26/03/2009 16:08 |
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Urbano Cairo, perché non ha preso Camolese a dicembre dopo l'esonero di De Biasi?
«Era opportuno dare una chance a Novellino che aveva sempre fatto bene e sbagliato solo l'anno prima, ma non c'era un problema economico. Lo ringrazio per questi mesi: ha fatto il possibile, ma è andata meno bene di quanto sperassimo. Ora c'è Camolese, scelta fatta con ragione e cuore».
La contestazione della Maratona nei suoi confronti ha accelerato la scelta di affidarsi ad un pezzo del vecchio Toro per ricucire con la tifoseria?
«No. La contestazione mi ha fatto male e mi è dispiaciuta, ma qui a Torino l'hanno avuta tutti i presidenti. Capisco le emozioni dei tifosi e il loro senso di impotenza e frustrazione, però poi ho ricevuto messaggi di gente che si è scusata e dissociata».
Quei «vaffa» hanno minato la sua voglia di Toro?
«Sono una persona caparbia e quei fischi non mi scalfiscono».
I giocatori erano con Novellino, che succede ora?
«I calciatori non vanno ascoltati quando ti chiedono di cambiare o di fare restare un tecnico. Abbiamo tenuto in considerazione tutto, poi abbiamo pensato che Camolese fosse la persona giusta».
Solo tre mesi di contratto.
«Salviamoci e poi ragioniamo sul futuro. Camolese non ha voluto prelazioni, voleva tornare al Toro. Ora ci siamo fidanzati, poi ci sposeremo».
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