Io,sposa di un egiziano

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
aston villa
00giovedì 8 maggio 2008 10:43
Questa è la storia di Loredana Roscetti, romana, impiegata in una grande azienda di telecomunicazioni che si occupa di outsourcing, moglie di un egiziano copto.


'La mia conoscenza di Sharm è avvenuta la prima volta nel febbraio del 2003, andai in vacanza con due colleghe di lavoro, ho frequentato Sharm per tre anni di seguito, ho conosciuto molte italiane e italiani che vivono lì, e per svariati motivi hanno lasciato l'Italia. Questa lunga frequentazione, la conoscenza di queste persone, mi ha convinta - dopo vicissitudini personali - a trasferirmi lì per sei mesi..con la mia migliore amica, con cui lavoro. Anche lei aveva conosciuto un ragazzo egiziano di religione copta ortodossa. Anche loro oggi sono sposati e vivono in italia. Un matrimonio, felice anch'esso, allietato dalla nascita di una bimba.

Non sono andata lì in cerca del bell' egiziano, visto che di esperienze di altre italiane, più o meno traumatiche ne conoscevo...sapevo che sono grandi ammaliatori, e che hanno una visione distorta dell'Italia,:la vedono tramite i canali satellitari, e guardano Canale5 etc...tutto divertimento, lustrini e spettacoli. E' una societa basata sull'apparenza, come era da noi negli anni '50 e '60, con tutti i valori di quell'epoca, la famiglia, il rispetto per l'anziano, etc. Non sono una bambina, ma una donna adulta che voleva del tempo per sè dopo averne dato tanto agli altri.

Tutto è iniziato come una normale amicizia, quattro chiacchiere dopo il lavoro, mangiando in un ristorante, oppure nel giorno di day off.. andando al mare in comitiva. Cosa mi ha stupito di quest'uomo???? La sua sincerità, la sua delicatezza nell'avvicinarmi, senza chiedermi, nulla, soldi, sesso ma solo amicizia...essendoci una differenza di età che non è notevole ma, esiste. La mia razionalità ovviamente diceva no...la cosa più strana..un invito a cena!, a Sharm un egiziano che invita una nationality è una vera rarità.. così ho approfittato.

Il giovanotto, per niente 'poretto', possedeva un negozio al Coral Bay, mitico resort del signor Briatore, insomma il soldino girava...La nostra storia, senza raccontarla nei particolari, è nata così, per amicizia. Ed io sono una di quelle che non ha mai creduto nell'amicizia fra uomo e donna, infatti il risultato è che ci siamo sposati. E' una storia nata per gradi, con lui che cercava di infondermi sicurezza, e soprattutto conquistando la mia fiducia, che non ha mai tradito, senza mai bugie, ma soprattutto una storia di normalità, per gradi. Come dicono gli inglesi step by step.

Quando la storia è iniziata lui è stato sincero con me, mi ha detto subito come io l'ho detto a lui, 'non posso dirti ti amo, perchè non ci conosciamo'. Altra cosa che ci siamo promessi: niente musi, se c'è un problema se ne parla e sempre, la verità che essa sia bella o brutta e, cosa più importante, la condivisione di compiti, e soprattutto delle spese.
Insomma un comportamento, al di fuori del solito clichè, del bell'egiziano "'ti amo, sei mia moglie, sei luce dei miei occhi, solo con te la prima volta'... Come non stupirsi!!!!

Anche lui, da uomo normale, aveva avuto le sue storie, finite per incomprensioni o troppa lontananza...ne abbiamo sempre parlato apertamente, nulla per lui è scontato, c'è sempre un chiarimento ad ogni situazione ad ogni preoccupazione...Ogni giorno una piccola sorpresa, un fiore, un piccolo oggetto, ma soprattutto voglia di ascoltarti... Per dirle quanto sia stato atipico il nostro percorso: abbiamo aspettato anche a fare sesso. Io non pronta per paura della fregatura, per l'esperienza della vita o perchè sono nata nei mitici anni a cavallo fra il sessanta e settanta. Ma lui, sempre attento alle mie necessità...con lui non mi sento mai sola, insieme se commettiamo un errore siamo pronti ad ammetterlo..non ci sono musi.

