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N A P O L I

Ultimo Aggiornamento: 10/05/2010 10:05
29/12/2007 15:57
 
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O' rapace
Il Napoli sogna Messi per farne il nuovo Maradona


MILANO, 29 dicembre 2007 -

Napoli sogna Leo Messi per rivivere la favola di Diego Armando Maradona. Lo rivela El Mundo Deportivo, giornale tradizionalmente legato alle cose di casa Barcellona. Ovviamente, si tratterebbe di un progetto a medio termine, orchestrato dal presidente, nonché famoso produttore cinematografico, Aurelio De Laurentiis con l’obiettivo di costruire un autentico squadrone, in grado di competere al pari delle altre grandi del campionato italiano, e che coinvolgerebbe anche alcuni importanti investitori napoletani, che vedono nel giovane campione argentino un propulsore fondamentale per l’economia della città, come del resto fu con Maradona.

PIU' CHE UN MIRAGGIO L’idea venne lanciata più per gioco che per altro da alcuni siti di tifosi qualche mese fa, ma influenti personaggi della società biancazzurra hanno cominciato a lavorarci sopra in gran segreto, non trovandola affatto così bislacca come poteva sembrare. Stando a quanto riporta il giornale catalano, alcuni emissari del Napoli avrebbero già avvicinato Messi e la sua corte, spiegando a grandi linee i piani partenopei che comprendono un’offerta economica naturalmente adeguata al giocatore ma, soprattutto, un ritorno d’immagine assolutamente unico. In pratica, Napoli e i napoletani sono pronti a mettersi ai piedi (fatati) di Messi, facendo dell’argentino il simbolo di un’intera città, esattamente al pari di Diego negli anni Ottanta. I desideri partenopei cozzano, però, contro i progetti del Barcellona, che non ha alcuna intenzione di lasciar andare il suo talento, e pure contro la volontà dello stesso Messi, che ha sempre detto di trovarsi benissimo in terra catalana. Sempre secondo El Mundo Deportivo, i piani per un mega-Napoli riguarderebbero anche Fabio Cannavaro, di cui a fine stagione viene dato per certo il ritorno sotto il Vesuvio dopo il biennio al Real Madrid.

gasport
02/01/2008 17:13
 
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O' rapace
Reja: "Abbiamo fatto passi da gigante"


"Ringrazio De Laurentiis e Marino, questa squadra è figlia di un gruppo di lavoro affiatato". Edy Reja torna a Castelvolturno disteso e con gran voglia di riattaccare il filo con i suoi ragazzi. Il Napoli esce da un 2007 splendido ed il tecnico azzurro non può che farsi l'augurio di bissare una stagione di successi.

Che propositi ha fatto per l'anno nuovo?

"In questi giorni di vacanza mi è capitato più di una volta di riflettere con serenità su ciò che abbiamo costruito l'anno passato. Ed anche per me che sono uno parecchio esigente e poco incline ai facili entusiasmi devo dire che il bilancio è molto soddisfacente. Metterei la firma per vivere un altro anno così intenso di emozioni. Ma proprio perché questo gruppo ha raggiunto risultati stupefacenti adesso bisogna continare a crescere. Quando si scalano dei gradini importanti poi gli sforzi devono raddoppiarsi per poter dare seguito al percorso intrapreso. So e sappiamo tutti che il difficile arriva adesso. Perché sinora abbiamo fatto passi da gigante ed anche riuscire a migliorarsi gradualmente in percentuale del dieci, quindici per cento, è un traguardo arduo e stimolante. Ma il nostro progetto è partito da poco e sappiamo che dovremo lavorare per uno sviluppo costante".

Mister aveva detto che alla fine del girone di andata avrebbe tratto le prime conclusioni. Ci siamo quasi...

"Quello che mi sento di dire innanzitutto è rendere merito a questa Società. Voglio ringraziare il Presidente De Laurentiis e Pierpaolo Marino per aver avuto la convinzione e l'abilità di costruire questo gruppo. Certo, in ogni cosa c'è sempre bisogno di un pizzico di fortuna ma anche di molto coraggio. E scegliere una politica giovane, in una piazza calda ed esigente quale Napoli, è certamente sintomo di grande coraggio unitamente a tanta capacità. Io ho uno splendido rapporto sia col Presidente che con il Direttore, ci sentiamo quotidianamente, concordiamo le scelte e cerchiamo di programmare ogni minimo dettaglio futuro. Siamo un bel gruppo di lavoro e proprio in apertura di questo 2008 voglio esprimere la mia gratitudine per la stima, l'affetto e la fiducia manifestatemi quotidianamente dalla Società".

Se dovesse indicare un segreto del successo azzurro sinora in cosa lo individuerebbe?

"Oltre che nel carattere del gruppo, c'è stata la giusta fusione tecnica tra gioventù ed esperienza. A talenti di belle speranza quali Gargano, Lavezzi, Hamsik, si sono aggiunti elementi più esperti, vedi Blasi e Zalayeta che poi si sono uniti alla perfezione su una ossatura già ben definita in questi tre anni. Sotto questo profilo è stato svolto un lavoro eccellente. Adesso starà a noi dare continuità alla crescita. Ed è proprio quello che chiediamo al 2008".

Anno che si apre non certo con una sgambatura: San Siro col Milan...

"Beh, sono partite che non hanno bisogno di tante presentazioni. Sono campioni del Mondo, hanno avuto, grazie alle vacanze, il tempo per tirare il fiato dopo una notevole densità di impegni e vorranno iniziare l'anno nel migliore dei modi. D'altro canto noi ci stiamo abituando ad impegni così duri e speriamo di essere all'altezza. Anche se c'è qualche emergenza, abbiamo un gruppo che si è sempre dimostrato valido in ogni occasione. Adesso torniamo al lavoro e ci prepariamo a reimmergerci nel campionato con la giusta concentrazione".



03/01/2008 14:42
 
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O' rapace
Domizzi: "Ci stuzzica l'obiettivo Coppa Italia"


"La Coppa Italia vogliamo giocarcela". Si è ripresa la preparazione in casa Napoli e Maurizio Domizzi mostra di avere idee già chiare. D'accordo il severo impegno con il Milan il 13 gennaio in campionato, ma c'è un obiettivo che solletica e soprattutto più immediato sotto l'aspetto della risultanza concreta: la Coppa Italia. Il ritorno degli ottavi al San Paolo tra 15 giorni con la Lazio.

Tu sei anche un ex, ti stuzzica l'idea dello sgambetto?

"Più che altro mi stuzzica l'idea di arrivare ai quarti di finale. Sappiamo che non sarà facile ma abbiamo la possibilità di superare la Lazio e ritrovarci tra le otto squadre che si giocano la Coppa. Sarebbe bello e gratificante anche perché questo è un trofeo che molti all'inizio snobbano e che poi arrivati alla fine tutti vogliono vincere. Noi siamo lì e vogliamo fare il massimo per proseguire il cammino. In 180 minuti ogni sfida lascia sempre aperta la porta dell'imprevedibile. Perché non provarci...".

Prima però c'è il Milan...

"E sinceramente è l'avversario più duro al momento. Hanno fame di vittoria, vogliono festeggiare al meglio la Coppa Intercontinentale e vorranno iniziare benissimo l'anno di fronte al proprio pubblico. Però ormai dobbiamo abituarci a queste sfide e vogliamo farci trovare pronti per giocarci le nostre carte".

Al 2008 chiedete l'Europa?

"Non so, io non faccio proclami e né mi pongo traguardi. Dico solo che ciò che abbiamo fatto in questo inizio di stagione è straordinario. Mantenere questo ritmo sarà dura ma è questo l'obiettivo da perseguire nell'anno nuovo: dare costanza al nostro cammino. Dobbiamo mantenere questo trend di rendimento anche perché il campionato si sta sempre più livellando e la classifica è molto corta. Speriamo di acquisire punti per raggiungere una serenità al più presto possibile, poi vedremo cosa potrà arrivare".

