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ROMA

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2011 12:12
27/08/2008 18:08
 
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ROMA, 27 agosto 2008 - Lo scherzo del destino è che domani, in ogni caso, la Roma a Montecarlo dovrà andarci lo stesso. C'è il sorteggio di Champions League che incombe, ma chissà che questa non sia l'occasione giusta per portare a casa uno dei migliori talenti francesi della generazione dei Nasri, dei Ben Arfa. Stiamo parlando di Jeremy Menez, esterno (e all'occorrenza trequartista) del Monaco, che da ieri notte la società giallorossa sembra avere praticamente in pugno. Secondo il suo procuratore, Jean Pierre Bernes, con la Roma è "tutto fatto". L'agente, ai microfoni di Rete Sport, ha spiegato: "C'è l'accordo con il Monaco e c'è con il giocatore. L'ufficialità però potrebbe non arrivare oggi, ma domani. Menez è contentissimo. Lo hanno richiesto anche da altri grandi club europei che però non posso rivelare".
L'ACCORDO - Proprio nel corso della giornata di ieri, apparentemente sonnolenta, la Roma ha rotto gli indugi e, dopo aver trovato l'accordo col giocatore, ha praticamente trovato l'accordo col club francese. Questione di dettagli, sussurrano dalla Costa Azzurra, visto che la società della famiglia Sensi ha intenzione di investire su Menez una cifra tra i 12-13 milioni di euro, più bonus per eventuali prossime qualificazioni in Champions League. Logico che la quotazione in Borsa della società giallorossa impedisca il propagarsi di indiscrezioni, ma l'accordo dovrebbe essere pronto e non è escluso che oggi possa arrivare l'ufficializzazione. In ogni caso Migliaccio, procuratore del francese, da giorni ripeteva lo stesso ritornello: "Jeremy sarebbe felice di trasferirsi in un club prestigioso come la Roma".
MATRIMONIO PERFETTO - Tanto più che proprio la squadra di Spalletti aveva giocato il 2 agosto scorso nel Principato e Menez aveva ben figurato. Ma il Monaco sembrava non scendere sotto i 15 milioni fino a ieri. La volontà del giocatore - operato l'anno scorso per una pubalgia - sembra sia stata decisiva e di lui Spalletti pochi giorni fa ha detto: "E' un giocatore che ha buona corsa, buon dribbling e può ricoprire più ruoli". In ogni caso, qualora oggi sorgessero intoppi, resta sempre viva la pista Suazo.
IL PERSONAGGIO - L'hanno paragonato a Zidane, ma in realtà Jeremy Menez è la fotocopia di Titi Henry. Un jolly offensivo che ben si adatterebbe agli schemi di Spalletti per diventare l'erede di Mancini. Ragazzo timido e introverso nella quotidianità, un cannibale in area di rigore. Fin dall'esordio pirotecnico con la maglia francese del Sochaux. La tripletta al Bordeaux, in appena sette minuti, è entrata di diritto negli annali del calcio transalpino. Menez aveva appena 17 anni e una voglia matta di sfondare.
TALENTO IN ERBA - Si dice che Ferguson gli abbia messo gli occhi addosso da quando aveva appena 13 anni. Nonostante le lusinghe dei Red Devils nel 2006 si è trasferito al Monaco. L'ordine è stato impartito dal principe Alberto in persona, suo grande estimatore e per certi versi conterraneo. Menez è nato infatti a Longjumeau, cittadella di 20mila abitanti a nord di Parigi, della quale Ranieri si fregia del titolo di conte.
ALLEZ LES BLEUS - A Menez, oltre al trasferimento in un grande club d'Europa manca ancora la maglia della nazionale maggiore, ma è solo una questione di tempo. Nell'attesa ha lasciato il segno nei tornei giovanili, vincendo nel 2004 l'Europeo under 17 contro la Spagna di Fabregas. Il monegasco faceva coppia in attacco con Benzema, supportato da Nasri e Ben Harfa. Ovvero i quattro moschettieri del nuovo corso transalpino. Il suo contratto con il Monaco scade nel 2010, ma l'impressione è che in pochi giorni diventerà carta straccia.



Ora credo che le milanesi dovranno iniziare a temere seriamente la Roma, anche se l'Inter qualcosa già lo ha assaporato! [SM=x1543720]
28/08/2008 00:36
 
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FIUMICINO (ROMA), 27 AGO - L'attaccante Jeremy Menez e' a Roma. La firma del contratto che lo leghera' alla societa' giallorossa e' attesa per domani. L'acquisto del 21enne Menez, legato al Monaco fino al 2010, dovrebbe costare alla Roma 12-13 milioni di euro. A soli 18 anni Menez segno' con la maglia del Sochaux una tripletta al Bordeaux, diventando cosi' il calciatore piu' giovane in assoluto ad aver segnato tre gol in una gara di Ligue 1.

[IMG]http://i37.tinypic.com/2z8nlsp.jpg[/IMG]

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28/08/2008 01:06
 
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Re:
sparco76, 28/08/2008 0.36:

FIUMICINO (ROMA), 27 AGO - L'attaccante Jeremy Menez e' a Roma. La firma del contratto che lo leghera' alla societa' giallorossa e' attesa per domani. L'acquisto del 21enne Menez, legato al Monaco fino al 2010, dovrebbe costare alla Roma 12-13 milioni di euro. A soli 18 anni Menez segno' con la maglia del Sochaux una tripletta al Bordeaux, diventando cosi' il calciatore piu' giovane in assoluto ad aver segnato tre gol in una gara di Ligue 1.

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ciao sparco...non ho la piu' pallida idea ddi questo giocatore quindi aspetto fiducioso di vederlo all'opera...speriamo non sia una bufola...sempre forza magica


28/08/2008 02:47
 
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Re: Re:
beboroma, 28/08/2008 1.06:



ciao sparco...non ho la piu' pallida idea ddi questo giocatore quindi aspetto fiducioso di vederlo all'opera...speriamo non sia una bufola...sempre forza magica





Bebo, tranquillo, lo seguo da tempo il ragazzino, è un fenomeno! e da più di me (che nulla conto)lo segue Mr. Spalletti che lo sognava da un annetto circa! è un gran giocatore, sia trequartista che esterno, molto duttile, tecnica da brivido, dribling ubriacante.....lo menano spesso i difensori, ma anche lui è non si fa pregare! secondo me è un ottimo acquisto che rende la rosa completa, certo però che se arrivasse anche Drenthe dal Real Madrid (come qualcuno vocifera) bè inizierei a sognare veramente un bel 27 maggio 2009!
[SM=x1465778]

