Casa di vetro

YOANI SANCHEZ

Insieme alla telenovela brasiliana, i documentari piratati da Discovery Channel e la noiosa tavola rotonda, coesiste un tipo di reportage televisivo che ricorda la saga dei “Big Brother”. Sul nostro piccolo schermo vediamo cittadini filmati da telecamere occulte e assistiamo alla divulgazione dei messaggi contenuti nelle loro caselle postali telematiche, senza che nessun giudice abbia autorizzato la messa in onda. Sembra di vivere in una casa di vetro ispezionata dall’occhio severo dello Stato, visto che persino l’impresa telefonica registra le conversazioni dei suoi clienti e le trasmette a undici milioni di attoniti spettatori.

L’ultima modalità di questa analisi pubblica consiste nel far rilasciare dichiarazioni a dottori che, violando la segretezza di quanto riferito nel corso di una visita - fatto tanto grave come quello del sacerdote che rivela i segreti di una confessione - descrivono i particolari di un caso medico. Vengono divulgate foto degli interni di abitazioni private e dei frigoriferi di coloro che hanno osato mettere in discussione l’opinione ufficiale, mentre il paparazzo e il poliziotto politico si fondono in un solo personaggio molto simile al voyeur. Non mi sorprenderebbe che in qualche dossier - in attesa di essere diffuso - apparisse il corpo senza vestiti di un anticonformista, come se trovarsi nudo come un verme fosse la prova inconfutabile della sua “malvagità”.

Immagini estrapolate dal contesto, frasi manipolate e punti di vista contrari per produrre avversione nell’opinione pubblica, sono alcune delle tecniche con cui vengono costruite queste informazioni televisive. Nessun programma prevede l’intervista della “vittima”, per non correre il rischio che gli ascoltatori si rendano conto di avere le stesse opinioni critiche. Purtroppo per i rozzi produttori di questo tipo di reality show, la tecnologia nelle mani dei cittadini ha cominciato a rendere trasparenti anche le pareti delle loro vite. Dopo essere stati a lungo osservati, adesso ci rendiamo conto che esiste uno spiraglio per poter per guardare dall’altra parte del recinto.

Nulla di nuovo purtroppo,tutto come al solito.