Il Presidente De Laurentiis ha detto che il vero Napoli non l'abbiamo ancora visto...

"Noi siamo contenti della fiducia e della stima che il Presidente ci manifesta costantemente. Da parte nostra c'è tutto l'impegno e l'intenzione di dare grandi soddisfazioni a questa città. Stiamo già facendo cose importanti e speriamo di proseguire su questi standard".

03/01/2008 18:57
 
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O' rapace
POCHO LAVEZZI: UN FULMINE A CIEL SERENO
04/01/2008 15:37
 
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O' rapace
'Sarà un grande Napoli'
L’SSC Napoli è la risposta positiva a una città che sta vivendo un periodo difficile. Tentata di gettare via tutto in discarica. O quasi. La passione per il football, ad esempio, è stata conservata con molta cura dalla gente. Finchè, un bel giorno, la favola è ricominciata. Merito del noto produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, che ha rilevato una società al capolinea e ha chiamato con sè una dirigenza eccellente. Il direttore generale è Pierpaolo Marino, uno dei veri “guru” del calcio italiano. Scopritore di talenti e grande organizzatore, già capace di creare il modello Udinese, tre anni fa ha accettato la sfida di riportare in alto la città del Vesuvio.

uefa.com: Dopo l’abbuffata “maradoniana” un lungo periodo penitenziale. Quello attuale che periodo è per il Napoli?

Pierpaolo Marino: Siamo in una fase di ricostruzione. Siamo ripartiti dopo un fallimento e una retrocessione in serie C. Con il suo arrivo, il presidente De Laurentiis ha coraggiosamente investito per ricreare le condizioni giuste per restituire al pubblico azzurro e alla città una squadra capace di rioccupare il posto che merita. La Serie A innanzi tutto.

uefa.com: Oggi purtroppo sui giornali si parla quasi solo di un’altra Napoli, quella dell’emergenza rifiuti e del disagio. Questa situazione è un danno per l’immagine del Napoli calcio?

Marino: Assolutamente sì. I problemi sociali che Napoli ha, e che conoscono tutti, sono dovuti a colpe lontane, forse nemmeno imputabili ai napoletani stessi. Anzi per rispondere correttamente a questa domanda si dovrebbero aprire discorsi storici sull’allora Regno delle Due Sicilie, sulla cosiddetta questione meridionale seguita all’unificazione italiana e sulle vere responsabilità da indicare come origine della situazione che ancora oggi viviamo…

uefa.com: Come vi ponete di fronte a questa emergenza?

Marino: Noi con la bandiera azzurra cerchiamo di restituire a Napoli l’immagine che il 99% dei napoletani si merita e siamo convinti che il calcio sia uno strumento utile e importante. L’amore e il rispetto dei tifosi per la squadra ne sono una conferma costante.

uefa.com: Torniamo al calcio giocato. Buon campionato fin qui, grazie anche alle nuove individualità. Chi è la vostra sorpresa?

Marino: La campagna acquisti nel suo complesso, con sei nuovi arrivi, si è rivelata più che positiva. Dovendo proprio scegliere un nome, per la forza dimostrata in virtù anche della sua giovane età, citerei [Marek] Hamsik. Classe 1987, ha margini di miglioramento molto ampi, ci darà grandi soddisfazioni.

uefa.com: Qual è stata la più bella giornata del vostro campionato finora?

Marino: Sicuramente la partita vinta per 3-1 con la Juve. Tornare a battere i bianconeri davanti ai 60 mila del San Paolo è stata una soddisfazione enorme.

uefa.com: Anche se proprio quella partita, per l’episodio dei due rigori molto discussi, ha aperto un mare di polemiche…

Marino: Bisogna ricordare che alla fine uno dei due rigori, quello su [Marcelo] Zalayeta era giusto. E poi va detto, e lo hanno riconosciuto subito pure i giocatori della Juventus, che nell’economia della partita il Napoli aveva meritato la vittoria.

uefa.com: Nelle partite successive siete stati penalizzati da questo episodio?

Marino: Più che altro, ad essere penalizzato è stato [Ezequiel] Lavezzi, al quale non vengono fischiati tutti i falli che riceve. Qui forse ci può essere un po’ di condizionamento. Ma in fondo questo è un pregio del giocatore: è un elemento talmente veloce che è sempre difficile valutare se una sua caduta dipende da un fallo o da una normale azione di gioco.

uefa.com: Lavezzi, Gargano, Hamsik sono tra i protagonisti del nuovo film del Napoli. Il presidente DeLaurentiis sta traducendo nel mondo del pallone un’idea cinematografica del calcio?

Marino: Sicuramente sì, sta facendo del Napoli un film in progress, con una movimentazione tipica dei film del brivido, delle proiezioni con molto pathos e partecipazione. È molto bene accorto nella costruzione degli ingranaggi che reggono la storia. Ma siamo, per così dire, ancora al primo tempo, la stagione è ancora lunga. E poi ci sono i prossimi campionati, film ancora tutti da scrivere…

uefa.com: Qual sarà il destino del Napoli: continuare a comprare campioni in potenza o fuoriclasse di grido?

Marino: Noi siamo in una fase dove si riconosce il talento dei giocatori giovani e si investe su quello. In futuro, quando avremo raggiunto volumi di fatturato pari a quelli delle altre grandi squadre che schierano i maggiori fuoriclasse, cercheremo di inserirli anche noi. Fare il passo più lungo della gamba è un rischio che non vogliamo correre. Ma progettare seriamente il futuro per arrivare al… secondo tempo, questa è una certezza.

uefa.com: Come si organizza una rete di osservatori capaci di scoprire i talenti in anticipo?

Marino: Con dei veri e propri agenti segreti mandati in giro per il mondo a osservare e scovare i giocatori degni di nota, in tutti i campionati più competitivi. Poi con l’aiuto dei moderni strumenti tecnologici che aiutano a vedere anche quello che prima non si poteva vedere.

uefa.com: Quando vedremo il Napoli in Europa?

Marino: Vorrei dire quest’anno, ma penso che ci saremo alla fine della prossima stagione. Abbiamo in bacheca una Coppa UEFA che chiede compagnia. Ultimamente questo trofeo viene da alcuni considerato poco importante ma io sono sicuro che se ci approdasse una squadra come il Napoli i 60 mila e oltre del San Paolo risponderebbero subito con entusiasmo, rilanciando anche il suo prestigio.

uefa.com: Quindi i tifosi del Napoli fanno bene a sperare…

Marino: Non solo sperare, ci devono credere. Il progetto del presidente De Laurentiis è quello di costruire un grande Napoli.
06/01/2008 10:00
 