28/08/2008 13:51
 
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BEBO LEGGI QUI
OSCAR DAMIANI SU MENEZ: ´VALE CRISTIANO RONALDO E KAKÀ´

Le parole di Oscar Damiani, agente Fifa e profondo conoscitore del calcio francese, rilasciate al Corriere dello Sport:

"Menez? Parliamo di un giocatore forte, con qualità eccezionali. Credo che senza mezzi termini uno come lui, con il suo talento, possa essere accostato a Cristiano Ronaldo o Kakà. Questo per far capire di quali potenzialità parliamo a livello di mezzi tecnici. Menez ha un gran fisico ma anche una incredibile velocità. In Francia lo ritengo assolutamente più forte di Nasri e Ben Arfa, semmai ai livelli di Benzema. Come attaccante esterno nel 4-2-3-1 della Roma è perfetto se parte da sinistra. Come Mancini per intenderci. Perplessità? Adesso deve crescere sul piano del carattere, per quel che riguarda la qualità credo di poter dire che ha anche margini di ulteriore miglioramento".
28/08/2008 14:03
 
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Re: BEBO LEGGI QUI
sparco76, 28/08/2008 13.51:

OSCAR DAMIANI SU MENEZ: ´VALE CRISTIANO RONALDO E KAKÀ´

Le parole di Oscar Damiani, agente Fifa e profondo conoscitore del calcio francese, rilasciate al Corriere dello Sport:

"Menez? Parliamo di un giocatore forte, con qualità eccezionali. Credo che senza mezzi termini uno come lui, con il suo talento, possa essere accostato a Cristiano Ronaldo o Kakà. Questo per far capire di quali potenzialità parliamo a livello di mezzi tecnici. Menez ha un gran fisico ma anche una incredibile velocità. In Francia lo ritengo assolutamente più forte di Nasri e Ben Arfa, semmai ai livelli di Benzema. Come attaccante esterno nel 4-2-3-1 della Roma è perfetto se parte da sinistra. Come Mancini per intenderci. Perplessità? Adesso deve crescere sul piano del carattere, per quel che riguarda la qualità credo di poter dire che ha anche margini di ulteriore miglioramento".



beh se lo dice Damiani...ma non fa il procuratore?? una categoria di persone da togliere dalla faccia della terra, beh comunque aspetto e vedremo tanto ormai manca poco.
[SM=x1539146]


28/08/2008 14:25
 
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Re: Re: BEBO LEGGI QUI
beboroma, 28/08/2008 14.03:



beh se lo dice Damiani...ma non fa il procuratore?? una categoria di persone da togliere dalla faccia della terra, beh comunque aspetto e vedremo tanto ormai manca poco.
[SM=x1539146]





A parlare benissimo di Menez è uno che lo conosce da vicino: il portiere del Monaco Flavio Roma. "Ha appena 22 anni e non vorrei esagerare con i paragoni ma posso dire che potenzialmente è un campione, e ha tutte le carte in regola per arrivare ai livelli di Zidane - ha detto a Radio Radio - Menez è fortissimo, ha nelle sue migliori doti tecniche la velocità e credo che saprebbe adattarsi benissimo al gioco di Spalletti. E' un giocatore duttile, e può ricoprire diversi ruoli, anche se preferisce giocare in appoggio alle punte, esterno a sinistra. Non lo si può considerare una vera punta - ha proseguito - ma anche se non segna moltissimo sa fare assist geniali, mandando in porta chi gli gioca accanto".
[Modificato da sparco76 28/08/2008 14:25]
29/08/2008 07:51
 
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Ufficiale
L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver sottoscritto con l’AS MONACO FOOTBALL CLUB S.A. il contratto per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore JÉRÉMY MENEZ, con effetti a decorrere dalla data odierna.
Per l’acquisizione di tale diritto, l’A.S. Roma riconoscerà all’AS Monaco Football Club un corrispettivo di € 10,5 milioni, da pagarsi in quattro rate, di cui la prima, di € 3 milioni, alla sottoscrizione del contratto di trasferimento, la seconda di € 3 milioni, entro il 31 agosto 2009, la terza, di € 3,5 milioni, entro il 31 agosto 2010, e la quarta di € 1 milione, entro il 31 dicembre 2010.
Inoltre, l’A.S. Roma riconoscerà all’AS Monaco Football Club un corrispettivo variabile di € 1,5 milioni, qualora acquisisca nel corso delle stagioni sportive 2008-2009 o 2009-2010, o 2010-2011, il diritto di disputare l’Uefa Champions League.
Con il Calciatore è stato sottoscritto un contratto economico per le prestazioni sportive di durata quadriennale, che prevede il riconoscimento di un emolumento lordo di € 2,3 milioni, per le stagioni sportive 2008/2009, e 2009/2010, di € 2,5 milioni, per la stagione sportiva 2010/2011, e di € 2,7 milioni, per la stagione sportiva 2011/2012, oltre a premi individuali al raggiungimento di predeterminati obiettivi sportivi per presenze; nell’ambito delle intese raggiunte, è stato concesso al Calciatore il diritto di recedere dal contratto economico per le prestazioni sportive, a decorrere dalla stagione sportiva 2010/2011, a fronte di un corrispettivo di 25 milioni di euro.

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[Modificato da sparco76 29/08/2008 07:52]
29/08/2008 08:15
 
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MILANO, 28 agosto 2008 - Non poteva che essere lei, l'erede designata. Oggi è arrivata la nomina ufficiale, quasi in contemporanea con l'ultimo acquisto della società, il giovane francese Jeremy Menez: Rosella Sensi è il nuovo presidente della Roma. Già amministratore delegato della società giallorossa, Rosella succede al padre Franco, scomparso pochi giorni fa, il 17 agosto. Adesso ricoprirà entrambe le cariche al vertice della società, almeno fino al prossimo novembre, quando verranno ridefiniti i ruoli del Consiglio d'amministrazione.
UNA DONNA AL COMANDO - Nata il 18 dicembre 1971 a Roma, Rosella è stata la prima (e finora unica) donna a sedere sulla poltrona di amministratore delegato di una squadra di calcio di Serie A. Nel 2006 è stata nominata vicepresidente vicario della Lega Calcio. La sua gestione ha dovuto fare i conti coi problemi di bilancio della società, ma la Roma ha continuato a essere una squadra di vertice. Così come voleva papà Franco.
AUGURI ISTITUZIONALI - Alla neo-presidentessa sono giunti gli auguri del sindaco di Roma Gianni Alemanno: "E' chiamata a continuare l'opera di suo padre e a rappresentare il futuro di una squadra che sta nel cuore della città di Roma. Sono sicuro che le sue capacità professionali e la passione che attraversa la sua famiglia le permetteranno di ottenere i migliori risultati". Auguri anche dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo: "Desidero complimentarmi con Rosella Sensi per il nuovo incarico di presidente. Ricevendo il testimone da suo padre Franco, che tutti ricorderemo come un grande presidente e un uomo appassionato, Rosella giunge al vertice della squadra con un importante bagaglio di esperienza maturata sul campo". Complimenti anche dal presidente della Provincia Zingaretti: "Una garanzia per i tifosi".

