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INTER

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2010 22:37
15/05/2008 20:34
 
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"Non sapevamo nulla di tutta questa vicenda, non conosciamo i fatti riportati dai giornali e non abbiamo alcun commento da fare. Posso solo precisare che Domenico Brescia non ha avuto mai alcun rapporto di lavoro con l'Inter e quindi non è mai stato un dipendente nerazzurro". Con tutta la squadra e il presidente Moratti in silenzio stampa in vista della volata scudetto, l'unico a intervenire sulla notizia dell'inchiesta per traffico di droga che ha portato all'intercettazione di alcune telefonate di tecnico e giocatori nerazzurri è l'amministratore delegato Ernesto Paolillo.

Una vicenda dai contorni ancora poco chiari che ha per protagonista Domenico Brescia, un sarto di Rovello Porro (Como) con precedenti penali. "Brescia aveva forse contatti con i giocatori ma non ha mai avuto nulla a che fare con la società Inter che non gli ha mai affidato alcun lavoro", ha aggiunto Paolillo.

Una versione confermata dallo stesso sarto. "Mi dispiace che, per i miei precedenti penali - ha detto Brescia - che risalgono a fatti dell'89 e del '92, e che non riguardano condanne ne' per associazione mafiosa nè per droga, siano stati coinvolti dei calciatori professionisti seri con i quali ho sempre e solo avuto rapporti di lavoro e di amicizia da più di 30 anni. Mi spiace che questa vicenda venga strumentalizzata in un momento così delicato per loro". Anche il legale di Brescia, Marisa Guassardo si era detta stupita della notizia. "Attualmente - ha sottolineato l'avvocato - non ci risulta alcuna indagine su Brescia e per noi è una sorpresa leggere quello che è stato pubblicato".

Smentisce qualsiasi illecito anche il coordinatore degli Inter Club Fausto Sala, una delle persone intercettate.
"Con lui - ha chiarito - avevamo rapporti di natura solo commerciale: era il sarto delle emergenze, visto che il suo negozio di Rovello Porro è molto vicino alla Pinetina e quindi ci rivolgevamo a lui per qualsiasi problema riguardante le divise dei giocatori", ha spiegato Sala. "Visto che era da tempo frequentatore della Pinetina prima che arrivassi io e quindi mi è stato detto di rivolgermi a lui che interveniva in caso di emergenza per lavori di sartoria", ha proseguito il coordinatore degli Inter Club. E ha insistito: "Lo chiamavo solo per questo, mentre non ha mai avuto nulla a che fare con l'attività del Centro coordinamento Inter Club".

La notizia avrebbe dovuto rimanere segreta, almeno nelle intenzioni della procura di Milano. "Valuterò se aprire un fascicolo per fuga di notizie", ha affermato stamane il pubblico ministero Marcello Musso, titolare dell'inchiesta. Dalle conversazioni intercettate emergono, oltre a quello di Sala, i nomi dell'allenatore Roberto Mancini, del suo vice Sinisa Mihajlovic, dell'assistente tecnico Fausto Salsano, di Marco Materazzi, del dipendente nerazzurro Rocco Di Stasi e dell'ex calciatore Alessandro Altobelli.

Tra le altre conversazioni, come riferito stamane da Repubblica, ci sarebbero chiamate tra Mancini e Brescia in cui si parla di un socio del sarto, Daniele Bizzozzero, latitante a Montecarlo e poi arrestato a Parigi: "Glielo avevo detto di stare lì ad aspettare l'indulto...", questa la frase attribuita all'allenatore dell'Inter nella conversazione con Brescia.

17/05/2008 10:48
 
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Domenico Brescia, il sarto intercettato mentre parlava con alcuni giocatori dell’Inter e con l’allenatore Roberto Mancini, è stato fermato dai carabinieri del Ros su disposizione del pm Marcello Musso. Il provvedimento si è reso necessario a causa della fuga di notizie che rischia di vanificare l’inchiesta partita due anni e mezzo fa.

Il legale del fermato: "Provvedimento abnorme"
«Si tratta di un provvedimento vagamente abnorme, disposto per dare un segnale in un’inchiesta che ha visto una fuga di notizie su intercettazioni di due anni fa». Così Marisa Guassardo, uno degli avvocati difensori di Domenico Brescia, commenta il fermo disposto ieri sera dalla procura di Milano. I carabinieri del Ros si sono presentati nel tardo pomeriggio di ieri nel negozio di Brescia, a Rovello Porro, con un mandato di perquisizione. Più tardi, dopo che Brescia era stato portato in caserma a Lomazzo, gli è stato notificato il provvedimento di fermo con l’accusa di traffico di stupefacenti. La scorsa notte, invece che nel carcere di Como, dove la sera rientrava scontando il regime di semilibertà, Brescia l’ha passata a San Vittore. «Non sta nè in cielo nè in terra, siamo sempre più stupiti», ha commentato il legale.

