BOLOGNA

Henry Damiàn Gimenez è stato grande protagonista della vittoria sulla Fiorentina: alla prima da titolare, gol e assist per il raddoppio.
“La cosa più importante è aver vinto contro una formazione forte dopo un periodo difficile per noi. Sul gol, ero leggermente avanti rispetto alla traiettoria del pallone: l’unica maniera per girarlo a rete era piegarmi in quel modo e concludere in girata al volo. Sul raddoppio, il mister mi aveva messo in campo per servire palloni a Di Vaio: in quel caso, è stato bravo lui ad inserirsi alle spalle dei difensori e trovare il tocco vincente sul portiere in uscita. Quella di oggi era una partita difficile contro una grande squadra ma siamo riusciti a vincere noi: nel primo tempo abbiamo giocato bene sorprendendo un po’ la Fiorentina, poi nella seconda parte loro hanno giocato meglio di noi ma non hanno concretizzato le occasioni create. Non mi sento più “europeo” di prima, ma questi mesi mi hanno aiutato a capire la lingua e i ritmi di gioco e per conoscere i compagni: spero di potermi guadagnare altri minuti in campo per mostrare le mie qualità. Ma ora non pensiamo più alla vittoria di oggi: mercoledì saremo di nuovo in campo e contro l’Atalanta non possiamo sbagliare, è una partita importantissima per noi”.

Il tecnico Franco Colomba commenta la vittoria di Firenze.
“La dedico ad Erio Bonaccorsi, un grande tifoso del Bologna scomparso in settimana. Noi e la Fiorentina dovevamo fare due partite diverse oggi: loro a impostare il gioco e noi a rompere e ripartire. Chiuso il primo tempo sul 2-0, nella ripresa ci hanno chiuso nella nostra metà campo e noi non avevamo più la forza di ripartire come prima, abbiamo anche rischiato di subire il gol del pari che avrebbe vanificato in parte la nostra gara di carattere e di cuore; invece abbiamo vinto e ne avevamo bisogno dopo tre sconfitte, di cui una sola davvero meritata. La vittoria ci restituisce ulteriore autostima, ma la strada è ancora lunga e dura: il nostro campionato resta sempre lo stesso di prima. Approfittiamo di questo momento felice per pensare alla prossima partita con l’Atalanta, cercando di ottenere qualcosa di molto importante per noi”.
Oggi ha vinto la sua scommessa, cambiando modulo e lanciando Gimenez dal primo minuto.
“Gimenez aveva quasi raddrizzato la partita col Cagliari entrando nel finale e oggi, inserito anche per far riposare qualcuno all’inizio di un ciclo di partite ravvicinate, ha fatto una buona oretta, poi è calato com’è normale che sia per un ragazzo che da un po’ di tempo non giocava una partita intera: abbiamo capito che su di lui possiamo contare. Era una partita difficile: ho puntato sulla sua velocità e si è dimostrato efficace, in coppia con Di Vaio. Quando si crede in quello che si fa e si stringono i denti, come abbiamo fatto oggi, si riesce a vincere anche in un campo difficile come quello di Firenze, contro una squadra che si è assestata da anni in zona Champions League ed è guidata da un allenatore che secondo me è il top: una vittoria che vale doppio, bisogna crederci sempre come abbiamo fatto oggi”.
Una lezione da mettere in pratica anche mercoledì con l’Atalanta.
“Certo: una partita non decisiva ma importantissima. Loro non staranno a guardare, verranno per crearci dei problemi e noi dovremo fare un’altra grande gara”.
Importante anche la partita di Viviano.
“È un portiere che trasmette serenità, deve ancora crescere come tutti i giovani ma sono sicuro che lo stia facendo nella maniera giusta, senza strafare. Nei momenti cruciali lui c’è: vuol dire che è sulla buona strada”.
E avete ritrovato il gol di Di Vaio.
“Ha fatto la partita giusta, quella che gli avevamo chiesto. Quando i giocatori davanti corrono e sacrificano, tutta la squadra si accoda sulla stessa linea: è un segnale importante che viene da parte di tutto il gruppo, non solo da Di Vaio”.

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Bravi ragazzi.