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O' rapace
Napoli, subito Kuban e Strestik
Il Napoli ha un grande, grandissimo vantaggio su tutte le altre squadre. Può contare sul lavoro di quello che considero, al pari di Braida, Marotta e Corvino, il miglior direttore sportivo d’Italia: Pierpaolo Marino. In virtù di questo, il mercato di gennaio degli azzurri sarà sicuramente proiettato verso giugno, con mosse lungimiranti come quella di Hamsik, strappato alla concorrenza dell’Inter proprio in questo periodo, dodici mesi fa.
I movimenti immediati dipenderanno dalle partenze, il bilancio del Napoli, cosa che apprezzo moltissimo, è sano, e mi trovo totalmente d’accordo con Sacchi quando sostiene che una grande squadra si costruisce con i conti in ordine. E apriamo, allora, questo capitolo cessioni. Partiamo dai giocatori con ingaggi relativamente bassi e dunque più facili da piazzare: per Fabio Gatti c’è un interesse di Mantova e Chievo, con i virgiliani decisamente favoriti, mentre Capparella, dopo avere rifiutato le lusinghe del Monza, è destinato a Frosinone o ad Ascoli. Da segnalare, poi, un’offerta ufficiale della Triestina per Ruben Maldonado: il particolare interessante è che il Napoli da questa operazione potrebbe spuntare un’opzione sull’attaccante Pablo Granoche. L’uruguayano, visionato personalmente da Reja, è già nel mirino del Parma, soprattutto in virtù degli ottimi rapporti, anche lavorativi, che legano i due presidenti Ghirardi e Fantinel; il Napoli potrebbe invece sfruttare il canale preferenziale instaurato con il direttore sportivo De Falco. Un’operazione “alla Hamsik”, in Italia, potrebbe riguardare un giovane talento nostrano: ovvero Gabriele Paonessa, il talentuoso trequartista bolognese è attualmente in prestito all’Avellino. Per aggiudicarselo, il Napoli deve dunque agire su due fronti: l’idea è quella di dare il via libera al Siena per girare Bucchi al Bologna (i felsinei stimano anche Calaiò); e di concedere senza troppi problemi all’Avellino i cartellini di Grieco, oggi in prestito alla Cavese, ed Erminio Rullo. L’unico grosso, forse insormontabile, ostacolo è rappresentato dal prepotente inserimento dell’Inter nella trattativa: Mancini e Branca stimano molto Paonessa e lo stanno seguendo con grande attenzione. Questo di gennaio, sarà un mese cruciale anche e soprattutto per il destino di molti giovani talenti in giro per il mondo opzionati dalla società partenopea, che dovrà decidere se puntare su di loro o meno: è il caso di Lukas Kuban e Marek Strestik del FC Brno, il primo potrebbe arrivare già da gennaio in caso di cessione di Rullo, mentre il secondo è da valutare. Altri affari dall’est Europeo potrebbero essere Marek Cech, difensore slovacco del Porto, classe ’83, il bulgaro Dimitar Makriev, in forza al Maribor in Slovenia, o ancora il giovane centrocampista dell’under 21 bulgara Ivelin Popov, le cui giocate, visionate attraverso Dvd, sembrano aver carpito l’attenzione dello staff tecnico napoletano. Ma gli affari non si limitano all’Europa: dal Sudamerica, attraverso i buoni uffici del duo di procuratori D’Ippolito- Betancourt, potrebbero arrivare il diciassettenne Abel Hernandez del Central Espanyol, seguito già da Parma, Genoa e Torino, oltre a numerosi club stranieri; ed un terzino destro ideale per il 3-5-2 disegnato da Reja: Cavallero del Nacional Montevideo, prendibile per circa 3 milioni di euro. Sempre dallo stesso club uruguayano piace anche il ventenne attaccante con passaporto italiano Bruno Fornaroli, mentre sembra falsa la pista che porta al ventitreenne Walter Lopez, riserva del Tecos allenato da Menotti, e giudicato poco adatto al nostro campionato. In forte calo anche le quotazioni del centrocampista del River Plate Ahumada. Sul fronte italiano da segnalare un affettuoso scambio d’auguri natalizio tra Marino ed il giocatore della Roma Mauro Esposito. Il direttore del Napoli è una sorta di secondo padre per Esposito, lo ha portato con sé a Pescara ed Udine, e tra un augurio di buone feste ed un saluto, ci è scappata la mezza promessa di ritrovarsi, dalla prossima stagione, a lavorare insieme nella squadra per la quale l’ala destra ha sempre sognato di giocare, difficile, tuttavia, ottenere dalla Roma più di una comproprietà. Non rientrano nei piani neppure Lupoli e Foggia, e anche Lodi del Frosinone piace solo per Giugno. Dalla squadra ciociara potrebbe piuttosto essere prelevato Bocchetti, in comproprietà con l’Ascoli. Tornando alle cessioni, i grossi nodi da sciogliere riguardano i cosiddetti “big”, che vantano i contratti più onerosi: è il caso di De Zerbi, Calaiò e Dalla Bona. La situazione più chiara è quella di De Zerbi, il trequartista bresciano è un obiettivo dichiarato del Cagliari, tanto che il ds Salerno, ha ammesso di essere disposto a spendere fino a 2,5 milioni di euro. Calaiò invece si trova in una situazione più intricata, lui vorrebbe la serie A, o al massimo la B con il Bologna, ma tutte le pretendenti sembrano essersi fatte da parte: Siena, Lazio e Livorno si sono mosse infatti verso altre direzioni. L’ideale per il ragazzo sarebbe trovare una soluzione che gli permetta di giocare con continuità mostrando il suo valore, e possibilmente di uscire dall’equivoco tecnico di cui è protagonista: Marino infatti lo vede come il vice Lavezzi, mentre secondo Reja è una prima punta. Per Dalla Bona si profila una soluzione britannica, i Rangers sono molto interessati, e D’Amico, procuratore del centrocampista, è stato visto a Glasgow nell’ultimo periodo, resta da stabilire solo la formula di trasferimento. In ogni caso invito i napoletani ad essere ottimisti, a prescindere da chi arriverà e chi partirà, facciano tutti tesoro del mercato esemplare dell’estate scorsa, e vedrete che il Napoli tra un paio di stagioni diventerà competitivo anche in dimensione Europea. La dimensione che gli compete.

06/01/2008 10:01
 
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O' rapace
Gargano: "Ho trovato uno splendido gruppo e una grande Società"


"A Napoli sarei venuto a piedi e avevo ragione". Anche per Walter Gargano, ragazzo di molti fatti e poche parole, è giunto il momento dei bilanci dopo i primi 6 mesi in azzurro. Ed è un consuntivo a dir poco succulento.

Te l'aspettavi un tuo inserimento così veloce ed un Napoli tanto sorprendente?

"No, certamente non potevo immaginare in estate cosa poteva dare questa squadra. Ma pian piano ho capito che si potevano fare buone cose perché qui ho trovato un gran gruppo ed una Società importante. Tutti i compagni mi hanno aiutato sin dall'inizio e questi risultati ce li siamo guadagnati con il lavoro e con l'unione".

Napoli al settimo posto, vittorie prestigiose contro squadre titolate e Gargano tra i calciatori emergenti più apprezzati in assoluto. Ce n'è per essere soddisfatti...

"Sì ma io penso addirittura che avremmo potuto avere 3-4 punti in più per quanto dimostrato sinora. In qualche partita non siamo stati fortunati ma nel complesso bene così. Adesso bisogna guardare avanti perché c'è sempre da progredire. Io per primo vorrei migliorare in tutto. E questo miglioramento si raggiunge solo lavorando giorno per giorno con grande intensità. Se continueremo su questa strada tutta la squadra avrà la possibilià di fare sempre meglio".

Raccontaci cosa hai provato questa estate quando hai saputo di essere un azzurro...

"Ero in Venezuela con l'Uruguay per la Coppa America. Il mio procuratore mi disse: Walter sei del Napoli. Ero felicissimo. Tutti i miei compagni erano tristi e in silenzio perché avevamo perso la partita ma io ero l'unico sorridente con una grande gioia dentro. A Napoli ci sarei venuto anche gratis".

Quest'anno hai segnato due grandi gol. Quello con la Juve è stato il più votato dai tifosi nel sito ufficiale. Adesso ti tocca segnarne un altro per battere il tuo record stagionale...

"Sono felice che la gente abbia scelto il mio gol. Quello con la Roma è stato molto difficile e importante, quello con la Juve probabilmente il più bello che io abbia mai segnato. Ma magari il più bello deve ancora arrivare...".

Potrebbe essere San Siro il palcoscenico per un altro sigillo di Gargano.