Mancini e Mihajlovic annunciano azioni legali
«Azioni penali e richieste risarcitorie commisurate alla gravità e lesività delle notizie diffuse» sono state annunciate dal legale di Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic, nei confronti «di tutti quei quotidiani, telegiornali e radio-giornali che hanno arbitrariamente e illecitamente accostato» i nomi dell’allenatore dell’Inter e del suo vice «a giri di prostituzione, droga e scommesse sportive e/o hanno pubblicato conversazioni afferenti la sola sfera privata dei medesimi» e che «non hanno alcuna rilevanza». L’avv.Stefano Gagliardi, inoltre, al Garante della Privacy chiede di intervenire con sanzioni e alla Procura della Repubblica chiede di chiarire come il testo delle intercettazioni ininfluenti sia finito alla stampa, infine diffida chiunque dal divulgarle ulteriormente.

18/05/2008 20:12
 
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SCUDETTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOo [SM=x1572480] [SM=x1571569] [SM=x1272117]


" La rumba esta comenzando y tiene mucho sabor, que vengan muchos salseros, de Panama y Ecuador. Que vengan de Puerto Rico, de Venezuela y New York, y que vengan los cubanos, pa' que se forme el rumbon."
18/05/2008 22:19
 
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Re:
Salserissima, 18/05/2008 20.12:

SCUDETTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOo [SM=x1572480] [SM=x1571569] [SM=x1272117]




ti sei svegliata tifosa dell'inter oggi ? [SM=x1543720]
19/05/2008 07:22
 
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Re: Re:
trophies, 18/05/2008 22.19:




ti sei svegliata tifosa dell'inter oggi ? [SM=x1543720]




Jajajajajaja, no no.... Sono nata in una famiglia interista jajajaja [SM=x1539146]


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19/05/2008 12:47
 
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Re: Re: Re:
Salserissima, 19/05/2008 7.22:




Jajajajajaja, no no.... Sono nata in una famiglia interista jajajaja [SM=x1539146]



però è la prima volta che scrivi qui [SM=x1543720]


19/05/2008 20:32
 
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Inter, polemiche e dubbi dopo la grande gioia. Il risveglio dei vertici nerazzurri è segnato dall'inevitabile voglia di replicare alle dichiarazioni di De Rossi, che ha parlato di "campionato falsato", di "errori arbitrali capaci di fare la differenza", di "sudditanza psicologica". C'è poi da risolvere il nodo Mancini. Il tecnico marchigiano, che non ha parlato ieri, è dato partente per il Chelsea da molta stampa inglese.

Una frase che fa rumore. "In Coppa Italia manderei i ragazzini" dice nel primo mattino il presidente Massimo Moratti a un gruppo di tifosi, riferendosi alla finale, guarda caso tra le prime due del campionato, in programma sabato all'Olimpico. Un'ora dopo, poi la frenata: "Era solo una battuta, nel modo più assoluto la Coppa Italia sarà rispettata". In seguito puntualizza: "Questa finale dimostra che sono due squadre che hanno lavorato benissimo. Spero che si tratti di una festa e che non ci sia astio. E noi manderemo la prima squadra". Moratti rende merito ai giallorossi: "La Roma è stata un'avversaria fiera e nobilissima, ha fatto un grandissimo campionato e un sacco di punti. Faccio loro tanti complimenti, ho tanta comprensione per la loro rabbia. Noi però siamo stati primi per tante giornate".

Conciliante, il presidente, anche con De Rossi. "Capisco che quando finisce un campionato si possono avere dentro tante cose da dire, specialmente se si è fatta molta fatica e si pensa di averlo meritato, come De Rossi. Non si può essere pignoli su quello che dice un giocatore stanco, arrabbiato e dispiaciuto al termine di una partita. Quindi - ha concluso il numero uno di Palazzo Durini - non c'è nessuna critica nei suoi confronti, anzi c'è comprensione".

Paolillo su Mancini. A Radio Anch'io, l'amministratore delegato Paolillo aveva invece replicato polemicamente al giocatore romanista. "Complimenti da tutti, mi dispiace per De Rossi. "Dopo la gioia, ho provato grande amarezza, penso che un campione come lui debba riflettere prima di dire parole di questo tipo, non può non sapere che il campionato è stato corretto. Mi aspettavo una risposta di maggiore lealtà sportiva".

Poi Paolillo parla di Mancini. "Non va discusso come tecnico, questa squadra, assieme a Moratti, l'ha costruita lui, l'ha guidata lui. Quello che si discuterà è una visione generale che dovranno mettere a posto insieme, un programma che dovranno condividere. C'è sintonia di obiettivi, di vedute, sotto il profilo tecnico non c'è nessun problema. Ma Mancini ha bisogno di chiarimenti, come anche il presidente ed è giusto che si chiariscano tutti e due. Quando? Penso che già durante questa settimana o immediatamente dopo la Coppa Italia troveranno il tempo di fare questa lunga chiaccherata insieme, il tutto si chiarirà a breve, con serenità".

L'ad nerazzurro si dice però molto fiducioso sulla permanenza del tecnico jesino. "Diciamo che ci sono più dell'80% di possibilità che tutto si chiuda con una programmazione comune insieme - è la sua previsione - Il restante 20% e forse anche meno dipende dalle visioni future del mister, anche dalle eventuali richieste d'investimento che dovranno essere compatibili con quelle della società".

