ciao Mino

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Luminare del tessuto
00lunedì 19 luglio 2010 08:18
ROMA - È morto a 72 anni il giornalista televisivo Mino Damato.

La carriera di Damato ha conosciuto varie fasi,
dall'esperienza nella carta stampata all'impegno da inviato di guerra,
alla conduzione di popolari programmi tv.
Sempre alla ricerca di nuove sfide, di nuove dimensioni.
L'ultima è stata la lotta contro l'Aids con l'adozione di una bambina romena, Andreia, morta nel 1996,
e la fondazione di una onlus per l'assistenza ai piccoli abbandonati e ammalati.

«Mino era un uomo che guardava in alto cercando la sua luna senza fare come quelli che si fissano il dito»,
ha detto la famiglia in un comunicato.
«Il suo sogno era quello di poter interpretare questo mondo scoprendone di nuovi,
sia che fossero nello spazio,
quello spazio da lui tanto amato e che simboleggiava il futuro e dunque la speranza,
sia che scavasse con gli occhi e con la coscienza nei drammi della storia contemporanea.

Ha vissuto da esploratore e pioniere mediatico, scientifico e anche politico
e si è esposto al giudizio e alle critiche, spesso ingiuste,
che vengono indirizzate solo a chi non vive di conformismo e banalità.

Ha sempre indicato una strada davanti a sé.
Non tutti hanno avuto il coraggio di seguirla.

La sua solitudine è stata un segno distintivo di questi tempi aridi.

Per Mino e per tutti quelli che gli vogliono bene, questo viaggio non avrà mai fine».

beboroma
00lunedì 19 luglio 2010 14:02
Re:
Luminare del tessuto, 19/07/2010 8.18:

ROMA - È morto a 72 anni il giornalista televisivo Mino Damato.

La carriera di Damato ha conosciuto varie fasi,
dall'esperienza nella carta stampata all'impegno da inviato di guerra,
alla conduzione di popolari programmi tv.
Sempre alla ricerca di nuove sfide, di nuove dimensioni.
L'ultima è stata la lotta contro l'Aids con l'adozione di una bambina romena, Andreia, morta nel 1996,
e la fondazione di una onlus per l'assistenza ai piccoli abbandonati e ammalati.

«Mino era un uomo che guardava in alto cercando la sua luna senza fare come quelli che si fissano il dito»,
ha detto la famiglia in un comunicato.
«Il suo sogno era quello di poter interpretare questo mondo scoprendone di nuovi,
sia che fossero nello spazio,
quello spazio da lui tanto amato e che simboleggiava il futuro e dunque la speranza,
sia che scavasse con gli occhi e con la coscienza nei drammi della storia contemporanea.

Ha vissuto da esploratore e pioniere mediatico, scientifico e anche politico
e si è esposto al giudizio e alle critiche, spesso ingiuste,
che vengono indirizzate solo a chi non vive di conformismo e banalità.

Ha sempre indicato una strada davanti a sé.
Non tutti hanno avuto il coraggio di seguirla.

La sua solitudine è stata un segno distintivo di questi tempi aridi.

Per Mino e per tutti quelli che gli vogliono bene, questo viaggio non avrà mai fine».




uno dei pochi giornalisti che ho sempre apprezzato....che riposi in pace


Fox Molder
00lunedì 19 luglio 2010 18:34
Re: Re:
Ha vissuto la vera prima linea, i combattimenti, le vere difficoltà dell'inviato.....ha presentato programmi storici.....ci ha messo sempre la faccia e si è impegnato per cause scomode.....
E lo ricordano quasi solo per la passeggiata sui carboni ardenti.....
E' ingiusto

Ciao Mino

Fox
fabioeur
00lunedì 19 luglio 2010 21:32
Mino é stato uno dei pochi che hanno creduto fino in fondo nella propria professione mettendoci il cuore ed esponendosi sempre. Che riposi in pace.
Luminare del tessuto
00martedì 20 luglio 2010 14:04
Re: Re: Re:
Fox Molder, 19/07/2010 18.34:



E lo ricordano quasi solo per la passeggiata sui carboni ardenti.....
E' ingiusto

Ciao Mino

Fox



INFATTI [SM=x1449910]

quando ho fatto il copia-incolla dell'articolo,
ho omesso la parte dei carboni [SM=x1272123]

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