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TORO!

Ultimo Aggiornamento: 10/04/2010 22:16
12/09/2009 23:10
 
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Libro nero dei tifosi Granata / Da Toronews
Di chi ci ricordiamo?
Ferrini scriveva su una lavagnetta i nomi di quelli da non dimenticare.
(l'elenco sarà aggiornato costantemente e l'ordine sarà casuale, per noi valgono tutti allo stesso modo)

LEGA ITALIANA F.D.P.


MENARINI FRANCESCA


CIMMI E TILLI


PREZIOSI ENRICO


EVELINA CHRISTILLIN


GASPERINI GIAN PIERO


GAUCCI LUCIANO


MUGHINI GIAMPIERO


GALLIANI ADRIANO


MARESCA ENZO (quanto caco ti penzo)


LIPPI MARCELLO


DE SANTIS MASSIMO


DONDARINI PAOLO


MATARRESE ANDONIO


CARRARO FRANCO


COBOLLI CONIGLI


LAPO ELKANN


PISTOCCHI MAURIZIO


CONAD


CORNO ELIO


CASIRAGHI PIERLUIGI


MOTTA THIAGO


MILITO DIEGO


MAROCCHINO DOMENICO


BENIGNO AURELIO


GREGGIO EZIO


NEDVED PAVEL


DURANTE MASSIMO


LA STAMPA


TUTTOSPORT


TG3 PIEMONTE


MERDASET PREMIUM


BETTEGA ROBERTO


EMANUEL GIANCARLO


FREDRIKSSON ERIK


CHIMENTI ANTONIO


SGUIZZATO CARLO


Fam. FILIPPINI di Mantova


MOSCA MAURIZIO


EL PAIS


BRASCHI STEFANO


CECCARINI PIERO


SPOSINI LAMBERTO


GILETTI MASSIMO


BAUDO PIPPO


COLLINA PIERLUIGI


BENETTI ROMEO


JACOBELLI XAVIER


VERGNANO FABIO


ODENNINO GIANLUCA


PASQUINELLI ANNA


PORTA GRAZIA


RAMAZZOTTI EROS


PADOVANO MICHELE
13/09/2009 12:13
 
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Re: Libro nero dei tifosi Granata / Da Toronews
Mi sa che cominciate ad apprezzare "il Gasba"....
Se è in forma e se si sente apprezzato, ne da' di soddisfazioni....
La lotta è appena cominciata....ed è lunga....molto lunga....

Fox
Diffida di chi ti da' consigli e poi ti insulta, stronzo! (Daniele Luttazzi)
13/09/2009 12:22
 
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Per giocare gioca ma sai bene che il suo problema e' la continuita',comunque presto avremo anche Leon a disposizione potra' tirare un po' il fiato.

Resto dell'idea che col trequartista e 2 punte non giocheremo sempre....

Coppola e' gia' nel cuore dei tifosi....Vantaggiato appena trovera' spazio sara' un altro personaggio importante.

Da voi lo zingaro e Amoruso spopolano? [SM=x1594406]
13/09/2009 12:51
 
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[SM=x1539166]
13/09/2009 17:16
 
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XXX Files Investigator
Re:
Da voi lo zingaro e Amoruso spopolano? [SM=x1594406]



Fammeli vedere e poi ti dico....per il momento non pervenuti....


Diffida di chi ti da' consigli e poi ti insulta, stronzo! (Daniele Luttazzi)
14/09/2009 08:41
 
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Ci pensa Bianchi. Quattro reti in quattro partite per il centravanti che è un lusso in serie B e non sfigurerebbe in buona parte delle squadre di A. Doppietta a Grosseto, poi un siluro all’Empoli e un altro per affondare l’AlbinoLeffe. Nove punti. Esattamente la partenza che al Toro si auguravano da parte di un attaccante che è stato fra i primi ad accettare la retrocessione senza andare a implorare Cairo di metterlo sul mercato. Come, invece, ha fatto Dzemaili. Bianchi è l’Inzaghi del Toro. Se il pallone passa dalle sue parti e lui si trova nell’area avversaria, ci sono notevoli probabilità che lo catturi e lo metta in rete.