Su Mancini, il presidente Moratti è stato inizialmente sintetico: "Parleremo tra poco e vedremo che cosa fare". Poi ha precisato, ai microfoni de "La politica nel Pallone", su Gr Parlamento: "Sensazioni su Mancini? Non metto nessuna percentuale. Metto soltanto l'idea di chiarire per trovare l'accordo possibile e migliore per tutti e due. Dovremo incontrarci e capire che cosa abbiamo in testa e vedere se rinnovare la fiducia reciproca o trovare altre soluzioni".

"C'è grande stima, affetto e riconoscenza da parte mia, non è stato facile per lui doversi tenere dentro tante cose specie nell'ultima settimana. Lo ammiro molto - prosegue il presidente dell'Inter a proposito della vicenda delle intercettazioni telefoniche -. Poi vedremo, la carriera professionale è altra vicenda, non fa piacere a nessuno essere sbattuti nelle prime pagine dei giornali".

Bravo Zlatan. Tornando sul successo finale, il presidente ha detto: "La più grande soddisfazione da presidente, anche perché l'ultima". La dedica per questo scudetto va "al pubblico, perché ha sofferto nelle ultime domeniche e ha saputo sostenere tutta la squadra. E questo è stato un grande aiuto per tutti noi". Infine, Ibrahimovic: "I campioni sono sempre fantastici, non ti aspetti mai quello che possono fare, soprattutto i geni alla Zlatan, che ieri è stato sia il campione di classe che quello di carattere". Ma anche il resto della squadra "ha saputo reagire alla partita e allo stress, permettendo a Ibrahimovic di fare il suo meglio".
20/05/2008 07:42
 
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Re: Re: Re: Re:
trophies, 19/05/2008 12.47:



però è la prima volta che scrivi qui [SM=x1543720]





Si. Non sono una fan sfegatata, però se vince sono contenta!! [SM=x1272162]




" La rumba esta comenzando y tiene mucho sabor, que vengan muchos salseros, de Panama y Ecuador. Que vengan de Puerto Rico, de Venezuela y New York, y que vengan los cubanos, pa' que se forme el rumbon."
20/05/2008 17:18
 
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Inter, è assalto a Lampard
L’affare è parecchio avviato, ne starebbero discutendo personalmente Massimo Moratti e Roman Abramovich. Anzi, a Londra sono convinti che tutto sia praticamente fatto dallo scorso fine settimana. Indiscrezioni piuttosto attendibili, che tengono conto anche dell’ottimo rapporto esistente tra i proprietari di Inter e Chelsea. Il contratto di Lampard con i Blues scade nel 2009, fattore che inevitabilmente limita il costo del cartellino, che infatti non dovrebbe superare gli otto milioni di euro. Altra cosa è l’ingaggio: si parla di un quadriennale da circa sette milioni di euro netti a stagione.

ALTRE TRATTATIVE E ADRIANO - Con lo scudetto in mano, intanto, riparte tutto il mercato nerazzurro. E a proposito di centrocampisti piace sempre Abdoulay Konko. A giorni è probabile un nuovo contatto con il Genoa, che nel frattempo ha ricevuto offerte da Palermo, Valencia e qualche club russo. Branca e Oriali, però, hanno in mano la carta Acquafresca, attaccante molto apprezzato da Gasperini e Preziosi. C’è sempre grande attenzione anche per Aquilani, mentre sul fronte trequartisti sta tornando di moda la candidatura di Samir Nasri, 20enne genietto del Marsiglia, uno dei talenti migliori del calcio francese, non a caso già stabilmente nel giro della nazionale. Intanto, in entrata non è da escludere il nome di Adriano, che "mi sembra stia meglio - dice Moratti -, ha avuto delle soddisfazioni in Brasile, compresa la convocazione in Nazionale. Ci troviamo di fronte a un giocatore che sembra rinascere, c’è da fare un pensierino. Sì, potrebbe tornare con noi".
RINNOVI - A giorni verranno convocati in sede i rappresentanti di Walter Samuel e Ivan Ramiro Cordoba, entrambi con contratto in scadenza nel giugno dell’anno prossimo. Tutto è pronto per il rinnovo: Cordoba firmerà fino al 2011, mentre l’argentino resterà nerazzurro fino a giugno 2012.
23/05/2008 14:53
 
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Tim Cup, Inter-Roma: arbitra Morganti


MILANO - Sarà Emidio Morganti di Ascoli Piceno l'arbitro di Inter-Roma, gara valida per la finale della Tim Cup 2007-2008 in programma sabato 24 maggio 2008 allo stadio "Olimpico" di Roma (ore 21,00).
Morganti, alla terza direzione ufficiale stagionale con i nerazzurri dopo Inter-Milan del 23 dicembre 2007 (2-1) e Torino-Inter del 20 aprile 2008, avrà come collaboratori Strocchia e Rosi. Il quarto uomo sarà invece De Marco.

