Stampa | Notifica email    
Autore

INTER

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2010 22:37
23/01/2008 16:02
 
Quota
Inter e Juventus si sentono come due donne che si scambiano i vestiti dietro ad un paravento: quando arriva il momento dello specchio quasi non si riconoscono. C’era una volta Luciano Moggi, uno dei dirigenti più affezionati alla pratica del silenzio stampa, bastava un aggettivo sbagliato che riguardasse gli arbitraggi per mandarlo in bestia. Adesso è sparito dal calcio che conta, ma il suo metodo resta ancora in vigore e novità assoluta viene adottato da chi in passato ha fatto di tutto per contrastarlo.

C’era una volta l’Inter, una delle società più sensibile alla libertà di opinione. Il sistema però è andato in corto circuito perché si è aperta una ferita dolorosa. Massimo Moratti ieri mattina dopo aver visto la rassegna stampa non riusciva a capire il perché di così tanto accanimento. Leggere che l’Inter è diventata come la Juventus della Triade è il peggior insulto che poteva sentirsi dire. Ecco perché ha immediatamente preso in mano il telefono e dopo un lungo colloquio con Mancini ha deciso di chiudere il centro sportivo di Appiano Gentile ai giornalisti. La decisione non deve passare come un ordine di scuderia, ma come una comunione d’intenti. Mancini ha immediatamente dato il suo consenso e anche ai giocatori non è parso il vero di avere una scocciatura in meno. La conferenza stampa del tecnico è stata quindi annullata. Bocche cucite e nessuna informazione, neanche sui convocati per la Coppa Italia. Qualche anno fa, una vigilia di Inter-Juventus sarebbe stata ugualmente tesa, ma i ruoli si sono invertiti. L’Inter adesso è accusata di essere «il potere», la Juventus, assiste alla bufera, come una qualunque Cenerentola. L’arrabbiatura di Moratti e la conseguente decisione di non rilasciare dichiarazioni sugli arbitraggi lascia perplessi i tifosi delle altre squadre ma trova la solidarietà di molti allenatori. Ancelotti ad esempio ieri ha detto che l’Inter merita il primo posto in classifica e non è giusto parlare di sudditanza. Sul silenzio stampa invece ha tenuto a puntualizzare: «Non conosco i motivi di questa decisione, al Milan non è mai successo». Anche Spalletti ha voluto difendere la credibilità del campionato italiano e anche questo commento ha fatto piacere al presidente interista il quale ha apprezzato anche la volontà della Juventus di non creare ulteriori tensioni. Come dimostrano le parole di Ranieri. «È difficile giudicare, ma credo che chi vuole bene al calcio debba stemperare i toni E’ innegabile che gli arbitri abbiano commesso degli errori, hanno sbagliato anche con noi. Ma ci sono direttori di gara nuovi e giovani, manca ancora un po’ di esperienza. Fare l’arbitro oggi è più difficile che in passato: spesso con l’aiuto di tv e moviola si va a cercare il pelo nell’uovo, e così si alimentano le polemiche".

Ranieri ha poi concluso: «La sudditanza? C’era soprattutto quando giocavo io: nel dubbio era difficile che l’arbitro fischiasse contro Rivera o Bettega. Il silenzio stampa dell’Inter è una decisione loro, ma spero che tutto questo non influisca sul clima di Inter-Juve».

Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:03. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com