Come Super- Pippo lavora molto per il gol e meno per la squadra. L’anno scorso tornava spesso sulla linea dei terzini con un lavoro faticoso. Quest’anno si dedica di più alla fase offensiva e mantiene la lucidità. In Di Michele ha trovato il compagno di viaggio ideale: si muove molto, gli crea spazi, porta a spasso i difensori. Quando avrà anche il pieno sostegno dei centrocampisti, la sua stagione di goleador (è già capocannoniere) potrà assumere contorni ancora più interessanti. Bianchi non ha compiuto una scelta facile, anche se l’ingaggio milionario gli era stato garantito pure in B. Dice di essere rimasto per pagare, più che per incassare: «L’anno scorso per più di metà stagione non ho aiutato la squadra come avrei voluto. Ero in debito, ci tenevo a dimostrare il mio vero valore. Così, dopo aver smaltito la delusione dopo quello che è successo il 31 maggio, ho riflettuto e non è stato difficile decidere che la cosa giusta era restare».

Cairo, in ogni caso, non l’avrebbe messo sul mercato. «Per Bianchi ho rifiutato offerte importanti » ha detto il presidente a mercato concluso. Non bluffava. Parma e Fiorentina le più determinate a volere il centravanti. Ma Ulisse-Cairo ha resistito. Come Sereni e Di Michele, il presidente e Foschi hanno giudicato l’attaccante uno dei pilastri della ricostruzione. Per ora sono stati ampiamente ripagati.
14/09/2009 21:19
 
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XXX Files Investigator
Re: Libro nero dei tifosi Granata / Da Toronews
CORNO ELIO




Non so cosa ha fatto a voi, ma ieri, dopo averlo visto, lui, giornalista ( o sedicente tale) su di una tv privata, fare il gesto dell'ombrello ripetutamente al Parma e ai suoi tifosi, bhè, devo dire che entra di diritto in cima alla lista di quelli che "incontrerei" volentieri ( con la mia mano chiusa)

Fox


Diffida di chi ti da' consigli e poi ti insulta, stronzo! (Daniele Luttazzi)
14/09/2009 22:00
 
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Libro nero dei tifosi Granata / Da Toronews

IDRIS.

Quest'uomo riesce a far emergere bagliori di razzismo persino a me..... [SM=x1543054]
19/09/2009 20:48
 
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Re:
Sulla carta la partita si presentava impegnativa più per le condizioni ambientali e psicologiche che per l’effettivo tasso tecnico dei campani, però le partite si decidono in campo, non sui giornali o nelle chiacchiere da bar e il campo ha detto già dai primi minuti che non poteva esserci partita tra le due formazioni.

La Salernitana appariva confusa mentre il Torino era accorto e ogni qualvolta ripartiva dava l’impressione di poter far male anche perché il pressing alto campano non era accompagnato da un accorciamento della squadra e i granata superati gli avversari si trovavano davanti praterie da sfruttare. Così al 15 il Torino segna il gol più veloce di questa stagione dopo aver gettato al vento una occasione ancor più grande qualche minuto prima.

A questo punto sono d’accordo con Colantuono, una partita come questa va chiusa prima, non si può aspettare un tempo prima di raddoppiare, con il rischio di rimettere in gara una squadra inesistente nei due in attacco che viveva solo di inerzia e di esperienza a centrocampo.Su queste pause deve lavorare il mister, oggi è andata bene, spesso andrà bene in futuro perché comunque siamo più forti del resto della truppa, ma ci sarà il giorno che queste pause le pagheremo più care di come non l’abbiamo pagata oggi.

Il cinismo da grande squadra che spesso salta fuori nei secondi tempi bisogna che emerga prima. In effetti come già accaduto nei precedenti 3 a 0 (tre volte su cinque…non poco) nella ripresa il Toro ha approfittato della stanchezza del’avversario per poter chiudere la partita. Già prima della rete del capitano i granata hanno creato situazioni pericolose che per un niente non si sono concretizzate e così hanno continuato fino alla rete di Bianchi che ha chiuso la partita, perchè poi il Torino non ha voluto infierire su un avversario ormai ridotto in dieci.