[SM=x1449914]
24/05/2008 10:58
 
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Inter a Roma senza Ibra e si ferma anche Rivas

Lo svedese, che ieri e oggi si è allenato a parte, risente ancora del problema al ginocchio sinistro che lo assilla da febbraio. Nemmeno il colombiano ci sarà: ha riportato una distorsione a una caviglia e sarà indisponibile al pari di Cambiasso. Chivu invece è ok
Zlatan Ibrahimovic costretto al forfeiit domani sera. Lorenzini
Zlatan Ibrahimovic costretto al forfeiit domani sera. Lorenzini
APPIANO GENTILE (Como), 23 maggio 2008 - Domani sera Zlatan Ibrahimovic non sarà neanche in panchina per la finale di coppa Italia che l'Inter giocherà domani sera alle 21 all'Olimpico contro la Roma, nonostante la sua grande voglia. Il giocatore svedese non è stato infatti convocato al termine dell'ultimo allenamento ad Appiano Gentile che peraltro ha svolto lavorando a parte a causa del problema al ginocchio sinistro che lo condiziona da febbraio. Ci sarà invece Cristian Chivu che è tornato a lavorare con il gruppo, mentre Nelson Rivas negli ultimi minuti dell'allenamento ha accusato una distorsione alla caviglia sinistra e non è stato convocato, così come gli infortunati Cambiasso, Cordoba, Dacourt e Samuel.
Ecco i giocatori a disposizione di Mancini:
Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni.
Difensori: 4 Javier Zanetti, 6 Maxwell, 13 Maicon, 16 Nicolas Burdisso, 26 Cristian Chivu, 40 Ivan Fatic, 47 Marco Filippini.
Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 11 Luis Jimenez, 14 Patrick Vieira, 21 Santiago Solari, 28 Maniche, 30 Pelè, 31 Cesar.
Attaccanti: 18 Hernan Crespo, 29 David Suazo, 45 Mario Balotelli.
27/05/2008 18:17
 
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XXX Files Investigator
pare tirare brutta aria.....
Inter choc: Esonerato Mancini, in arrivo Mourinho

17:38 del 27 maggio

17.38 Secondo indiscrezioni trapelate Mancini non è più l'allenatore dell'Inter. Il tecnico sarebbe stato esonerato. La società gli pagherà la buonuscita di un anno e mezzo di contratto. In serata a Milano è atteso l'arrivo di Mourinho. Il tecnico portoghese si è accordato con la società per portare in nerazzurro Frank Lampard.

17.25 E' durato meno di mezz'ora il colloquio tra Mancini e Moratti. Il tecnico ha già lasciato la residenza del presidente senza parlare. La brevità del vertice non lascia presagire nulla di buono. La sensazione è che si vada verso il divorzio.

16.57. E' iniziato il vertice tra Moratti e Mancini. Il tecnico è entrato da poco a casa del presidente.

16.00 Il futuro di casa Inter sta per essere deciso: il tecnico della formazione nerazzurra, Roberto Mancini, sta infatti per arrivare presso la residenza del patron Massimo Moratti, che si trova a Milano in via Serbelloni. I due dovranno discutere del futuro e dell'eventuale permanenza, o meno, del tecnico di Jesi sulla panchina dell'Inter.

Gli ultimi indizi facevano presagire un cambio in panchina, con José Mourinho prondo a prendere il testimone di Mancini.

Diffida di chi ti da' consigli e poi ti insulta, stronzo! (Daniele Luttazzi)
28/05/2008 11:07
 
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"Non vedo l’ora di cominciare". José Mourinho sognava questo momento da otto mesi, da quando Abramovich gli comunicò che aveva deciso di sbarazzarsi di lui. Sono stati mesi difficili: non finanziariamente, ci mancherebbe, compresa la Ferrari Scaglietti ultimo regalo del "boss" del Chelsea, arrivata a Setubal il 19 maggio. Difficili perché il campo era lontano. Mesi trascorsi a studiare nuovi sistemi d’allenamento e nuovi schemi prima schizzati sul taccuino, poi raccolti in doppia copia e quindi elaborati al computer, con l’aiuto di un amico che gli sta potenziando l’archivio.
NUOVI METODI - Mesi difficili fino alla svolta, l’invito di Moratti a Parigi: Mourinho partì da Cascais con un volo privato e in Francia furono poste le basi dell’accordo. Se potesse, lo "Special One" si metterebbe in tuta e comincerebbe ad allenare adesso. Voleva l’Italia: dopo l’Inghilterra, prima della nazionale portoghese, momenti una carriera programmata. Ha confidato agli amici: "Sarà bello fin dal primo giorno di allenamento: giocando e lavorando tatticamente, meno palestra, meno corsa, meno montagna. Voglio cambiare il metodo tradizionale di preparazione".
ITALIANO - Non solo approfondimenti tattici. Mourinho studia italiano, parla nella nostra lingua e comincia anche a scrivere: i verbi non sempre sono corretti, i concetti sì. Vuole fare la prima conferenza in italiano, ma ha rischiato che fosse ancora in inglese: l’unica altra offerta "vera" era quella del Manchester City. Con l’Inter dovrebbe legarsi per tre anni più opzione sul quarto. Si parla di 9 milioni l’anno, ma le cifre sono in discussione.
STAFF - Lo staff di Mourinho è lo stesso da sempre: Rui Farias preparatore atletico, Silvino per i portieri, Andrei Villas Boas osservatore e braccio destro nel lavoro tattico. Il portoghese chiede però che il "vice" sia un uomo del club che faciliti inserimento e rapporti. Decisioni non sono state prese, si parla di Beppe Baresi.
30/05/2008 12:56
 
