N A P O L I

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00domenica 25 novembre 2007 12:00


"Ho segnato in Nazionale e adesso spero di farlo al San Paolo". Marek Hamsik è tornato corroborato dal gol a San Marino con la Slovacchia e adesso è pronto a riallacciare il filo con il campionato. Napoli si attende la vittoria al San Paolo, Marek non si nasconde e rilancia.

Il popolo azzurro vuole i 3 punti...

"E li voglio anch'io. Non c'è dubbio che cerchiamo il successo perchè è da un po' che non raccogliamo quanto stiamo producendo. Stiamo facendo prestazioni di buon livello ma purtroppo non sono arrivati i gol. Potevamo segnare in più occasioni nelle ultime gare ma non siamo stati fortunati".

Anche tu hai avuto palle gol...

"Sì ma nel calcio si sbaglia anche. E' normale. Non c'è sempre una spiegazione. Di certo adesso vogliamo sbloccare questa situazione ma siamo certi che attraverso il gioco si raggiungano i risultati alla lunga".

E quali risultati ti aspetti personalmente con questo Napoli?

"Io credo fortemente nel progetto della Società. Siamo partiti questa stagione nel calcio che conta e nel giro di tre anni l'ambizione di tutti è quella di essere tra le squadre più forti d'Italia. Sono certo che insieme arriveremo ad alti livelli. Io vorrei raggiungere grandi traguardi con il Napoli".

Quindi non ti solleticano le sirene di eventuali richieste dalle big?

"No. Per me il grande club è il Napoli ed è qui che voglio giocare a lungo. Sono legato e convinto del progetto".

Che partita vi attende domenica?

"Il Catania è una squadra attrezzata e valida. Hanno un buon allenatore e grande entusiasmo. Sarà per noi un ostacolo difficile. Ma di certo non vogliamo nasconderci: punteremo alla vittoria perché ora c'è da concretizzare le cose buone che stiamo mettendo in mostra su tutti i campi".



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00domenica 25 novembre 2007 20:14
grande zazzà


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00lunedì 26 novembre 2007 13:12
Napoli-Catania 2-0
Napoli: Iezzo, Cupi, Cannavaro, Domizzi, Grava (30' st Garics), Blasi, Gargano (38' st Bogliacino), Hamsik, Savini, Lavezzi, Zalayeta (21' st Sosa). A disp. Gianello, Contini, Montervino, Calaiò. All. Reja

Catania: Polito, Sardo, Stovini, Sottil, Sabato, Colucci (1' st Llama), Edusei, Baiocco (39' st Izco), Mascara, Spinesi, Martinez (39' Morimoto). A disp. Bizzarri, Baglianti, Silvestri, Tedesco. All. Baldini

Arbitro: Brighi di Cesena
Marcatore: 44' pt Zalayeta, 20' st Zalayeta
Note: ammoniti Baiocco, Blasi. Recuperi 1+3.



Napoli - Terremoto Zalayeta. Nel derby dei due vulcani spunta il Promontorio della Pantera. Ci pensa il Marcelo a dare la scossa tellurica a Fuorigrotta. Doppietta d'autore, eleganza e qualità, il "claim" di Zalagol, il Morpheus della falange azzurra, micidiale come l'eroe di Matrix. La massa magmatica si sposta dalla cordigliera delle Ande, parte dal il genio di Lavezzi, passa per i guanti bianchi e la danza felpata della Pantera di Montevideo, arriva dritta al cuore del Catania ed esplode nell'urlo del San Paolo. Together as one. Tutti per uno, il Napoli torna a vincere. I punti sono 18, i gol di Zalayeta sono 6, i sorrisi saranno centomila. Come fossero fuochi e lapilli.



Al 12' Blasi fa sentire che è tornato: destro potente dai 20 metri, Polito c'è. Al 17' ci prova Martinez dall'altro lato: destro in diagonale dal vertice dell'area, fuori. Al 32' la prima combinazione dei puteros azzurri: Zalayeta lavora per Lavezzi che avvolge in doppio dribbling due difensori e chiude di sinistro, Polito si distende e salva accanto al palo sinistro. Al 33' taglio verticale di Gargano per Hamsik: colpo di testa centrale. Al 42' break del Catania: girata di destro di Spinesi, bravo Iezzo a farsi trovare caldo alla prima parata vera della gara. Poi il colpo di teatro. Lavezzi fa sponda per Zalayeta che protegge palla, avanza, si beve la difesa con una finta di corpo e piazza un sinistro al bacio, 1-0. Splendido.



Primo tempo: 1-0 per il Napoli. Alla ripresa Zalayeta riattacca la spina. Al 4' sinistro a giro, alto. Poi il secondo monumento alla gioia. Lavezzi fa da flipper naturale e squarcia il campo per la Pantera: controllo volante di testa e destro di controbalzo che brucia l'erba ed infiamma il San Paolo: 2-0. Che gol!



[IMG]Il resto è uno spettacolo eslcusivamente col bollino azzurro. Potrebbe segnare Lavezzi due volte, poi Hamsik, e ancora Bogliacino e infine Sosa. Un'effusione magmatica da cartolina illustrata. Finisce con gli applausi del Loggione. Dal Vesuvio alla Ande. Napoli si veste da grande.[/IMG]

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00lunedì 26 novembre 2007 16:14
Zalayeta: 'Speriamo di segnare tanti gol'


"Sono un attaccante, devo far gol". Lo spettacolo vero di Marcelo Zalayeta è nella sua umiltà, oltre che nella decisiva doppietta al San Paolo. Marcelo non è uno che ama l'autocelebrazione, nè l'eccessiva euforia. Il suo sorriso è semplice, come le sue parole. "Sono felicissimo, ho segnato e spero di continuare così e far bene per il Napoli. So benissimo che da una punta ci si aspetta il gol ma io cerco sempre di dare il masimo per la squadra. Ciò che conta è centrare la vittoria. Oggi sono contento due volte perché abbiamo vinto ed ho anche segnato". La Pantera non fa preferenze sui gol. Uno più bello e importante dell'altro..."Ma sì. Il primo è stato fondamentale perché ci ha aperto la strada e ha schiodato lo 0-0. Il secondo ci ha dato maggiore sicurezza. Per me son tutti e due importanti. Ora spero di continuare così e ottenere altre vittorie con questa maglia".

Anche Mariano Bogliacino è serafico come il suo connazionale. "Oggi non era facile - dice il 'Boglia' - perché il Catania è un osso duro. Lo abbiamo visto soprattutto nella prima mezzora. Ma abbiamo espresso un buon calcio e siamo cresciuti col passare del tempo. Abbiamo vinto 2-0 e potevamo ancora arrotondare nel finale. Siamo contenti e sorridiamo dopo un periodo nel quale non siamo stati fortunati. Ma questa squadra ha sempre chiuso le partite a testa alta anche quando non ha raccolto i risultati che avrebbe meritato".


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00lunedì 3 dicembre 2007 19:38
Marino: "Voglio considerarlo un incidente di percorso"
"Nessuna giustificazione, chiediamo scusa". Ci mette la faccia Pierpaolo Marino, non si nasconde dietro alibi e non dissimula amarezza e preoccupazione dopo la sconfitta di Bergamo. Quella del Direttore Generale è una reprimenda che parte da lontano.