Come già evidenziato nei precedenti articoli oggi abbiamo visto cose nuove rispetto alle precedenti partite; partiamo con Zoboli e Ogbonna difensori centrali che hanno superato a pieni voti la prova anche se l’attacco Salernitano era apparso già di suo molto spuntato con un Caputo prima punta di poco peso e Ciccio Cozza che è parso in affanno già dopo pochi minuti.

Buona la prova in mediana di Coppola, sempre presente nello schierarsi a baluardo della linea difensiva evitando così il passare di palloni pericolosi, meno buono l’esordio dal primo minuto di Ricky Vailatti, l’eterna promessa del vivaio granata e ultimo trait d’union tra il Torino Calcio e il Torino Fc non si è notato in fase di possesso palla mentre ha spesso faticato nel contenere le avanzate salernitane nella fascia di sua competenza.

Per il resto cose già viste con un plauso a Rivalta e a Diana per la discreta prova effettuata; la loro esperienza e duttilità ci permetteranno di raggiungere quanto prima l’obiettivo finale, dimostrando così di non venire schierati in campo solo per farli vedere a squadre potenzialmente interessate al loro acquisto.

Questo anticipo ci permetterà di godere di un giorno in più di riposo rispetto ai nostri avversari di martedì prossimo, ne abbiamo bisogno perché il Padova di questi tempi viaggia a mille. [SM=x1539166]

11/10/2009 16:57
 
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Vedo che andiamo bene..... [SM=x1543054]
25/10/2009 16:53
 
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Lo dicevo che bastava gambizzare il trequartista perche' la squadra iniziasse a girare.....

Mi piace molto il centrocampo di ieri con Loviso,Bottone,Saumel e Berlingheri.

Che goduria fottere Novellino.... [SM=x1449910]
02/11/2009 16:43
 
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Come non detto...... [SM=x1543054]
19/11/2009 14:44
 
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Sono tornato e ho trovato fra i tifosi un climada tregenda...sempre la solita storia....qua' manca un minimo di equilibrio.

Lo dissi in tempi non sospetti,questa squadra puo' andare in A ma non certo dominare il campionato.

Dietro siamo messi bene ma i problemi,e lo dico da agosto,sono nel mezzo.

Mancano kili e muscoli e sto' cazzo di trequartista deve sparire e presto.

Davanti Di Michele si sapeva che era cosi',ne gioca una su 3 e questo e' sempre stato il suo limite.

Vantaggiato e' un attaccante di categoria che in questo momento da' piu' garanzie.

Stiamo calmi e restiamo nel gruppo poi a marzo coi campi buoni faremo la differenza.

Calma.....e che a Bianchi non venga mai un mal di pancia....
19/11/2009 17:20
 
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Re:
aston villa, 19/11/2009 14.44:

Sono tornato e ho trovato fra i tifosi un climada tregenda...sempre la solita storia....qua' manca un minimo di equilibrio.

Lo dissi in tempi non sospetti,questa squadra puo' andare in A ma non certo dominare il campionato.

Dietro siamo messi bene ma i problemi,e lo dico da agosto,sono nel mezzo.

Mancano kili e muscoli e sto' cazzo di trequartista deve sparire e presto.

Davanti Di Michele si sapeva che era cosi',ne gioca una su 3 e questo e' sempre stato il suo limite.

Vantaggiato e' un attaccante di categoria che in questo momento da' piu' garanzie.

Stiamo calmi e restiamo nel gruppo poi a marzo coi campi buoni faremo la differenza.

Calma.....e che a Bianchi non venga mai un mal di pancia....




