per chi ha qualche soldino da investire..ma occhio

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beboroma
00mercoledì 10 novembre 2010 18:39
un articolo tratto da Virgilio sulla professionalita' delle banche

Consulenza sugli investimenti, dalle banche troppi consigli interessatiL'obiettivo principale è vendere i propri titoli. I consigli dei consulenti bancari a quattro tipi di risparmiatori diversi evidenziano una scarsa attenzione all'interesse del clientePubblicato il 10/11/10in Soldi,|TAG: banche, investimenti, risparmio, consulenza
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Non siamo al consiglio di sotterrare i denari per far crescere l'albero degli zecchini d'oro ma poco ci manca. L'aspetto è quello professionale e incravattato del consulente bancario ma i suggerimenti assomigliano a quelli del gatto e la volpe: sbagliati e interessati. E il malcapitato Pinocchio stavolta è il risparmiatore disorientato dalla crisi che cerca di far fruttare il suo gruzzolo o anche solo di metterlo al riparo dall'inflazione.

Alla prova dei fatti le banche non si sono dimostrate all'altezza della situazione. Per incapacità o per calcolo. Lo rileva un test svolto dalla rivista Soldi & diritti, supplemento di Altroconsumo, in 80 sportelli bancari di Roma, Milano e Torino. Sono stati individuati 4 risparmiatori-tipo, in carne e ossa, che si sono rivolti ai consulenti bancari per per ottenere informazioni e suggerimenti sul tipo di investimento più vantaggioso per il loro profilo. Le risposte ottenute sono state le più varie e a volte inverosimili. Ma - come abbiamo già visto - con un denominatore comune: sono tutte molto vantaggiose per le banche.

Obblighi ignorati...

Tanto per cominciare, è stato ignorato un obbligo di legge: quello di far compilare al cliente un questionario che serve a definire il suo profilo per proporgli l'investimento adeguato. Lo prevede la cosiddetta direttiva Mifid, in vigore da tre anni, che per ogni cliente retail (cioè il privato, non l'investitore istituzionale) obbliga la banca ad accertare:

• la conoscenza e l'esperienza finanziaria: livello di istruzione, professione , frequenza di operazioni eseguite sui mercati finanziari e tipologia di strumenti;

• la situazione finanziaria: ammontare e tipologia del reddito e propensione al risparmio;

• gli obiettivi di investimento: propensione al rischio dell’investitore, orizzonte temporale e finalità.

Ebbene solo in 1 caso su 80, il questionario è stato fatto compilare al potenziale cliente. Alcuni sportelli inoltre non danno informazioni se il cliente non ha un conto corrente presso la stessa banca.

... e consulenze pilotate

Ma veniamo alle caratteristiche dei quattro potenziali clienti e alle risposte ottenute dalle banche a fronte di una richiesta di investire 20mila euro con esigenze diverse:

Cliente
e tipo di richiesta


Proposte prevalenti
da parte delle banche


Investimento migliore


A - Rischio:
basso
- Durata
investimento:
18 mesi


Obbligazioni bancarie e polizze vita: non sono compatibili con l'esigenza di liquidità, cioè con un investimento da smobilizzare in tempi rapidi. Prima della scadenza possono essere rivendute solo alla banca stessa che ovviamente ci guadagna.



Conti deposito online





B - Rischio:
medio
- Durata:
5 anni



Obbligazioni bancarie (della stessa banca): sono abbastanza adatte all'arco temporale richiesto.
Polizze index linked (cioè legate all'andamento di indici di Borsa): poco redditizie nell'arco temporale considerato e con costi di gestione elevati.


Obbligazioni a medio termine in euro
(es. Btp)



C - Rischio:
medio
- Durata:
10 anni


Obbligazioni, polizze index linked e pronti contro termine: un mix sbagliato per il profilo di rischio e con le solite obbligazioni "della casa".



50% obbligazioni,
50% azioni




D - Rischio:
alto
- Durata:
20 anni
Obbligazioni bancarie proprie e polizze vita: su un arco di tempo così lungo le azioni sono più redditizie, ma per le banche sono meno remunerative.


Azioni o
fondi d'investimento azionari



Come si vede la banca cerca quasi sempre di vendere le sue obbligazioni. In pratica chiede un prestito al potenziale investitore col presunto scopo di farlo guadagnare. Un ennesimo caso di evidente conflitto di interesse. (A.D.M.)
enmanuel
00mercoledì 10 novembre 2010 20:05
Son farabutti ben vestiti, che vendono prodotti.

Sono grandi raccontapalle, ma spesso pure loro dlle vittime, inquanto i prodotti, sono consigliati dall'alto e spesso li comprano pure loro...
beboroma
00mercoledì 10 novembre 2010 23:38

la cosa che mi fa incazzare di questi farabutti e' l'approfittarsi dell'ignoranza della gente, giocano molto su questo...di professionisti seri ne gireranno pochissimi, io ho vissuto questa esperienza con mio padre il quale bonta' sua si e' rivolto alla sua banca per investire dei soldi senza che ne parlasse con i figli i quali, soprattutto mio fratello, ne masticano abbastanza...senza entrare troppo nel merito il tizio della banca gli consiglio' dei fondi...una emerita bufola...a distanza di tempo quando mio padre ci parlo' di questa cosa mio fratello volle indagare e scopri' quanto bastardi siano questi signori....