"In settimana avevo avuto sentori negativi. Evidentemente non abbiamo preparato bene mentalmente questa gara. Dalle parti mie si dice che chi si loda si imbroda. E noi ci siamo fatti imbrodare dalle lusinghe ed i complimenti. Oggi non era il Napoli che conosco io. E con questo non voglio assolutamente togliere i meriti all'Atalanta che ha dimostrato di esserci superiori, limitatamente a questa gara, e che ha meritato di vincere. Ma oggi abbiamo sbagliato tutto. Approccio alla gara, concentrazione, atteggiamento, sinanche i tacchetti erano sbagliati perché scivolavamo di continuo. Sin dall'ingresso in campo abbiamo subìto passivamente i colpi dell'Atalanta ed abbiamo barcollato senza reagire. Fino a crollare. Per questo oggi accettiamo qualsiasi critica e chiediamo scusa. Questa partita non va analizzata ma solo archiviata. Dovrà servirci come monito per ricordare a tutti che se non si va in campo con la necessaria umiltà si possono prendere sonore batoste. Persino l'Inter non può permettersi di sottovalutare le partite, figuriamoci noi che siamo una neo promossa. Voglio considerarlo un incidente di percorso perché non posso parametrarlo al buon campionato che stiamo facendo. Adesso guardiamo avanti ma prima bisogna fare una seria autocritica tutti, dal primo all'ultimo, dalla squadra fino ad arrivare ai magazzinieri".
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00lunedì 10 dicembre 2007 13:56
Napoli-Parma 1-0

Napoli: Iezzo, Cupi, Cannavaro, Contini, Grava, Blasi, Gargano (39' st Hamsik), Bogliacino, Savini, Lavezzi (30' Calaiò), Zalayeta (45' st Sosa). A disp. Gianello, Maldonado, Rullo, Montervino. All. Reja

Parma: Bucci, Coly, Falcone, Zenoni (39' st Paponi), Paci, Dessena (16' st Morfeo), Parravicini, Mariga, Reginaldo (27' st Matteini), Pisanu, Corradi. A disp. Pavarini, Cardone, Couto, Tombesi. All. Di Carlo

Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatore: 19' pt Zalayeta
Note: ammoniti Lavezzi, Grava, Coly, Blasi, Contini, Dessena. Recuperi 2+4.



Napoli - Il Granducato azzurro. Il fregio nobiliare lo griffa Marcelo Zalayeta il Vulcano buono di Fuorigrotta. Il Napoli batte il Parma con un gol d'autore, un "Pantera del 2007" che vale una galleria d'arte contemporanea e l'effigie su un Gronchi rosa. Gli azzurri si scrollano un chilo di polvere dalle spalle, entrano nel club della ventina, quelli che in classifica hanno superato le colonne d'Ercole della seconda decina, si mettono 12 squadre dietro e davanti ne contano solo 5. Nella serata del San Paolo scompare anche 'a nuttata di Bergamo. Sotto il cielo intriso di acqua e vento, il ciclone si abbatte dopo una ventina di minuti. Uno spot di calcio-show confezionato con tutti i canoni della Playstation: colpo di tacco, assist di velluto, e mezza rovesciata al volo. Protagonisti Lavezzi, Bogliacino e Zalayeta. I tre dell'Ave Maria. La preghiera che si leva alta nella notte del San Paolo. Il Napoli è nell'elite del calcio italiano.



Napoli si stringe a corte dei suoi ragazzi. Nel rito iniziale, abbracciata alla squadra, c'è tutta la città. Un urlo da brividi, insieme come un sol uomo. Dopo 10 minuti Lavezzi fa drizzare i capelli alla difesa parmense, salta il campo minato fin dentro l'area poi crossa dentro per Zalayeta: girata di sinistro, fuori. Applausi. Che diventano giubilo al 19'. Un segmento di alta geometria: Lavezzi tocca di tacco per Bogliacino, l'uruguagio usa il pennello per premiare lo scatto di Zalayeta: la Pantera va in mezza rovesciata con l'eleganza di Nadia Comaneci per un gol meraviglioso. Che non a caso scandisce il record personale di Zalagol che sinora in serie A non aveva mai segnato 7 volte in un solo campionato.



Il Napoli si coccola la prodezza e riprende fiato. Il Parma si vede al 22' con Reginaldo lanciato in velocità a rete: bravissimo Iezzo in uscita a bloccare. Ancora Reginaldo in chiusura di tempo gira fuori misura un bel cross di Pisanu. Si va al riposo sull'1-0. Nel secondo tempo il Napoli potrebbe chiudere la storia. Zalayeta di rapina strappa una palla vagante, salta Bucci in uscita al limite dell'area e tocca morbido per Lavezzi: destro pronto e potente del Pocho, Falcone salva di testa sulla linea. Il Parma organizza la sua pressione, il Napoli assorbe e rischia di segnare ancora nel finale prima con i nuovi entrati Calaiò e Hamsik. Ma va bene così. Tre punti che brillano come l'oro, un capolavoro di arte moderna e 21 punti in classifica. Gli azzurri entrano a buon diritto nell'elite del calcio italiano.

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00giovedì 13 dicembre 2007 18:17
Napoli, tutti i nomi per il futuro
Tomas Necid (18), Petr Janda (20), Marek Strestik (20), Michal Svec (20): quattro sconosciuti forse alle orecchie di tutti, ma non di Pierpaolo Marino. Il dg del Napoli punta tutto sul mercato ceko-slovacco che tante soddisfazioni ha regalato negli ultimi anni ai partenopei, da Jankulovski all'ultimo gioiellino, Marek Hamsik: centrocampisti ed attaccanti a go-go dunque per gli azzurri, che potrebbero già nei prossimi giorni opzionare (o concludere le trattative) per questi ragazzi promettenti di Slavia Praga e Brno.
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00giovedì 13 dicembre 2007 18:27
Domizzi: 'Il mio record di gol vorrei farlo in azzurro'



"Se guardo la classifica e vedo che siamo a soli 3 punti dalla Fiorentina...". Maurizio Domizzi, da vero gladiatore, adesso vuole passare alla cassa. E riscuotere i meriti di questo Napoli dopo una settimana pregna di critiche e sospiri. Bergamo è dimenticata. La classifica sorride.

Con il Parma si è rivisto il carattere dei tempi migliori. Una evoluzione naturale di questa squadra?

"Significa semplicemente che stiamo acquisendo completezza. Abbiamo dimostrato che il gruppo sa adattarsi ai momenti del campionato. Con il Parma serviva il risultato pieno anche a costo di essere meno spettacolari e più concreti. Questo vuol dire che sappiamo interpretare ogni situazione contingente. Abbiamo ritrovato un equilibrio stabile e adesso cechiamo la continuità di gioco e risultati".

Il Siena è l'avversario ideale per proseguire il trend positivo?

"Troveremo un Siena sicuramente rinvigorito dal successo importante di Genova, è una squadra che ha tratto nuova linfa dal cambio allenatore con il ritorno di Beretta. Sono in una fase positiva e vorranno continuare così. Noi andremo lì per misurarci e per giocare come sappiamo. Ma voglio ricordare che non siamo certo l'Inter o la Roma e che non abbiamo l'obbligo di vincere su ogni campo. A noi interessa fare un risultato positivo e proseguire ad esprimere buon calcio. Se guardo la classifica e penso che siamo a soli 3 punti dalla Fiorentina, che per potenzialità è tra le candidate ai primissimi posti in classifica, non posso che pensare a quanto di buono stiamo facendo sinora. Andiamo a Siena per mostrare il nostro valore ma con calma e serenità".

Tra l'altro ci sarà la sfida tra i difensori 'bomber': Loria contro Domizzi...

"Sì, è vero. Che dire: speriamo di vincerla. Ma io spero soprattutto che il Napoli faccia risultato e che alla fine si dica che Domizzi ha disputato una bella partita. Certo, al di là della sfida con Loria, io ci terrei molto a battere il mio record stagionale di 5 gol ottenuto con l'Ascoli. Ora ne ho 4, ci sono molto vicino e speriamo che a fine anno possa festeggiare il nuovo primato con il Napoli. Sarebbe bellissimo farlo con questa maglia".

Dopo Siena c'è la Coppa Italia contro la Lazio. Ci tenete e soprattutto ci credete? "E perché no. Abbiamo il ritorno in casa e se facciamo un discreto risultato all'Olimpico poi possiamo giocarcela al San Paolo la qualificazione. La Coppa Italia è un torneo che spesso viene snobbato ma poi arrivati lì alle fasi finali tutti ci tengono ad alzare il trofeo. Per noi sarebbe un traguardo strepitoso
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00venerdì 14 dicembre 2007 14:17
Zalayeta: "La mia carriera comincia a Napoli"


"Voglio fare le cose più belle della mia storia calcistica con il Napoli". La vita di Marcelo Zalayeta inizia a 29 anni. Compiuti da neppure 10 giorni. Un Sagittario che ha scoccato sinora sette frecce nel cuore dei napoletani. Il suo record stagionale di gol, quando non è ancora chiuso il girone di andata.