Mi anno sempre insegnato che i conti si fanno alla fine.
Ricordo che l'anno scorso il Bari a metà campionato non era neanche in poszione play-off e da marzo in poi ha infilato tutti e ha messo la freccia.
max
22/11/2009 11:10
 
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Due punte vere, Bianchi e Vantaggiato, più Gasbarroni a inventare dalla trequarti. Stefano Colantuono ha bisogno di gol e di punti per scacciare brutti pensieri e rilanciare il suo Toro, ora come ora fuori anche dalla zona playoff. E allora, in questi giorni di porte chiuse e poche parole, il tecnico granata ha provato e riprovato l'artiglieria pesante per dare l'assalto domani sera al Cesena e al suo bunker. Un'impresa doppia aspetta il Torino sulla via Emilia: tornare a segnare dopo due trasferte incolori e perforare la squadra che vanta la migliore difesa d'Europa, con soli 6 gol subiti in 14 partite di campionato. I bianconeri romagnoli, che però non avranno lo squalificato portiere «Superman» Antonioli (due rigori parati una settimana fa a Mantova), hanno stabilito un record pesante (0,43 come media gol a partita) visto che nessuno ha fatto meglio in Italia, Spagna, Inghilterra, Francia e Germania, considerate le rispettive serie A e serie B.

Solo il Bari e gli spagnoli dell'Hercules (Segunda Division) si avvicinano al ruolino di marcia cesenate, con uno 0,58 di media (7 gol subiti in 12 partite), mentre il blindatissimo Chelsea di Ancelotti è quarto in Europa (0,61) e i tedeschi del Bayern Leverkusen sono fuori di un soffio dalla «top five» (0,66 con 8 reti incassate in 12 incontri). Il Bordeaux e il Barcellona, invece, hanno retroguardie più allegre e lontane assai dal primato del battagliero Cesena. Che è una squadra neopromossa, ma capace di imporsi grazie a tecnica e carattere imposti dalla sorpresa Bisoli. La formazione del cuore del diesse Rino Foschi ha costruito il proprio primato difensivo in silenzio, ma con un gioco asfissiante che ha mandato in tilt molti attacchi avversari. Ben 8 le partite concluse senza incassare gol, mentre in una sola occasione, in casa contro il Grosseto, i romagnoli hanno concesso 2 reti agli avversari. Solo che da quella partita hanno poi blindato la propria porta ottenendo 270' di inviolabilità.

I geni guastatori del Toro saranno chiamati agli straordinari, ma non dovranno abbassare la guardia contro un Cesena che in serie B vanta la migliore cooperativa del gol, con dieci uomini già a segno. Il Toro finora è fermo a quota 6 (peggio ha fatto solo l'Ascoli con 5) e si aggrappa alle virtù di Rolando Bianchi, capocannoniere del torneo con 11 gol in 14 partite. Il bomber granata non avrà al suo fianco Di Michele, per la prima volta fuori per scelta tecnica, ma l'intermittente Vantaggiato. Un attaccante vero e di peso, bloccato fin qui da qualche acciacco di troppo post-operazione al ginocchio, che aiutò Bianchi già nella delicata trasferta di Frosinone, con Leon alle loro spalle.

Non andò male, due gol segnati dal reparto e un rigore sbagliato, e così l'esperimento delle due punte più il trequartista può essere ripetuto a Cesena, per una partita che il Toro non può sbagliare per gioco e atteggiamento. Cairo si aspetta delle risposte precise dai giocatori dopo la sfuriata di martedì: toccherà principalmente all'attacco «totale» salvare la baracca contro la migliore difesa d'Europa.
23/11/2009 22:29
 
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Senza parole....... [SM=x1543054]
24/11/2009 00:01
 
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Ciuf Ciuf, Tcen Tcen!
Ho letto che siete andati in vantaggio quando erano gli altri che stavano giocando meglio.

Ti risulta? Hai visto la partita o sentito qualcosa a riguardo?

Se l' hai vista com'è Schelotto?



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"Mama mama, me dijeron puta barata!"
"Mi amor, cobra mas caro!"
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24/11/2009 09:55
 
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Il Cesena ha giocato meglio per tutta la partita ,siamo andati in vantaggio senza merito ma a quel punto mancava poco e si doveva portarla a casa....

Schelotto bene.

Il problema e' questa citta',e' difficile giocare qua',un pubblico ipercritico,Tafazzi ovunque...ora sento che bisogna esonerare Colantuono o puttanate simili.

Vero che la squadra gioca male ma in un contesto simile non e' facile....