Non tutto è stato facile. La nostra storia ha avuto un percorso faticoso dovuto alla lontananza, perchè questo Stato non concede visti ai cittadini egiziani per turismo a meno che non abbiano un mucchio di soldi, o trovino qualcuno che li assume, con contratto basandosi sull'irragionevole legge Bossi-Fini. Ma lei lo sa che un buon 75% dei flussi sono contratti stipulati da persone che hanno un compagno extraUe? Ma chi assumerebbe uno, una che non conosce..anche io ho tentato questa strada, ma ho fatto prima a sposarmi il nulla osta al lavoro è arrivato il 27 giugno 2007.. il giorno del mio compleanno, che beffa!!

Anche sposarci è stato faticoso. La burocrazia italiana stritola l'individuo, la poca informazione nei consolati, che ovviamente inorridiscono dinanzi a questi matrimoni anche se gli sposi sono coetanei, ma soprattutto la poca preparazione dell'apparato di individui che formano la Pubblica Amministrazione. Anche nei Comuni il pressappochismo degli impegati che, quando presenti documenti per le publicazioni, non conoscono nemmeno il codice civile del matrimonio e ti chiedono documenti che non si devono nemmeno produrre...perchè purtroppo chi ama un egiziano si deve sposare in Egitto, dove accetti il matrimonio secondo le leggi del paese, perchè lo Stato italiano non concede visti per matrimonio.

Vede, Flavia, sono diventata un' esperta, un' autodidatta che fa consulenze a donne e uomini di tutta Italia, perchè ci sono anche uomini che sposano egiziane....potrei chiedere una parcella, ma sono un'anarchica e come in un sogno utopistico cerco di combattere il sistema e, sapesse che soddisfazione quando conoscenti mi dicono, usando un eufemismo, 'che al consolato si sono calati le braghe', perchè accade così se si va lì da non neofiti, e soprattutto sicuri di sè stessi.

Io ho ottenuto il visto per mio marito in quattro giorni, dopo che ho detto che non avrei effettuato nessuna chiamata al call-center (costo due euro al minuto, altro bussines dei consolati e dello Stato italiano, e l'operatore telefonico Vodafone) per avere un visto familiare al seguito dopo che avevo inviato una lettera venti giorni prima avvisandoli e rispettando ciò che avevo scritto nella lettera. Ci hanno provato ma, quando ho chiamato il carabiniere dicendo che avrei denuciato tutti, console, capoufficio dell'ufficio visti, e che nemmeno loro in base alla Costituzione art.30, potevano dividere l'unità familiare si sono aperte le porte. Una ragazza di Catania, l'ha ottenuto in mezz'ora dopo che per tre mesi gli avevano dato una serie d'informazioni errate, e aspettava il marito, che aveva sposato in gennaio, con la mia consulenza, dopo che mi aveva contattato in un forum dove scrivo che si occupa di immigrazione, matrimoni con extraUe.. Una conoscente di Milano, ugualmente seguendo le mie istruzioni, è tornata con il marito mentre ci sono persone che hanno aspettato che il marito arrivasse dopo sei mesi, tre mesi...

Alla fine ci siamo sposati il 27 marzo, 2007, ad Alessandria d'Egitto, quasi dopo due anni e mezzo l'inizio della nostra storia. Abbiamo molte affinità: ci piace viaggiare, guardare film interessanti, anche l'horror che a me non piace un granchè, gli ho fatto venire la passione per la lettura..gli ho fatto leggere perfino Mahfuz. Lui da me ha imparato l'ordine, sono un vero pandemonio..mi aiuta nei lavori di casa, lui spesso cucina, io apparecchio e metto i piatti in lavastoviglie, si fa la lavatrice si dividono i compiti. Lui, da buon uomo del Medioriente...(mai chiamarlo arabo, se la prende malissimo lui è copto ovvero egiziano, perchè gli arabi lì hanno invasi ed hanno imposto la religone musulmana), è riflessivo.. io impulsiva, e lui mi frena.