Sinceramente, ci pensi mai a cosa avresti potuto fare negli anni passati se ti avessero dato fiducia?

"No. Non ci ho mai pensato e non voglio pensarci. Dico solo che la mia carriera comincia al Napoli e che con questa maglia vorrei scrivere le cose più importanti della mia vita. La mia volontà è giocare a lungo qui. La Juve sa qual è la mia intenzione precisa. In questa Società sto bene professionalmene e umanamente. Ho avuto la stima e la fiducia di cui avevo bisogno".

Solitamente i bomber promettono e si augurano la classica 'doppia cifra' come traguardo stagionale. Qual è il tuo obiettivo?

"Me l'hanno chiesto appena sono venuto a Napoli ed io ho risposto che non mi pongo obiettivi. Se non quello di fare il massimo per la squadra. L'importante era che il Napoli facesse bene e devo dire che le cose stanno andando meglio di quanto potessimo augurarci. Essere in questa posizione di classifica dopo 15 giornate non ce lo saremmo aspettati all'inizio. Speriamo di continuare".

Possibile che non ti sei prefissato un traguardo in fatto di gol?

"No ma per me è normale. Questa è la mia mentalità: che la squadra faccia bene. Il gol fa sempre piacere ad un attaccante. Io spero di trovare continutà soprattutto. Ma considerate che se una squadra non si esprime ad alti livelli poi i gol alla fine non arrivano per nessuno".

Qual è stato il tuo gol più bello?

"In assoluto quello al Real Madrid in Coppa Campioni. Al Napoli quello al Parma di domenica. Bello in tutta l'azione. Poi è stato bravissimo Bogliacino a mettermi una palla splendida. Davvero una manovra spettacolare".

Dal Napoli alla Nazionale uruguagia il passo è breve...

"Sinceramente non ho sentito Tabarez. Se mi convocasse mi farebbe piacere ma non credo che accetterei per ora. Penso che in questo momento della mia carriera sia più importante il Napoli e poter lavorare qui con intensità".

Uno 'freddo' come te che rapporto ha instaurato con un ambiente così caldo?

"Beh con il mister e con la squadra è ottimo. Il merito è del gruppo ed ovviamente di Reja se le cose vanno bene. Poi per il resto io sono un tranquillo e mi sto abituando pian piano al clima della città. Ma senza dubbio il calore di Napoli è davvero speciale e fa sempre piacere".
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00domenica 16 dicembre 2007 20:26
Siena-Napoli 1-1
Siena: Manninger, Bertotto (31' st Rossettini), Portanova, Loria, De Ceglie, Jarolim (35' st Rossi), Codrea, Galloppa, Locatelli, Frick, Maccarone (45' st Corvia). A disp. Eleftheropoulos, Esposito, Forestieri, Ficagna. All. Beretta

Napoli: Iezzo, Cupi (40' st Grava), Cannavaro, Contini, Garics, Blasi, Gargano, Hamsik, Domizzi (17' st Rullo), Bogliacino (42' st Sosa), Zalayeta. A disp. Gianello, Maldonado, Montervino, Calaiò. All. Reja.

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Marcatori: 18' st Frick (S), 19' st Bogliacino (N)
Note: ammoniti Loria, Bertotto. Recuperi 1+4.



Siena - Napoli forza sette. Nel vento gelido del Franchi gli azzurri rimontano in una folata il Siena e si piazzano al settimo posto da soli in classifica. Finisce 1-1: il Napoli è tra le 7 sorelle del calcio italiano. Il Grande Fratello, invece, è Mariano Bogliacino che segna uno splendido gol, il suo secondo in serie A e smeriglia il suo momento d'oro. Così come d'oro è il punto di oggi non foss'altro per il valore statistico: non si faceva risultato a Siena dal 1946, ovvero dal dopoguerra. Un altro piccolo grande record del nuovo Napoli che diverte, gioca e coniuga che è un vero piacere il verbo stupire: ormai lo slogan stagionale lanciato da Pierpaolo Marino e inserito come password nel sistema azzurro. Il Palio di dicembre sorride al Napoli, con una rimonta del Boglia alla curva del Casato. Uno spunto irresistibile che in Piazza del Campo il Napoli aspettava da oltre 60 anni.



Partita molto veloce e sospinta anche da un vento notevole. All'11' primo tiro del Siena. Destro in drop di Locatelli, alto. Sfida molto sostenuta e giocata a ritmi alti. Al 30' il Napoli fa breccia con una azione personale di Zalayeta che lancia Hamsik a rete, salva in spaccata Loria. Sull'angolo successivo cross di Hamsik e spizzata di tesa di Domizzi che accarezza la traversa. Il Napoli prende campo. Al 35' su una palla vagante in area Hamsik prende iltempo a tutti e taglia al centro per Zalayeta, sulla linea l'anticipo di Portanova nega il gol agli azzurri. Napoli che chiude all'attacco: al 40' su angolo di Bogliacino ancora Hamsik va in sforbiciata, Manninger alza sulla traversa. Gran gesto e bella parata. Finisce il primo tempo 0-0.



Nel secondo il ritmo non cala neppure per sbaglio. Lotta, corsa, duelli fisici: partita rusticana. Al 56' ci prova Bogliacino su azione personale: destro largo. Al 60' risponde Maccarone dall'altro lato: Iezzo è bravo ad alzare. Poco dopo si fa male Domizzi al naso per una gomitata di Bertotto. Per lui entra Rullo. Ma in una mischia in area passa il Siena: azione d'angolo, palla vagante e girata sotto rete di Frick: 1-0. Il Franchi urla ancora quando il Napoli si rimette gambe in spalla. Tempo un minuto. Combinazione Hamsik-Bogliacino, tutta in velocità: palla dentro per l'uruguagio che di sinistro scarica in gol: 1-1. Secondo gol del Boglia, anche questo in trasferta dopo quello di Palermo. La sfida non si placa ma si accende. Ed è il Napoli che potrebbe affondare la lama. Al 70' azione corale Zalayeta-Hamsik-Garics e destro dell'austriaco che sfiora il palo. Al 72' bella punizione di Gargano che Manninger toglie dal sette. Poi gli azzurri controllano. Può bastare così. Punto d'oro. Napoli è tra le sette sorelle del campionato.

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00mercoledì 19 dicembre 2007 15:09
Arriva il Calendario della SSC Napoli


"Il Calendario è un'ulteriore interazione con il nostro pubblico". Aurelio De Laurentiis ha presentato il primo Calendario fotografico ufficiale della SSC Napoli. Un prodotto realizzato al di fuori degli schemi canonici che ritrae la squadra azzurra nelle più belle e caratteristiche location della città, attraverso l'obiettivo del fotografo di moda Diego Santangelo con la supervisione del marketing manager del Calcio Napoli Alessandro Formisano.



"E' la nostra prima iniziativa - ha detto il Presidente De Laurentiis - al di fuori dell'attività sportiva. Un'idea nata tra i vari programmi che progettualmente ha stilato la Società. L'abbiamo concepita in poco tempo e sono molto soddisfatto di questo omaggio ai tifosi che rappresenta un altro ponte verso il nostro pubblico. Una ideale interazione tra i protagonisti in campo e i nostri appassionati. Vuole essere un gesto di attenzione e di grande rispetto per l'affetto che i tifosi azzurri quotidianamente ci manifestano. E sono molto soddisfatto del risultato finale".

Anche il Direttore Generale Pierpaolo Marino ha espresso la sua felicitazione raccontando l'esperienza 'inedita'. "Ci siamo divertiti molto a scattare queste foto ed è stata una parentesi che ha rappresentato un po' di svago tra le tensioni delle giornate sportive. Per una volta ci è sembrato di essere noi i protagonisti di un film di De Laurentiis. In trenta anni non avevo mai vissuto una situazione del genere e devo dire che è stata un'esperienza bellissima. E' un Calendario realizzato con passione e che sono certo avrà molto successo".