Abbiamo pareggiato fuori casa contro una ottima squadra ed e' di nuovo una tragedia....non va bene.

Del resto qua' anche la seconda squadra cittsdina e' quasi ignorata .....e' una citta' cosi'.
24/11/2009 10:06
 
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Il Toro torna da Cesena con un punto, il secondo di seguito in trasferta, ma è un pareggio diverso da quello di Piacenza. Questa volta la squadra ha lottato, non ha creato occasioni da gol a bizzeffe, anzi, ma ha tenuto il campo e non si è afflosciata alla prima difficoltà. Anzi la squadra di Colantuono è andata in vantaggio nel momento in cui il Cesena pareva prendere il sopravvento. E’ vero che ha retto soltanto sei minuti, ma non si più parlare di Toro allo sbando e senza attributi. E’ stata una battaglia e i granata l’hanno combattuta come Colantuono si aspettava.

Comunque la vittoria esterna non ritorna e neppure quella assoluta che manca ormai da un mese (2-0 sulla Reggina del 23 ottobre). Numeri da basso impero, non da squadra arcifavorita per la promozione. Però ieri sera il Toro ha retto il confronto con il Cesena dalla difesa meno battuta d’Europa e sconfitto in casa una sola volta alla prima di campionato senza deludere. Una sfida mutilata dalle assenze sui due fronti: più gravi quelle della squadra di Bisoli priva del portiere para-rigori Antonioli (squalificato) e degli infortunati Djuric e Bucchi, ovvero l’artiglieria pesante dei romagnoli. Colantuono, perso Saumel all’ultima curva, ha ovviato all’influenza dell’austriaco insistendo su Belingheri a sinistra e ha sdoganato Gorobsov e Vantaggiato al posto di Loviso e del convalescente Di Michele.

Il Cesena ha confermato tutto quanto di buono si sapeva sulla sua solidità difensiva. Ma ha anche dato prova di avere una buona forza d’urto in attacco. La fase offensiva aveva in Malonga, granata in prestito, il suo avanposto, ma veniva costantemente accompagnata da Schelotto, Do Prado e Giaccherini, scudieri alle sue spalle. Così il Cesena procedeva con percussioni rugbistiche, mentre sul fronte opposto Bianchi e Vantaggiato apparivano una coppia mal assortita, ognuno impegnato al proprio orticello, più che a cercare l’intesa. Nel primo tempo, infatti, il Toro non produceva nulla, mentre il Cesena sfiorava subito il gol con Malonga (salvataggio di Pratali) e poi con Giaccherini.

Era una battaglia che la squadra di Colantuono combatteva con lo spirito giusto a differenza delle ultime, imbarazzanti uscite lontano dall’Olimpico. Tuttavia faticava a organizzarsi e riusciva ad allentare la pressione con contropiedi poco convinti e molto poco organizzati. Il clima della partita non aiutava certo Gorobsov, al debutto dal primo minuto, a organizzare la manovra. Il ragazzo si trovava in mezzo alla bagarre ed era in difficoltà. Ma è giusto insistere su di lui. Belingheri, invece, era del tutto inutile alla causa. Il Toro ci credeva, con tutti i difetti che si porta ancora appresso era comunque sempre in partita. E al 26’ del secondo tempo raccoglieva un vantaggio piuttosto casuale, ma non immeritato per come non aveva mai firmato la resa.

La rete era una beffa per il Cesena: punizione da fuori area di Leon che attraversava tutta l’area e si adagiava sulla sinistra di Tardioli. Tutti immobili gli imbattibili difensori cesenati ad assistere all’evento. Durava poco il tentativo granata di tornare alla vittoria esterna. A rovinare la festa era proprio Malonga che raccoglieva un traversone di Lauro e sorprendeva gli ex compagni.
25/11/2009 16:26
 
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«C'è solo da lavorare e tutti i giudizi sono in sospeso». Urbano Cairo, nel day after di Cesena, fa capire che la strada da percorrere è ancora lunga, anche se «rispetto alla partita col Piacenza qualche miglioramento si è visto». Non tanti, evidentemente, da poter stare tranquilli e così lo stesso presidente domani pomeriggio farà visita alla squadra. Non per confrontarsi nuovamente con i giocatori, ma per spronarli in vista del delicato match con il Crotone di sabato.

