Re:
aston villa, 01/09/2009 13.00:
Marco Materazzi ha querelato l’ispettore Coliandro. Querelare un poliziesco televisivo è un’avventura dello spirito che vantava ancora pochi proseliti. Forse lo stopper dell’Inter è un precursore. D’altronde va capito: uno dei personaggi della fiction perdeva al Fantacalcio e se la prendeva con lui: «Si è fatto espellere anche stavolta». Materazzi aveva molti modi di reagire, per esempio mandare un telegramma di ringraziamento agli sceneggiatori perché fra tutti i difensori fallosi del mondo avevano scelto proprio lui, riconoscendogli una sorta di primazia. Oppure sibilare all’orecchio dell’ispettore Coliandro qualche battuta su sua sorella e farsi poi prendere a testate dall’intero cast. Ha scelto il più innocuo. Il più buffo. Il più diffuso. Credo dipenda dal fatto che siamo parecchio nervosi e gonfi di sussiego. Ma più che altro dallo strano concetto di onore che si è fatto largo nelle nostre menti. Qualunque cosa facciamo, anche la più turpe, va compresa, giustificata e possibilmente scaricata sui veri colpevoli: gli altri. In compenso la minima allusione, anche scherzosa, ai nostri vizi va considerata gravemente lesiva della nostra dignità. Permalosi verso il prossimo e indulgenti verso noi stessi. L’ambo è servito.
Ormai una querela non si nega a nessuno e soprattutto non sei nessuno se non hai una querela. L’assenza di un procedimento velenoso a mio carico mi trasmette un tale senso di inutilità e di vuoto che sono tentato dall’idea di parlar male dell’ispettore Coliandro. Magari mi querela.
Tutto giusto, però, siccome "
a pensar male si fà peccato ma spesso ci si prende", nessuno mi toglie il dubbio che tutto ciò altro non sia che uno spot promozionale per la serie tv, e che gli autori e il giocatore fossero d'accordo...