Approfittare della luce

Migliaia di avaneri viaggiano grazie al dito oppure - che poi è la stessa cosa - chiedendo a qualche autista in prossimità dei semafori il favore di farli salire a bordo. La maggior parte di questi viaggiatori alternativi sono giovani donne, visto che è più facile ottenere un passaggio per chi indossa una gonna – meglio se corta – piuttosto che per un ragazzo o un’anziana. All’incrocio tra due viali si vedono persone piegarsi sui finestrini per domandare la direzione dell’auto e chiedere di poter percorrere un tratto con loro. Molte volte i conducenti mentono perché non vogliono far salire estranei nei loro veicoli e dicono che sono quasi arrivati a destinazione oppure che devono fare inversione di marcia. Si potrebbe redigere un simpatico catalogo di tutte le giustificazioni che gli assidui dell’autostop devono sentire da parte di chi non vuole aiutarli. Dietro il volante, una voce li avvisa che “ha le gomme con poca pressione e non sostengono il peso di un’altra persona” o che deve passare a prendere il capo che vive alcuni isolati più avanti”.

Alcuni autisti alzano i cristalli oscuri prima di arrivare agli angoli delle strade dove molte persone attendono per un “passaggio”, oppure aumentano il volume della radio per non sentire la preghiera che proviene dai marciapiedi. Sia che l’auto sfoggi una targa statale come una privata, il “no” è la risposta ricorrente che dall’interno delle carrozzerie viene rivolta a chi si fa bruciare dal sole della nostra “eterna estate”. Risibili o spaventose sono anche le storie di tentativi e di insinuazioni che i conducenti – dall’alto del loro potere – rivolgono alle grate ragazze che riescono a essere trasportate. Vanno dallo sguardo penetrante che sale lungo le cosce e lo specchio retrovisore orientato verso la zona inguinale fino alle carezze lascive a mo’ di pedaggio.

Consapevoli di certe usanze, molte ragazze preferiscono percorrere a piedi lunghe distanze piuttosto che cadere sotto le grinfie di chi pensa che per aiutare ha il diritto di approfittare. La sensibile differenza la fanno certi autisti che dicono “sì” e non esigono niente in cambio del favore di condurci da qualche parte, neppure il numero di telefono per rimanere in contatto. Grazie a loro parte di questa città riesce a muoversi ogni giorno, al ritmo incostante dettato dal caso e dalla brevità della luce rossa.

Vero e' che l'autostop a Cuba e' una delle forme di trasporto piu' usate, quando ho una macchina a noleggio ho sempre una forma di scetticismo a far salire sconosiuti, cosi' cerco d fare delle scelte, in particolare quelle mamme con prole al seguito anche se l'ultima che ho caricato ,"inavvertitamente", si e' portata via anche il mio berretto che avevo nel sedile posteriore.
In posti lontani da centri abitati ho caricato anche famiglie lui lei e il figlio ma la cosa che mi fa un po' incazzare e' che quando sono arrivati a destino non si degnano neanche di un "grazie" come se il passaggio fosse dovuto.
Un paio d volte ho caricato anche poliziotti....
Inutile dire che mi prodigo anche verso quelle povere donzelle che magari si trovano sotto un acquazzone in attesa che qualcuno le tolga dalla strada

beboroma, 01/06/2010 14.56:

---

Vero e' che l'autostop a Cuba e' una delle forme di trasporto piu' usate, quando ho una macchina a noleggio ho sempre una forma di scetticismo a far salire sconosiuti, cosi' cerco d fare delle scelte, in particolare quelle mamme con prole al seguito anche se l'ultima che ho caricato ,"inavvertitamente", si e' portata via anche il mio berretto che avevo nel sedile posteriore.
In posti lontani da centri abitati ho caricato anche famiglie lui lei e il figlio ma la cosa che mi fa un po' incazzare e' che quando sono arrivati a destino non si degnano neanche di un "grazie" come se il passaggio fosse dovuto.
Un paio d volte ho caricato anche poliziotti....
Inutile dire che mi prodigo anche verso quelle povere donzelle che magari si trovano sotto un acquazzone in attesa che qualcuno le tolga dalla strada

---

Da quando vado a Cuba ho sempre affittato la macchina e con lo chief abbiamo girato tanto, il passaggio lo abbiamo dato quasi sempre a ragazze che qualche volta ci omaggiavano di qualche cosa...... jajaja
quando andavo al mare al Bucanero (carrettera di Simboney) mi è capitato di caricare anche dei poliziotti, per adesso non mi hanno mai portato via nulla dalla macchina ma bisogna essere sempre in campana lo chief controllava sempre i passeggeri, ma non credo che le palestine che chiedono passaggi siano di mano svelta, invece bisogna sempre stare con gli occhi e con altre cose ben aperte se ti carichi nei locali della vita notturna qualche in Habana, bisogna stare sempre molto attenti e le mani.

Ho sempre dato passaggi sia in Oriente che nella capitale, ed è quasi sempre stata un'esperienza tutto sommato piacevole.
Salvo il fatto, come ben dice Bebo che le donne con i bambini raramente ti ringraziano per lo strappo. Invece i policia ringraziano sempre, chissà perché.
Ovviamente c'è una bella differenza tra la forma di opportunismo che pratichiamo noi nei confronti delle belle autostoppiste, piuttosto che i cubani.
Mica per niente, ma fugato ogni dubbio sul fatto che le donzelle non vengano stregate dal nostro fascino italico, almeno scegliendo di offrirci una chance per un appuntamento sanno che oltre a trascorrere una piacevole serata,
che potrebbe iniziare con una cena, continuare con un ballo e cocludersi orizzontale,
con un turista Po$$ONO magari unire l'utile al dilettevole.

Diversamente sanno benissimo che un pasaje con la persona sbagliata significa trovarsi quasi certamente con una mano tra le cosce,
quando hanno fortuna, e se gli dice male incaprettate dietro un cespugli al margine della carrettiera o inginocchiate a mamare qualcosa di molto poco gradevole
e quasi mai profumato di fiori di campo...