BOLOGNA

Massimo, che sensazioni hai, ora che finalmente sei un giocatore del Bologna a tutti gli effetti?
"Conosco già l'ambiente, essendomi allenato qui negli ultimi tempi: mi ha fatto un'ottima impressione, sin da quando sono arrivato sono stato accolto bene dai compagni, come fossi uno di loro, pur non avendo ancora l'accordo con la società. Adesso posso anche essere a disposizione dell'allenatore per le partite, ma a livello di intensità negli allenamenti non cambia niente: già prima mi allenavo al meglio, fa parte della professionalità di un giocatore".


Entri a far parte di un reparto nel quale la concorrenza è già piuttosto alta.
"Ma sicuramente serviamo tutti e ognuno dovrà dare il massimo per raggiungere la salvezza. Io sono a disposizione della squadra, dei compagni, della società e del mister, che deciderà se, come e quando utilizzarmi. Sono un centrocampista classico, posso rendermi utile sia in fase difensiva che in quella offensiva e ho coperto tutti i ruoli nel centrocampo a rombo".


Come stai? In queste ultime settimane hai avuto qualche problema fisico?
"Una lombalgia acuta ora in fase di guarigione. Mi sto allenando a parte e, se tutto va bene, dovrei tornare a disposizione la prossima settimana".


Come hai valutato questo Bologna, vedendolo da fuori?
"Ho sempre trovato strano che si trovasse in bassa classifica, considerando che ci sono ottimi giocatori. Quando si parte un po' male in un campionato è sempre difficile tornare su, ma secondo me questo è un Bologna che può dimostrare e fare ancora tanto".


Che effetto ti fa passare in una squadra in lotta per la salvezza?
"In carriera ho fatto diversi anni in B, ho ottenuto una promozione in A col Palermo e ho giocato anche in Champions con la Lazio: ora vediamo dove mi porterà questa avventura nel Bologna. Non lo vedo affatto come un passo indietro: è una scelta ponderata che ho fatto molto volentieri senza obblighi verso nessuno, entro a far parte di una società seria che ha voglia di crescere e che ha dimostrato un vero interesse nei miei confronti, avendomi anche concesso di allenarmi prima ancora di essere tesserato. Spero di dare tanto a questa società, ma sarà solo il campo a dire se sarò stato un grande acquisto o meno: non sono abituato a fare proclami".