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GENTE DI CUBA, IL FORUM

Senza rotta

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  • aston villa
    00 08/02/2010 21:02
    YOANI SANCHEZ

    Siamo stati abituati alle cifre esagerate, alla segretezza sulle cose che andavano male e a un prodotto interno lordo che non ha mai rispecchiato il contenuto delle nostre tasche. Per decenni le informazioni economiche sono state in grado di nascondere, tra pagine piene di numeri e di analisi, la gravità dei problemi. Alcuni laureati in questa scienza inesatta - come Oscar Espinosa Chepe - si sono azzardati a smascherare le falsità di certi numeri e sono stati penalizzati con un “piano pigiama” di disoccupazione e di stigmatizzazione.

    Questa settimana la lettura dell’analisi - seria e ben argomentata - pubblicata dal sacerdote Boris Moreno sulla rivista Parola Nuova, ha aumentato la mia inquietudine in merito al prossimo collasso economico. Un ammiccante titolo come “Dove va la barca cubana? Uno sguardo al contesto economico”, consente all’autore di anticipare la prossima caduta in picchiata della situazione materiale e finanziaria sull’Isola. Parole che dovrebbero spaventarci, ma ormai gli orecchi sono diventati impermeabili alle cattive notizie, da quanto siamo abituati a nuotare nelle acque dell’improduttività e delle mancanze. Concordo con il Master in Scienze Economiche sul fatto che la prima e più importante misura da prendere sarebbe “l’impegno formale del governo a riconoscere la capacità di esprimere la propria opinione a tutti i cittadini senza che questo fatto comporti rappresaglie di nessun tipo. Dovremmo togliere di mezzo le persone preposte a rendere difficile lo scambio di idee e di opinioni”.

    Dopo aver letto questo articolo, immagino la mia vicina, ragioniera in pensione, mentre dice a voce alta quel che pensa sulla necessità di permettere l’impresa privata, senza rischiare un meeting di ripudio davanti alla sua porta. So bene che costa fatica progettare una cosa così, ma accarezzo l’idea che un giorno o l’altro - senza temere di essere schedati come “mercenari al soldo di una potenza straniera” - migliaia di persone potranno cominciare a fare segnalazioni e a prospettare soluzioni. Che capitale enorme recupererà Cuba! Anche se le casse non si riempiono solo con proposte e ragionamenti, la nostra esperienza ci insegna che il volontarismo e le esclusioni hanno contribuito soltanto a svuotarle.

  • aston villa
    00 08/02/2010 21:07
    Be' non c'e' da stupirsi che anche la barca cubana sia in panne,lo sono paesi come la Spagna,la Grecia per non parlare di noi ...gli Usa ecc....

    Paesi che una economia ce l'hanno...

    Non capisco il nesso fra la possibilita' di tutti di esprimere la propria opinione e l'uscire dalla crisi economica.

    Voi che ne dite?

    P.S.Primo articolo su questa nuova cartella,diamoci dentro senza peli sulla lingua. [SM=x1272156]