Stampa | Notifica email    
Autore

INTER

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2010 22:37
10/12/2008 08:51
 
Quota
Venerdì 19 dicembre, giorno del sorteggio, capiremo se l’Inter ha fatto un affare a perdere contro il Werder Brema. Di certo, due sconfitte consecutive in Champions non rendono un favore all’immagine di una squadra che anche a Brema non è riuscita a ripetere in Europa le prestazioni travolgenti di campionato. E ancora una volta ha mostrato di dipendere, come un neonato dalla mamma, da Ibrahimovic. Senza lo svedese: zero tiri in porta e attacco non pervenuto. Fronte offensivo occupato con più lucidità e cattiveria. E questo al netto della prodezza finale dello svedese. Bocciato il progetto alternativo a Zlatan, quindi. Rimandato e con molti debiti Adriano e Mourinho profetizza la punizione: «Adesso agli ottavi ci meritiamo i più forti, il Barcellona».

Mourinho in partenza affida il copione ai tre elementi più discussi, Quaresma, Adriano e Mancini. Astuto il portoghese, un’eventuale sconfitta con questo modulo, già senza futuro, avrebbe ben poche conseguenze. Con Ibra in panchina, dopo un’infilata di 22 partite consecutive, sarebbe la serata ideale per capire che razza di Inter esiste oltre lo svedese. La prima traccia? Dopo cinque minuti Adriano è già sotto torchio, perde palla proprio davanti alla panchina di Mourinho e si piglia la prima scudisciata verbale. Lui allarga le braccia e scuote il capoccione. I compagni di viaggio non è poi che gli diano un grande aiuto, Mancini è spaesato, sbaglia controlli e approcci elementari. Quaresma svolazza, si vede che quelli del Werder lo temono tanto da raddoppiare i guardiani in modo molto solerte dalla sua parte. Ma il portoghese, spina nel bilancio di Moratti, da tutto il daffare porta a casa ben poco. Riesce a far ammonire Frings, ma anche a sbiellare un destro (al 33’) da posizione mica male. Insomma, l’Inter va di conserva e come era ovvio si mette nelle mani delle certezze. Due nomi, Cambiasso e Maicon. Il risultato è che l’Inter pende a sinistra, e non può che andare così visto che sull’altro argine Burdisso è molto più timido.

I nerazzurri controllano le voglie del Werder cui concedono dieci minuti all’inizio e cinque alla fine del primo tempo. Un colpo di testa di Pizarro, suo il gol del pari all’andata, al 45’ e un cross velenoso di Vranjes subito dopo: Julio Cesar dimentica il freddo e soffoca il tentativo tedesco. Il Werder, che dalla partita può aspettarsi al massimo un biglietto per la coppa Uefa, gioca molto di quantità, ma come dice la classifica della Bundesliga (decimo a undici punti da Bayern e Hoffenheim) ha da tempo esaurito le scorte di qualità. Frings si piazza davanti alla difesa e fa il vigile, ma i ritmi sono da mattonella. Dietro, la coppia di stangoni Mertesacker-Prodl è da paura. Adriano ci mette un po’ a capirlo, il tempo di liberarsi di un polpo come Prodl, senza però crederci fino in fondo. Come al 18’ quando, sull’unica cosa buona di Mancini, azzarda un pallonetto rimasto tale solo nelle intenzioni.

Il fatto che nella ripresa Mourinho sia costretto a buttare in campo Ibra la dice lunga sulla prestazione del brasiliano capriccioso. Fuori lui e anche Materazzi, colpito duro da una gomitata di Rosenberg. Talmente duro che per lo stopper si teme una frattura alla zigomo destro. Burdisso torna centrale, non ci giocava dalla sciagurata sera di Nicosia: l’impatto col ruolo non è felicissimo, Pizarro gli sguscia via subito, ma al 10’ il suo colpo di testa, salvato sulla linea da Fritz, è la prima voce del fatturato nerazzurro. L’Inter si accomoda, il Werder accende il fuoco. Maicon si imbambola, Julio Cesar para la botta di Rosenberg, ma sulla respinta centrale l’arpione di Pizarro brucia Maxwell. Sono passati diciotto minuti. E di Ibra si sono notate solo le scarpe. Ad Atene segna il Panathinaikos. Il Werder zompa in Uefa, l’Inter scala seconda ed è obbligata a vincere se vuole arrivare al ballo di febbraio da capolista. Ormai un classico, Mourinho butta dentro un’altra punta, Balotelli. Che sbaglia un facile colpo di testa e lascia a metà la riabilitazione. Si sveglia Ibra. Immobile, riceve da Maxwell e scarica il destro. Come partito da un bazooka, il pallone centra il palo e poi la rete. Ma questa volta il segno di Zlatan non basta.

Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:10. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com