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29/08/2008 13:34
 
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Le parole di Marco Simone ai micofoni di Centro Suono Sport:

«Menez farà sicuramente innamorare i tifosi della Roma. Un ragazzo giovane, insieme a Benzema e Ben Arfa rappresenta una delle stelle dell'attuale calcio francese. Con il suo arrivo in Italia fa un salto di qualità, sia dal punto di vista della società che della squadra. Alla Roma consiglio di aspettarlo. Menez ha un modo di giocare che a volte può sembrare un pò "addormentato", sul modello brasiliano. Ha, però, una capacità straordinaria di avanzare palla al piede. È stato selezionato perchè è capace di essere offensivo sul lato sinistro, ma si inserisce bene anche dietro l'attaccante. Da esterno si esprime meglio, lo ha fatto anche nel Monaco. Ha scelto la squadra più idonea al suo modo di giocare. Nella Roma di Spalletti penso possa essere inquadrato per diventare un grande giocatore. Ha facilità nel trasmettere l'ultimo passaggio ed essere utile al terminale offensivo. Potrebbe anche fare i suoi sette, otto gol all'anno. Le sue prospettive sono… mondiali, sulle doti tecniche del ragazzo non ci sono dubbi. È sul dossier del Barcellona. Io ho parlato più volte con gli spagnoli. Se il giocatore francese non avesse avuto il problema di pubalgia, lo avrebbero valutato più forte di Benzema. È in una fase di recupero dalla pubalgia, è stato impiegato nelle prime battute del campionato francese per riprendere il ritmo e quindi va gestito bene per evitare che entri in affaticamento».

Il dottor Brozzi ha diffuso una nota con la quale ha fatto chiarezza sulle condizioni fisiche di Menez.

A seguito di quanto diffuso in data odierna da taluni Organi di Informazione in merito alle condizioni fisiche del calciatore Jérémy Ménez, il responsabile dello Staff Sanitario dell’A.S. Roma, dottor Mario Brozzi, precisa: “Il calciatore è stato sottoposto in mattinata, come da protocollo vigente, a visite mediche e test fisici per la pratica agonistico sportiva; ancorché lo stesso sia stato recentemente sottoposto ad intervento chirurgico per una sindrome pubalgica, è risultato perfettamente idoneo e pertanto è a disposizione dell’allenatore”.
[Modificato da sparco76 29/08/2008 13:35]
29/08/2008 13:36
 
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Totti ed i rigori
Il Premio Nobel per la letteratura Camilo José Cela definiva il calcio di rigore “la pena di morte del calcio”, espressione volutamente esasperata e di grande effetto per dare un peso rilevante a questa invenzione da attribuire al portiere nord-irlandese William McCrum, che lo propose ufficiosamente intorno al 1890 con lo scopo di punire e rendere meno irruenti gli interventi dei propri compagni di difesa sugli attaccanti della squadra avversaria; che sia definito anche “massima punizione” ci può stare, esageravano gli stessi nord-irlandesi quando lo chiamavano “calcio della morte”, proponendo oltretutto, secondo leggende anglosassoni, addirittura l’arresto per chi lo sbagliava con l’accusa di “manifesta incapacità a calciare”.
Mai pena sarebbe stata più ingiusta, se a calciare e a sbagliare un rigore fosse stato Francesco Totti, che dimostrazioni di abilità nel calciare e in tutte le altre qualità tecniche nell’arte “pallonara”, ne ha date a iosa nella sua splendida carriera.
L’ultimo rigore sbagliato domenica in Supercoppa Italiana brucia logicamente un po’ di più in quanto avrebbe consegnato alla Roma un altro trofeo, ma Francesco con i suoi errori dal dischetto, poche volte è stato “letale” alla sua squadra e sono i numeri a dirlo.
Quello sbagliato domenica al “Meazza” è stato il rigore numero 65 calciato dal Capitano in competizioni ufficiali (Campionato, Coppe Nazionali, Coppe Europee, e Nazionale “A”) da quando è professionista, di questi 50 (pari al 76,92%) sono stati realizzati, mentre 15 (pari al 23,08%) sono stati sbagliati; ma andiamo a vedere il dettaglio per competizione.

Campionato: è proprio in questa competizione, che Francesco Totti ha sbagliato di più (anche considerato il gran numero di rigori calciati); in Serie “A” il “numero 10” giallorosso a fin qui calciato 51 rigori in 48 diverse partite (contro Cagliari per 2 volte e 1 volta contro l’Atalanta calciò 2 rigori in una partita), realizzandone in totale 39 (pari al 76,47%) e fallendone 12 (pari al 23,53%).
In 8 casi i rigori battuti e realizzati da Totti hanno fruttato altrettante vittorie, altrettanti i casi nei quali con la realizzazione del Capitano si è arrivati al pareggio.
Nel caso invece dei rigori falliti, per 2 volte in conseguenza dell’errore non si è raggiunta la vittoria, mentre una sola volta l’errore ha significato sconfitta, e precisamente nell’occasione del primo errore dal dischetto di Francesco il 25 ottobre 1998, contro Sebastiano Rossi del Milan, in un Milan-Roma finito poi 3 a 2.
C’e da mettere in risalto che gli errori di Totti dagli undici metri, hanno privato la Roma di soli 5 punti e negli altri 9 casi l’errore non ha impedito alla Roma di vincere.
Il primo rigore fu calciato e realizzato in un Piacenza-Roma 3 a 3 il 10 maggio 1998 e ad essere battuto per primo fu Matteo Sereni.
Il portiere più battuto da Francesco dal dischetto è Antonio Chimenti, vittima di ben 6 realizzazioni del Capitano, mentre chi meglio si è opposto risulta essere Gianluca Pagliuca, portiere contro il quale Totti ha dovuto arrendersi per 2 volte.

