Il Premio Nobel per la letteratura Camilo José Cela definiva il calcio di rigore “la pena di morte del calcio”, espressione volutamente esasperata e di grande effetto per dare un peso rilevante a questa invenzione da attribuire al portiere nord-irlandese William McCrum, che lo propose ufficiosamente intorno al 1890 con lo scopo di punire e rendere meno irruenti gli interventi dei propri compagni di difesa sugli attaccanti della squadra avversaria; che sia definito anche “massima punizione” ci può stare, esageravano gli stessi nord-irlandesi quando lo chiamavano “calcio della morte”, proponendo oltretutto, secondo leggende anglosassoni, addirittura l’arresto per chi lo sbagliava con l’accusa di “manifesta incapacità a calciare”.
Mai pena sarebbe stata più ingiusta, se a calciare e a sbagliare un rigore fosse stato Francesco Totti, che dimostrazioni di abilità nel calciare e in tutte le altre qualità tecniche nell’arte “pallonara”, ne ha date a iosa nella sua splendida carriera.
L’ultimo rigore sbagliato domenica in Supercoppa Italiana brucia logicamente un po’ di più in quanto avrebbe consegnato alla Roma un altro trofeo, ma Francesco con i suoi errori dal dischetto, poche volte è stato “letale” alla sua squadra e sono i numeri a dirlo.
Quello sbagliato domenica al “Meazza” è stato il rigore numero 65 calciato dal Capitano in competizioni ufficiali (Campionato, Coppe Nazionali, Coppe Europee, e Nazionale “A”) da quando è professionista, di questi 50 (pari al 76,92%) sono stati realizzati, mentre 15 (pari al 23,08%) sono stati sbagliati; ma andiamo a vedere il dettaglio per competizione.
Campionato: è proprio in questa competizione, che Francesco Totti ha sbagliato di più (anche considerato il gran numero di rigori calciati); in Serie “A” il “numero 10” giallorosso a fin qui calciato 51 rigori in 48 diverse partite (contro Cagliari per 2 volte e 1 volta contro l’Atalanta calciò 2 rigori in una partita), realizzandone in totale 39 (pari al 76,47%) e fallendone 12 (pari al 23,53%).
In 8 casi i rigori battuti e realizzati da Totti hanno fruttato altrettante vittorie, altrettanti i casi nei quali con la realizzazione del Capitano si è arrivati al pareggio.
Nel caso invece dei rigori falliti, per 2 volte in conseguenza dell’errore non si è raggiunta la vittoria, mentre una sola volta l’errore ha significato sconfitta, e precisamente nell’occasione del primo errore dal dischetto di Francesco il 25 ottobre 1998, contro Sebastiano Rossi del Milan, in un Milan-Roma finito poi 3 a 2.
C’e da mettere in risalto che gli errori di Totti dagli undici metri, hanno privato la Roma di soli 5 punti e negli altri 9 casi l’errore non ha impedito alla Roma di vincere.
Il primo rigore fu calciato e realizzato in un Piacenza-Roma 3 a 3 il 10 maggio 1998 e ad essere battuto per primo fu Matteo Sereni.
Il portiere più battuto da Francesco dal dischetto è Antonio Chimenti, vittima di ben 6 realizzazioni del Capitano, mentre chi meglio si è opposto risulta essere Gianluca Pagliuca, portiere contro il quale Totti ha dovuto arrendersi per 2 volte.
Coppa Italia e Supercoppa Italiana: a parte il più volte citato rigore sbagliato dell’ultima finale di Supercoppa di domenica, nell’altra competizione, la Coppa Italia, Totti ha uno “score” di 4 realizzazioni su 5 tiri dal dischetto; dei 4 centri 2 appartengono a “lotterie finali” dagli undici metri e 2 ai tempi regolamentari.
Il primo centro per Francesco arrivò contro Pinato dell’Atalanta nell’edizione della Coppa Italia del 1998-1999 finita poi in quella medesima partita persa ai rigori dalla Roma per 5 a 6.
Il suo unico errore nell’edizione del 2004-2005 contro Handanovic dell’Udinese, ma si riscattò ribadendo a rete la respinta del portiere.
Coppe Europee (Uefa e Champions League): in questo ambito 4 centri su 5 tentativi, il primo dei quali in un Roma-Zurigo di Coppa Uefa il 24 novembre 1998, contro il portiere nigeriano Shorunmu.
In Coppa Uefa quindi 2 centri su 2, entrambi decisivi ai fini del successo, l’altro realizzato, oltre a quello descritto, arrivò l’anno successivo contro il Newcastle.
In Champions League invece 2 centri su 3, queste 2 realizzazioni comunque, non hanno mai dato la vittoria finale alla Roma, una volta battuta dal Real Madrid ed una volta dal Valencia; l’unico rigore fallito da Francesco in Champions League, risale all’edizione 2006-2007, quando si fece parare il penalty da Nikopolidis in Roma-Olympiacos finita poi 1 a 1.
Nazionale “A”: la storia dei rigori di Francesco in Nazionale ci porta inevitabilmente a ricordare il “cucchiaio” a Van Der Sar nella semifinale dell’Europeo del 2000 in Olanda, oltre a quello non meno importante dell’ultimo Mondiale, contro l’Australia, dove il Capitano si trovò a calciare forse il pallone più pesante della sua carriera.
Un altro rigore decisivo, il suo primo in nazionale, lo tirò e lo realizzò in un Italia-Bielorussia contro il portiere Khomutovsky, in un match di qualificazione ai mondiali, e finito 4 a 3 per gli azzurri, il 13 ottobre 2004 al “Tardini” di Parma.
In conclusione: sarà stato indiscutibilmente pesante l’ultimo l’errore, ma anche le “variabili” legate alla condizione emotiva e fisica hanno avuto sicuramente il loro peso; questione di centimetri e avremmo parlato di altre cose, anche se l’occasione è stata propizia per sviscerare la storia di Totti con i rigori, storia che narra e testimonia che Francesco alla sua “amata” oltre al trofeo perso domenica (e non solo per il suo errore) ha tolto veramente poco: 7 punti in 11 anni di tiri dal dischetto, ci pare sopportabile per buona pace dei nord-irlandesi…