00 08/12/2008 11:19
L'Inter accelera e ora ha sei punti di vantaggio sulle due inseguitrici: Milan e Juventus. Dopo la vittoria della Juve nell'anticipo (4-0 alla Reggina), i nerazzurri superano 2 a 1 il Napoli a San Siro e sfruttano il tracollo del Milan a Palermo (3-1). Prosegue anche la rincorsa della Roma, che batte la Fiorentina per 1 a 0: decisivo capitan Totti. Gli altri risultati: Atalanta-Lazio 2-0, Cagliari-Sampdoria 1-0, Genoa-Bologna 1-1, Siena-Torino 1-0, Udinese-Chievo 0-1. L'altro anticipo, Catania-Lecce, era terminato 1-1.

L'INTER VA - La brutta figura di Champions è già accantonata. L'Inter, pur con qualche sofferenza, riesce infatti a superare il Napoli nel big match della 14/ma giornata. Nella prima mezz'ora di gioco i nerazzurri sono padroni del campo e nell'arco dei dieci minuti a cavallo fra il quarto d'ora e il 25' piazzano l'uno-due che vale i tre punti. Il risultato si sblocca grazie al gol da bomber di razza di Cordoba, che sul corner battuto corto dalla sinistra e prolungato in area da Muntari gira in porta di sinistro con ottima coordinazione lasciando immobile Iezzo. Il 2-0 è invece frutto di una splendida azione corale dell'Inter: doppio tacco, quello di Cruz per servire all'indietro Maicon e quello di Muntari per ribadire in porta il tiro-cross dell'esterno brasiliano. Per il ghanese è il secondo gol consecutivo dopo quello segnato alla Juventus. I campioni d'Italia danno l'impressione di poter gestire il vantaggio fino al riposo, ma non fanno i conti con il genio di Lavezzi, che al 36' riapre la partita. 'El Pocho' semina il panico sulla destra, riceve il pallone di ritorno in area da Zalayeta, anch'egli col tacco, e con un morbido pallonetto batte Julio Cesar in uscita. È un Napoli rigenerato dal gol quello che entra in campo nella ripresa. L'Inter contiene e si affida alle invenzioni di Ibrahimovic, che al 60' impegna Iezzo con un sinistro dal limite. Reja aspetta fino al 66', poi decide di sostituire uno spento Hamsik con Blasi. Cambia anche Mourinho, che concede un quarto d'ora ad Adriano, gettato nella mischia al posto di Cruz. Nel forcing finale del Napoli c'è spazio anche per Denis, che rileva Maggio. I partenopei provano ad aumentare la pressione, ma Julio Cesar non corre particolari rischi. Finisce così 2 a 1: i nerazzurri, sempre in vetta, salgono a 33 punti.

MILAN KO A PALERMO - Il Milan continua a soffrire le trasferte: nelle ultime uscite lontano da S.Siro era riuscito a rimediare un punto (Lecce, Torino e Portsmouth), ma a Palermo ha dovuto pagare l'intera posta. Per oltre 30 minuti nel primo tempo i rossoneri subiscono un vero e proprio assedio nella propria area da un Palermo che gioca a ritmi forsennati. Innumerevoli le occasioni per i rosanero: alcune sbagliate, altre salvate da un grande Abbiati. Ma è il Milan ad avere le maggiori possibilità di passare. Al 27' l'arbitro Rocchi concede un rigore per un'uscita scomposta di Amelia (ammonito) su Pato, che poco prima si era mangiato un gol fatto sparando sul portiere. Il fallo è netto, ma di poco fuori area o forse sulla linea. Batte Ronaldinho (male) e Amelia devia in corner. Subito dopo Pato è costretto a lasciare il campo per Inzaghi. E al 49' Pippo subisce un fallo al limite dell'area. Tira Ronaldinho e colpisce la traversa. Nella ripresa stessa musica e al 4' il Palermo passa con uno splendido tiro dal limite di Miccoli che millimetrico s'infila all'angolo basso del portiere rossonero. Ancelotti vede la squadra in affanno ed effettua un doppio cambio: Shevchenko per Ambrosini ed Emerson per Flamini (ancora spento). Milan in ginocchio al 14': Maldini non salta su un traversone da sinistra e Cavani di testa mette a segno il raddoppio. Al 34' è tracollo con il terzo gol (ancora di testa) di Simplicio. Al 36' l'arbitro concede un altro rigore al Milan per un netto fallo su Ronaldinho, che stavolta segna. Nel finale il Palermo è stanco e i rossoneri, trascinati da Ronaldinho, hanno la reazione della grande squadra che non ci sta a subire una dura lezione, ma termina 3-1.

