ROMA

I giallorossi non si arrendono. Spalletti crede ancora nello scudetto e incita i suoi a non mollare: "Non è finita. La Roma è abituata all'impossibile". Sarà sicuramente vero: infatti, matematicamente, lo scudetto non è ancora assegnato all'Inter anche se sette punti di vantaggio rimangono molti, forse troppi, da recuperare in nove giornate.
Impossibile, allora, non dare un occhio alla stagione, alle occasioni perse e a quei punti che la squadra capitolina si è lasciata scappare dalle mani. Ci sono sconfitte schiaccianti e indiscutibili, come la vittoria netta dell'Inter alla sesta giornata o, più recentemente quella della Juventus grazie al gol su punizione di Del Piero. Quella del Siena che ha letteralmente travolto i giallorossi con tre reti. Poi, invece, ci sono quelle che fanno male perchè potevano essere evitate, nate da partite in cui la squadra ha avuto in mano i punti che ora mancano all'appello. A cominciare dall'ultima, quella che brucia più di tutte, il derby perso nei minuti di recupero. Proprio come contro la Lazio, spesso, in questo campionato, la Roma si è fatta raggiungere o addirittura superare negli ultimi giri di orologi. Prima puntata il 20 settembre, quando i giallorossi, all'Olimpico, in vantaggio di un gol sulla Juventus si sono fatti agguantare a due minuti dallo scadere da un gol di Iaquinta e la partita è finita 2-2. Dopo quel match, altre squadre hanno copiato l'esempio bianconero: soli tre giorni dopo la partita contro i bianconeri, è toccato alla Fiorentina rimontare con un gol di Mutu su rigore. Poi, è stato il turno del Napoli che, all'ottava giornata, ha risposto colpo su colpo rimontando la Roma a ripetizione e, alla fine, togliendole due punti con quel 4-4 che ha dell'incredibile.
Punti importanti, punti che, guardati ora, fanno rimpiangere a Spalletti quella mancata capacità di gestire i vantaggi, di chiudere le partita. Ma non finisce qui. Anche l'Empoli, grazie a Giovinco, ha strappato il 2-2 nei minuti di recupero. Stessa storia anche con il Livorno, per non parlare del pareggio più pesante in chiave-scudetto: quello di Zanetti a San Siro al minuto 88'. Roba da mordersi le mani, da evitare di avere sottomano carta e penna per fare un veloce calcolo del capitale dilapidato. A Trigoria preferiscono non mollare, andare avanti con carattere e voglia. Spalletti ricorda: "Per me il campionato è ancora aperto, tenteremo di diminuire il distacco. Ma abbiamo anche la Champions League e la Coppa Italia, dobbiamo giocare sempre con la nostra mentalità, senza demoralizzarci". Meglio non guardarsi indietro, allora.