Altre medaglie........e un po' di polemiche
Europei, bronzo per Magnini
Nei 100 stile vittoria e record del mondo (con polemiche) per il francese Bernard. Secondo lo svedese Nystrand
EINDHOVEN, 22 marzo
Filippo Magnini si arrende nella sua gara. Il due volte campione del mondo dei 100 stile libero è solo terzo a Eindhoven nella finalissima degli Europei. Davanti a lui il francese Alain Bernard, che migliora il record mondiale stabilito ieri portandolo a 47”50, e lo svedese Stefan Nystrand (48”40). Il pesarese chiude invece in 48”53. Settimo l’altro azzurro Christian Galenda in 49”11.
STRANEZZE - La prestazione di Magnini rientra nella normalità, visto che la preparazione quest’anno è focalizzata sulle Olimpiadi di Pechino e, quindi, in questo momento sono pochi i nuotatori al top. Per questo desta stupore il doppio record di Bernard, che in due giorni è riuscito a migliorare il primato mondiale di ben 34 centesimi (47”60 ieri, 47”50 oggi rispetto al 47”84 fatto registrare dall’olandese Pieter Van den Hoogenband nel settembre 2000 alle Olimpiadi di Sydney). Già ieri, di fronte alla prima stupefacente performance del transalpino, Magnini e Galenda non avevano nascosto le loro perplessità per un miglioramento di prestazioni difficilmente spiegabile con parametri normali. I due azzurri non erano arrivati a parlare di doping, non avendo le prove, ma avevano fatto capire di vederci poco chiaro. E oggi è arrivata una prima conferma che i loro dubbi non sono campati in aria. Il doping, però, non sembra entrarci. Sotto accusa sono infatti finiti i materiali tecnici, ossia i costumi, indossati da Bernard come da altri atleti che, negli ultimi mesi, sono stati protagonisti di prestazioni record: l’australiano Eamon Sullivan (su cui ha avuto parole pesanti il fuoriclasse statunitense Gary Hall jr), Kirsty Coventry (Zimbabwe) e Nathalie Coughlin (Usa). Tutti sono clienti della Speedo, che ha creato un modello dal tessuto e dal disegno particolare, che, a quanto pare, aiuta gli atleti nel galleggiamento.
VASO DI PANDORA - Se qualcuno pensa che siano le solite dietrologie all’italiana, consideri che a sollevare il problema Speedo dopo il record di Bernard è stato non un componente della delegazione azzurra, ma il direttore tecnico della nazionale francese. «Credo che questa situazione meriti un vero dibattito - dice Claude Fauquet -. Tutto ciò deve essere analizzato da un comitato etico, che dica se esiste la possibilità che nel mondo del nuoto si apra un vaso di Pandora».
MATERIALI - Dicevamo dei materiali usati da Bernard. Dalle prime analisi, risulta che i costumi della Speedo siano fatti con un tessuto che aiuta la stabilità a livello del bacino favorendo il galleggiamento. I nuovi materiali sono stati approvati dalla Fina. Ma Fauquet avverte: «Non si sono misurate le conseguenze che questo potrebbe avere nel futuro. L’apertura che è stata fatta deve portarci a interrogarci su che cosa potrà essere il futuro del nuoto se dei mezzi tecnologici enormi cominciano a essere messi in campo per far sì che i materiali diventino elementi fondamentali delle prestazioni degli atleti». Del resto, il caso Bernard provoca polemiche non solo con i nuotatori italiani, ma anche all’interno della stessa nazionale francese. «Alcuni atleti cominciano a pensare di non essere ai livelli di altri per colpa dei materiali. Io non posso dimostrarlo. Ma questo sentimento comincia a farsi strada. Per me è un elemento di disturbo nella preparazione. In mancanza di informazioni, tutti i fantasmi sono possibili». Sull’argomento interviene anche l’allenatore di Bernard, che ammette l’esistenza del problema: «Non si può impedire di pensare una cosa del genere. Onestamente, non so se il record del mondo sarebbe stato battuto con un vecchio modello di costume. Può essere anche di sì. Non sono in grado di dirlo».