"Beh sarà soprattuto una partita difficile ed importante. Sarà fondamentale cominciare bene l'anno e speriamo di riuscirci. Stiamo lavorando da subito con grande impegno per farci trovare pronti alla ripresa".

Probabilmente ci sarà un altro grande campione da affrontare: Pato...

"Sì, certamente il Milan è ricco di fuoriclasse. Ma io dico che non esiste un giocatore che da solo possa vincere le partite. Alla fine è sempre l'apportp delle squadra ad essere determinente. Tranne quando in campo c'era un certo Maradona...".

06/01/2008 12:30
 
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O' rapace
Promossi & Bocciati del Napoli 2007:

Gli acquisti estivi funzionano alla grande

I nuovi inserimenti nella squadra azzurra hanno confermato il pregevole operato della dirigenza partenopea e del dg Marino.

Gargano: Approdato a Napoli, dopo una lunga ed estenuante trattativa, tra lo scetticismo di alcuni addetti ai lavori e parte della tifoseria partenopea, ha dimostrato soprattutto una grande professionalità. Impiegato costantemente da Reja e convocato sistematicamente nella sua Nazionale, non ha minimamente risentito del doppio impegno. Grazie alla costante dedizione durante gli allenamenti e le partite disputate, è diventato un “beniamino” dei tifosi napoletani. Schierato davanti alla difesa, si è prodigato in primis nell’interdizione, e successivamente nella regia, in un centrocampo dove ha trovato validi compagni di reparto. Motorino instancabile, non disdegna qualche “sortita” in avanti, ed alcune sue iniziative di ottima fattura sono risultate determinanti ai fini di alcuni risultati. Voto 8

Zalayeta: Capocannoniere attuale del Napoli, ha dimostrato che quando una Società gli concede fiducia, riesce a ripagarla nel migliore dei modi. Il “Panteron” si è sacrificato in un utile ed oscuro lavoro di ripiegamento per far salire la squadra, mettendosi allo stesso tempo in mostra come un infallibile ed ottimo realizzatore. Ha accusato qualche battuta a vuoto, ma rappresenta comunque un costante punto di riferimento per i compagni di squadra. Voto 7

Lavezzi: Stesse considerazioni fatte per Gargano a proposito dello scetticismo con cui è stato accolto. Il “Pocho”ha smentito tutti i diffidenti dimostrando che nell’attuale Napoli costituisce quel valore aggiunto che può determinare la differenza in campo. Pur avendo una lieve flessione di rendimento nelle ultime partite con le sue giocate, ha fatto sognare i tifosi napoletani che da molti anni non vedevano esibirsi sul rettangolo di gioco del San Paolo giocatori di talento. Veloce, rapido negli spazi stretti ed imprevedibile, possiede doti di alta scuola calcistica e la sua presenza in campo costringe gli allenatori delle squadre avversarie a raddoppiare la marcatura o a mettere in atto una “gabbia” che riesca a contenere l’inventiva del giocatore argentino. Voto 8

Calaiò: Determinante con i suoi gol per la risalita del Napoli in Serie A, è stato relegato in panchina da Reja. La poca considerazione nei suoi riguardi trova una parziale giustificazione nel modulo adottato dal tecnico friulano dall’inizio del campionato, quel 5-3-2 che prevede lo schieramento di una punta centrale, Zalayeta (più adatto a questo ruolo), e di un secondo attaccante, Lavezzi (più imprevedibile ed estroso di Emanuele). L'Arciere, comunque, anche quando è stato chiamato da Reja per sostituire qualche suo compagno non ha fornito prestazioni in grado di convincere l’allenatore a poterlo utilizzare con maggiore continuità. Voto 5

Hamsik: Il valore di “Marekiaro” era già noto per il magnifico campionato di Serie B disputato con il Brescia, ma in molti avevano posto in rilievo le differenze con la massima serie italiana: in virtù di queste considerazioni, non credevano in un immediato adattamento del giocatore. Ebbene, Hamsik, a dispetto della sua giovane età, ha denotato una maturità non comune nei suoi coetanei. Possiede una “marcia” in più ed il suo notevole talento supportato da una visione del gioco e da una capacità di inserirsi e proporsi in avanti al momento opportuno, ne fanno un “gioiellino” di cui tutta Napoli va fiera. Qualche prova sottotono è dovuta alla stanchezza accumulata per i ravvicinati impegni della sua Nazionale e degli azzurri. Voto 8

Blasi: Vero uomo squadra e leader del centrocampo, ha preso il comando della truppa azzurra e con la sua notevole esperienza ha saputo far fronte alle situazioni critiche tipiche della linea mediana. Quando non ha potuto giocare per infortunio o per squalifica, si è notata la sua assenza. Il suo temperamento lo induce a commettere alcuni falli evitabili con maggiore calma, che gli sono costati qualche squalifica di troppo. Voto 7

Cannavaro e Domizzi: Una coppia di centrali difensivi di sicuro affidamento. Paolo è già stato gratificato da Donadoni con una convocazione in Nazionale, ma i supporter azzurri reclamano lo stesso trattamento per il “Muro del pianto”. Due “colonne” della difesa azzurra di valenza prospettica. Voto 8

Maldonado: Pur essendo stato utilizzato molto poco, quando è stato schierato in campo ha dimostrato di non possedere le caratteristiche tecnico-tattiche necessarie a per disputare un campionato di A in una formazione ambiziosa. Voto 4.5

Marino: De Laurentiis, per costruire un grande Napoli, si è affidato ad un serio professionista del settore, che già in passato si era rivelato un profondo conoscitore del valore dei giovani calciatori. Insieme al Presidente sta portando avanti una linea societaria che non prevede l’acquisto di calciatori affermati e (forse) paghi, ma di giovani talentuose “promesse”, desiderose di emergere e con tanta “fame” di successi. Grazie al lavoro svolto finora si trova in anticipo rispetto alla tabella di marcia programmata dal cub. Voto 9

Reja: Abituato a continue critiche, Edy va avanti per la sua strada collezionando successi e portando pian pianino il Napoli versoii traguardi programmati dal Presidente De Laurentiis, che giorno dopo giorno gli rinnova la fiducia. Il “sergente” di ferro in pochi mesi ha portato il Napoli dalla serie C al settimo posto in classifica: un primato più forte delle critiche che gli rivolgono coloro che vorrebbero un maggior ascolto riguardo ai suggerimenti su modulo e giocatori da schierare. Voto 8.5

Vincenzo Vitiello
08/01/2008 15:50
 
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Bogliacino: Abbiamo già da tempo la testa a San Siro



"Non capitano tutti i giorni sfide come quella di San Siro". Mariano Bogliacino spiega in termini semplici perché il Napoli è fisiologicamente concentratissimo sulla partita col Milan.

Non temete alcun calo di tensione post festività?

"No di certo. Questi sono appuntamenti che arrivano pochissime volte nell'arco di una stagione. Andare a giocare a San Siro rappresenta uno stimolo automatico, sono gare che ti danno grandi motivazioni ed una spinta psicologica superiore. Per questo stiamo lavorando intensamente e col massimo della determinazione da giorni ormai. La testa è già a Milano e vogliamo fare bella figura. Rispettiamo la forza del Milan, sappiamo che è una squadra ricca di campioni ma noi non abbiamo certo paura. E' già capitato quest'anno di dovercela vedere con le grandi squadre e, al di là del risultato, il Napoli ha mostrato di essere sempre all'altezza".

Sarà anche una sfida sudamericana: argentini e uruguagi azzurri contro i brasiliani rossoneri...