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00giovedì 20 dicembre 2007 13:23
Lazio-Napoli 2-1
Lazio: Muslera, De Silvestri, Siviglia, Cribari, Kolarov, Manfredini, Baronio, Firmani (1' st Mutarelli), Maghni (20' pt Mauri), Pandev (39' st Makinwa), Tare. A disp. Berni, Scaloni, Ledesma, Vignaroli. All. Delio Rossi

Napoli: Gianello, Maldonado, Cannavaro, Contini, Grava, Montervino, Blasi, Dalla Bona (6' st Hamsik), Rullo (29' st Savini), Calaiò (14' st Lavezzi), Sosa. A disp. Iezzo, Garics, Gatti, Capparella. All. Reja

Arbitro: Stefanini di Prato
Marcatori: 28' pt Dalla Bona (N), 21' st De Silvestri (L), 26' st Baronio (L)
Note: ammoniti Dalla Bona, Firmani, Siviglia, Maldonado



Roma - Il Napoli perde all'Olimpico con la Lazio ma lascia intatte le possibiltà di qualificazione. Finisce 2-1 l'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia con gli azzurri che avrebbero meritato almeno il pareggio. Ma nel finale una splendida girata di Cannavaro, in stile bomber, ha incocciato giusto l'incrocio dei pali. Sarebbe stato un gran gol ed invece resta un gran rammarico. Ma fa gioco la rete di Sam Dalla Bona, importante quanto bella: diagonale in drop stretto a rubar il tempo a difensore e portiere. Su questo mattone il Napoli proverà a ribaltare il risultato al ritorno. Basta l'uno a zero. I giochi sono aperti.



Non ci si poteva attendere il sacro fuoco dell'agonismo in questo placido mercoledì sera di Coppa. Lazio e Napoli mettono dentro gli uomini che hanno giocato di meno sinora in stagione, prestano impegno, concentrazione, dedizione, ma di certo non c'è nell'aria il clima di cavalleria rusticana. Napoli per primo a pizzicare: 18', Sosa si inerpica di testa, Muslera c'è. Poi al 28' il gol. Torre del Pampa per l'entrata di Dalla Bona che stoppa di petto e prima che la palla rimbalzi riesce a tenerla bassa d'anticipo e prendere il tempo a Muslera. Gran gesto, 1-0. La prima parte si chiude con la Lazio in avanti per inerzia. Manfredini gira fuori un pallone a centro area e successivamente è Kolarov che in diagonale cerca la porta ma trova Gianello ben pazzato. Finisce il primo tempo.



Nel secondo la Lazio organizza la sua reazione. Al 50' Kolarov dalla sinistra dellarea tenta il diagonale, fuori. Al 51' Manfredini si ritrova una palla in mischia in area ma la mira è alta. Nel Napoli entra Hamsik per Dalla Bona e Lavezzi per Calaiò. Ma sono fatali due punizioni agli azzurri. Quasi in sequenza. Al 66' il sinistro di Kolarov ribalza davanti a Gianello che respinge, arriva De Silvestro e fa tap in: 1-1. Al 71' è da maestro il tiro di Baronio che dalla mattonella dei 25 metri indovina il sette: imprendibile, 2-1. Poi è solo Napoli. Pressione costante e che sarebbe anche fruttuosa se al 75' la volèe di Cannavaro, che si inventa centravanti, non beccasse giusto l'incrocio dei pali prima di ritoccare terra. Il 2-2 non arriva. Resta questo 2-1 che trasuda ambizione e speranza nel ritorno. Al San Paolo ci si gioca la qualificazione...
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00giovedì 20 dicembre 2007 13:24
Cannavaro: "Il più bel regalo, la Serie A con la 'mia' maglia"


"Sotto l'albero ho già tutto ciò che desideravo". Tempo di letterine, sogni e regali. Ma anche di bilanci. Paolo Cannavaro non guarda avanti ma si tiene stretta la gioia che ha dentro. La felicità consiste nel desiderare ciò che si ha. Ed il difensore napoletano tiene fede alll'antica saggezza.

Cosa ti aspetti sotto l'albero?

"Beh una vittoria col Torino, senza dubbio. Ma in generale io il regalo l'ho già avuto. Questo per me sarà in ogni caso uno splendido Natale. Gioco in Serie A con la maglia della mia squadra del cuore. Sono nella mia città e sto vivendo un grande sogno. Tra l'altro abbiamo disputato una prima parte della stagione più che positiva. Insomma non posso certo chiedere di più. Questo è il Natale che ho sognato sin da quando firmai per il Napoli. Appena arrivai dissi che l'obiettivo era ritornare nel calcio importante. Ora ci siamo e spero che il secondo gradino sia quello di tornare in Europa. Una città come Napoli lo merita".

Anche il Presidente De Laurentiis in settimana ha parlato di progetto europeo e si è complimentato con la squadra. Uno sprone in più per voi?

"Beh certamente. Non c'è dubbio che sentire la fiducia del Presidente ci dà grande forza. Sapere che alle spalle c'è un progetto solido ed importante che persegue grandi obiettivi è per noi stimolante e gratificante".

Tornando alla Coppa Italia: un 2-1 con la Lazio che lascia aperta la porta qualificazione...

"Sì, è una sconfitta a metà se possiamo dire così. Anche perché sul campo abbiamo dimostrato di meritare almeno il pareggio. Ma possiamo giocarcela in casa nostra. Questa è una squadra che ha una spiccata vocazione offensiva e che cerca sempre la vittoria. Quindi la sfida è aperta. Noi ci credevamo prima della gara dell'Olimpico e a maggior ragione ci crediamo ora".

Peccato per quell'incrocio dei pali: hai sfiorato un gran gol...

"Peccato sì. Anche perché un gol ogni tanto per me è più che gradito. Sarebbe stata una rete non solo bella ma anche importante. Pazienza, capiterà la prossima volta...".

Magari col Torino domenica?

"Beh se viene lo accoglierò con gioia. La cosa certa è che troveremo di fronte un avversario in grande forma. Hanno individualità di grande spessore tecnico e per giunta sono un gruppo solidissimo. Saraà difficile come sempre ma dal canto nostro possiamo mettere in campo la nostra qualità. Anche noi disponiamo di gente che può fare la differenza. Insomma speriamo che venga fuori un bel regalo di Natale per noi...".

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00venerdì 21 dicembre 2007 21:43
Garics: 'Voglio essere il futuro del Napoli'


"Per me è un grande onore avere addosso questa maglia". Yuri Garics approfitta del Natale per raccontare il suo primo anno solare a Napoli. E confidare le sue ambizioni. Per il ragazzone austriaco in calendario ci sono tante ambizioni, ma tutte rigorosamente in azzurro.

Quanto hai investito in termini di ambizioni nel Napoli?

"Tantissimo. Io sento già di vivere un sogno stando in questa squadra e respirando questa città. E' un ambiente che sono certo non troverò più da nessuna altra parte in tutta la mia vita. C'è entusiasmo, passione, calore, sensazioni assolutamente uniche. Io mi sento di rappresentare una Nazione quale l'Austria che in passato ha avuto pochi rappresentanti in Italia ma sicuramente di grande qualità e ricordo su tutti Polster e Prohaska. Ma loro non hanno vissuto Napoli, io invece sì e ne sono onorato. Spero di rimanere a lungo qui. E' uno dei miei principali traguardi".

Cosa ti resta di questo 2007?

"Innanzitutto la gente. C'è sempre grande attesa per la squadra, non si parla altro che di calcio e per noi è sempre uno stimolo per fare meglio. Poi, ovviamente, la festa promozione. Ci sentiamo felici ed orgogliosi di aver riportato questa splendida città nel posto che merita: la serie A. Ho ancora negli occhi il bagno di folla quando tornammo sul pullmann da Genova. Ora vogliamo proseguire per ridare al Napoli i fasti di un tempo. Anche perché qui in ogni angolo si parla sempre dei tempi d'oro di Maradona. Beh per noi sarebbe un grande step riuscire a tornare in Europa".

