Dal blog dei giornalisti

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aston villa
00sabato 20 febbraio 2010 10:55
Cari lettori-utenti de LaStampa.it , in diversi mi chiedono di aprire i commenti in fondo a TUTTI gli articoli. Per esempio quando è uscito questo editoriale internettiano del direttore ("Senza giornalisti che giornalismo è? Il 2010 è l'anno della svolta"), chi voleva commentarlo doveva ricorrere alla rubrica Lettere al direttore anzichè commentarlo direttamente in fondo all'articolo.

Il direttore sarebbe stato disposto ad aprire ai commenti il suo editoriale, ma il nostro sistema editoriale impedisce di aprire un singolo articolo ai commenti: o tutti o nessuno. Per cui gli abbiamo linkato la rubrica delle lettere. Noi abbiamo i commenti aperti solo sotto ai blog e a determinate rubriche. D'altra parte, nessun giornale apre tutti gli articoli ai commenti: solo una parte di contenuti è interattiva, perchè le testate giornalistiche hanno responsabilità legale per le offese e le diffamazioni (che come sapete, arrivano numerose e a tradimento, anche negli orari più impensati), per cui tutti i commenti vanno filtrati. Questo non significa che siano censurati, ma sicuramente ogni cosa pubblicata sul giornale viene letta e il criterio di pubblicazione è il rispetto del codice deontologico giornalistico. Con un briciolo di flessibilità in più perchè su Internet - si sa - tutto è più informale, qualche vaffa... ci può stare, ma ci sono dei limiti invalicabili, pena la denuncia e la causa per danni.

Quando - all'alba del Web 2.0, ci provò il Los Angeles Times, dovette ritornare sui suoi passi in fretta e furia. La quantità di oscenità e offese che arrivava era ingestibile da una redazione, pur corposa come la loro. Perchè gli internauti non sappiano esprimersi in modo civile in modo da consentire la libertà di espressione sui giornali online, è un tema che mi piacerebbe approfondire con voi. Illustri colleghi e amici si danno un gran da fare per l'autoregolamentazione della Rete, per una Carta dei Diritti e dei Doveri dei cittadini di Internet, una sorta di Costituzione digitale, ma la massa di insulti anonimi sotterra le migliori intenzioni di democrazia dal basso. Quindi ovvio che gli spazi per la libertà totale - anche per la spazzatura - debbano continuare a esistere, ma abbiate pazienza: andate a cercarli altrove, non sui giornali online.
Per questo, sul nostro sito abbiamo i forum - che moderiamo ad hoc - per permettere ai lettori di esprimersi sui temi d'attualità, e i blog dei giornalisti: questi ultimi sono "rubriche" gestite dai singoli giornalisti che scrivono e poi si leggono i commenti che ricevono, li pubblicano ed eventualmente rispondono. La redazione Web - già impegnata a seguire gli aggiornamenti delle notizie - non ce la farebbe mai a seguire tutta la conversazione e gli echi che arrivano da Internet ai singoli articoli o anche solo agli editoriali con le opinioni di tutti i giornalisti. Ma prima o poi sarà normale, nei giornali, che tutti i giornalisti seguano la conversazione che si crea attorno ai loro articoli e rispondano ai loro lettori online. Farà parte del lavoro. Pazientate con noi: ci arriveremo. Nel frattempo, siate rispettosi di un dialogo civile con il vostro prossimo, e i vostri commenti saranno sempre pubblicati. Già che ci sono vi chiedo anche di capire che non siamo sempre online pronti a pubblicare al volo ogni vostro intervento: poichè il filtro è umano, la pubblicazione avviene in orari "umani", solitamente quelli lavorativi...

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Come vedete oramai la merda e' dilagante ad ogni livello del vivere comune.

Malgrado tutto continuiamo a tenerla fuori da qua'.... [SM=x1495892]
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