Coppa Italia e Supercoppa Italiana: a parte il più volte citato rigore sbagliato dell’ultima finale di Supercoppa di domenica, nell’altra competizione, la Coppa Italia, Totti ha uno “score” di 4 realizzazioni su 5 tiri dal dischetto; dei 4 centri 2 appartengono a “lotterie finali” dagli undici metri e 2 ai tempi regolamentari.
Il primo centro per Francesco arrivò contro Pinato dell’Atalanta nell’edizione della Coppa Italia del 1998-1999 finita poi in quella medesima partita persa ai rigori dalla Roma per 5 a 6.
Il suo unico errore nell’edizione del 2004-2005 contro Handanovic dell’Udinese, ma si riscattò ribadendo a rete la respinta del portiere.

Coppe Europee (Uefa e Champions League): in questo ambito 4 centri su 5 tentativi, il primo dei quali in un Roma-Zurigo di Coppa Uefa il 24 novembre 1998, contro il portiere nigeriano Shorunmu.
In Coppa Uefa quindi 2 centri su 2, entrambi decisivi ai fini del successo, l’altro realizzato, oltre a quello descritto, arrivò l’anno successivo contro il Newcastle.
In Champions League invece 2 centri su 3, queste 2 realizzazioni comunque, non hanno mai dato la vittoria finale alla Roma, una volta battuta dal Real Madrid ed una volta dal Valencia; l’unico rigore fallito da Francesco in Champions League, risale all’edizione 2006-2007, quando si fece parare il penalty da Nikopolidis in Roma-Olympiacos finita poi 1 a 1.

Nazionale “A”: la storia dei rigori di Francesco in Nazionale ci porta inevitabilmente a ricordare il “cucchiaio” a Van Der Sar nella semifinale dell’Europeo del 2000 in Olanda, oltre a quello non meno importante dell’ultimo Mondiale, contro l’Australia, dove il Capitano si trovò a calciare forse il pallone più pesante della sua carriera.
Un altro rigore decisivo, il suo primo in nazionale, lo tirò e lo realizzò in un Italia-Bielorussia contro il portiere Khomutovsky, in un match di qualificazione ai mondiali, e finito 4 a 3 per gli azzurri, il 13 ottobre 2004 al “Tardini” di Parma.

In conclusione: sarà stato indiscutibilmente pesante l’ultimo l’errore, ma anche le “variabili” legate alla condizione emotiva e fisica hanno avuto sicuramente il loro peso; questione di centimetri e avremmo parlato di altre cose, anche se l’occasione è stata propizia per sviscerare la storia di Totti con i rigori, storia che narra e testimonia che Francesco alla sua “amata” oltre al trofeo perso domenica (e non solo per il suo errore) ha tolto veramente poco: 7 punti in 11 anni di tiri dal dischetto, ci pare sopportabile per buona pace dei nord-irlandesi…
29/08/2008 19:32
 
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Allenamento pomeridiano quest’oggi per la Roma in vista della gara di domenica contro il Napoli. Si vede per la prima volta in campo Menez. Il nuovo acquisto giallorosso fa già coppia fissa con il connazionale Mexes, che gli fa anche da traduttore. Aquilani e Perrotta non sono scesi sul terreno di gioco: il mediano di Montesacro soffre per una contusione al collo del piede, mentre il compagno di nazionale è alle prese con un problema al tendine d'Achille. Solo fisioterapia per loro e presenza in dubbio per la prima di campionato contro il Napoli. Domani sarà da verificare la gestione del dolore. Ancora convalescenti Totti e Taddei, che hanno svolto l'ormai solito lavoro differenziato: il capitano si è concentrato in palestra, mentre il brasiliano ha eseguito esercizi sul campo. Anche la presenza di questi ultimi è in forte dubbio per domenica. Gli uomini a disposizione di Spalletti sono arrivati in campo alle 15.20 e dopo un breve riscaldamento hanno effettuato un esercizio per la circolazione e il possesso di palla. I giocatori, divisi in due gruppi, sono stati quindi chiamati ad un lavoro tattico a campo ridotto, per poi proseguire con la consueta partitella. Con i verdi: Pipolo, Cicinho, Loria, Panucci, Tonetto, De Rossi, Pizarro, Virga, Baptista ed Esposito. Con la fratina bianca: Arthur (Doni), Cassetti, Mexes, Juan, Riise, Brighi, Alzarez, Vucinic, Menez, Okaka. Il tecnico di Certaldo ha provato Menez come esterno sinistro e il francese ha risposto subito con una doppietta: di astuzia la prima rete (sfruttata una ribattuta corta di Pipolo), quindi una conclusione di prima intenzione dall'altezza del vertici sinistro dell'area di rigore. Il match in famiglia si è concluso con il risultato di 3-1 in favore dei bianchi: di Vucinic e Baptista le altre reti. Fuori dai cancelli di Trigoria erano presenti circa una trentina di tifosi.

GARA: Roma-Napoli (Serie A, domenica ore 15)
INDISPONIBILI: /
DIFFIDATI: /
SQUALIFICATI: /
IN DUBBIO: Taddei, Totti, Aquilani e Perrotta
PROBABILE FORMAZIONE: Doni; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Aquilani, Baptista; Vucinic
29/08/2008 19:36
 
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29 agosto 2008 La conferenza stampa di Menez

Cosa vuol dire per te essere un giocatore della Roma?
“Per me è un piacere essere una in grande squadra come la Roma e potermi allenare con dei grandi campioni”.

Sei più simile a Cassano o a Zidane come calciatore?
“Zidane è Zidane. Cassano è Cassano. Non voglio fare paragoni sono qui per dimostrare le mie qualità”.

Che ruolo prediligi ricoprire esterno d’attacco o trequartista?
“Non mi piace darmi delle definizioni anche perché compete all’allenatore scegliere in che ruolo giocherò. Sicuramente sono stato preso per le mie caratteristiche tecniche e per il modo di giocare in attacco”.

Speri di giocare domenica?
“Sarà l’allenatore a decidere. Spero comunque di poter giocare subito e vincere”.

Che tipo di giocatore sei e quali sono i tuoi hobby? Hai voglia di dire qualcosa ai tifosi?
“Spero di riuscire a giocare già domenica. Per il resto sono un ragazzo normale che fa cose normali e cercherò di dimostrare quello che so fare. So che a Roma c’è un pubblico molto caldo, spero di entrare presto nei loro cuori”.

Con chi hai legato di più dei giocatori? Conosci già Totti?
“Sicuramente ho avuto modo di legare di più con Mexes perché parla francese e già lo conosco. Lui mi ha parlato di Totti, oggi gli parlerò per la prima volta”.

A quale campione del calcio ti ispiravi quando eri più giovane?
“Zidane è un grande campione in Francia è un campione per tutti. Ha giocato anche in Italia, in un grande campionato”.