Personalmente ti senti sereno dopo un anno di ambientamento?

"Io non mi sono mai sentito meglio di ora. Sia mentalmente che fisicamente. Questo vuol dire che sto lavorando bene ed in armonia con tutti. Spero di proseguire su questa strada. Uno dei miei obiettivi personali è quello di diventare in futuro una colonna di questa squadra. Non so se ci riuscirò ma io sono assolutamente convinto dei miei mezzi e d ella mia qualità".

Potresti essere un austriaco 'napoletano' agli Europei?

"Quello è un grande evento e se giocherò sarà anche grazie al Napoli. Ma per ora c'è solo il campionato italiano. Vorrei chiudere alla grande la stagione col Napoli per costruire le basi per un grande futuro".

Intanto c'è il Torino...

"Sarà una partita importante come tutte ma certamente avrà un sapore in più perché potrebbe consentirci di chiudere l'anno in bellezza. Ma sappiamo che il Torino è in un gran momento di forma. Ho visto le due partite con la Roma, sia in Coppa che in campionato, e sono rimasto colpito. Però anche noi sinora ce la saimo giocata alla pari con le grandi squadre. Vogliamo far bene anche con l'aiuto del San Paolo. I tifosi sono la nostra spinta fondamentale".


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00domenica 23 dicembre 2007 18:38
Napoli-Torino 1-1
Napoli: Iezzo, Contini, Cannavaro, Domizzi, Garics, Blasi, Gargano, Bogliacino (21' st Sosa), Savini (1' st Hamsik), Lavezzi (25' st Calaiò), Zalayeta. A disp. Gianello, Cupi, Grava, Montervino. All. Reja

Torino: Sereni (18' st Fontana), Zanetti, Di Loreto, Natali, Della Fiore, Grella, Corini, Barone, Rosina (1' st Lazetic), Di Michele, Bjelanovic (28' st Recoba). A disp. Bottone, Vailatti, Malonga, Ventola. All. Novellino

Arbitro: Trefoloni di Siena
Marcatore: 36' pt Rosina rig. (T), 36' st Hamsik (N)
Note: espulso al 43' pt Grella (T) per doppia ammonizione. Ammoniti Blasi, Contini, Savini, Sereni, Recoba, Corini. Al 4' st Domizzi (N) ha fallito un calcio di rigore.





Napoli - La corrida del San Paolo. Il Napoli riprende al calar della sera il Toro per le corna. La banderilla la infila Marek Hamsik a dieci minuti dalla fine di una delle sfide più appassionanti, controverse, difficili e disgraziate viste a Fuorigrotta negli ultimi anni. Finisce 1-1. Ma sarà arduo da oggi in poi redimere i napoletani sugli influssi nefasti del 17. Nella giornata di campionato numero 17 gli azzurri si trovano di fronte il promontorio della sfortuna: un rigore subìto frutto di una svista colossale, un rigore a favore sbagliato dall'infallibile gladiatore Domizzi ed un clamoroso palo interno al 95esimo minuto di Emanuele Calaiò che era già nell'urlo della curva. Incredibile ma calcio. Gira così l'ultima partita dell'anno. Ma è nella cattiva sorte l'ennesima riprova dell'acciaio inossidabile insito nel DNA di questa squadra. Il Napoli si rialza sulla via del tramonto e riassetta il finale di uno splendido 2007. Cominciato in serie B, consumato nella splendida promozione di giugno e sublimato da una serie A da protagonisti. That's all folks. Prosit.




Il ritmo è altissimo. Si lotta al centimetro su ogni palla. Davvero gran calcio al San Paolo. Agonismo che in avvio però va a detrimento del gioco. Molta tensione e poche emozioni. Ci vuole mezzora per vedere la prima azione brillante ed è del Napoli. Scambio in area Zalayeta-Gargano e destro piazzato del bomber che trova il piedone di sereni quasi sulla linea. Che occasione. Poi il patatrac. Svista colossale di Trefoloni che vede un fallo di mano di Domizzi in duello con Bjelanovic. In realtà l'anticipo del difensore azzurro è pulitissimo, di piede. Ma a nulla valgono le proteste ed il ricorso al guadalinee Bernardoni. Il rigore lo tira Rosina che fa 1-0. Il Napoli ruggisce rabbia. Che si trasforma in energia. Al 43' per uno scambio di cortesia e paroline fuori contesto natalizio vengono ammoniti Blasi e Grella, ma l'australiano già punito col giallo in precedenza viene espulso. Toro in dieci. Il Napoli chiude il tempo con una sventola tutta grinta di Domizzi: Sereni vola e devia.



Secondo tempo: inizia la vera corrida. Entra Hamsik per Savini. Pronti, via e rigore. Zalayeta anticipa con gran tempismo Sereni in uscita. Trefoloni indica lo stesso dischetto del primo tempo. Va a tirare Domizzi, Sereni para. La salita si fa ancora più ripida. Fuorigrotta è un vulcano che implode. Ma il Napoli è un leone. Al 53' sinistro di Hamsik: Sereni c'è. Al 65' sinistro al volo splendido di Bogliacino, palla che sibila l'incrocio. Entrano Sosa e Calaiò per Bogliacino e Lavezzi. Si gioca in metà campo. Napoli e il Napoli in un corpo solo, nello stesso furore verso la porta del Toro. E arriva l'olè: Zalayeta per Sosa che gira ad Hamsik: sinistro sontuoso sotto la traversa: 1-1. I decibel sono assordanti. Gli azzurri vogliono vincerla. Ed all'ultimo assalto al 95' Sosa va in ascensora per Calaiò che di testa gira a botta sicura: Palo interno! La giostra del 17 finisce qua. Come il 2007. Un anno splendido che resterà nella storia contemporanea. Il Napoli di Reja, Marino e De Laurentiis. Prosit.




El Tr3n
00lunedì 24 dicembre 2007 16:37
Prova tv: due giornate a Zalayeta
Dopo aver visionato i filmati relativi alla gara tra Napoli e Torino, il giudice sportivo ha squalificato per due giornate Marcelo Zalayeta, reo di aver simulato un fallo da rigore per trarre in inganno l'arbitro Trefoloni.

Stavolta non credo che glie le abbuoneranno.

L' altra volta c' era il dubbio che si fosse lanciato per non andare a sbattere contro Buffon (ma ovviamente si è guardato bene dal dire che non fosse stato toccato).

Quest volta, non avendo saltato nessuno ma essendo imploso farà più fatica a difendersi. In più direi che pesa anche il fatto che è la seconda volta che va a rischio squalifica.

Vamos a ver lo que va a pasar.
trophies
00lunedì 24 dicembre 2007 17:38
Beh, se è così, accettiamo le due giornate di squalifica per comportamento anti-sportivo

un pò come quello di Bjelanovic e Rosina sul "mano" di Domizzi

Certo si chiamasse Trezeguet, sarebbe diverso [SM=x1272097]
trophies
00lunedì 24 dicembre 2007 17:45
Reja: "Questa squadra ha un carattere enorme"


Attraverso la sofferenza si raggiungono le gioie...". Edy Reja attinge alla sua esperienza per definire i contorni di questo pareggio del Napoli. Ma anche per stilare un consuntivo dell'anno azzurro. "E' un po' che non ci gira benissimo ma nonostante questo siamo stati bravi. Dopo aver sbagliato un rigore, aver avuto tanta sfortuna nelle occasioni sotto rete non era facile raddrizzare la partita. Lo abbiamo fatto ed alla fine avremmo potuto anche di vincerla. Purtroppo il palo di Calaiò ha negato il giusto premio ai ragazzi. Che comunque vanno elogiati sia per questa partita sia per quello che hanno fatto in questa stagione. Il 2007 è stato un anno magnifico. Se giudico l'andamento avuto dal Napoli nell'annata solare non posso che definirlo superlativo. Avremmo potuto chiudere in bellezza con un successo assoltamente meritato. Ma va bene così. Il loro rigore poteva tagliarci le gambe ed invece abbiamo reagito con grande carattere e volontà. Questa squadra sa soffrire ed io dico che è questo lo spirito che ci deve animare anche in futuro. Ci aspetta un girone di ritorno duro ma saremo capaci di fronteggiarlo al meglio. Penso che il 2008 porterà ancora tante soddisfazioni. Ma al di là dell'anno che sta arrivando io sono certo che un giorno non lontanissimo il Napoli sarà stabilmente tra le prime 4 squadre del campionato. La Società sta lavorando benissimo e presto si vedranno i frutti. Questo è il modo migliore e quello più sincero per fare i miei migliori auguri a Napoli e a tutta la nostra gente".



