L'ufficiale della inteligencia.
E' un bell'uomo, atletico, sui quaranta. Ci siamo incontrati per una questione di lavoro, e adesso mi sta dando un passaggio all'aeroporto, guidando piano nel traffico scarso del tardo pomeriggio. Sarà perché sa perfettamente chi sono, sarà perché sto partendo, sarà perché siamo soli, ma si sente abbastanza sicuro da lasciarsi andare.
"Io amo profondamente Cuba." mi dice "Noi cubani andiamo pazzi per quest'isola, e i cubani all'estero soffrono terribilmente per la nostalgia, anche quelli che stanno a Miami. Ma è dura viverci."
Lei parla un ottimo inglese, ho sentito. Ha viaggiato?"
Con una mano si riavvia i capelli, sorride:
"Oh, sì, ho viaggiato. Pensi, ho perfino un diploma in amàrico."
"La lingua etiopica? Era in Africa ai tempi della guerra tra Etiopia e Somalia?"
Sorride ancora, con una punta di nostalgia:
"Eh, sì."
"Militare?"
"Uhm ... non esattamente. Ero nella Inteligencia."
"Ah. Sottufficiale o ufficiale?"
"Ufficiale. Sono arrivato giovanissimo al grado di maggiore. Sa, in guerra la carriera è veloce. Mi piaceva, la inteligencia. Era il lavoro della mia vita."
"Ma...?"
"Ma quando tornai a Cuba e mi accorsi che una bottiglia d'olio costava un dollaro e ottanta, e io guadagnavo quindici dollari al mese... beh, avevo due figli: ho dovuto scegliere."
E continua:
"Lei ha sentito, per caso, che sono state fucilate tre persone?"
Perché credi che sia qui? penso. Ma lo lascio andare avanti.
"Ma si rende conto? Hanno dirottato un traghetto e li hanno fucilati...
Dàgli dieci anni, dàgli vent'anni, ma el paredón no. E' un grande errore, ci farà perdere le simpatie dell'Europa, che in questo momento è così importante per la nostra economia. D'altro canto, la storia di Cuba è costellata di errori e di cose strane, senza spiegazione..."
Se non lo sai tu che ci eri in mezzo, penso...
"Un mistero è la morte di Camilo Cienfuegos. Un aereo cade in mare e le pare possibile che non si sia trovato nemmeno il più piccolo pezzettino, nemmeno il più piccolo frammento di relitto? Quando la CIA fece esplodere l'aereo della Cubana trovammo centinaia di relitti in mare. E dell'aereo di Camilo nemmeno un pezzettino di fusoliera, un giubbotto di salvataggio, un cuscino di gommapiuma? Niente corpi?"
"E qual'è l'ipotesi?"
"Guardi, io non c'ero, ma probabilmente Camilo è sepolto da qualche parte a terra, assieme al suo aereo. Una settimana dopo la sua scomparsa fu ucciso l'operatore della torre di controllo, poi ci fu una catena di suicidi misteriosi..."
"Anche la morte del Che è misteriosa... "
"Non mi faccia parlare. Le dico solo che la colpa è di chi gli rese la vita impossibile a Cuba."
"E Ochoa, il generale che fu fucilato perché accusato di contrabbando di droga?"
"Guardi, io non c'ero..."
E dagliela. Non c'eri mai? Se Ochoa era il comandante delle forze cubane in Africa!
"... ma le dico una cosa: Ochoa non ha mai intascato un centesimo delle partite di droga che passavano da Cuba."
"Ha pagato per qualcun altro?"
"Guardi, io non dico nulla. Le dico solo che il Generale Ochoa è morto con onore, da soldato.".
"E' morto per coprire qualcun altro? Qualcuno più in alto?"
Mi lancia un'occhiata desolata, scuote la testa e continua a guidare piano, nel traffico scarso di questo tardo pomeriggio cubano.