El Tr3n
00mercoledì 25 giugno 2008 18:48
L’ANTIPATIA
Viene vissuto come simbolo dei nerazzurri
STRANO destino quello del rapporto tra Dejan Stankovic
e la Juve: a un passo dal matrimonio, poi nemici irriducibili e oggi di nuovo tentati da un progetto comune.
DUELLO A gennaio del 2004 l’allora direttore generale della Juve, Luciano
Moggi, aveva individuato nel serbo, all’epoca 25enne, il giocatore ideale per rinforzare il centrocampo bianconero negli anni seguenti. E gli aveva fatto anche firmare un contratto, o almeno così sosteneva. Su Stankovic però piombò anche l’Inter, che convinse il giocatore a firmare e depositò il contratto in Lega, cosa che la Juve non aveva ancora fatto. Moggi minacciò di denunciare il giocatore ai tribunali federali e di mostrare che aveva firmato un contratto anche con la Juve. Stankovic avrebbe rischiato una lunga squalifica, ma la stessa pena sarebbe probabilmente toccata anche a Moggi, visto che l’eventuale firma con i bianconeri sarebbe arrivata in tempi non consentiti. Alla fine il dg juventino rinunciò alla querela («Uno così non ci interessa più») e Stankovic passò senza problemi all’Inter, dove trovò in panchina Roberto Mancini, suo punto di riferimento alla Lazio e probabile motivo del suo cambio di rotta.
NEMICI Il serbo si calò alla perfezione nello spirito interista, rivalità con la Juve compresa: «Meglio vincere uno scudetto in nerazzurro che 10 in bianconero», dichiarò alla vigilia di uno scontro diretto. Parole che ne fanno un idolo della Milano interista e un bersaglio della Torino bianconera, come quanto accade nello scontro diretto del 12 febbraio 2006: vince la Juve 21 grazie a Del Piero che trasforma una punizione fischiata per fallo di Stankovic su Nedved. Il nerazzurro furioso chiude fuori dagli spogliatoi alcuni giocatori bianconeri e poi, dopo che Mancini ha accusato Nedved
di essere un cascatore, dichiara alla tv che «il fallo non c’era». Poi arriva calciopoli, che rende l’Inter e Stankovic ancora più invisi ai tifosi della Juve. Per non parlare dello scudetto 2007, vinto dall’Inter con gli ex bianconeri Ibrahimovic e
Vieira e festeggiato col coro: « Vinciamo senza rubare », che Stankovic canta come i suoi compagni di squadra. Dovesse davvero diventare bianconero, dovrà far ricorso a tutta la sua classe per farsi perdonare.
......................
Penso esista più di un motivo per non prenderlo.