Anche Marek Hamsik mostra il lato buono di questo pareggio. Innanzitutto partendo dal suo gran gol. "Sono contento perché il gol da un po' mi mancava ma sono anche un po' rammaricato perché avremmo meritato di vincere. Però resta il gran gioco espresso ancora una volta. Abbiamo disputato una bellissima partita e questo spesso è più importante dei tre punti. Chiudiamo una annata molto positiva e siamo certi che stiamo percorrendo la strada giusta. Questa squadra ha grandi valori tecnici ma anche umani. Faccio gli auguri a tutti i napoletani e sono fiducioso per un 2008 luminoso ed importante".
El Tr3n
00lunedì 24 dicembre 2007 19:25
Re:
trophies, 24/12/2007 17.38:

Beh, se è così, accettiamo le due giornate di squalifica per comportamento anti-sportivo

un pò come quello di Bjelanovic e Rosina sul "mano" di Domizzi

Certo si chiamasse Trezeguet, sarebbe diverso [SM=x1272097]



Guarda, di santi ce ne sono be pochi.

Di sicuro il prestigio di un giocatore incide sugli arbitri ma questa non è di certo una novità. Però con la prova tv questo aspetto viene molto ridimensionato visto che il giudicare un fatto con una moviola spesso mette a nudo la realtà delle cose. Se una scorrettezza è talmente evidente da non lasciare dubbi, chi deve sanzionare non può esimersi dal farlo. Io sono per punire i simulatori e chi ha comportamenti antisportivi, di chiunque squadra sia. Proprio per questo ammiro uno come Gattuso che la gamba la mette sempre, che non tira mai a fare male a nessuno e che stringe sempre la mano all' avversario quando subisce fallo (se quest' ultimo ovviamente è in buona fede). E proprio per questo sono stato critico nei confronti di quell' incosciente di Tiago così come sono critico nei confronti di un regolamento che pare non possa punirlo poichè l' arbitro lo ha ammonito. E' evidente che Damato non ha visto come abbiamo visto tutti noi ma non è possibile che per colpa della sua miopia Tiago la passi liscia. Tra l' altro il portoghese deve accendere un cero alla Madonna poichè, se avesse lasciato la Juve in 10 e col reale rischio di non farle conseguire il risultato pieno, visto come ha giocato fino adesso avrebbe probabilmente scritto la parola fine ad ogni sua possibilità di rilancio.

[SM=x1272027]

El Tr3n
00lunedì 24 dicembre 2007 20:07
e a suffragio di quanto detto..............
Trezeguet: tre giornate di squalifiche con prova tv

Il giudice sportivo ha inflitto tre giornate di squalifica a David Trezeguet della Juventus, per la violenta gomitata nei confronti di Santacroce (Brescia) nella scorsa partita di serie B. Fondamentale è stato l'ausilio della prova tv che avrebbe messo in "bella mostra" la condotta violenta del giocatore bianconero

è evidente l' intenzionalità del gesto, deducibile dall'innaturale altezza a cui Trezeguet aveva portato il gomito e dall'assoluta mancanza di ogni concreta esigenza agonistica, in quanto l'azione proseguiva a distanza in altra zona del campo".

"Parimenti palese è la potenzialità lesiva del colpo inferto, per l'ampiezza e la rapidità del movimento del braccio e in relazione alla zona attinta".

............................

Come vedi, di fronte all' evidenza...

[SM=x1272027]

trophies
00martedì 25 dicembre 2007 13:18
Re: Re:
El Tr3n, 24/12/2007 19.25:



Guarda, di santi ce ne sono be pochi.

Di sicuro il prestigio di un giocatore incide sugli arbitri ma questa non è di certo una novità. Però con la prova tv questo aspetto viene molto ridimensionato visto che il giudicare un fatto con una moviola spesso mette a nudo la realtà delle cose. Se una scorrettezza è talmente evidente da non lasciare dubbi, chi deve sanzionare non può esimersi dal farlo. Io sono per punire i simulatori e chi ha comportamenti antisportivi, di chiunque squadra sia. Proprio per questo ammiro uno come Gattuso che la gamba la mette sempre, che non tira mai a fare male a nessuno e che stringe sempre la mano all' avversario quando subisce fallo (se quest' ultimo ovviamente è in buona fede). E proprio per questo sono stato critico nei confronti di quell' incosciente di Tiago così come sono critico nei confronti di un regolamento che pare non possa punirlo poichè l' arbitro lo ha ammonito. E' evidente che Damato non ha visto come abbiamo visto tutti noi ma non è possibile che per colpa della sua miopia Tiago la passi liscia. Tra l' altro il portoghese deve accendere un cero alla Madonna poichè, se avesse lasciato la Juve in 10 e col reale rischio di non farle conseguire il risultato pieno, visto come ha giocato fino adesso avrebbe probabilmente scritto la parola fine ad ogni sua possibilità di rilancio.

[SM=x1272027]





tutto giusto, il problema tuo è che stai ancora pensando a quella partita [SM=x1272027]
trophies
00martedì 25 dicembre 2007 13:19
Re: e a suffragio di quanto detto..............
El Tr3n, 24/12/2007 20.07:

Trezeguet: tre giornate di squalifiche con prova tv

Il giudice sportivo ha inflitto tre giornate di squalifica a David Trezeguet della Juventus, per la violenta gomitata nei confronti di Santacroce (Brescia) nella scorsa partita di serie B. Fondamentale è stato l'ausilio della prova tv che avrebbe messo in "bella mostra" la condotta violenta del giocatore bianconero

è evidente l' intenzionalità del gesto, deducibile dall'innaturale altezza a cui Trezeguet aveva portato il gomito e dall'assoluta mancanza di ogni concreta esigenza agonistica, in quanto l'azione proseguiva a distanza in altra zona del campo".

"Parimenti palese è la potenzialità lesiva del colpo inferto, per l'ampiezza e la rapidità del movimento del braccio e in relazione alla zona attinta".

............................

Come vedi, di fronte all' evidenza...

[SM=x1272027]






Mi riferivo alla regola del furoigioco per la quale Trezeguet sembra immune [SM=x1272027]
aston villa
00giovedì 27 dicembre 2007 12:01
Su Repubblica la societa' ha annunciato che non presentera' ricorso in quanto ritiene giusta la squalifica,come attenuante ha parlato di "emotivita' del giocatore"

Testuale.
trophies
00giovedì 27 dicembre 2007 14:56
Tutti preoccupati per la sorte di Zalayeta ?

mah... [SM=x1272076]
trophies
00giovedì 27 dicembre 2007 14:58
Marino: "Continueremo a stupire anche nel 2008"


