Baseball

aston villa, 26/03/2010 9.32:

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Come ogni anno, il Campionato Nazionale di Baseball catalizza l’attenzione di milioni di cubani. La pelota, come viene chiamato confidenzialmente il baseball, è da molti anni lo sport nazionale e non è raro che generi concitate discussioni nei parchi più centrali di tutta l’Isola. Per questo a volte ci illudiamo che la gente si occupi di questioni più scottanti, ma risulta abbastanza frustrante verificare che quel gruppo di uomini, che gridava e gesticolava appassionatamente, non discuteva su come far finire il doppio sistema monetario né stava reclamando qualche diritto violato, ma dibatteva soltanto sulla correttezza di una certa azione o su chi fosse il miglior battitore tra tutti i giocatori. In ogni caso la prima passione sportiva dei cubani non è esente dalla politica, specialmente quando qualche stella del baseball decide di non rientrare a Cuba dopo un viaggio all’estero, o quando un giocatore non viene selezionato per un evento internazionale perché poco fidato e si teme che possa “disertare”. In un recente incontro tra due squadre tradizionalmente rivali, un giocatore si è sentito offeso perché ha creduto che la palla fosse stata lanciata con l’intenzione di colpirlo e - per la sorpresa degli spettatori - si è messo a correre verso il pitcher brandendo la sua mazza con fare minaccioso.

I giocatori sono usciti dalla panchina, alcuni tifosi si sono lanciato sul terreno di gioco, la polizia ha diffuso gas urticante e ha distribuito pedate e bastonate. Le telecamere che trasmettevano la partita sono state dirette da un’altra parte e nessun telespettatore si è reso conto dell’accaduto… in quel momento. Ma le nuove tecnologie hanno permesso che l’evento non fosse censurato, perché decine di macchine fotografiche digitali e di telefoni cellulari hanno filmato tutto nei minimi dettagli. La versione dei fatti è stata diffusa tra migliaia di persone, registrata su CD e copiata su memorie USB. Che belle discussioni abbiamo potuto fare nei parchi!

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