Il Toro, che è a -6 sei dalla vetta e a -4 dalla zona A, ha bisogno di ritrovare la vittoria che manca da un mese e chiudere il 2009 in crescendo, potendo sfruttare partite abbordabili (Gallipoli e Vicenza fuori, oltre al Sassuolo in casa). Questo ora è l'obiettivo principale di una squadra che ieri mattina ha lavorato a Forlì prima di tornare a casa, mentre oggi pomeriggio sarà alla Sisport per preparare la sfida dell'Olimpico.

L'allenamento sarà a porte chiuse, anche se non rientra nei giorni di anti-vigilia o vigilia. «Una misura eccezionale - commenta la società - e dalla prossima settimana le sessioni torneranno aperte al pubblico». In verità, il Toro è da una settimana che si allena a porte chiuse tra l'esigenza di provare nuove soluzioni tattiche e la speranza di evitare la pressione dei tifosi.
28/11/2009 17:41
 
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O' rapace
certo che perdere in casa col CROTONE è impresa titanica, complimenti ! [SM=x1543720]
28/11/2009 18:22
 
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Re:
trophies, 28/11/2009 17.41:

certo che perdere in casa col CROTONE è impresa titanica, complimenti ! [SM=x1543720]



Vero

Domani mi godro' il napule di Marino e Donadoni....ci sono ancora vero?


[Modificato da aston villa 28/11/2009 18:23]
28/11/2009 19:27
 
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Oramai le parole non si trovano neanche piu'....

Come TUTTI i tifosi granata pensavo che la squadra costruita da Foschi ci avrebbe garantito una promozione tranquilla,non ho mai pensato di uccidere il campionato ma almeno un percorso lineare....

Resto dell'idea che la squadra possa salitìre in A ma non certo in questo modo.

Non mi ero illuso dopo la schioppettante partenza ma non e' possibile che appena un giocatore arriva da noi smette di ricordarsi come si gioca al calcio.

Qua' sara' anche un ambiente non facile ma se dai l'anima ti viene perdonato tutto.

A S.Benedetto mi parlarono benissimo ci Colantuono che resta un buon tecnico ma sicuramente molte cose non vanno.

In B bisogna menare e correre e noi non facciano ne' uno ne' l'altro,senza i gol di Bianchi saremo in zona C.

Zamparini dice che visto che non si puo' cambiare tutta la squadra si deve cambiare l'allenatore.

Noi lo scorso anno lo abbiamo fatto 3 volte e siamo finiti in B.

Sereni,Rivalta,Pratali,Loria,Loviso,Zanetti,Diana,Di Michele e Bianchi sono giocatori che conoscono il calcio e dovrebbero garantirci un campionato adeguato ma ora sembrano degli alieni.

Davvero non ho risposte.....
29/11/2009 20:34
 
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Il Tg3 Piemonte edizione serale, ha riportato che il ds granata Rino Foschi, sentito dalla redazione Rai, ha confermato di stare lavorando con Cairo per il dopo Colantuono. Dunque, anche se non è ufficiale, pare proprio che il tecnico romano non sarà più l'allenatore granata. Problemi per Beretta, l'ex del Siena è irremovibile nella sua richiesta di un biennale, mentre il Torino vuole mettere sotto contratto il nuovo tecnico solo fino a giugno. Gli altri due nomi in corsa sono Arrigoni [SM=x1543054] e Camolese, quest'ultimo ieri invocato a gran voce dai tifosi. Per il tecnico romagnolo sarebbe un ritorno, anche se effettivamente non ha mai guidato la squadra granata in una partita ufficiale, perchè dovette lasciare per il fallimento di Cimminelli, successo quando la squadra era in ritiro per la preparazione estiva. La storia di Camolese, già tecnico del Torino pre fallimento, è recente, in quanto ha guidato la squadra l'anno scorso, nelle ultime nove partite di campionato, quando il Toro non riuscì a salvarsi dalla B.
30/11/2009 09:26
 
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Ha un cognome che al Toro è indice di fortuna e da giocatore militava in quella Pro Sesto tanto cara al presidente. Forse anche per questo lo scaramantico Urbano Cairo ha deciso di ingaggiarlo per centrare l’obiettivo minimo di inizio stagione: tornare in serie A. Mario Beretta ha 26 partite per rilanciare un Toro che doveva distruggere tutti ed invece si è arenato quasi subito.