"No, io dico che è solo una partita tra Napoli e Milan. Io gioco per il Napoli, questo gruppo è compatto e dà il massimo per la maglia azzurra, non importa la nazionalità dei singoli, importa solo che il Napoli riesca a farsi onore. E mi rendo conto che non sarà facile. Troveremo un avversario intenzionato a cominciare bene l'anno e che vorrà celebrare la vittoria della Coppa del Mondo per club. Ma noi non vogliamo essere certo da meno e intendiamo proseguire nel nostro cammino intrapreso sinora".

Sarà una sfida tra due squadre che prediligono comandare il gioco...

"Esatto. Sarà una sfida molto tattica. Non so se bella o meno bella però sarà certamente legata al possesso palla. Noi dovremo cercare di imporre il nostro gioco e limitare il loro. Sappiamo che il Milan ha grandi palleggiatori e sarebbe negativo per noi lasciare a loro il comando della manovra".

Probabilmente ci sarai tu dall'inizio a San Siro in campo. Con quale spirito ti prepari ad un altro esame nella Scala del calcio?

"Io sono sereno, molto motivato e fisicamente mi sento bene. Per il resto toccherà a tutti dare il cento per cento. Siamo pronti e non dobbiamo avere paura. Dobbiamo pensare alla nostra forza e far leva sulle nostre potenzialità. Poi sarà il campo e dire la sua. Di certo partite facili o difficili non esistono prima di giocarle...".

10/01/2008 21:25
 
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Savini: "Contro il Milan l'unione fa la forza"


"Loro hanno tanti campioni, il nostro fuoriclasse è il gruppo". Mirko Savini presenta la sfida di San Siro con venature romantiche ma senza dubbio in maniera realistica. Il Napoli ha bisogno del suo collettivo per tenere botta al Milan.

Davanti a voi troverete Pato, Kakà, Ronaldo, Seedorf e chi più ne ha più ne metta. Ti gira un po' la testa?

"No ma se ci mettiamo a pensare a quali straordinari giocatori ci troveremo di fronte domenica è chiaro che si rischia di ammattire. Il calcio, però, non è uomo contro uomo ma un gioco di squadra. Noi in campo metteremo l'umiltà, la compattezza e l'unione. Quella dovrà essere la nostra forza".

Al di là dell'aspetto caratteriale quali saranno le chiavi tattiche caratterizzanti la gara?

"Io penso che sarà importante non regalare campo e tenere bene soprattutto nel primo tempo. A San Siro abbiamo già affrontato l'Inter: in quel caso giocammo un secondo tempo di notevole livello ma nel primo ci facemmo schiacciare. Ecco io credo che stavolta dovremo stare attenti a non dare loro campo in avvio. Dobbiamo essere costanti per poter mantenere la partita viva fino alla fine. Certo loro sono una corazzata ma noi possiamo sfruttare il fattore psicologico: non abbiamo niente da perdere. Vogliamo fare bella figura e dare filo da torcere al Milan. Già ottenere questo risultato per noi sarebbe importante".

Il Presidente De Laurentiis ha speso belle parole per voi preconizzando un Napoli che crescerà ancora...

"Il Presidente è una persona intelligente ed oculata e se dice certe cose lo fa a ragion veduta. Quando De Laurentiis ci attribuisce aggettivi lusinghieri è per noi una gioia e ci riempie di soddisfazione. Speriamo di dare seguito con i fatti alla fiducia ed al lavoro della Società".
11/01/2008 16:05
 
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Sosa: Il Milan con la classe, noi con l'umiltà



"Il Milan è uno squadrone ma noi non andiamo a fare le comparse". Roberto 'Pampa' Sosa forse non conoscerà a memoria " 'A Livella" ma ne offre una metafora applicata al calcio. Quando si scende in campo, spesso, il blasone conta relativamente. Il pallone ha la capacità di rendere tutti uguali.

Una delle chiavi di lettura possibili di questo Milan-Napoli?

"Sì, io sono certo che sarà una partita spettacolare. E' chiaro che si va a giocare contro uno squadrone che vorrà festeggiare l'anno nuovo e la fresca Coppa Intercontinentale. Si va in uno stadio storico quale San Siro e ci guarderà tutto il Pianeta. Per noi sarà una serata importante nella quale non vogliamo sfigurare. Siamo reduci da dieci giorni di duro lavoro proprio perché non vogliamo andare a fare le comparse nella festa rossonera. Le partite vanno giocate, il calcio è bello anche per questo. Loro hanno grandi campioni ma anche noi abbiamo giocatori di qualità che magari diventeranno campioni in futuro. Ci stiamo preparando intensamente proprio perché vogliamo essere all'altezza del grande appuntamento".

I campioni del Mondo contro la squadra sta stupendo l'Italia. Buono come cartellone della sfida?

"Direi di sì. Certo, se pensiamo a dove eravamo qualche mese fa e dove siamo adesso è chiaro che Milano per noi ha il sapore di una impresa. Ma una volta che siamo lì, dopo aver fatto tanto per riappropriarci del grande palcoscenico della serie A, non vogliamo certo sfigurare. Anzi l'intenzione è quella di giocarcela. Loro hanno grandi stimoli, vogliono recuperare terreno e puntare al quarto posto per la zona Champions. Ma anche noi abbiamo forti motivazioni. Ripeto: non vogliamo partecipare alla festa come invitati ma da protagonisti. Loro hanno tanta classe, noi dobbiamo metter dentro forza ed umiltà".

Tra le motivazioni c'è anche la sfida argentini-brasiliani?

"Non nascondo che è uno sprone in più per noi. Noi argentini sentiamo molto questo tipo di rivalità ma è anche vero che di fronte troveremo campioni affermati che hanno vinto tutto. Dal nostro lato abbiamo Lavezzi che vi assicuro crescerà in maniera notevole in futuro. Quello che avete visto sinora è solo una parte di quello che Pocho può dare. Si sta preparando anche lui con grande forza ed animo a questa partita e vuole giocarsi al meglio un match che sarà seguito in tutto il Mondo".

E Sosa come si prepara? Lo sai che non hai mai segnato al Milan?

"E certo che lo so. E' l'unica squadra tra le big che mi manca in collezione..."



11/01/2008 19:03
 
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Pierpaolo Marino in collegamento con Milan Channel


"Il Milan campione in campo e fuori". Pierpaolo Marino è stato ospite, in collegamento telefonico, di Milan Channel. Il Direttore Generale è intervenuto nella rubrica "Segni Particolari" per fare una sorpresa a Marek Jankulovski, prossimo avversario degli azzurri e che proprio Marino portò all'Udinese dando il la all'eccellente carriera dell'esterno ceko. Durante il cordiale e simpatico scambio di battute il Direttore Generale azzurro ha ricevuto i complimenti per l'ottima campagna acquisti ed il buon campionato che sta disputando il suo Napoli. Marino ha a sua volta ringraziato anche per la bella pagina che il sito ufficiale del Milan ha dedicato al ritorno in A del Napoli. "Se si arriva a certi livelli ed a straordinari traguardi calcistici come quelli raggiunti dal Milan - ha detto Marino - significa che si è campioni del Mondo non solo in campo ma anche fuori dal campo. E lo dimostra il ricordo che la società rossonera ha voluto evocare in settimana per le grandi sfide tra i nostri club ai tempi di Maradona. Eventi che hanno permesso al Milan di crescere e progredire. E dico con piacere che siamo di fronte ad una Società campione sul terreno di gioco ma soprattutto campione di sensibilità e stile".
11/01/2008 19:05
 
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Zalayeta confermato lo stop, Gatti ceduto al Modena


La Corte di Giustizia Federale ha confermato le due giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo a Zalayeta con la prova televisiva dopo Napoli-Torino del 23 dicembre.

Intanto la SSC Napoli comunica di aver ceduto a titolo definitivo Gatti al Modena.

