Desperate housewife o teenager con gli ormoni in subbuglio, le femmine nostrane (ma mica solo loro) possono finalmente
dare un'etichetta alla loro mania di spendere e spandere nei centri commerciali che ormai tappezzano il territorio,
contendendosi zolle di terra ancora libere con i nuovi ristoranti McDonald's, Euronics, Ikea, Decathlon e tutta la sagrata famiglia degli aspiradenaro...
Sono le
shopping victims, cioè le persone che non possono fare a meno di trascorrere il loro tempo libero
mandando in fumo lo stipendio, poco conta se il loro o quello del papi o del coglione di turno che le foraggia (quando donne).
Ma badate bene, non è un hobby, ma una vera e propria malattia dei nostri tempi. Tempi che a dispetto del continuo piagnucolare
rimangono tempi nei quali la gente ha troppo denaro in tasca e pensa alle cose futili e superflue e non a mettere insieme la comida...
Lo shopping compulsivo è un disturbo caratterizzato dall'impulso irrefrenabile e immediato all'acquisto, da una tensione crescente
alleviata solo comprando. Ogni stato emotivo negativo viene invertito nella spinta incontrollabile ed irrefrenabile
ad effettuare un acquisto nonostante la compromissione delle sfere finanziaria, relazionale, lavorativa e psicologica.
Ma perché invece di perdere tempo nei negozi non scopano un po' di più?