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Vi sveliamo l'Inter che Mourinho ha in testa
Josè Mourinho si appresta a guidare l'Inter nella pprossima stagione.
Nuovo gioco, senza rivoluzioni: rombo o 4-3-3 con Deco, Eto'o e Lampard. Grande fiducia allo zoccolo duro Maicon-Cambiasso-Zanetti. E ovviamente a Ibrahimovic
MILANO, 30 maggio 2008 - Manca ancora l'ufficialità della nomina di Josè Mourinho alla guida tecnica dell'Inter, ma sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi si possono già trovare ampie anticipazioni sulla squadra che l'allenatore portoghese ha in mente di costruire. Tre i capisaldi del Mourinho-pensiero. Primo, pochi innesti ma di qualità, per un esborso totale di 75 milioni: i nomi sono quelli di Deco, Eto'o e Lampard. Secondo, grande fiducia ai veterani: quindi naturalmente Zanetti ma anche Maicon, e Cambiasso. E poi la coppia centrale Cordoba-Samuel, Vieira e l'irrinunciabile Ibra davanti. Terzo, i suoi due schemi abituali: il 4-3-3 o ancora più facilmente il 4-4-2 con un centrocampo a rombo che vedrebbe Cambiasso davanti alla difesa e Deco dietro alle punte.
30/05/2008 13:39
 
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Mancini attacca l'Inter "Falsità contro di me"

L'ex-allenatore nerazzurro, dopo l'esonero, ha affidato la sua replica all'Ansa: "Il club ha abusato di vicende false ed illecite che hanno gravemente offeso il mio onore e la mia reputazione". E ha dato mandato al suo legale di tutelarne l'immagine "in tutti le sedi competenti"
MILANO, 30 maggio 2008 - E' guerra vera. Di parole e carte bollate, ma sempre di guerra si tratta. L'esonero di ieri da parte dell'Inter ha scatenato la prevedibile reazione di Roberto Mancini. "L'Inter ha abusato di vicende false ed illecite che hanno gravemente offeso il mio onore e la mia reputazione". Così l'ex-tecnico nerazzurro ha annunciato in una dichiarazione all'Ansa di avere dato mandato al suo legale di tutelare la sua immagine "in tutti le sedi competenti".
IL TESTO - Questo il testo integrale dettato da Mancini: "Con riferimento al comunicato stampa dell'Internazionale FC pubblicato questa mattina dai maggiori quotidiani nazionali e stranieri e diffuso dalle principali emittenti televisive italiane e europee, nel prendere atto che la decisione è scaturita da vicende che hanno gravemente offeso il mio onore e la mia reputazione, la cui illecita diffusione è stata censurata con plurime querele davanti alle competenti Procure, ho dato incarico al mio legale di fiducia di tutelare la mia immagine in tutte le sedi competenti, stigmatizzando il comportamento della società datrice di lavoro nella parte in cui ha inteso abusare di vicende false e illecite. Come allenatore ringrazio il Presidente Massimo Moratti, Gabriele Oriali e tutto lo staff che mi ha sostenuto, la squadra e soprattutto tutti i tifosi nerazzurri che mi hanno accompagnato per quattro anni di grandi successi e indimenticabili emozioni e per la stima e gratitudine che continuano a manifestarmi. Roberto Mancini".
RETROSCENA - A parte le parole di affetto conclusive, quasi tutta la dichiarazione del tecnico marchigioano è incentrata su termini e finalità legali. Il che apre il campo, come pareva peraltro ormai scontato, a scenari molto più vicini alle aule di tribunale che non alle aree di rigore. A cosa si riferisca Mancini quando parla di "abuso di vicende false e illecite" è presto detto: si tratta delle intercettazioni diffuse dai giornali sulle telefonate tra il tecnico e due pregiudicati, uno dei quali abituale frequentatore della Pinetina. Dialoghi, va detto, penalmente irrilevanti.
04/06/2008 12:54
 
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Premesso che questo cambio e' una idiozia,ho visto la conferenza stampa del portoghese.

Bel tipo,aperto,diretto,senza peli sulla lingua.
04/06/2008 17:42
 
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L'Argonauta
Re:
aston villa, 04/06/2008 12.54:

Premesso che questo cambio e' una idiozia,ho visto la conferenza stampa del portoghese.

Bel tipo,aperto,diretto,senza peli sulla lingua.



