00 17/03/2010 09:13
Oltre al danno, la beffa. Il Toro sgonfiatosi ad Ancona rischia di pagare ancora quella sconfitta nelle prossime partite per il pugno duro del giudice sportivo Tosel. Sabato a Modena mancheranno tre titolari, ma sono soprattutto le tre giornate inflitte a Leon e i due turni di squalifica imposti a Loria ad agitare i granata. L'honduregno salterà anche le sfide con Ascoli e Reggina «per avere, al 46’ del secondo tempo, a giuoco fermo, colpito un avversario con uno schiaffo al volto», mentre il difensore torinese è stato punito per la doppia ammonizione e per «aver contestato platealmente l'operato arbitrale, imprecando e danneggiando con un pugno un cartellone pubblicitario; infrazione rilevata da un collaboratore della Procura federale».

Contro queste due decisioni del giudice sportivo, il Torino farà ricorso con procedura d'urgenza. «Non ci aspettavamo sanzioni così - riflette il ds Gianluca Petrachi -. Ritengo che siano anche esagerate per ciò che è successo in campo. In ogni caso, dopo aver valutato con i legali, abbiamo deciso di ricorrere alla Corte Federale». L'obiettivo è ridurre le sanzioni dei giocatori espulsi, probabilmente già nell'appello di venerdì, mentre per Gasbarroni (era diffidato e con l'ammonizione per proteste salterà un turno) non si può fare nulla. Il giudice sportivo, poi, ha anche inserito Pestrin tra i diffidati e multato il capitano Bianchi di 500 euro per l'ammonizione scaturita dalle proteste nei confronti dell'arbitro Mazzoleni. Una sanzione pecuniaria che verrà bissata anche dal Torino, così come per Leon, Loria e Gasbarroni. «C'è un regolamento interno chiaro - specifica Petrachi - che verrà applicato per chi ha ricevuto ammonizioni ed espulsioni per proteste o falli antisportivi».

Dunque fioccheranno salate sanzioni in settimana, ma il problema principale del Toro è come sostituire gli squalificati considerando anche il quadro clinico della squadra. Zoboli e Rivalta, potenziali sostituti di Loria, ieri hanno svolto lavoro differenziato così come gli attaccanti Pià e Salgado, in dubbio per sabato. Poche alternative sulle fasce e coppia obbligata in avanti (Bianchi-Arma), ma per il Torino non c'è solo il fronte del campo a preoccupare. Anche a livello societario il clima è pesante: ieri i commercialisti della famiglia Tesoro e lo stesso patron Savino hanno provato a contattare Cairo per avere la documentazione contabile richiesta. Il presidente non ha risposto, confermando così la sua tiepidissima voglia di cessione.