ROMA AVANTI - Risale in classifica anche la Roma: i giallorossi, dopo il pessimo avvio di stagione, sembrano aver ritrovato finalmente il gioco e, soprattutto, i risultati. All'Olimpico, la squadra di Spalletti supera la Fiorentina, centrando così il terzo successo consecutivo in campionato. Decisiva la rete di Francesco Totti al 59', che torna in gol all'Olimpico dopo nove mesi. La Roma, con una partita ancora da recuperare, sale a quota 17 punti in classifica, a -6 proprio dai viola, fermi al quinto posto. Una partita vibrante, quella tra le due squadre. Due occasioni subito nei primi 120 secondi. Juan sfiora il gol alla prima azione, con un colpo di testa alto di pochi centimetri. La Fiorentina replica subito con una punizione di Mutu, che obbliga Doni ad una parata spettacolare. Al 10' entra in scena Totti, che spara da ottima posizione ma non sorprende Frey, bravo a respingere di piede. Dopo la fiammata iniziale, la partita si placa ma rimane comunque gradevole. Al 40' Frey può solo guardare quando Totti sfiora di testa una punizione calciata da De Rossi: palla sul palo. Avvio scoppiettante anche nella ripresa: 5 occasioni nei primi 10 minuti (tre per i padroni di casa, due per i viola). Al 14' arriva il gol di Totti che sblocca il risultato con un destro di prima intenzione su assist di Taddei. Fiorentina ferita, ma decisa a non arrendersi. Al 16' Mutu sbaglia di testa su un bell'assist di Santana che subito dopo lascia il posto al montenegrino Jovetic. Ancora occasioni: Frey respinge su Taddei, Baptista centra la traversa, i viola ci provano con Pazzini, Jovetic, Almiron e Mutu, ma non c'è niente da fare. Il gol vittoria lo segna Totti, ma la parata di Doni, al 50' sull'ultimo disperato assalto di Mutu, vale quanto la rete del capitano. La Roma fa il tris, la Fiorentina non ha ancora trovato la cura per il mal di trasferta.

LE ALTRE - La Lazio, invece, non riesce più a vincere: dopo la sconfitta nel derby e dopo il pareggio con il Genoa, la formazione di Delio Rossi esce battuta contro l'Atalanta di Gigi Del Neri per 2-0, trascinata dai gol di Valdes e Floccari, e resta a 23 punti in classifica, al quinto posto insieme alla Fiorentina. I bergamaschi, invece, si portano a 20 punti in classifica. In zona retrocessione, vittorie importanti per il Siena, che si impone 1-0 sul Torino grazie a Maccarone, e per il Cagliari vittorioso per 1-0 sulla Sampdoria con una rete di Jeda. Quarto pareggio per 1-1 consecutivo per il Bologna di Mihajlovic che blocca al Ferraris il Genoa di Gasperini, al primo pari casalingo dopo sei vittorie. Reti di Sculli e di Di Vaio con i rossoblù che salgono a 22 punti. Crollo inaspettato dell'Udinese in casa con il fanalino di coda Chievo per 1-0, grazie ad un'autorete di Felipe al 42'. I friulani erano rimasti in dieci a metà secondo tempo per l'espulsione di Di Natale.

JUVE SOTTO LA NEVE - La giornata si era aperta, sabato, con il pareggio tra Catania e Lecce - gol di Paolucci e Castillo - e soprattutto con la convincente vittoria della Juventus, che aveva battuto 4 a 0 la Reggina, in una serata gelida con pioggia e neve. Ottima prestazione per i bianconeri, nonostante il campo pesantissimo e un nuovo infortunio (alla spalla) di Camoranesi, caduto in area per un contrasto. Ma è proprio Camoranesi - che nel primo tempo rimane in campo nonostante non riesca a muovere il braccio destro - a segnare l'1-0 al 28' dopo una bella combinazione Del Piero-Nedved. La partita si chiude al 44' con la rete di Amauri, che controlla in area un difficle pallone e segna in mischia. Nella ripresa Marchionni prende il posto di Camoranesi mentre la nevicata si fa fitta e per la Reggina la reazione è impossibile, perché la Juve continua a spingere. Arrivano anche i gol di Chiellini di testa (al 17') e di Del Piero su rigore al 25'. È una rete speciale perchè con questa il capitano bianconero arriva a 250 gol segnate con la maglia della Juve. Nel finale spazio anche per Giovinco e Iaquinta in una Juve che nonostante gli uomini ancora contati dimostra di non aver risentito della sconfitta con l'Inter.