Ho letto stamane che vuole massimo una rosa di 21 giocatori e sembra che rimarranno fuori Cruz e Adriano...ho pensato subito che un Cruz farebbe proprio comodo alla mia Magica....ma considerata la crisi la vedo dura per un possibile interessamento. [SM=x1495858]


04/06/2008 17:43
 
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21 piu' 3 portieri
04/06/2008 20:32
 
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01/07/2008 11:48
 
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L'arrivo allo Stamford Bridge di Luiz Felipe Scolari spalanca le porte di Frank Lampard, destinato sempre più a raggiungere il suo ex maestro Jose Mourinho all'Inter. Anche la stampa britannica è ormai convinta che il futuro del centrocampista inglese sia in Serie A, con la maglia nerazzurra. In scadenza di contratto nell'estate 2009 Lampard non si è ancora incontrato con il nuovo manager del Chelsea Scolari, né ha trovato l'accordo con il club per il prolungamento del contratto. Segnali che suggeriscono - scrive oggi il Sun - un imminente divorzio. Anche se Mourinho per il momento nega, preferendo nascondere le carte.

"Lampard all'Inter già quest'anno? Non penso proprio - le parole del portoghese al Sun -. Non perché non lo vogliamo, ma perché sono certo che il Chelsea non voglia cederlo. La prossima stagione invece sarà più facile per lui venire al Chelsea. Sono certo al 100% che nel 2009/2010 giocherà qui all'Inter". Nel frattempo Lampard, in attesa dell'incontro con Scolari in programma la prossima settimana, prosegue le vacanze con la famiglia in Sicilia. Dopo l'arrivo di Deco i Blues sono interessati ad altri giocatori del Barcellona, Scolari non ha mai nascosto di voler portare in Premiership sia Ronaldinho che Samuel Etòo, e non è esclusa neppure un'operazione in uscita che coinvolgerebbe Andriy Shevchenko in prestito al Nou Camp.
16/07/2008 19:44
 
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"Basicamente" è una rivoluzione, anche se lui non lo dice. "Basicamente", unica concessione a un italiano più che soddisfacente, Ibrahimovic, Materazzi e il resto dei giocatori avranno davanti un periodo intenso come lo sguardo dell’uomo di Setubal. Che parla di tutto, senza risparmiare toni severi e qualche frecciata.
SI COMINCIA - E’ il giorno dello sbarco di Ronaldinho a Milano, definito "un fatto positivo per il calcio italiano". Ma alla Pinetina c’è grande curiosità per José Mourinho. Lo "speciale" non delude. Elegante in un completo scuro, taccuino aperto sul tavolo. Parla con la stampa dopo il primo contatto avuto con i giocatori questa mattina alle 9. C’erano tutti: i reduci dall’Europeo (Chivu, Materazzi, Ibra, Vieira), i convalescenti (Samuel, Cordoba, Dacourt), i nazionali sudamericani (Zanetti e Maicon).
AMBIZIONE - Ecco una sintesi delle parole di Mourinho, tutte d’un fiato. Il primo colloquio con i giocatori lo descrive proprio lui: "Sono arrivato prima di tutti, ho detto poche parole, li ho osservati. In tutto ci siamo parlati per 25 minuti: li ho visti attenti, concentrati, ho avuto sensazioni positive. Ho parlato delle mie idee tattiche, delle regole di allenamento, del codice che deve esserci tra noi. Per me conta il buon senso. Non posso chiedere loro cose che io non potrei fare. Se arrivo tutti i giorni un’ora e mezzo prima dell’allenamento, non posso accettare che un calciatore arrivi in ritardo. Le multe? Quelle sono solo uno scherzo per chi guadagna milioni. Chiedo solo rispetto. Io non aspetto nessuno, e se qualcuno viola le regole va a casa. E in tribuna".
FILOSOFIA - "Il vincente è chi dopo aver vinto ha ancora voglia di farlo. E’ molto facile e al tempo stesso molto difficile lavorare con me, tutto è chiaro, organizzato, senza dubbi. Le cose si dicono faccia a faccia, tutti devono pensare come me, ci vuole passione, rispetto, ambizione senza limiti. Sono aggressivo nello stabilire gli obiettivi, ma non mi sento un rivoluzionario, non voglio esserlo. La mia filosofia di vita è anche quella di allenare: onestà, ambizione e carattere sono qualità che non vorrei perdere mai".
IL MERCATO - Su Lampard. "E’ un giocatore del Chelsea e non voglio mancare di rispetto ad altri club, tutti sanno che tipo di rapporto c’è tra me e Frank. Sì, ho bisogno di un altro centrocampista, l’ho detto ai giocatori oggi perché devono sapere tutto di quello che chiedo alla società. Mi piacerebbe tanto averne uno con qualità diverse rispetto a quelle che ci sono oggi nella rosa. Voglio due giocatori per il ruolo perché deve esserci 'guerra' per conquistare il posto". Poi un'ammissione che è anche un indizio: "In serie A c’è un calciatore che mi piace molto. Non fa parte delle grandi, ma non vi dico dove gioca". Hamsik potrebbe essere il nome giusto...
ATTACCO - "Abbiamo sei punte, è vero, sono tante e non si potranno fare felici tutti. Tre giocheranno, due andranno in panchina. C’è tempo per lavorare e decidere, nessuno di loro è un bidone". Quaresma. "Mi piace, ma devo rispettare il suo club". Stankovic. "Non è un problema, è una soluzione. Gli ho già detto che per me all’Inter non è mai stato quello della Lazio, è una sfida per me lavorare con lui per riportarlo a quei livelli". Burdisso. "Forse abbiamo troppi centrali, saranno sei quando tutti staranno bene. Io gioco con 2 centrali, uno va in panchina, 3 in tribuna. Vedremo, il mercato chiude il 31 agosto".
IBRA-ADRI - "Zlatan sarà pronto per la prima giornata di campionato. Adriano è felice, vuole lavorare, ma bisogna aspettare. Le parole sono positive, ma voglio più che le parole, domani dopo il primo allenamento dovrà essere veramente stanco. Ecco cosa voglio da lui".
IL PASSATO - "Il Mago Herrera, il signor 'acca acca' ha una storia indimenticabile per il calcio italiano e per l’Inter. Io in questo momento non sono niente. Sono l’allenatore che vuole lasciare una traccia nell’Inter dopo averlo fatto con il Porto e il Chelsea". Su Mancini: "Non è bello paragonare lui e il suo lavoro al mio. Mancini è già nella storia dell’Inter, io no".
LA PUNTURA AD ANCELOTTI - Gli chiedono del derby e gli ricordano delle parole usate da Ancelotti qualche mese fa, quando il nome di Mourinho, che da calciatore non ha avuto gli stessi successi, veniva accostato anche al Milan. Lui ci pensa un po’, poi affonda: "Forse lui ha dimenticato che nella storia del Milan è Sacchi quello che ha giocato il miglior calcio. E Sacchi, come me, non ha giocato a calcio ad alto livello. Il mio dentista è fantastico, ma non ho mai avuto mal di denti...".
FELICE - "Il senso del mio lavoro sono i giocatori, mi piace lavorare con il presidente, con Branca e Oriali, ma il senso sono loro. Domani alle 10 sarò un uomo molto più felice di quello di oggi. E lo sarò ancora di più quando arriveranno le partite che mi emozioneranno, non quelle normali". Sì, è iniziata una nuova era.
16/07/2008 20:11
 