Su Youtube abbiamo avuto modo di ammirare le tue qualità di calciatore. Che messaggio mandi ai difensori italiani?
“Youtube forse ha esagerato un po’, ha fatto vedere solo le cose più belle. Giocherò in una grande squadra con grandi calciatori e spero di lavorare bene e vincere qualcosa per poi essere convocato in nazionale”.

Che cosa pensi dei sorteggi di ieri di Champions League? Secondo te la Roma può arrivare in finale?
“La Roma ha tutte le qualità per arrivare fino in fondo. Tutte le squadre di Champions sono forti. Ci arriveremo solo con tanto lavoro e applicazione. Sarebbe bello giocare la finale proprio a Roma”.

Cosa ti è mancato rispetto ai tuoi coetanei Benzema e Nasri?
“Questo è un po’ il calcio, ci sono cose che non si spiegano. Io ho deciso di restare al Monaco e forse non aver giocato in squadre più importanti mi ha penalizzato. Vado avanti lavorando duro sperando di arrivare presto al top”.

Hai avuto problemi di pubalgia, com’è ora la tua condizione fisica?
“Ho avuto dei problemi di pubalgia una cosa abbastanza comune, sono stato operato a giugno e dopo ho continuato a giocare e ad allenarmi con il Monaco. Ormai è un problema risolto”.

Giuly ha detto che alla Roma ci si allena troppo. Hai timore di Spalletti?
“Il calcio è soprattutto impegno, non mi spaventa lavorare troppo”.

Che idea ti sei fatto del gioco della Roma?
“La seguivo in televisione e sicuramente la Roma è la squadra che gioca il miglior calcio in Italia. Sono contento di giocare qui e spero di migliorarmi”.

Pensi di avere problemi di inserimento?
“No, non penso di avere problemi di inserimento”.

Quando ti ha cercato la Roma per la prima volta?
“Ci sono stati in precedenza dei contatti con i miei agenti ma la svolta è stata dopo l’amichevole con il Monaco e da lì non c’è stata esitazione”.

Ti hanno cercato altre squadre?
“Si, ma la squadra che mi ha voluto di più è stata la Roma”.

Tra queste c’era anche il Manchester United?
“Si c’è stato un contatto con i miei agenti”.

A Roma per vincere cosa?
“Vincere qualcosa è il desiderio di ogni calciatore. Speriamo di iniziare da domenica”.

Quanto ha influito Mexes nella tua scelta di venire a Roma?
“Sicuramente è importante che ci sia un giocatore francese per il mio inserimento ma la volontà è stata del Club e sicuramente la mia”.

L'arrivo a Roma accelererà una chiamata da parte della Nazionale?
“Uno degli obiettivi di giocare nella Roma è di ottenere la convocazione per la nazionale nella mia selezione”.

Hai preso il numero 24, una maglia che apparteneva a Marco Delvecchio. Conosci questo giocatore, che ha fatto molti gol alla Lazio nei Derby?
“Spero di segnare tanto in campionato e non solo nei derby. Spero di emulare un campione come Marco Delvecchio che ha giocato molti anni a Roma”.
29/08/2008 19:40
 
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Signore e Signori, Jeremi Menez:

it.youtube.com/watch?v=8b0ijzDjagI

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30/08/2008 13:19
 
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Le parole di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, in conferenza stampa alla vigilia della prima gara di campionato contro in Napoli.

Roma-Napoli sarà una gara delicata. Che match prevede? Che Napoli si aspetta? Che messaggio vuole mandare alle tifoserie?

«Sarà una partita delicata perché è la prima e abbiamo davanti una buona squadra, che ha fatto bene nel campionato precedente. Facendo acquisti mirati. Rappresenta una città importante del palcoscenico calcistico. Sarà una gara difficile. Noi siamo pronti. E mi farebbe piacere che come noi facciamo attraverso il gioco, portando gioia facessero gli sportivi sugli spalti».


Le condizioni di Aquilani e Perrotta, chi la preoccupa di più?

«Aquilani e Perrotta devo rivederli. Perrotta mi preoccupa, ma bisognerà vedere bene. Aquilani penso ce la farà. Ma vanno visti sul campo e va fatto un consulto medico».


È terminato il calciomercato? È stato un mercato che ha migliorato la Roma?

«Penso che non si faccia più nulla e può darsi che qualcuno possa andare a giocare con continuità. Per quello che ha fatto la Roma, lo ritengo un mercato importante, corretto, con intenzioni giuste. Anche come prospettive di crescite. C’è chi ha fatto meglio, ma noi siamo in grado di poter opporre una forza compatta ad altri colossi».

Chi è la candidata alla scudetto? Chi – figurine alla mano – è davanti?

«Non contano le figurine, perché c’è lo sviluppo che diventa fondamentale e appiattisce molto i valori».


La Roma è più forte dell’anno scorso?

«Conta poco avere un giocatore in più o in meno, se non lo hai allenato, se non hai la mentalità giusta».


Atleticamente sta meglio il Napoli?

«Loro hanno il supporto dello scorso campionato e della qualificazione in Coppa Ueda. È una squadra fatta bene, di corsa. Noi siamo in condizioni di vincere la gara».


La Roma è tra le favorite alla vittoria dello scudetto?

«La Roma è tra le cinque o sei squadre importanti del campionato».

Aquilani e Perrotta?

«Spero ce la facciano entrambi. Come mi avrebbe fatto piacere avere a disposizione Taddei e, ancor di più, Totti. In queste situazioni si dice di avere la rosa con qualche calciatore in più, di esperienza e di mestiere, per sopperire. Se la Roma ha lavorato bene in questa direzione, dobbiamo essere in grado di far bene una partita anche se manca un elemento».

Mourinho ha comunicato nove uomini della formazione. È un vantaggio o una dimostrazione di sicurezza?

«La situazione di cui dispone gli fanno dire così. Se avesse avuto tutti a disposizione, avrebbe detto tutti… Io ne ho qualcuno a disposizione in più e non li dico».

Come sta Totti?

«Fa le cure, è fermo. Bisogna vedere».

Serve un’alternativa a Taddei?

«Noi siamo nelle condizioni di sistemare gli 11 in campo in modo corretto, al di là che poi nello specifico si possa andare a trovare qualcosa per migliorare. Il mercato è aperto e può venir fuori l’occasione che qualsiasi società potrebbe essere pronta ad accogliere».

La finale di Supercoppa ha lasciato anche indicazione positive?