Fabio Gatti è nato a Perugia il 4 gennaio del 1982.
Ha giocato in quattro squadre: Perugia, Catania, Napoli e Cremonese.
Vanta 49 presenze in serie A, con il Perugia, 64 in serie B, con Catania, Napoli e Cremonese, e 20 in C1, con il Napoli.
Ha giocato anche 6 partite nella Coppa Uefa-2003/04, con il Perugia.
In più 7 partite con la Nazionale Under 21, 17 presenze in Coppa Italia e 3 nella Coppa Italia di serie C.

Al centrocampista, tra i protagonisti della promozione in serie A, gli auguri di tutta la SSC Napoli.

14/01/2008 12:22
 
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Milan-Napoli 5-2

Milan: Dida, Bonera, Nesta, Kaladze, Maldini (1' st Favalli), Ambrosini, Pirlo, Seedorf (36' st Gourcuff), Pato, Kakà, Ronaldo (24' st Emerson). A disp. Kalac, Oddo, Brocchi, Gilardino. All. Ancelotti.

Napoli: Iezzo, Cupi, Cannavaro, Domizzi, Garics, Hamsik (33' st Dalla Bona), Gargano, Bogliacino (15' st Montervino), Savini (25' st Capparella), Lavezzi, Sosa. A disp. Gianello, Grava, Contini, Calaiò. All. Reja

Arbitro: Rosetti di Torino
Marcatori: 15' pt Ronaldo (M), 28' pt Sosa (N), 31' pt Seedorf (M), 38' pt Domizzi rig. (N), 1' st Ronaldo (M), 23' st Kakà (M), 29' st Pato (M)
Note: ammoniti Pirlo e Domizzi. Al 45' st espulso Gargano (N) per doppia ammonizione.




Milano - Non basta un tempo da Napoli per uscir intonsi da San Siro. Finisce 5-2 per il Milan nella serata di Gala di celebrazione planetaria della nobiltà rossonera. Peccato perché per buona pezza gli azzurri hanno fatto i guastafeste, ospiti scomodi della notte magica dei 18 trofei e dell'orgoglio milanista. Va così. Ma non l'è tutto da rifare. Perché si son rivisti i germi del Napoli terribile che sa stupire e far male a tutti. Data buona anche per l'agenda di Sosa che non aveva ancora segnato in carriera al Milan. Unica big che mancava alla collezione del Pampa: fatto. C'è anche il ritorno dal dischetto di Domizzi dopo una splendida volata di Lavezzi che procura rigore. Due volte a testa alta gli azzurri hanno rimandato al secondo tempo le sorti del banchetto. Poi lo straripar di Ronaldo, Kakà e Pato. Il "Papero" brasiliano atteso, coccolato e infine festeggiato al suo battesimo da goleador rossonero. Finisce così. Ma il Napoli c'è stato, a fare l'ospite scomodo e dispettoso, nella serata del "Pato col Diavolo" nella notte di Gala della nobiltà planetaria del Milan.



A San Siro è il dì di festa. Il Milan campione del Mondo sfila con il corredo dei suoi 18 trofei: il club più titolato del Pianeta. Chapeau. Ci sono anche un bel botto di napoletani al Peppino Meazza, porte aperte alla torcida azzurra ed è tutto un bel vedere. La sfida che ha infiammato i cuori tra gli Anni 80 e 90 merita un quadro così suggestivo. E la partita si adegua all'evento. Tutto modulato ad alta frequenza. Al 10' Kakà lancia Ronaldo: Iezzo esce alla grande. Al 15' passa il Milan: Pirlo taglia dentro per Ronaldo, Iezzo ci mette il piede ma non può evitare l'inerzia del pallone verso la porta, 1-0. La paura non fa parte del DNA del Napoli e la dimostrazione lampante è in questa serata di Gala. Al 28' è roba da playstation: Bogliacino taglia il campo, lavezzi al volo mette al centro e Sosa infila di sinistro: che gol, 1-1. E così il Pampa completa la sua collezione da bomber: sinora in carriera non aveva segnato solo al Milan tra le big. Fatto. Milan indispettito. E reattivo. Al 31' Iezzo salva come un gatto due volte su Pato ma arriva Seedorf che sfonda da due metri, 2-1. San Siro riprende a urlare. Il Napoli a risalire. Al 37' Lavezzi si beve Kaladze in area, il georgiano usa le maniere forti e lo stende: rigore. Domizzi sul dischetto porta freddezza e precisione: 2-2.



Finisce il primo tempo. Da applausi. Poi però crolla il castello azzurro. Subito. Un minuto: Seedorf crossa per Ronaldo che in tuffo di testa fa 3-2. Poi la magia di Kakà a metà tempo chiude i giochi: 4-2. Il finale è per la ciliegina di Pato che San Siro tutta attendeva: numero volante e 5-2 con tanto di firma battesimale. Finisce così. Al Napoli resta l'onore di averci provato da "grande" nella Scala del calcio. E' solo l'inizio di questo 2008

14/01/2008 21:35
 
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Marino: Analizzieremo la ripresa per capire dove si deve crescere



"Ho visto un Napoli combattivo ma troppo distratto". Pierpaolo Marino mette sulla bilancia il Napoli double face: gagliardo nel primo tempo, fragile nella ripresa. Cosa è successo a San Siro? "Purtroppo c'è stata qualche distrazione di troppo - commenta il Direttore Generale - e devo dire che abbiamo preso gol su situazioni rocambolesche che ci hanno visto commettere errori piuttosto evidenti. Soprattutto la terza segnatura è stata frutto di una disattenzione collettiva: eravamo con la difesa schierata ed abbiamo lasciato spazi prima a Seedorf e poi a Ronaldo. Con un po' di concentrazione in più si poteva evitare. Peccato perché nel primo tempo mi è piaciuta la reazione. Siamo stati alla pari del Milan, abbiamo rimesso in corsa la gara con grande determinazione. Poi però abbiamo rovinato quanto di buono costruito sin lì dopo pochi secondi della ripresa allorquando abbiamo concesso un gol al Milan che davvero ci ha tagliato le gambe. Lì credo che sia finita la partita, perché poi la squadra non ha ritrovato più i suoi meccanismi. Ecco, così come sono contento della prestazione del primo tempo sono deluso per il secondo. Chiaro che avevamo di fronte giocatori straordinari. Devo fare i complimenti soprattutto a Pato, un ragazzo che mi ha colpito tanto e che davvero è stata l'anima creativa del Milan stasera. Però allo stesso tempo dopo aver applaudito al loro talento devo rammaricarmi dei nostri errori. Non sono certo queste le partite che il Napoli deve imperativamente vincere ma, siccome questo è un anno in cui ogni gara deve essere un momento di crescita, prenderemo ad esempio il secondo tempo di stasera a San Siro per capire cosa non bisogna assoltamente fare in futuro. Apprendere dagli errori per poterci correggere e dare sempre impulso al nostro progetto".


14/01/2008 21:45
 
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Delio Rossi: Lazio addio, va a Napoli

Il divorzio era già nell'aria ma dopo la sconfitta casalinga della Lazio con il Genoa la rottura tra il tecnico Delio Rossi e il presidente Claudio Lotito è diventata insanabile. Per la prossima stagione la Lazio avrà un nuovo allenatore, ipotesi probabile fino alla pausa del campionato diventata certa dopo la ripresa della serie A. Tra il tecnico e la società duro scontro nello spogliatoio al termine della partita ma comunque entrambe le parti hanno deciso di andare avanti insieme fino a fine stagione. Poi sarà tutto diverso.

L'allenatore già da qualche giorno è stato contattato da due club che lo vorrebbero per la prossima stagione. L'offerta più concreta e allettante è quella del Napoli che vorrebbe rimpiazzare l'attuate allenatore: Edy Reja.