Lei sicuramente dirà: ma lui non è musulmano è cristiano, ecco la differenza.. Non è così: i copti sono peggio dei musulmani rigorosi perchè ortodossi, hanno uno sconfinata fiducia nel Patriarcato di Alessandria e in Dio, la loro prima ragione, il matrimonio è procreare, perchè sono pochi e debbono rafforzare la fede e il popolo copto, che se no scomparirà. E i copti non possono divorziare, il matrimonio è per tutta la vita... Lui si è battuto come un leone con la Chiesa per avere quel nulla osta che gli permettesse di sposare una cristiana, anche non tanto credente, e che grazie a lui si è riavvicinata alla fede... Io sono un po' più grande di lui, chissà se potrò ancora procreare, e soprattutto non copta, che per motivi di tempo (per sposarsi fra di loro c'è un corso che dura addirittura 40 giorni), non ci siamo sposati in Chiesa..un giorno lo faremo..

Purtroppo le devo dire che finiscono anche matrimoni fra copti e cristiani, ma solo perchè non c'è la voglia di mettersi in gioco, di capire l'altro o l' altra, dipende dalla propria educazione, dal background di uno o dell'altro....ho visto uomini a Sharm...sia copti che musulmani picchiare le proprie compagne...Ma chi sono questi uomini? Molte donne hanno fame d'amore e non si impegnano per capire l'altro, e non fanno nulla per conoscere il loro mondo o spiegare come è il nostro. Io sono stata sempre realista: con mio marito ho sempre detto che l'Italia, non è la terra promessa...Credo che per far riuscire questi rapporti bisogna mettersi in gioco, stabilendo anche delle regole. Il rispetto reciproco..innanzitutto ed il dialogo.

Quando si decide di sposare un uomo diverso da te per cultura, religione, usi costumi (dove anche fra i copti esiste una rigida separazione fra uomo e donna, anche nella partecipazione alle funzioni religiose), si deve fare un grande sforzo...Io, per esempio, ho abbandonato il mio 50% di italianità, ho cercato di studiare, e capire, l'Egitto. Studiando gli aspetti socio-economico e politici del paese, la sua storia , il suo organigramma politico. La struttura sociale del paese (guardo anche con piacere la loro tv, quando è sottotitolata in inglese, i loro film, anche i più vecchi, adoro Um Khaltum). La nascita dei vari partiti politici..dei suoi Presidenti. L'economia, la geografia.....la lingua, se parlano piano riesco ad afferrare anche intere frasi e capire di cosa si parla. Quando parliamo con i suoi amici, sia in Egitto che in Italia, essi rimangono colpiti dalla mia conoscenza del mondo Egitto, e le sue problematiche..ovviamente ho dovuto modificare alcuni miei comportamenti, prima da sola ero io che pensavo a tutto, sempre agguerrita, nervosa urlante. E devo dire con sincerità che a volte, ne ero proprio stanca....inoltre siamo due romantici..mi piace a volte la pigrizia del paese Egitto, con le sue lentezze..i suoi cinque minuti egiziani, che di solito sono ore di ritardo.

Infine c'è la sua famiglia splendida (padre, madre fratello), una tribù. All'inizio non vedevano la cosa di buon occhio, compresa Teta Hegmed , teta significa nonna...Il nipote prediletto sposa una cattolica..quando c'erano già cugine pronte al matimonio..copte pure. Oggi teta, mi adora, le zie ogni giorno fanno squilli, sul cellulare per farmi sentire che mi sono vicine, compresa mia suocera, cugine...cugini etc .. '


beboroma
00giovedì 8 maggio 2008 14:46
Nelle mie diverse escursioni in mar rosso ho avuto modo di conoscere un paio di coppie italo egiziane lei romana lui di alessandria...in questo forum si parla, ovviamente, di cio' che riguarda cuba e i cubani, quando si parla dell'uomo cubano se ne sono dette di cotte e di crude...ma per quanto riguarda la mia esperienza egiziana posso dire che l'uomo egiziano non si discosta molto da quello cubano...parlo come atteggiamento nei confronti delle donne ma anche nei confronti degli uomini quando ci sono di mezzo affari, la tendenza e' sempre quella classica...cercare di metterlo in quel posto senza vasellina.
barbi.
00venerdì 9 maggio 2008 22:14
Bella questa storia.... infonde speranza...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:42.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com