«A me ha dato solo indicazioni e risposte positive, a parte l’amarezza dei rigori. Perché abbiamo iniziato titubanti, ma poi portato la gara in condizioni di essere chiusa, contro l’Inter a Milano. Abbiamo confermato che ce la possiamo giocare».


Cicinho, come lo ha trovato?

S’è allenato bene, ha fatto quello che doveva fare».


Lei aveva parlato di riveder il discorso del portiere di riserva?

«Siamo tranquilli. Bisognerebbe che capitasse qualcosa di particolare».


Sarà un campionato difficile, il primo senza Franco Sensi. Sarò un motivo in più per vincere?

«Si. Io penso che il ricordo e soprattutto l’esempio che ha dato Franco Sensi a questa città ed a questa società, ci accompagnerà sempre e quindi sarà un valore aggiunto sul campo contro gli avversari».

Quale sarà la sorpresa della serie A?

«Il Napoli confermerà quello che ha fatto vedere. Così come la Sampdoria. La Lazio tornerà a certi livelli. La Fiorentina per quello che ha fatto è già una grande. Sarà un campionato difficile».


Ha dato consigli ai suoi ragazzi per evitare di ripetere il 4-4 dello scorso anno?

«I consigli se li sanno dare da soli. Si tenta sempre di organizzare qualcosa in base a cosa incontreremo».


Si considera soddisfatto, molto soddisfatto o entusiasta del mercato giallorosso?

«Mi ritengo soddisfatto perché si è lavorato per le possibilità che avevamo, cercando di migliorare la causa. Bisogna andare a prendere per quelle che sono le possibilità, le prospettive, per quello che bisogna sistemare. Non si può andare a prendere la persona precisa, come è successo. Poi è arrivato Baptista, però».


Ha rimpianti per Mutu?

«Avevamo lavorato su di lui, la Fiorentina ha deciso di tenerlo. Ma Siamo stati bravi a prendere Baptista».


È arrivato il transfer per Menez?

«Si. Sarà convocato. Il ragazzo non ha avuto la possibilità di allenarsi con continuità. Io ho fiducia in tutti i miei calciatori, ma per giocare dal primo minuto bisogna vedere».
31/08/2008 17:52
 
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Lo scorso anno, nel 4-4 dell'Olimpico tra Roma e Napoli, a vincere fu lo spettacolo. Dodici mesi dopo, finisce 1-1 e a trionfare sono i rimpianti. Tanto giallorossi quanto partenopei. Al vantaggio di Aquilani al 26' del primo tempo, risponde Hamsik al 10' della ripresa. Poi, nonostante l'espulsione di Santacroce, arrivano le due occasioni sprecate di Lavezzi e quella buttata al vento da Menez. E con loro i rimpianti di Spalletti e Reja.

LE PAGELLE

Aquilani 7: Quello che per mesi è stato l'oggetto del desiderio della Juve, si ritrova ad essere l'uomo copertina della Roma 2008/09. La sorpresa, però, considerata la qualità del personaggio in questione, è relativa. Corre per due e impegna la difesa avversaria per tre. Non basta, però. E Spalletti deve trovare le risposte giuste.

Denis 5.5: Lo zero fatto segnare nella casella 'gol fatti' nel 5-0 contro il Vllaznia aveva fatto temere il peggio. In realtà l'attaccante argentino mostra buone qualità tecniche. Bravo soprattutto nell'uno contro uno, ha la colpa di non far sentire la sua presenza in area di rigore. Un brutto vizio da cancellare in fretta.

Menez 5.5: L'ovazione dell'Olimpico al momento del suo ingresso in campo è quella solitamente riservata ai grandi campioni. Gente come Zidane, tanto per rimane in ambito transalpino. Lui, però, dal primo istante in cui è arrivato in Italia ha sempre rifiutato ogni paragone. Soprattutto i più scomodi. Nell'augurargli buona fortuna, siamo solidali con lui.

Baptista 5: La 'Bestia', costretto nella morsa del duo Maggio-Santacroce, fa la figura dell'agnellino. Una volta espulso il 22enne difensore partenopeo, ti aspetti la zampata vincente che, però, non arriva mai.

Hamsik 7: Lo slovacco inizia da dove aveva cominciato. Ovvero da standard di gioco ampiamenti superiori alla media. Tra gli artisti del centrocampo romanista (De Rossi e Pizarro) l'oscar del migliore in campo se lo prende lui.

Lavezzi 6: L'istinto è quello di dargli un 8 per la facilità con cui si crea da solo un paio di palle gol. La ragione consiglierebbe di dargli un 4 per l'imperdonabile facilità con cui le sbaglia regolarmente. La matematica impone un 6 politico.

IL TABELLINO:
Roma-Napoli 1-1
Roma (4-2-3-1): Doni 6.5; Cicinho 6 (18'st Menez 5.5), Mexes 6, Juan 6, Riise 5.5 (27'st Tonetto sv); De Rossi 6, Pizarro 6; Cassetti 6, Aquilani 7, Baptista 5 (36'st Okaka sv); Vucinic 6. A disp. Arthur, Panucci, Loria, Tonetto, Brighi, Menez, Okaka. All. Spalletti
Napoli (3-5-2): Iezzo 6.5; Santacroce 5, Cannavaro 5.5, Contini 6; Maggio 5.5, Blasi 6, Gargano 6, Hamsik 7 (31'st Pazienza sv), Vitale 6 (22' Rinaudo 6); Lavezzi 6, Denis 5.5 (38'st Zalayeta sv). A disp. Navarro, Rinaudo, Montervino, Pazienza, Grava, Pià, Zalayeta. All. Reja
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatori: 29'pt Aquilani (R), 10'st Hamsik (N)
Ammoniti: Vitale (N), Aquilani (R), Santacroce (N), De Rossi (R)
Espulsi: 9'st Santacroce (N, doppia ammonizione)
31/08/2008 19:36
 
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O' rapace


suca [SM=x1272128]
31/08/2008 23:22
 
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Re:
trophies, 31/08/2008 19.36:



suca [SM=x1272128]




[SM=x1495854] [SM=x1495893]
31/08/2008 23:38
 
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Rosella Sensi, presidente della Roma, non è presente allo stadio Olimpico dove oggi i giallorossi ospitano il Napoli nel match valido per la prima giornata di campionato. In tribuna è presente la signora Maria Sensi, con le figlie Cristina e Silvia. Sui maxi-schermi dello stadio, sulle note di "Candle in the wind" di Elthon John, sono state trasmesse immagini per ricordare Franco Sensi, scomparso lo scorso 17 agosto. La signora sensi ha messo delle rose sulla poltroncina dove sedeva il marito. In tribuna d'onore c'è stato un lungo applauso.
01/09/2008 16:32
 
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L'Argonauta
Caro sparco...mah speriamo che sia solo questione di preparazione, io come al solito lascio agli altri le chiacchiere per fare le mie considerazioni personali su quello che vedo.