Difficile, invece, ipotizzare al momento il nome del prossimo allenatore della Lazio, ma tra i vari candidati spunta Stefano Colantuono. L'ex allenatore di Palermo e Atalanta al momento è senza panchina e non vede l'ora di ricominciare ad allenare. Non disdegnerebbe i biancocelesti essendo proprio un tifoso della Lazio.
[Modificato da trophies 15/01/2008 18:32]
15/01/2008 18:31
 
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Cannavaro: "Il gruppo è solido e crediamo alla Coppa"


"Milano è archiviata, siamo già concentrati su giovedì". Paolo Cannavaro conserva la praticità e la filosofia napoletana. Guardare avanti è l'unica molla che deve animare gli azzurri. Gli ottavi di finale di Coppa Italia possono essere determinanti per lo sviluppo della stagione del Napoli.

Paolo riuscirete a smaltire le scorie di San Siro in breve tempo?

"Se è per questo noi abbiamo già messo alle spalle la serata di Milano. C'è subito la Coppa e spesso giocare è il migliore rimedio per cancellare le sconfitte. Ma in assoluto non abbiamo grandi rimpianti, oltre alla delusione di aver perso. Perché la squadra ha dimostrato di essere viva e brillante per tutto il primo tempo. Eravamo molto carichi e certi di potercela giocare fino alla fine. Poi però purtroppo quel gol di Ronaldo ci ha smontati e dopo il 4-2 di Kakà non si è giocato praticamente più. Ma di fronte c'era pur sempre il Milan e quando prendi gol a freddo così è difficile per ogni squadra. Comunque guardiamo avanti e pensiamo già a giovedì. Vedrete che la squadra è viva e siamo convinti di poter cancellare Milano sin da subito".

Quanto investite in termini di convinzione in questa Coppa Italia?

"Ah noi ci crediamo e ci crediamo tantissimo. Vogliamo passare il turno e per noi al momento è l'obiettivo principale. Una partita alla volta. Prima c'è questo impegno infrasettimanale al quale teniamo tantissimo. La Coppa Italia è una manifestazione importante che all'inizio tutti snobbano ma poi una volta lì nella fase finale tutti ci tengono a vincere. Visto che ci siamo guadagnati questa chance, ora vorremmo proseguire il cammino. All'andata non fummo fortunati. Io colpii una traversa nel finale. Speriamo che stavolta la sorte ci arrida. Noi daremo il massimo per qualificarci".

Tu sei napoletano e conosci l'umore della città in determinati frangenti. Cosa ti senti di dire ai tifosi?

"Che questo è un gruppo solido e forte. Personalmente credo tanto in questa squadra ed in questo progetto e sono certo che ci riscatteremo presto. Io penso che la gente debba apprezzare lo spirito di questo Napoli. Siamo una squadra generosa che cerca sempre il risultato. Spesso questa filosofia ci ha dato ragione. Ma è nella nostra indole spingere e provare ad attaccare contro chiunque. Io credo che alla lunga questa mentalità paghi. Speriamo sin da giovedì con la Lazio".
15/01/2008 18:32
 
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Rossi pensa a Napoli, Lotito prova a trattenerlo
Delio Rossi ha in mente Napoli, Lotito prova a trattenerlo. Almeno sulla carta. "La Lazio - è scritto su una nota ufficiale diffusa dal club - conferma la sua piena, totale e incondizionata fiducia all'allenatore, al quale ha offerto il rinnovo fino al 2011, a conferma del riconoscimento dell'opera svolta".

Il numero uno biancoceleste non ha gradito quanto letto negli ultimi giorni sul conto del suo allenatore, intenzionato a cambiare aria a fine stagione. Troppi guai, troppe contestazioni, poche "soddisfazioni" dal mercato: Rossi sta pensando a un nuovo progetto, quello che il presidente del Napoli De Laurentiis ha in mente per lui, nel dopo-Reja.

Talmente arrabbiato, Lotito, da imporre il silenzio stampa ai suoi: "Da oggi, parlo solo io". Il problema, secondo la dirigenza, è che "anziché sottolineare i gravi errori arbitrali che hanno a più riprese alterato l'andamento delle gare, sempre e solo ai danni della Lazio, alcuni preferiscono alimentare dubbi e sospetti circa il clima di concordia interna alla società, inventando ipotesi di contrasto tra dirigenti e tecnici, in realtà inesistenti".
16/01/2008 18:29
 
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Reja: "Con la Lazio una sfida da...Champions"



"Alla Coppa Italia adesso ci tengono tutti". Edy Reja ha lo spirito del vecchio guerriero. E sa benissimo che questo giovedì di Coppa Italia non è una semplice parentesi tra due gare di campionato ma un appuntamento cruciale della stagione.

Mister qual è l'approccio mentale?

"E' quello giusto. Ci stiamo preparando con grande intensità. Parliamoci chiaro: ora vogliono passarlo tutti questo turno. Avete visto con quale grinta ha giocato la Juve per recuperare con l'Empoli. E così è per tutti. Noi non ci nascondiamo dietro frasi di circostanza: puntiamo alla qualificazione. Cercherò di metter dentro le forze più fresche che ho. Ma per il momento in testa c'è solo questa sfida. Per noi è come affrontare una gara di Champions League. Del campionato se ne riparlerà domenica...".

Non sarà quindi un happening interlocutorio...

"Non lo sarà per noi ma neppure per la Lazio. Anzi, in generale quando si viene da una sconfitta la concentrazione si raddoppia. Questo vale per noi e per loro. Quindi sarà una partita di grande spessore agonistico. Ne sono certo. La Coppa Italia la si snobba fino a un certo punto. Ora chiunque vorrebbe andare avanti nella competizione".

Milano è dimenticata?

"Ma c'è poco da dimenticare in verità. Non è stata, come qualcuno ha voluto dire, una sconfitta simile a quella di Baergamo. Anzi la squadra a San Siro è stata viva. Abbiamo giocato bene e con la giusta mentalità per buona parte. Eravamo messi bene in campo ed abbiamo risposto al Milan colpo su colpo. Poi dopo il terzo gol siamo calati mentalmente ma ci siamo trovati anche di fronte a prodezze individuali di campioni assoluti. Io non ho nulla di cui preoccuparmi. Ora si guarda in prospettiva e il futuro ci mette davanti questa opportunità di andare avanti in Coppa Italia. Domani sono certo che vedrete in campo tutta la grinta di cui siamo capaci. L'ho detto: per me questa è come fosse una partita di Champions League...".
18/01/2008 13:43
 
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Napoli-Lazio 1-1
Napoli: Gianello, Contini, Cannavaro, Domizzi, Grava (18' st Garics), Blasi, Gargano, Dalla Bona (41' st Sosa), Rullo (18' st Lavezzi), Zalayeta, Calaiò. A disp. Iezzo, Maldonado, Montervino, Capparella. All. Reja

Lazio: Muslera, De Silvestri, Siviglia (6' st Stendardo), Cribari, Zauri (11' st Kolarov), Beherami, Ledesma, Mutarelli (1' st Manfredini), Mauri, Vignaroli, Tare. A disp. Ballotta, Scaloni, Baronio, Pandev. All. Rossi

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Marcatori: 10' st Tare (L), 34' st Domizzi (N)
Note: ammoniti Gargano, Mauri, Cribari, Stendardo, Calaiò, Contini, Ledesma. Recuperi 2'+3.



