Sexy universitarie

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aston villa
00giovedì 11 settembre 2008 00:01
Il mestiere più @ntico del mondo», che è anche il titolo di un libro edito da Bur (da oggi in libreria), è il più nuovo. Alessandro Calderoni, voce di Radio Montecarlo e fondatore di Estrema Mente, pool di giornalisti investigativi, ha fatto una full immersion nel mondo della prostituzione universitaria e pescato nel magma della rete decine di messaggi che disegnano le trasformazioni del sesso a pagamento. Sempre più incorporeo e bidimensionale. Il risultato è un’inchiesta giornalistica, tra dati e storie raccontate. Vi anticipiamo quella di Debora, 22 anni, studentessa a Venezia.


Da quattro a venti persone ogni giorno comprano i contatti e i servizi di Debora. Da quattro a venti volte al giorno lei sente un trillo al computer, infila un segnalibro nel tomo che studia per preparare il prossimo esame, lo mette da parte e comincia il suo show, in maglietta e mutandine, per poi rimanere nuda e accarezzarsi fino a esaurimento crediti... Studia a Venezia, il terzo anno è in corso ma ci sono molti esami rimasti indietro... «I miei non volevano che andassi tanto lontano, avrebbero preferito una facoltà più vicina a casa. Che mi consentisse di fare la pendolare... Avevo qualcosa da parte e così riuscii ad andare avanti per un po’. Mi sentivo una schifezza perché le mie coinquiline avevano tutte più soldi di me e mi offrivano anche le derrate di base. Ho cercato ogni forma di lavoretto possibile: babysitter, dogsitter, cameriera. Tutte esperienze fallimentari»... Due caratteristiche inducono Debora a fare il salto: l’esibizionismo e il moroso adulto... «Un giorno, per gioco, siamo stati in coppia con un’altra coppia via webcam. Cam per cam, insomma. Noi facevamo sesso di qui, loro di là, e ci guardavamo. Ci divertimmo molto, tanto che diventammo amici di questi altri due ragazzi entrambi di ventisette anni»...

Maggio 2007. Cominciano a piovere soldi sul conto di Debora... «Il primo mese ho fatto 1200 euro netti, una cifra incredibile per me... Riuscivo a fare soltanto da mezzanotte alle tre del mattino. Avevo messo in vendita quasi tutto, anche il numero di cellulare, che ha il vantaggio di raddoppiare gli introiti ma lo svantaggio che poi devi rispondere e non sai chi c’è. E l’unico che lo aveva comprato era un pazzo che mi tormentava con chiamate ossessive». Sì, dai, vieni da me, ti mantengo io... devi essere mia. «Ho scritto allo staff di Riv (il sito Ragazze in vendita, dal quale Debora offre i suoi servizi ndr) e ho cambiato numero. Poi c’era un altro che ha registrato un mio video con faccia in vista e mi minacciava di divulgarlo online se non fossi stata ai suoi giochetti... Chiesi protezione allo staff del sito. E smisi di far vedere la faccia a chi non è già un cliente fidato».

«Quando sono a casa del moroso, in pausa riflessione prima degli esami, sto online dalla mattina quando mi sveglio fino alle tredi,ci, poi dalle quattordici alle diciannove e trenta. Studio e aspetto. Dall’altra parte può esserci chiunque. Se si tratta di qualcuno che chiama dall’ufficio, di solito si limita alla chat. Altrimenti sono persone in posti tranquilli, che vogliono vederti per masturbarsi. ... Più li tengo lì, più spendono, quindi sta a me essere tanto rapida da non farli annoiare e allo stesso tempo tanto lenta da non farli godere subito... Non puoi piacere a tutti, e te ne accorgi quando interrompono la comunicazione dopo pochi istanti. All’inizio mi sentivo ferita, poi ci ho fatto il callo»... Cinquanta minuti, il contatto più lungo, con uno dei fedelissimi. La media degli utenti, tra quindici minuti e mezz’ora... E ai suoi la ragazza deve dire che è andata a lavorare in un bar, o come babysitter...

«In tutti questi mesi mi sono eccitata davvero solo tre volte: sempre con clienti sensibili, con più tempo a disposizione, più crediti da spendere»...

«Quando il mio moroso torna a casa sono ancora in pvt, mi dà un’occhiata ma di solito non rimane nella stanza perché mi vergogno e non mi sembra giusto per chi paga. Poi stacco e torno a essere la sua morosa... La mia vita sessuale è identica a quella di prima. La cam è un di più. Come se vivessi uno sdoppiamento. Il mio corpo è una cosa. Riv è un’altra».

barbi.
00giovedì 11 settembre 2008 14:24
Questa mi fa pena...
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