La partita e' finita con un risultato giusto considerate le varie occasioni da ambo le parti con un primo tempo a favore dei giallorossi e un secondo in mano ai partenopei.

Detto cio' veniamo ai nuovi acquisti della Roma.... spero solo che sia un problema di ambientamento, nuovi schemi, clima diverso.... altrimenti caro sparco c'e' da piangere visto il rendimento.

Il piu' deludente sicuramente Baptista ex Real e non vorrei che continui la solita legge del piu' forte, nel senso che squadre come il Real non si liberano di un giocatore ancora in forma e all'altezza di giocare in una delle squadre piu' forti al mondo...
Stesso discorso per Rise in difficolta' sulla sua fascia anche se in verita' non era appoggiato da nessuno dei suoi compagni.
Il francese aspetto a giudicarlo anche se nell'occasione capitatogli un campione l'avrebbe gestita con maggior perizia.

Il Vucinic indolente come al solito, un paio di numeri nulla piu'.

fortuna che le rivali hanno pareggiato.

Non rimane che aspettare e sperare.....soprattutto che si ristabilisca il pupone troppo importante per gli schemi di Spalletti.

dimenticavo....Okaka questo oggetto misterioso di cui si fa tanto un gran parlare e' di un ridicolo incredibile ha un controllo del pallone che fa ridere i polli...se questa e' l'alternativa in attacco siamo a cavallo [SM=x1449910]
[Modificato da beboroma 01/09/2008 16:35]
01/09/2008 17:34
 
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Re:
beboroma, 01/09/2008 16.32:

Caro sparco...mah speriamo che sia solo questione di preparazione, io come al solito lascio agli altri le chiacchiere per fare le mie considerazioni personali su quello che vedo.

La partita e' finita con un risultato giusto considerate le varie occasioni da ambo le parti con un primo tempo a favore dei giallorossi e un secondo in mano ai partenopei.

Detto cio' veniamo ai nuovi acquisti della Roma.... spero solo che sia un problema di ambientamento, nuovi schemi, clima diverso.... altrimenti caro sparco c'e' da piangere visto il rendimento.

Il piu' deludente sicuramente Baptista ex Real e non vorrei che continui la solita legge del piu' forte, nel senso che squadre come il Real non si liberano di un giocatore ancora in forma e all'altezza di giocare in una delle squadre piu' forti al mondo...
Stesso discorso per Rise in difficolta' sulla sua fascia anche se in verita' non era appoggiato da nessuno dei suoi compagni.
Il francese aspetto a giudicarlo anche se nell'occasione capitatogli un campione l'avrebbe gestita con maggior perizia.

Il Vucinic indolente come al solito, un paio di numeri nulla piu'.

fortuna che le rivali hanno pareggiato.

Non rimane che aspettare e sperare.....soprattutto che si ristabilisca il pupone troppo importante per gli schemi di Spalletti.

dimenticavo....Okaka questo oggetto misterioso di cui si fa tanto un gran parlare e' di un ridicolo incredibile ha un controllo del pallone che fa ridere i polli...se questa e' l'alternativa in attacco siamo a cavallo [SM=x1449910]




Caro Bebo, purtroppo condivido quello che hai scritto per il solo Okaka, non mi piace per nulla, chi lo paragona a Balottelli bestemmia! Per il resto ti dico che Riise a me è piaciuto, si è ambientato ed è già negli schemi di Spalletti, mentre Baptista sta giocando fuori ruolo con una condizione fisica ancora precaria, aggravata dai pochi minuti giocati nel real la scorsa stagione...Menez ha sbagliato un goal fatto, è vero, ma ho visto due dribbling che fanno ben sperare....ha talento! dobbiamo avere pazienza, Bebo, siamo alla prima, 3-4 settimane e la MAGICA ci farà sognare, vedrai che il Real si mangerà le palle a morsi per la Bestia!
02/09/2008 14:18
 
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Rosella Sensi al Corriere dello Sport
«La Roma è forte ed è quella che volevamo». Lo dice Rosella Sensi. Da presidente sembra quasi voglia spegnere sul nascere la polemica che sta montando in città.


Partiamo da Júlio Baptista.

«È un ragazzo sensibilissimo, domenica si è emozionato. Il pubbico, lo stadio, la prima volta. Lo seguo su Roma Channel e vi assicuro che in allenamento vedo un giocatore diverso: veloce, quasi prepotente».


Ci viene in mente il caso Mutu.

«Diciamo così: sono molto contenta che tra i due siamo riusciti a prendere Baptista. Non è vero che si tratta di una seconda scelta. I nostri tecnici li avevano messi sullo stesso piano: o l’uno o l’altro, due prime scelte. È arrivato quello giusto».

E Menez?

«Lui ha un carattere diverso. È aperto, non sfrontato. E si è visto in campo».


Il classico investimento.

«Giusto, anche se per la Roma una scelta del genere rappresenta un’eccezione. Di solito facciamo solo calcoli di qualità. I nostri tecnici studiano, osservano, valutano durante l’anno. Non si tratta mai di acquisti casuali. Siamo sicuri di aver lavorato bene. La Roma è fortissima. Anzi, no: non sono il tipo da superlativi. Diciamo che la Roma è forte e che via via è cresciuta secondo i piani di partenza».


È l’anno della Champions a Roma.

«Vorrei tanto dare una grande soddisfazione ai nostri tifosi, ma non fatemi dire altro. Certo, una volta ci si accontentava di entrare nei quarti. Ora si guarda oltre».


Definisca Spalletti.

«Un ottimo professionista ed un grande uomo».


È la Roma più forte di sempre?

