta realizzando il sogno della sua vita e non possiamo distoglierlo da lì».

- Che uomo è il Presidente De Laurentiis? «Un uomo dalle idee geniali, un grande imprenditore che ti comunica una fiducia e una forza incredibile, queste sono qualità necessarie per operare in una piazza come Napoli e lui ce le ha sempre comunicate. Mi ricordo quando eravamo in Serie C e perdemmo contro il Rimini. De Laurentiis mi disse: “Pierpaolo, sai come ce la rideremo quando vinceremo contro Milan, Juve, Inter?“. Fu una flebo di fiducia».

- Hai fatto da paciere quando ci fu l’”incontro di boxe” tra De Laurentiis e Reja? «Facevo l’arbitro (ride, ndr), ma non c’è stato niente. Sono due persone intelligenti. Fra Aurelio ed Edi c’è stato sempre rapporto idillico, non ho dovuto faticare molto».

- Ci sono giocatori importanti che potrebbero un giorno venire a Napoli: ad esempio Messi e Aguero? «E se i nostri diventassero quello che sono loro adesso? La nostra filosofia è far crescere i giocatori da noi e i risultati ci stanno premiando. A noi manca il budget, non abbiamo ancora il fatturato delle grandi squadre che possono permettersi quei campioni. Nel tempo si potrà inserire anche un campione ma senza squilibrare i conti del club».

- Qualcuno può diventare come Messi? «Lavezzi può diventare come lui».

- Sei dovuto intervenire durante il famoso diverbio tra Lavezzi e Reja? «Tra Reja e Lavezzi c’è un grande affetto e una grande stima e quindi ho fatto in fretta a mettere le cose a posto. Lavezzi è un ragazzo straordinario, ha delle grandi doti umane. Lui, Hamsik e Gargano sono i “figli” ideali».

- C’è la possibilità che Fabio Cannavaro torni a Napoli? «E’ una telenovela, per lui è il sogno della vita venire a Napoli. E a Napoli si dice: “Dove c’è il gusto, non c’è perdenza”. Noi poi abbiamo già il fratello Paolo che ci ha portato dalla B alla A e che ci sta trascinando in quest’impresa. Non dobbiamo parlare di chi deve venire ma dei giocatori di oggi, che sono amati a Napoli e che in questo momento sarebbero difficili da sostituire».

- E a centrocampo? Touré del Barcellona, Di Maria, Diego Capel potrebbero fare al caso vostro? «Mi piacciono sicuramente però il problema è che dobbiamo salvaguardare un livello di salary cup che per noi è basilare. Di Maria del Benfica ha fatto benissimo in coppia con Lavezzi in Nazionale. Sono giovani importantissimi. Anche Diego Capel lo conosco bene ma questi giocatori bisogna prenderli quando non sono in club di prima fascia, è preferibile prendere un giocatore quando è ancora nella sua fase emergente. Gargano? Appena l’ho visto pensavo di essere di fronte a Pizarro. Così è scattata la scintilla. Denis? Lui ha tutto. Ha delle movenze che ricordano Vialli. Hamsik? Unisce geometria nel gioco, tecnica, fiuto del gol, sa fare tutto. Andai a vedere un Brescia-Albinoleffe per tenere d’occhio un altro giocatore del Brescia. A pochi minuti dalla fine, mentre andavo via, ho visto che chiamavano il cambio di Milanetto per Hamsik, ho visto che era del 1987 e che portava il ciuffo come mio figlio Gianmarco, con il quale avevo discusso qualche giorno prima. Sono rimasto allo stadio, incuriosito dall’aspetto e dall’età. Lì è scattata la scintilla. Da quel giorno ho ringraziato anche mio figlio più di una volta e l’ho anche portato il giorno dell’acquisto di Hamsik accanto a me»

NIENTE DA PERDERE - «Il Napoli non ha niente da perdere, il Milan è nella posizione più scomoda». Lo ha detto il dg del Napoli, Pierpaolo Marino, a proposito di Milan-Napoli di domenica sera. Chi sta meglio tra Milan e Napoli? «Il Napoli non ha niente da perdere, il Milan è nella posizione più scomoda. Già essere davanti al Milan è un fatto importante per noi». Avete cambiato albergo per la trasferta di Milano? «Siamo partenopei, le scaramanzie le guardiamo tutte. Siamo più forti del cambio dell'albergo, però le proviamo tutte». A cosa brindiamo? «Al compleanno di Maradona (48 anni, ndr)».
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