"Se ripenso al giorno in cui sono arrivato, sembrava il Day After...". Adotta un'immagine suggestiva ed incisiva Pierpaolo Marino per tracciare un bilancio di questo 2007 e contestualmente rivelare la sua esperienza personale. Pure questo pareggio strappato con il cuore al Torino è indicativo della forza di questo Napoli. "Io non sono affatto preoccupato del futuro. Non mi spaventa di certo. Sono arrivato qui nel giorno della ricostruzione e se ripasso mentalmente questi anni splendidi non posso non essere fiducioso sulla crescita di questa squadra e del nostro progetto. Anche oggi abbiamo dimostrato che non ci arrendiamo mai. Voglio elogiare i ragazzi che non si sono lasciati andare dopo il rigore concesso al Torino. Un episodio che di certo ha innervosito tutti. Ma è stata brava la squadra ed è stato bravo Reja a rimettersi in corsa e riprendere le fila della partita. Alla fine avremmo meritato di vincere senza dubbio. Calaiò ha colpito un palo clamoroso all'ultimo assalto e nel computo generale abbamo avuto una netta supremazia. Consideriamo che Iezzo non ha dovuto fare neppure una parata. Mentre noi abbiamo preso di assedio la loro area fino alla fine. Ma da questo pareggio ne usciamo certamente fortificati. E' stato un anno stupendo che ci ha visto protagonisti sia per la promozione in serie A, sia per questo avvio di stagione. Sinceramente non mi aspettavo di trovarmi in questa posizione di classifica alla fine del 2007. Non mi aspettavo sinceramente neppure che la squadra fosse così forte: siamo andati ad imporre il nostro gioco su quasi tutti i campi. E addirittura avremmo meritato 3-4 pnti in più. Ma l'aspetto fondamentale emerso anche oggi è che abbiamo un gruppo valido composto da giocatori che quando subentrano mostrano qualità importanti. Per questo dico che sono molto fiducioso. Questo Napoli saprà stupire anche nel 2008. Stiamo creando un ambiente altamente positivo e questa positività si respira e si percepisce nell'aria. Pertanto sono certo della crescita del nostro progetto. Il futuro è roseo..".



trophies
00sabato 29 dicembre 2007 15:57
Il Napoli sogna Messi per farne il nuovo Maradona


MILANO, 29 dicembre 2007 -

Napoli sogna Leo Messi per rivivere la favola di Diego Armando Maradona. Lo rivela El Mundo Deportivo, giornale tradizionalmente legato alle cose di casa Barcellona. Ovviamente, si tratterebbe di un progetto a medio termine, orchestrato dal presidente, nonché famoso produttore cinematografico, Aurelio De Laurentiis con l’obiettivo di costruire un autentico squadrone, in grado di competere al pari delle altre grandi del campionato italiano, e che coinvolgerebbe anche alcuni importanti investitori napoletani, che vedono nel giovane campione argentino un propulsore fondamentale per l’economia della città, come del resto fu con Maradona.

PIU' CHE UN MIRAGGIO L’idea venne lanciata più per gioco che per altro da alcuni siti di tifosi qualche mese fa, ma influenti personaggi della società biancazzurra hanno cominciato a lavorarci sopra in gran segreto, non trovandola affatto così bislacca come poteva sembrare. Stando a quanto riporta il giornale catalano, alcuni emissari del Napoli avrebbero già avvicinato Messi e la sua corte, spiegando a grandi linee i piani partenopei che comprendono un’offerta economica naturalmente adeguata al giocatore ma, soprattutto, un ritorno d’immagine assolutamente unico. In pratica, Napoli e i napoletani sono pronti a mettersi ai piedi (fatati) di Messi, facendo dell’argentino il simbolo di un’intera città, esattamente al pari di Diego negli anni Ottanta. I desideri partenopei cozzano, però, contro i progetti del Barcellona, che non ha alcuna intenzione di lasciar andare il suo talento, e pure contro la volontà dello stesso Messi, che ha sempre detto di trovarsi benissimo in terra catalana. Sempre secondo El Mundo Deportivo, i piani per un mega-Napoli riguarderebbero anche Fabio Cannavaro, di cui a fine stagione viene dato per certo il ritorno sotto il Vesuvio dopo il biennio al Real Madrid.

gasport
trophies
00mercoledì 2 gennaio 2008 17:13
Reja: "Abbiamo fatto passi da gigante"


"Ringrazio De Laurentiis e Marino, questa squadra è figlia di un gruppo di lavoro affiatato". Edy Reja torna a Castelvolturno disteso e con gran voglia di riattaccare il filo con i suoi ragazzi. Il Napoli esce da un 2007 splendido ed il tecnico azzurro non può che farsi l'augurio di bissare una stagione di successi.

Che propositi ha fatto per l'anno nuovo?

"In questi giorni di vacanza mi è capitato più di una volta di riflettere con serenità su ciò che abbiamo costruito l'anno passato. Ed anche per me che sono uno parecchio esigente e poco incline ai facili entusiasmi devo dire che il bilancio è molto soddisfacente. Metterei la firma per vivere un altro anno così intenso di emozioni. Ma proprio perché questo gruppo ha raggiunto risultati stupefacenti adesso bisogna continare a crescere. Quando si scalano dei gradini importanti poi gli sforzi devono raddoppiarsi per poter dare seguito al percorso intrapreso. So e sappiamo tutti che il difficile arriva adesso. Perché sinora abbiamo fatto passi da gigante ed anche riuscire a migliorarsi gradualmente in percentuale del dieci, quindici per cento, è un traguardo arduo e stimolante. Ma il nostro progetto è partito da poco e sappiamo che dovremo lavorare per uno sviluppo costante".

Mister aveva detto che alla fine del girone di andata avrebbe tratto le prime conclusioni. Ci siamo quasi...

"Quello che mi sento di dire innanzitutto è rendere merito a questa Società. Voglio ringraziare il Presidente De Laurentiis e Pierpaolo Marino per aver avuto la convinzione e l'abilità di costruire questo gruppo. Certo, in ogni cosa c'è sempre bisogno di un pizzico di fortuna ma anche di molto coraggio. E scegliere una politica giovane, in una piazza calda ed esigente quale Napoli, è certamente sintomo di grande coraggio unitamente a tanta capacità. Io ho uno splendido rapporto sia col Presidente che con il Direttore, ci sentiamo quotidianamente, concordiamo le scelte e cerchiamo di programmare ogni minimo dettaglio futuro. Siamo un bel gruppo di lavoro e proprio in apertura di questo 2008 voglio esprimere la mia gratitudine per la stima, l'affetto e la fiducia manifestatemi quotidianamente dalla Società".

Se dovesse indicare un segreto del successo azzurro sinora in cosa lo individuerebbe?

"Oltre che nel carattere del gruppo, c'è stata la giusta fusione tecnica tra gioventù ed esperienza. A talenti di belle speranza quali Gargano, Lavezzi, Hamsik, si sono aggiunti elementi più esperti, vedi Blasi e Zalayeta che poi si sono uniti alla perfezione su una ossatura già ben definita in questi tre anni. Sotto questo profilo è stato svolto un lavoro eccellente. Adesso starà a noi dare continuità alla crescita. Ed è proprio quello che chiediamo al 2008".

Anno che si apre non certo con una sgambatura: San Siro col Milan...

"Beh, sono partite che non hanno bisogno di tante presentazioni. Sono campioni del Mondo, hanno avuto, grazie alle vacanze, il tempo per tirare il fiato dopo una notevole densità di impegni e vorranno iniziare l'anno nel migliore dei modi. D'altro canto noi ci stiamo abituando ad impegni così duri e speriamo di essere all'altezza. Anche se c'è qualche emergenza, abbiamo un gruppo che si è sempre dimostrato valido in ogni occasione. Adesso torniamo al lavoro e ci prepariamo a reimmergerci nel campionato con la giusta concentrazione".



trophies
00giovedì 3 gennaio 2008 14:42
Domizzi: "Ci stuzzica l'obiettivo Coppa Italia"


"La Coppa Italia vogliamo giocarcela". Si è ripresa la preparazione in casa Napoli e Maurizio Domizzi mostra di avere idee già chiare. D'accordo il severo impegno con il Milan il 13 gennaio in campionato, ma c'è un obiettivo che solletica e soprattutto più immediato sotto l'aspetto della risultanza concreta: la Coppa Italia. Il ritorno degli ottavi al San Paolo tra 15 giorni con la Lazio.

Tu sei anche un ex, ti stuzzica l'idea dello sgambetto?