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Ciuf Ciuf, Tcen Tcen!
Non male la battuta di Mourinho ad Ancelotti. Non so se il buon mister rossonero avesse usato proprio quelle parole. Ad ogni modo sarebbe stata una uscita sbagliata. Non esiste una regola fissa. Ci sono allenatori che si sono dimostrati grandi allenatori senza avere trascorsi da giocatore così come ci sono stati grandi giocatori che non hanno lasciato il segno una volta diventati mister. "Per essere un buon fantino non bisogna essere stati un buon cavallo" fu la celebre battuta di Arrigo Sacchi. Spesso chi ha giocato a calcio a certi livelli ha questa sorta di superbia che li fa credere migliori a prescindere. La storia dice che più che essere stato un grande giocatore conta decisamente di più avere alle spalle una grande società; una società che sa costruire una squadra e che sa difendere chi ha l' incarico di dirigerla in campo. Su Mourinho ricordo anche un commento di Prandelli a Controcampo a seguito di una breve messa in onda di intervista rilasciata dall' allenatore portoghese ai tempi del Chelsea: "A me le persone che si prendono troppo sul serio non piacciono molto". Fu una affermazione sincera e detta con molta umiltà, tipica dello stile dell' allenatore della Fiorentina. Mourinho è un allenatore che sa il fatto suo anche se non è che stia molto simpatico alla gente. Però se un antipatico diventa allenatore di una squadra per cui si fa il tifo, l' aspetto caratteriale conta poco e l' importante è che si vinca. Capello, per dire un eufemismo, non è che fosse il massimo della simpatia e anche Lippi non è che si facesse volere bene da tutti.
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"Mama mama, me dijeron puta barata!"
"Mi amor, cobra mas caro!"
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18/07/2008 13:28
 
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"Per l'acquisto di Lampard bisogna avere pazienza". Lo ha detto il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, al suo ingresso nella Federcalcio di via Allegri a Roma, dove si sta svolgendo il Consiglio Federale. "Abbiamo la volontà del giocatore - ha sottolineato il massimo dirigente nerazzurro - però bisogna anche rispettare i diritti del Chelsea. Il suo club di appartenenza ha tutti i diritti per trattenerlo".
PRIORITA' - "Lampard è una priorità ma se non dovesse arrivare ci guarderemo attorno - sono le parole di Moratti riprese dal Sun - In caso di fallimento della trattativa, cercheremo un giocatore dalle caratteristiche simili. Lampard è un ragazzo serio, indeciso tra il fascino di una nuova avventura e i doveri verso il suo club. Spetta a lui trovare una soluzione". Per strappare al Chelsea il pupillo di Josè Mourinho, l'Inter sarebbe comunque disposta, secondo i giornali inglesi, a rilanciare e superare l'offerta di 13 milioni di euro.
HAMSIK DICE NO - Ma proprio il calciatore che, secondo Mourinho, costituisce la principale alternativa a Lampard, ha detto "no" all'Inter. Marek Hamsik, nonostante il corteggiamento nerazzurro, ha giurato fedeltà al Napoli. "Mi fanno piacere gli apprezzamenti di Mourinho - ha detto il centrocampista dei partenopei - un allenatore che stimo. Ma mi sono innamorato della città di Napoli, mi trovo benissimo con tutti, con la società, con i compagni, con i tifosi. La Champions League? Sono giovane, posso anche pensare di giocarla con la maglia del Napoli".

