BOLOGNA

Mister, col Vicenza dopo un buon primo tempo avete stretto i denti per proteggere il vantaggio.
“Bel primo tempo, di grande intensità: siamo stati aggressivi, abbiamo speso anche troppe energie, e l’1-0 era stretto per quanto avevamo prodotto. Nella ripresa abbiamo fatto tanta fatica anche perché due cambi li avevo già dovuti effettuare nel primo tempo: qualche elemento era stanco, anche per via del caldo, ma non avevo la possibilità di sostituirlo. Di grandi occasioni, però, non ne abbiamo concesse al Vicenza”.

Però Capone ha colpito il palo.
“Ma noi abbiamo tirato dieci volte in porta e loro solo una”.

Ha dovuto sostituire entrambi i terzini, poi pure Lavecchia, altro uomo di fascia.
“Bonetto penso si sia stirato la schiena, Daino invece sembra essersi fatto male nello stesso punto di due mesi fa e rischiamo di non averlo. Lavecchia accusa i soliti problemi dietro la gamba, mentre quelli di Moras sono semplici crampi”.

Marazzina ha corso anche per chi ha dovuto rallentare.
“Non solo lui. A volte veniamo giudicati per il risultato: oggi abbiamo vinto ma non siamo stati perfetti, a Bergamo abbiamo perso senza meritarlo, col Bari abbiamo pareggiato una partita che secondo me avremmo dovuto perdere”.

Cosa non le è piaciuto oggi?
“Mi è piaciuto tutto: non siamo stati perfetti, ma il risultato è giusto, se fosse finita in parità secondo me avremmo comunque fatto meglio noi rispetto al Vicenza. A volte abbiamo buttato via palla nel secondo tempo, essendo stanchi, ma nemmeno loro ci venivano a pressare quando l’abbiamo fatta girare: segno che la stanchezza l’avvertivano anche gli avversari”.

Ora siete saliti al terzo posto.
“Ma se non vinciamo la prossima non andiamo in A direttamente: finchè ne abbiamo una davanti, sarà così. Venivamo da una sconfitta in uno scontro diretto, ma la squadra in momenti come questi non ha mai toppato”.

Oggi avete saputo mantenere il vantaggio.
“Mentre questa volta è stato il Lecce a farsi rimontare e ora è di nuovo dietro di noi, nonostante certe cose che si sentivano dire la settimana scorsa: siamo di nuovo davanti al Lecce. Di risultati non scontati ce ne saranno ancora, secondo me, anche perché non siamo meno brillanti solo noi (l’unico è il Chievo, che ha un motore diverso, come ho sempre detto): l’importante è che non capitino nelle nostre partite. L’avevo detto alla squadra, tra l’altro: col caldo e in una partita da vincere, quello che conta è la testa, non il fisico”.