Napoli - Ci son due pali di troppo tra il Napoli e i quarti di finali di Coppa Italia. Avanti ci va la Lazio. Il Napoli si arena su una traversa clamorosa di Calaiò, un baffo di palo di Zalayeta ed una piccola maceria di sfortuna. Alla quale va associata l'incrocio dei pali colpito da Cannavaro all'andata nel finale dell'Olimpico. Nulla. La generosità e l'impeto finale serve solo ad infiammare i cuori azzurri. Il gol di Domizzi ad un quarto dalla fine squarcia il cielo alla speranza dei supplementari. Ma non entra più. Sfuma poco prima delle undici di sera il sogno napoletano della Coppa Italia. Ora si guarda avanti. La rivincita con la Lazio arriverà fumante tra 3 giorni. Stesso teatro, stessa voglia. Si spera non stessa ventura.



Primo tempo piuttosto bloccato. Terreno inzuppato, serata piovosa, pallone pesante e gioco che ne risente. Primo tiro azzurro dopo pochi secondi: Calaiò gira prontamente in area, alto. Poi tanta lotta ma poco costrutto da entrambe le parti. La Lazio si difende il 2-1 dell'andata, legittimamente, e chiude ogni spiraglio d'aria. Al 32' i laziali si vedono con un cross di Ledesma per Tare: Gianello è felino nella deviazione. Finisce così il primo tempo. Nel secondo azzurri vicini al gol al 6': torre di Zalayeta e sinistro al volo di Dalla Bona che sfiora il palo. Ma poco dopo arriva il colpo laziale: punizione di Ledesma che trova il tuffo di testa di Tare, 1-0.

[IMG]http://www.sscnapoli.it/UserFiles/Image/imgnews/080117_zalayeta-calaio'-napoli-lazio_news.jpg[/IMG]

Napoli contro corrente. Bisogna risalire. Entrano Lavezzi e Garics per Rullo e Grava. E' l'assalto. Al 31' cross di Blasi, Calaiò va di testa a botta sicura ma Muslera ci mette un braccio: la palla sbatte sotto la traversa ed esce. Incredibile. La stessa porta che negò il gol a Calaiò contro il Torino: anche in quel caso palo. Guardare alla M di maledizione. Sull'azione seguente Zalayeta si gira in area di sinistro: altro palo. San Paolo con le mani nei capelli. Al 34' cross di Lavezzi, tiro al volo di destro di Zalayeta, Muslera para ancora ma sulla respinta arriva Domizzi che da bomber di razza fa tap in: 1-1. Il finale è tutto un urlo del San Paolo ed una spinta azzurra da brividi. Ma non entra. Il Napoli lascia la Coppa Italia. Ci si rivede domenica in campionato. C'è la rivincita con la Lazio.

[Modificato da trophies 18/01/2008 13:46]
18/01/2008 13:45
 
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Reja: "Piegati dalla sfortuna"
"Ci è girata male, non c'è che dire". Edy Reja è ovviamente amareggiato eppur sereno nel giudicare la serata azzurra. Fuori dalla Coppa Italia, comunque con onore. Il tecnico azzurro cerca di analizzare la sfida con la Lazio con razionalità ma non può chiudere gli occhi di fronte ad un pizzico di cattiva sorte. "E' un peccato perché abbiamo avuto molte più palle gol di loro ma non siamo stati fortunati. La traversa di Calaiò è stata clamorosa: Muslera ha fatto una parata strepitosa, poi la palla ha sbattuto sul palo. Insomma non era serata. Peccato perché i ragazzi ce l'hanno messa tutta, hanno giocato con grande generosità, con ritmo, determinazione, non si sono mai arresi ma ahinoi non siamo riusciti a concretizzare. Avremmo almeno meritato i supplementari per quanto dimostrato nell'arco della gara. Ai ragazzi posso dire ben poco se non applaudirli per l'impegno e l'abnegazione. Abbiamo disputato una buona partita ed anche all'andata probabilmente avremmo potuto raccogliere di più. Usciamo da questa Coppa Italia credo senza averlo meritato. Ma dobbiamo accettare il risultato del campo consci, però, di aver dato tutto e di essere stati anche superiori alla Lazio per buoni tratti della partita. Ma adesso non abbattiamoci, guardiamo avanti. La squadra è viva. Ora possiamo subito giocarci una sorta di rivincita con la Lazio e speriamo di ricominciare ad ottenere risultati positivi in campionato".

Caro Reja ma se tu mandi in campo una squadra con 5 difensori e 3 incontristi a centrocampo come recuperiamo il 1-2 ? [SM=x1449910]
18/01/2008 14:02
 
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Napoli, De Laurentiis attacca i suoi
"La Coppa Italia poteva portarci in Europa, ma evidentemente qualcuno non la pensava così". Aurelio De Laurentiis è infuriato coi suoi per l'eliminazione dalla Coppa Italia maturata ieri sera al San Paolo contro la Lazio. "Se si vuole perdere si gioca proprio come ha fatto il Napoli stasera - ha continuato -. Certi cambi non si fanno solo nella ripresa, dopo aver incassato l'1-0. Il Napoli ha bisogno di essere caricato, di entrare in campo più arrabbiato. Forse Lotito parla con i giocatori, mentre io non lo faccio. Comunque adesso è andata, pensiamo al campionato". Il presidente del Napoli lancia una stoccata anche a Pierpaolo Marino: "Il mercato? Vorrei prendere due ali, ma mi si dice che il Napoli va già bene così. Bene, allora io sto zitto e registro tutto". Infine l'esortazione: "Vogliono giocare così? Almeno vincano, perché io voglio vincere".

Completamente d'accordo... [SM=x1272080]
[Modificato da trophies 18/01/2008 14:05]
22/01/2008 11:17
 
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La burrasca sembra passata. Il forte alterco avvenuto ieri pomeriggio negli spogliatoi tra Reja e De Laurentiis pare già alle spalle. Lo testimonia il comunicato firmato dal presidente e diffuso dal sito ufficiale del calcio Napoli.

Il presidente ricostruisce quanto accaduto nel dopogara di Napoli-Lazio:«C’è stata una vivace discussione tra me e Reja - racconta De Laurentiis attraverso una nota - nell’aria c’era ancora molto nervosismo, accumulato da me in tribuna e da Reja in campo, da dove addirittura era stato espulso poco prima. In questi momenti ad ognuno possono scappare frasi o commenti del tutto fuori luogo, anche soltanto a seguito di una minima sollecitazione».

De Laurentiis poi descrive quanto accaduto stanotte e soprattutto in mattinata, quando è avvenuto il chiarimento: «Stamani ho chiamato Reja - scrive il presidente - ed ho avuto con lui un lungo, sereno e cordiale colloquio. Tra noi tutto è stato chiarito e ci siamo confermati reciprocamente quella amicizia e quella stima che rappresentano le fondamenta di un rapporto di lavoro solido e proficuo, che dura ormai da ben quattro campionati e che sono sicuro proseguirà ancora in futuro».

Il litigio, che aveva assunto toni accesi e piuttosto dirompenti, pare sia rientrato: il patron rivela anche la risposta del tecnico: «Reja mi ha assicurato - ha scritto De Laurentiis - che continuerà a mettere a disposizione del Napoli tutte le sue capacità professionali al fine di confermare, anche nel girone di ritorno, l’ottimo piazzamento in classifica ottenuto nel girone di andata».
31/01/2008 13:56
 
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Il Napoli ha ufficializzato l'acquisto del portiere argentino Nicolas Navarro, 22 anni, che arriva dall'Argentinos Juniors.
06/02/2008 18:01
 
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Re:
aston villa, 31/01/2008 13.56:

Il Napoli ha ufficializzato l'acquisto del portiere argentino Nicolas Navarro, 22 anni, che arriva dall'Argentinos Juniors.




e gli altri non ce li metti ?

Pazienza, Mannini e Santacroce, giovani dal futuro assicurato, 20 milioni spesi

NAPOLI REGINA DEL MERCATO INVERNALE

mica facciamo la squadra con gli scarti del Palermo noi [SM=x1272097]
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