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Ibrahimovic e Materazzi ma non credo che ci sia alcuna polemica, questi ragazzi sono amici, stanno sempre assieme ed entrambi tengono molto a superare il turno": così il presidente dell' Inter Massimo Moratti ha commentato lo screzio a distanza nato tra i due nerazzurri al termine della partita di martedì contro il Liverpool e ha escluso che ci siano scricchiolii nello spogliatoio: "Non mi sembra proprio, ma chiedetelo a Mancini". Moratti, uscendo dagli uffici dalla Saras, ha poi spiegato che non lo ha affatto deluso la prestazione dello svedese: "Guardate che è importante giocare in undici piuttosto che in dieci in una partita del genere e, soprattutto dopo tre esperienze simili in campionato, i giocatori erano abbastanza stanchi anche psicologicamente - è il giudizio del numero uno di Palazzo Durini -. La prestazione di un singolo è determinata anche dal fatto di dover fare il doppio del lavoro e Ibrahimovic, rimasto da solo in attacco, ha dovuto tenere con tutta la difesa. Lui non mi ha mai deluso, è successo solamente che ha dovuto aiutare i compagni e non ha potuto esprimersi per quello che è". Il presidente nerazzurro non è turbato neanche dagli episodi di proteste come quello messo in atto da alcuni tifosi contro Mancini all'aeroporto di Liverpool.
"Sono gli stessi che in passato gli hanno cantato cori a favore e spero che torneranno a farlo nella partita di ritorno, dove è necessario che i tifosi siano compatti con la squadra", ha spiegato Moratti senza negare che ci sia un po' di scontento per la sconfitta di Liverpool: "E' normale, ma è soltanto il primo tempo di questa sfida, il secondo lo dobbiamo ancora giocare in condizioni più favorevoli a San Siro e, se il pubblico sarà come mi aspetto, sarà dura per il Liverpool". "Bisogna crederci, io ho fiducia che i giocatori faranno il massimo - ha continuato Moratti - abbiamo 90 minuti a disposizione e in 90 minuti si possono fare 15 gol...Noi cercheremo di fare quelli necessari per superare il turno". L'unica preoccupazione del presidente interista sembra essere l'emergenza in difesa che potrebbe dare qualche problema a Mancini: "Non mi sembra il caso di usare diminuitivi, è una bella botta avere fuori i difensori centrali titolari Materazzi e Cordoba, ma non diciamo niente: abbiamo altri giocatori che consideriamo a livello di poterli sostituire". L'ultima riflessione di Moratti è dedicata al Milan che ieri, a Londra, ha sofferto ma ha retto contro un Arsenal molto più giovane: "Il Milan non ha potuto fare una partita di grande personalità, come è successo a noi, ma il fatto di essere in undici consente un risultato diverso".
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