Alla fine di febbraio del 2001 torna l’attenzione sulle Olimpiadi di Sidney, ecco un riassunto di quanto scritto sul sito
www.sportpro.it:
Le condizioni di salute di Pantani prima delle Olimpiadi avrebbero dovuto sconsigliare tecnici e dirigenti sportivi a convocarlo per i Giochi e tantomeno a farlo partire e gareggiare, come invece è accaduto. Il Pirata non avrebbe mai dovuto partecipare. Avrebbe dovuto essere fermato. Cosa che, come tutti sanno, non è avvenuta. Era malato. O, almeno quello lasciavano INTRAVEDERE i test ematici . Il parere fu espresso dal prof. Mario Cazzola, ematologo dell’Università di Pavia. Ed ora l’episodio entra nell’inchiesta del pm di Ferrara PieRguido Soprani.
I test sottolineavano - soprattutto - l’incapacità del fisico di Pantani a produrre autonomamente globuli rossi. Condizione ricorrente in chi si è sottoposto a forti somministrazioni di epo esogena. Il fisico ogni volta che trova una sostanza proveniente dall'esterno, smette o diminuisce di produrla in via endogena, per una sorta di bilancia interna. Insomma chi si sottopone a continue ed elevate somministrazioni esterne diventa "dipendente".
Tornando a Pantani, era un malato da curare, prima dei Giochi, piuttosto che un atleta cui richiedere prestazioni impegnative. “
Tre anni dopo, la perizia seguita all’autopsia di Pantani, del Prof.Fortuni, dirà senza dubbi, nel silenzio imbarazzato di quasi tutti i giornali, che il midollo osseo di Marco era sanissimo
Le ipotesi sono due: 1) tutto ciò che è stato detto, sentenziato, ipotizzato, scritto, in cinque anni, sul midollo malato di Pantani era falso; 2) i danni dell’epo sono molto inferiori a quelli che ipotizza chi , dalla gravità, ineludibilità, certezza di questi di danni fa derivare la necessità di campagne criminalizzanti degli atleti, di esposizione alla gogna mediatica di chi si dopa.
In altre parole, se l’ipotesi vera fosse la 2), la sospensione che di fatto avviene in Italia di qualsiasi diritto alla difesa ,alla privacy, alla presunzione di innocenza di chi sia sospettato di doping, giustificata , appunto, apoditticamente ,con la certezza e la gravità dei danni prodotti dall’uso di epo , non ha giustificazione alcuna.
Se colui che viene indicato come il dopato d’Italia, dopo pochi mesi di sospensione dell’attività agonistica ad alto livello, senza cure, anzi, con un uso smodato di cocaina, vede sparire del tutto i danni prodotti sul suo midollo da un uso prolungato e massiccio di epo, vuol dire che questi danni sono minimi o non ci sono affatto ( Pantani aveva corso fino al primo giugno 2003, senza la caduta sarebbe arrivato nei primi cinque al Giro d’Italia, ne fu uno dei protagonisti anche su montagne impervie come lo Zoncolan, secondo il teorema delle accuse non poteva gareggiare ad alto livello senza l’uso di epo, anzi non poteva nemmeno respirare visto che il suo midollo non funzionava più),
Altre ipotesi logiche, non ce ne sono.