"Più che altro mi stuzzica l'idea di arrivare ai quarti di finale. Sappiamo che non sarà facile ma abbiamo la possibilità di superare la Lazio e ritrovarci tra le otto squadre che si giocano la Coppa. Sarebbe bello e gratificante anche perché questo è un trofeo che molti all'inizio snobbano e che poi arrivati alla fine tutti vogliono vincere. Noi siamo lì e vogliamo fare il massimo per proseguire il cammino. In 180 minuti ogni sfida lascia sempre aperta la porta dell'imprevedibile. Perché non provarci...".

Prima però c'è il Milan...

"E sinceramente è l'avversario più duro al momento. Hanno fame di vittoria, vogliono festeggiare al meglio la Coppa Intercontinentale e vorranno iniziare benissimo l'anno di fronte al proprio pubblico. Però ormai dobbiamo abituarci a queste sfide e vogliamo farci trovare pronti per giocarci le nostre carte".

Al 2008 chiedete l'Europa?

"Non so, io non faccio proclami e né mi pongo traguardi. Dico solo che ciò che abbiamo fatto in questo inizio di stagione è straordinario. Mantenere questo ritmo sarà dura ma è questo l'obiettivo da perseguire nell'anno nuovo: dare costanza al nostro cammino. Dobbiamo mantenere questo trend di rendimento anche perché il campionato si sta sempre più livellando e la classifica è molto corta. Speriamo di acquisire punti per raggiungere una serenità al più presto possibile, poi vedremo cosa potrà arrivare".

Il Presidente De Laurentiis ha detto che il vero Napoli non l'abbiamo ancora visto...

"Noi siamo contenti della fiducia e della stima che il Presidente ci manifesta costantemente. Da parte nostra c'è tutto l'impegno e l'intenzione di dare grandi soddisfazioni a questa città. Stiamo già facendo cose importanti e speriamo di proseguire su questi standard".

trophies
00giovedì 3 gennaio 2008 18:57
POCHO LAVEZZI: UN FULMINE A CIEL SERENO
trophies
00venerdì 4 gennaio 2008 15:37
'Sarà un grande Napoli'
L’SSC Napoli è la risposta positiva a una città che sta vivendo un periodo difficile. Tentata di gettare via tutto in discarica. O quasi. La passione per il football, ad esempio, è stata conservata con molta cura dalla gente. Finchè, un bel giorno, la favola è ricominciata. Merito del noto produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, che ha rilevato una società al capolinea e ha chiamato con sè una dirigenza eccellente. Il direttore generale è Pierpaolo Marino, uno dei veri “guru” del calcio italiano. Scopritore di talenti e grande organizzatore, già capace di creare il modello Udinese, tre anni fa ha accettato la sfida di riportare in alto la città del Vesuvio.

uefa.com: Dopo l’abbuffata “maradoniana” un lungo periodo penitenziale. Quello attuale che periodo è per il Napoli?

Pierpaolo Marino: Siamo in una fase di ricostruzione. Siamo ripartiti dopo un fallimento e una retrocessione in serie C. Con il suo arrivo, il presidente De Laurentiis ha coraggiosamente investito per ricreare le condizioni giuste per restituire al pubblico azzurro e alla città una squadra capace di rioccupare il posto che merita. La Serie A innanzi tutto.

uefa.com: Oggi purtroppo sui giornali si parla quasi solo di un’altra Napoli, quella dell’emergenza rifiuti e del disagio. Questa situazione è un danno per l’immagine del Napoli calcio?

Marino: Assolutamente sì. I problemi sociali che Napoli ha, e che conoscono tutti, sono dovuti a colpe lontane, forse nemmeno imputabili ai napoletani stessi. Anzi per rispondere correttamente a questa domanda si dovrebbero aprire discorsi storici sull’allora Regno delle Due Sicilie, sulla cosiddetta questione meridionale seguita all’unificazione italiana e sulle vere responsabilità da indicare come origine della situazione che ancora oggi viviamo…

uefa.com: Come vi ponete di fronte a questa emergenza?

Marino: Noi con la bandiera azzurra cerchiamo di restituire a Napoli l’immagine che il 99% dei napoletani si merita e siamo convinti che il calcio sia uno strumento utile e importante. L’amore e il rispetto dei tifosi per la squadra ne sono una conferma costante.

uefa.com: Torniamo al calcio giocato. Buon campionato fin qui, grazie anche alle nuove individualità. Chi è la vostra sorpresa?

Marino: La campagna acquisti nel suo complesso, con sei nuovi arrivi, si è rivelata più che positiva. Dovendo proprio scegliere un nome, per la forza dimostrata in virtù anche della sua giovane età, citerei [Marek] Hamsik. Classe 1987, ha margini di miglioramento molto ampi, ci darà grandi soddisfazioni.

uefa.com: Qual è stata la più bella giornata del vostro campionato finora?

Marino: Sicuramente la partita vinta per 3-1 con la Juve. Tornare a battere i bianconeri davanti ai 60 mila del San Paolo è stata una soddisfazione enorme.

uefa.com: Anche se proprio quella partita, per l’episodio dei due rigori molto discussi, ha aperto un mare di polemiche…

Marino: Bisogna ricordare che alla fine uno dei due rigori, quello su [Marcelo] Zalayeta era giusto. E poi va detto, e lo hanno riconosciuto subito pure i giocatori della Juventus, che nell’economia della partita il Napoli aveva meritato la vittoria.

uefa.com: Nelle partite successive siete stati penalizzati da questo episodio?

Marino: Più che altro, ad essere penalizzato è stato [Ezequiel] Lavezzi, al quale non vengono fischiati tutti i falli che riceve. Qui forse ci può essere un po’ di condizionamento. Ma in fondo questo è un pregio del giocatore: è un elemento talmente veloce che è sempre difficile valutare se una sua caduta dipende da un fallo o da una normale azione di gioco.

uefa.com: Lavezzi, Gargano, Hamsik sono tra i protagonisti del nuovo film del Napoli. Il presidente DeLaurentiis sta traducendo nel mondo del pallone un’idea cinematografica del calcio?

Marino: Sicuramente sì, sta facendo del Napoli un film in progress, con una movimentazione tipica dei film del brivido, delle proiezioni con molto pathos e partecipazione. È molto bene accorto nella costruzione degli ingranaggi che reggono la storia. Ma siamo, per così dire, ancora al primo tempo, la stagione è ancora lunga. E poi ci sono i prossimi campionati, film ancora tutti da scrivere…

uefa.com: Qual sarà il destino del Napoli: continuare a comprare campioni in potenza o fuoriclasse di grido?

Marino: Noi siamo in una fase dove si riconosce il talento dei giocatori giovani e si investe su quello. In futuro, quando avremo raggiunto volumi di fatturato pari a quelli delle altre grandi squadre che schierano i maggiori fuoriclasse, cercheremo di inserirli anche noi. Fare il passo più lungo della gamba è un rischio che non vogliamo correre. Ma progettare seriamente il futuro per arrivare al… secondo tempo, questa è una certezza.

uefa.com: Come si organizza una rete di osservatori capaci di scoprire i talenti in anticipo?

Marino: Con dei veri e propri agenti segreti mandati in giro per il mondo a osservare e scovare i giocatori degni di nota, in tutti i campionati più competitivi. Poi con l’aiuto dei moderni strumenti tecnologici che aiutano a vedere anche quello che prima non si poteva vedere.

uefa.com: Quando vedremo il Napoli in Europa?

Marino: Vorrei dire quest’anno, ma penso che ci saremo alla fine della prossima stagione. Abbiamo in bacheca una Coppa UEFA che chiede compagnia. Ultimamente questo trofeo viene da alcuni considerato poco importante ma io sono sicuro che se ci approdasse una squadra come il Napoli i 60 mila e oltre del San Paolo risponderebbero subito con entusiasmo, rilanciando anche il suo prestigio.

uefa.com: Quindi i tifosi del Napoli fanno bene a sperare…

Marino: Non solo sperare, ci devono credere. Il progetto del presidente De Laurentiis è quello di costruire un grande Napoli.
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