Purtroppo non c'e' tutela per queste cose, ovvero c'e' per coloro che sanno come muoversi...
daiquiri
00lunedì 15 novembre 2010 13:31
Non so se ti può consolare, ma la stessa cosa è capitata anche a me e da un sondaggio su un forum di finanza in cusi scrive anche chiavitos quelli bravi arrivano tutti da una situazione simile. Di occasioni sul mercato ce ne sono quante uno ne vuole, certo se un o si accontenta.

Per ogni info o se qualcuno ha problemi con banche collaboro ben volentieri.
daiquiri
00lunedì 15 novembre 2010 13:45
Re:
enmanuel, 10/11/2010 20.05:

Son farabutti ben vestiti, che vendono prodotti.

Sono grandi raccontapalle, ma spesso pure loro dlle vittime, inquanto i prodotti, sono consigliati dall'alto e spesso li comprano pure loro...




Hai ragione, in genere sono farabutti E ignoranti.
chiavitos
00lunedì 15 novembre 2010 17:50
Re: Re:
daiquiri, 15/11/2010 13.45:




Hai ragione, in genere sono farabutti E ignoranti.



le banche sono come delle gran p...ane e come tali controllano e fanno girare il mondo. [SM=x1495893] [SM=x1495893] se ne approfittano perchè non tutti possiamo sapere di tutto, almeno a sufficenza per difendersi
beboroma
00martedì 16 novembre 2010 10:33
Re:
daiquiri, 15/11/2010 13.31:

Non so se ti può consolare, ma la stessa cosa è capitata anche a me e da un sondaggio su un forum di finanza in cusi scrive anche chiavitos quelli bravi arrivano tutti da una situazione simile. Di occasioni sul mercato ce ne sono quante uno ne vuole, certo se un o si accontenta.

Per ogni info o se qualcuno ha problemi con banche collaboro ben volentieri.



Daiquiri visto che sei nel campo della finanza e sicuramente molto piu' competente del sottoscritto e considerata la tua cortese disponibilita' ti sarei grato se potessi rispondere a questa mia domanda.

oggi, nel contesto attuale, se dovessi investire dei soldi cosa suggeriresti?? possiamo spaccare il quesito in:

a) forma speculativa -azioni

b) forma medio speculativa - ??

c) tranquilla --- ma che comunque dia un discreto rendimento che non
sia, per capirci, Bot o cct


Gracias

ovviamente e' un pur parler [SM=x1449914]
daiquiri
00giovedì 18 novembre 2010 13:24
Se la domanda è che cosa farei io, la risposta è opzioni e obbligazioni.
Se invece la domanda è "cosa consigli ad una persona" la risposta è "dipende dalla persona" ognuno ha una propria propensione al rischio, conoscenza personale, tempo che può dedicare ecc.

- Azioni le eviterei a prescindere, se uno ne capisce le opzioni sono più sicure.

- Fondi: Assolutamente e per nessun motivo, spese folli e rendimenti da anni inferiori a quelli dei titoli di stato.

- Polizze varie: da evitare come la peste

Se uno non è nel settore e non ha tempo per occuparsene secondo me: conto corrente Barclay, normale conto corrente, ma 3% di interesse lordo, nessun vincolo. Conti deposito tipo Chebanca, Rendimax, Conto Arancio ecc. si lasciano 6 mesi un anno e rendono circa un 3% lordo

Rendono come le obbligazioni, non hanno commissioni d'acquisto, sono liquidissimi mentre le obbligazioni se vendute prima della scadenza quasi sempre ci si rimette dei soldi.

Escluderei tutto il resto: nell'azionario la percentuale di chi guadagna varia dal 5 al 7%, quindi un 95% ci lascia desi soldi. Nell'obbligazionario ci rimette il 30% delle persone.
beboroma
00giovedì 18 novembre 2010 13:33

grazie per la risposta, solo una curiosita' perche' consideri le opzioni (warrant?) piu' sicure delle azioni?

gracias
daiquiri
00giovedì 18 novembre 2010 17:45
Perchè se compri mille Fiat a 10 euro paghi 10mila euro, se Fiat passa a 7 euro ad azione perdi il 30%.

Comprando opzioni compri il diritto (ma non l'obbligo) di comprare (o vendere naturalmente) la stessa quantità di Fiat. Diritto che puoi pagare ad es. 300 euro. Se Fiat scende fino a 7 la tua opzione vale 0, ma la perdi solo l'opzione di di 300 euro e non di 3mila.

Il guadagno invece visto che si gioca in leva in caso di aumento di Fiat è superiore al guadagno di 1000 azioni.

Ovviamente la cosa è molto più complessa, ma spero di avere spiegato il funzionamento, sia pure approssimando.
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