10/08/2008 09:57
 
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Un'altra iniezione di fiducia per l'Inter di Josè Mourinho. Più del risultato, 1-0, con cui l'Inter supera un Ajax imbottito di riserve al torneo di Amsterdam (vinto dall'Arsenal per differenza gol), a far sorridere i tifosi nerazzurri ci sono i 67' molto incoraggianti di Zlatan Ibrahimovic, un Adriano che continua a lanciare messaggi positivi dal punto di vista fisico e mentale e un Burdisso sempre più a suo agio nel comandare la retroguardia.
PILLOLE DI IBRA - Il talento di Ibrahimovic e la ricerca della giocata ad effetto sono sempre quelli, ma è l'efficienza fisica a stupire positivamente. Lo svedese gioca bene soprattutto all'inizio, sfiora il gol all'8' (bravo Stekelenburg), colpisce due pali e non sembra mai limitato nei movimenti. Nelle prossime amichevoli Mourinho gli farà mettere ancora minuti nelle gambe: l'obiettivo è quello di averlo al massimo nella Supercoppa con la Roma del 24.
OLANDESI AMICHEVOLI - E' un Ajax pieno di ragazzini quello schierato da Van Basten. I vari Aissati, Oleguer, Suarez e soprattutto la stella Klaas Ian Huntelaar, che entrerà solo nel finale, sono in panchina. Mourinho però ottiene ancora buone indicazioni dalla retroguardia, anche se occorrono test più impegnativi per valutare un assetto difensivo che sembra già molto affidabile. I nerazzurri hanno mostrato anche qualche buona trama in fase offensiva, ma dovranno salire ancora qualche gradino prima di affrontare le gare che contano. Il tempo non manca e anche gli uomini apparsi più indietro (Figo, in parte Maicon e Mancini) potranno mettersi in pari.
LA GARA - Nell'undici di Van Basten pare inadeguata soprattutto la coppia centrale baby Van Der Wiel-Alderweireld (38 anni in due), che nei primi 10' concede praterie ai satanassi di Mourinho. Figo dopo un minuto spreca, mentre Adriano, smarcato da Muntari, punisce il maldestro tentativo di fuorigioco olandese e fredda Stekelenburg di sinistro. La bambola olandese si esaurisce col palo su punizione di Ibra, poi la partita esce dalla dimensione di monologo nerazzurro, ma il buon Toldo resta inoperoso, mentre Zanetti colpisce un altro palo. Il secondo tempo offre meno emozioni: l'Ajax non ha i mezzi per impensierire l'Inter e, a parte il secondo legno di Ibra, succede poco. Nemmeno l'ingresso di Huntelaar cambia le carte in tavola, anche se Toldo è attento nel finale su Sulejmani. Finisce così 1-0: magari la nostra è solo un'impressione d'agosto, ma la sensazione è che il risultato possa riproporsi più volte nel corso della stagione.
12/09/2008 09:09
 
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Un mezzo sospiro di sollievo per l'Inter e per Dejan Stankovic. È meno grave di quanto ipotizzato l'infortunio che il centrocampista ha riportato ieri sera a Parigi nei primi secondi di Francia-Serbia, gara valida per le qualificazioni al Mondiale 2010. Gli esami effettuati presso il policlinico San Matteo di Pavia hanno escluso lesioni importanti ed evidenziato uno stiramento di 1° grado al collaterale interno del ginocchio destro. Dopo i controlli il giocatore ha raggiunto i compagni di squadra alla Pinetina per brindare al 30esimo compleanno e sottoporsi al primo ciclo di terapie. Lo stop non dovrebbe essere inferiore alle tre settimane.
POCHE ALTERNATIVE - Scongiurato un lungo stop di Deki, per Mourinho sono comunque guai in vista della sfida al Catania, che potrebbe regalare al tecnico portoghese il traguardo della centesima partita interna consecutiva senza sconfitta. Il ritorno di Patrick Vieira, cui difficilmente si possono chiedere 90 minuti, non può compensare le difficoltà oggettive, imposte dal calendario internazionale e dagli altri infortuni. Zanetti e Cambiasso (con Maicon e Julio Cesar impegnati nelle qualificazioni mondiali in Sudamerica) non saranno in Italia prima di venerdì; Jimenez si è bloccato per uno stiramento al tendine del retto femorale della gamba sinistra e Dacourt, pur disponibile, non è ancora al top. Resta solo il francese e Muntari tra quelli che possono giocare in mezzo, ed è probabile a questo punto che venga chiesto un sacrificio a Cambiasso, a segno contro il Perù in maglia argentina.
LO SCONTRO CON HENRY - Stankovic, divenuto presto un fedelissimo di Mourinho dopo essere stato un potenziale uomo mercato, si è fatto male dopo un minuto della partita Francia-Serbia, giocata mercoledì sera a Parigi e valida per il gruppo 7 delle qualificazioni ai Mondiali 2010. Dopo uno scontro con Thierry Henry, Deki ha provato a rientrare ma non ce l'ha fatta ed è stato sostituito.
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