BOLOGNA

Adriano Galliani non vuole riconoscere i meriti del Bolo­gna, affida la sua rabbia per la scon­fitta ai microfoni di Milan Channel «E' tutto casuale, sul primo gol Amoroso ha sbagliato lo stop e non è vero che ha fatto un assist, sul secondo poi Va­liani ha pescato l’incrocio, sembrava ci fosse un telecomando nel pallone. Ecco, vorrei vedere le carriere di que­sti giocatori, se altre volte hanno se­gnato gol così...». Parole sulle quali prima il Bologna ci ha riso so­pra, per poi aggiungere. «Valiani ha fatto al­tri bellissimi gol. Lo ripeto: la serie B lo conosce già bene e presto lo cono­scerà anche la serie A».

In Ttibuna d’onore di San Siro, c’è anche Kakà a vedere Milan-Bologna. Accanto a lui è seduto suo padre Bosco. E ieri ha raccontato ciò che gli ha detto Kakà dopo che Valiani aveva fatto piangere il Milan. «Per quanto riguarda quel gol di Valiani non era per niente sorpreso. Mi ha detto che si era raccomandato di stare at­tenti a Valiani, perché Rodrigo (conosciuto da tutti come Digao) giocava con lui nel Rimini e sempre gli aveva par­lato di questo ragazzo che era già grande in serie B. Quel gol non è frutto del caso, aveva già realizzato un paio di gol del genere».

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Facile fare i fenomeni coi soldi di Berlusconi. Galliani in questo caso, oltre a essere stato poco simpatico, ha dimostrato di essere un ignorante visto che non conosce Valiani. Tra l' altro il primo gol è frutto di una triangolazione a tre che sanno fare anche nelle categorie inferiori conclusa da Di Vaio che è uno che sa il fatto suo mentre il secondo è un bellissimo tiro di controbalzo ma non una magia (con buona dose di fortuna) come ad esempio quella fatta da Van Basten nella finale europea tra Russia e Olanda. Se Galliani era più intelligente e senza offendere nessuno faceva miglior figura a dire che i suoi giocatori si erano divorati una quantità industriale di occasioni gol. Ha fatto come molti che danno le colpe agli altri per potere mascherare le proprie.