L’illusoria fiammata iniziale, 12 punti in 5 partite, ha lasciato spazio ad una processione di 11 punti nei successivi 11 incontri. In più la mancanza di gioco e la scomparsa della grinta hanno sancito la condanna di Colantuono 167 giorni dopo il suo arrivo. Un’era durata pochissimo, anche per l’equilibrio mai nato con questo sergente di ferro, che ora lascia spazio ad un collega che non ama urlare ed è sempre stato apprezzato per la sua filosofia offensiva. «Ho giocato a lungo come Scala - disse agli inizi -, sono stato a Foggia per studiare gli schemi di Zeman, e Sacchi è il modello per l’intensità degli allenamenti». Beretta si impose così con la Ternana in serie B nel biennio 2002/2004, dopo una lunga gavetta tra giovanili e serie C, e da lì spera di ripartire dopo qualche gioia ed alcune delusioni in serie A tra Chievo, Parma, Siena e Lecce con tre salvezze e due esoneri.

Milanese e milanista sfegatato, sposato con Nadia e papà di Matteo e Nicolò, il «Barnetta» di mourinhiana memoria è un appassionato lettore di libri sul terrorismo di ogni epoca. Dunque non dovrebbe spaventarsi di fronte alla fifa nera di un Toro che si trova contro i tifosi e in un ambiente che ha prodotto otto esoneri in tre anni. «Io non ho paura», si è confidato ieri il tecnico dopo la lunga trattativa che ha sbloccato il suo arrivo sulle basi di un contratto da 500 mila euro fino a giugno 2010 più premio promozione e opzione di rinnovo in caso di A.

Oggi Beretta arriverà da Brugherio e prenderà possesso del Toro, allenamento alle ore 15 a porte aperte. Poi dovrà decidere se partire per un ritiro prima della trasferta a Lecce col Gallipoli (gli incroci del calcio, si torna sul luogo del sesto ed ultimo esonero) per conoscere meglio giocatori che non ha mai guidato. Gli unici due che ha avuto in questi anni, Loria e Coppola al Siena, sono fuori uso per infortunio, ma il Beretta amante delle regole, della meritocrazia e della tecnologia (a Lecce col suo staff produceva una chiavetta Usb di dati su ogni avversario da dare ai propri uomini) non avrà problemi ad introdursi nello spogliatoio. Con lui ci sarà il vice Carlo Garavaglia, il preparatore Paolo Lazzarin e il collaboratore Max Canzi.

Uno staff affiatato, anche perché il professore Beretta (era insegnante di educazione fisica al liceo) crede nel lavoro di squadra. Tanto da farci la tesi nel Supercorso di Coverciano. «Si intitolava “Organizza-zione e struttura di una società di alto livello” - ricorda il tecnico -, cioè come dovrebbe lavorare una società di grandi capitali: l’allenatore è il fulcro, un collaboratore per ogni reparto, un preparatore atletico per la potenza, uno per la forza e così via».

A Cairo, che ha speso quasi 7 milioni di euro per gli allenatori in questi anni, potrebbero fischiare le orecchie. L’importante sarà centrare la promozione e per farlo Beretta è pronto ad usare il 4-3-1-2 utilizzato nelle ultime stagioni, anche se il suo schema base resta il 4-4-2 in caso di trequartisti poco duttili. «Mio padre mi diceva sempre “Lapis much el fa spegasc”, che vuol dire “la matita spuntata fa sgorbi”. Bisogna usare sempre la soluzione appropriata».

MEGLIO NON COMMENTARE....VEDIAMO CHE SUCCEDE. [SM=x1449910]
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