«Anche quella dello scudetto non era male…».
03/09/2008 00:46
 
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Confusione. Ed una sottile paura, ancora silenziosa. Ai sostenitori romanisti, l’esordio in campionato di De Rossi & Co. non ha convinto. Per nulla. Al banco degli imputati, come spesso accade, vengono fatti accomodare i nuovi arrivati a Trigoria. Júlio Baptista, Menez e Riise non risvegliano nell’animo della tifoseria antiche speranze, per il momento. Sarà necessario un lungo lavoro in allenamento, per amalgamare il gruppo. Tuttavia Spalletti, durante la sosta dovuta agli impegni delle Nazionali, avrà a disposizione, degli acquisti estivi, il solo norvegese — oltre a Loria —. La Bestia ed il francese ex Monaco sono infatti stati chiamati rispettivamente da Dunga e Mombaerts, neo cittì dell'Under 21 transalpina.
Forse, all’allenatore di Certaldo sarebbe stato utile quantomeno un elemento in più per potenziare l’organico. Di Michele avrebbe fatto non poco comodo. Ma l’esterno si è accasato al West Ham, a titolo temporaneo oneroso e con diritto di riscatto a favore degli inglesi. Pradè ne ha preso atto. Per la campagna rafforzamenti invernale — in programma dal 7 gennaio al 2 febbraio prossimi — il club giallorosso potrebbe, però, spostare il mirino verso Crespo, cercato, con tutta probabilità, ieri durante le ultime ore a disposizione per il calciomercato. «Ad Hernan la Roma è sempre piaciuta, quando era al Chelsea le è stato molto vicino. Il tecnico lo voleva e parlò con il mio assistito, ma poi non si trovò un accordo. Vedremo a gennaio», le parole di Hidalgo, manager dell’argentino, a Radio Radio Tv.
Poco prima, Corvino, diesse gigliato, aveva riaperto una ferita ancor non del tutto rimarginata nella tifoseria capitolina. «Mutu? Quando Adrian, tramite il suo agente, mi ha detto che non era contento di restare alla Fiorentina, io da direttore sportivo, per un giocatore di 30 anni, ho ascoltato l'offerta della romanista di 20 milioni ed ho detto si. Poi la proprietà ha voluto tenere il romeno», la cronaca del 21 luglio scorso, del giorno nel quale le dirigenze si incontrarono per la prima volta e si strinsero le mani.
Al Fulvio Bernardini, comunque, non pensano più alla trattativa più singolare dell’anno. Domani, la squadra tornerà in campo per gli allenamenti, in vista della trasferta di Palermo, prevista per sabato 13, alle ore 18. Totti, Doni, Perrotta e Taddei dovranno recuperare dai guai fisici. Il capitano è alle prese con i postumi della distorsione alla caviglia sinistra, causata da un colpo di Maicon nella gara di Supercoppa; il portiere accusa ancora un forte dolore al ginocchio destro per una botta subìta contro il Napoli; l'incursore soffre tuttora per un'infiammazione al tendine d’Achille; mentre l'ala non ha smaltito lo stiramento al retto femorale della coscia destra, che lo tiene a fermo dalla fine di luglio. Esistono comunque le credenziali per ritenere che i quattro saranno almeno convocati per l’impegno siciliano. Mancheranno all’appello Juan e Júlio Baptista, convocati dalla Seleçao per gli impegni contro il Cile e la Bolivia. I due verdeoro rientreranno in Italia solamente il venerdì antecedente alla gara. Tardi, forse troppo per vederli scendere in campo il giorno seguente.
Aquilani, invece, ha oggi rimediato una contusione al collo del piede destro durante la seduta mattutina a Coverciano. Il centrocampista è stato poi trasportato in ospedale per alcuni accertamenti, che hanno dato esito negativo. Alberto ed il proprio entourage aspettano intanto una telefonata dalla società della famiglia Sensi per gettare le basi del rinnovo contrattuale. Entro un mese, le parti dovrebbero sedersi intorno ad un tavolo.
Panucci ha ridotto i tempi, da par suo. «In settimana ci sentiremo con la Roma e vedremo il da farsi», ha spiegato — a Romanews.eu — Oscar Damiani, agente del difensore. Nel frattempo, al campo Tenente Onorato di Boccadifalco, il Palermo del romano Colantuono ha ripreso la preparazione. Cassani e Carrozzieri non hanno più noie fisiche, mentre Budan ha svolto un lavoro differenziato. Non erano presenti Bresciano, Amelia, Ujkani, Lanzafame e Mchedlidze per gli impegni in Nazionale. Difficilmente la maggior parte di loro farà il proprio ingresso in campo tra undici giorni. Ancora troppo poco, però, per far tornare il sorriso ai romanisti. Forse.
03/09/2008 09:15
 
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Da 'bestia' a 'cerbiatto'. E' bastata una giornata di campionato per trasformare Julio Baptista da 'carrarmato' per potenza fisica e balistica a un 'bidone' qualsiasi. Il giudizio sul nuovo acquisto della Roma dopo la partita dell'Olimpico contro il Napoli da parte dei tifosi è implacabile: il brasiliano viene paragonato a un suo connazionale, Fabio Junior, che in passato ha vestito la maglia giallorossa senza lasciare troppi rimpianti.
Nel match dell'Olimpico contro il Napoli Luciano Spalletti ha impiegato l'ex del Real Madrid nel ruolo di esterno di sinistra e il brasiliano ha faticato non poco. In ogni caso, al di là delle scelte tattiche del tecnico giallorosso e dei nuovi schemi da assimilare, Julio Baptista non ha certo lasciato una buona impressione alla sua prima uscita in Serie A, tanto che i tifosi giallorossi hanno già cominciato a fare paragoni con ex romanisti non certo memorabili.
"Litiga con la palla, ha perso il 90% dei palloni che gli sono arrivati, non si sa muovere". La speranza è che la 'stecca' sia legata all'emozione e alla tensione dell'esordio in campionato davanti al proprio pubblico. Alla fine, insomma, la 'bestia' verrà fuori: i tifosi della Roma non hanno paura, anzi, la aspettano.
03/09/2008 09:20
 
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Tifosi de che!??!?!?!
Gli ultimi due 3d da me postati mi hanno fatto letteralmente girare le palle, come ormai accade quasi ogni anno, ad inizio campionato! Roma non sa aspettare, subito critica squadra, giocatori e società, non considerando che siamo alla prima di campionato, i nuovi giocatori devono assimilare i nuovi schemi, ambientarsi e prendere la piena forma! invece di incitarli, iniziano subito a criticare, ora la "Bestia" è "cerbiatto"....ma ci rendiamo conto!?!?? Ricordo quando nel 2000/2001 la Roma fu eliminata in coppa Italia dall'Atalanta, ad inizio stagione, in città fu serrata protesta contro la Società ed i Sensi, i quali, da gran Signori, invitarono a pazientare.....la Roma vinse lo scudetto!
Cosa voglio dire....ai romani romanisti dico di non rompere i coglioni come sempre, di imparare ad aspettare e di incoraggiare e sorreggere sempre la squadra ed i nuovi acquisti che alla fine, se giocano in serie A invece di fare gli ultras, un motivo ci sarà pure!Cazzoooooo
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