HANNIBAL IZZO

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pedro68
00lunedì 8 marzo 2010 12:30
aston villa
00lunedì 8 marzo 2010 13:32
Chi e'?
pedro68
00lunedì 8 marzo 2010 16:17
Re:
aston villa, 08/03/2010 13.32:

Chi e'?




IL MOSTRO DEL CIRCEO

Angelo Izzo (Roma, 28 agosto 1955) è un criminale italiano.

Estremista di destra, è noto soprattutto per essere stato uno dei tre autori (insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira) del cosiddetto "massacro del Circeo", per il quale fu condannato all'ergastolo (condanna confermata anche nei due gradi di giudizio successivi).[1]

Durante il suo periodo di detenzione, Izzo manifestò più volte interesse a collaborare con la magistratura, fornendo versioni sulle stragi di piazza Fontana, di Bologna e di piazza della Loggia, sugli omicidi di Mino Pecorelli, Fausto e Iaio e Piersanti Mattarella, sulla morte di Giorgiana Masi e su molti altri episodi di terrorismo e di mafia. Tutte le sue deposizioni si rivelarono però infondate: si scoprì che fu lui ad imbeccare un altro falso pentito riguardo l'omicidio Mattarella, addossando la colpa al deputato DC Salvo Lima; successivamente accusò Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini sempre dell'omicidio Mattarella e Andrea Ghira di aver sparato alla Masi, sempre infondatamente; infine si autoaccusò dell'omicidio di Amilcare Di Benedetto, ucciso quattro mesi prima del massacro del Circeo, il cui corpo però non è mai stato ritrovato.[1][2]

Izzo provò anche varie volte ad evadere. Nel gennaio 1977, tenta di evadere dal carcere di Latina assieme a Guido, prendendo in ostaggio il maresciallo delle guardie carcerarie, ma il tentativo non riesce. Nel gennaio 1986, gli viene attribuito un tentativo di evasione dal supercarcere di Paliano. Il 25 agosto 1993, approfittando di un permesso premio, si allontana dal carcere di Alessandria e riesce ad espatriare in Francia. Viene poi catturato a Parigi a metà settembre ed estradato in Italia.[1]

Nel dicembre 2004, ottenne la semilibertà dal carcere di Campobasso per andare a lavorare in una cooperativa. Il 28 aprile 2005, Izzo uccise Maria Carmela e Valentina Maiorano, rispettivamente moglie e figlia di Giovanni Maiorano, ex affiliato poi pentito della Sacra corona unita conosciuto in carcere. Il delitto fu rivelato il 30 aprile da Guido Palladino e Luca Palaia, inizialmente arrestati per traffico illecito di armi.[3][4] L'omicidio scatenò durissime polemiche sulla presunta "leggerezza" con la quale Izzo usufruì di permessi premio durante la sua permanenza in carcere.[5] Palladino patteggiò tre anni e due mesi di reclusione per concorso in occultamento di cadavere,[4] mentre Palaia fu condannato a 24 anni per concorso in omicidio, occultamento e tentativo di distruzione dei cadaveri,[6] aumentati a 30 in appello e confermati in Cassazione.[7] Izzo, infine, fu condannato nuovamente all'ergastolo,[3] con sentenza confermata nei due successivi gradi di giudizio.[7]

Izzo è tornato alle cronache nel novembre 2009, quando una giornalista ha dichiarato di volerlo sposare e di lottare perché si riaprissero entrambi i processi che lo hanno portato all'ergastolo, scatenando nuove polemiche.[8]

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