falso acquisto Sampdoria, chiesti nove mesi per Dossena

GENOVA - Il Pm di Genova Vittorio Ranieri Miniati ha chiesto nove mesi di reclusione - con la concessione delle attenuanti generiche - per Giuseppe Dossena, coinvolto con altre tre persone in una presunta tentata truffa ai danni della Sampdoria. La vicenda risale al 2001, quando l'ex campione del mondo ed ex giocatore blucerchiato riferi' al presidente della Samp, Riccardo Garrone, di aver ricevuto l'incarico da un principe saudita di acquisire il pacchetto di maggioranza del club genovese. Insospettito dalla richiesta di un anticipo di 5 milioni e mezzo di dollari, Garrone decise di avvisare la Guardia di Finanza, che smaschero' la truffa. Ora la richiesta di condanna da parte del pm. Per gli altri tre imputati - Antonino Pane, Andrea Stagni e Mauro Gagliardi - il magistrato ha chiesto per ciascuno un anno di reclusione. (Agr)

Resa dei conti vicina per l'intricata vicenda relativa alla presunta truffa subita da Riccardo Garrone e dal Banco di San Giorgio, avvenuta nei mesi precedenti l'acquisto della società blucerchiata proprio da parte dell'industriale petrolifero. Il tribunale di Genova ha chiesto, infatti, tre anni e nove mesi complessivi di carcere per l'ex-calciatore Beppe Dossena, Antonino Pane, Mauro Gagliardi e Andrea Stagni. Il fatto risale al 2002, quando la "fantomatica" cordata avrebbero simulato l’interesse per la Samp da parte di un emiro arabo, proprietario della squadra allora allenata da Dossena. Secondo i magistrati, lo scopo sarebbe stato ottenere denaro (si parla di 2,5 milioni di dollari) dallo stesso Garrone, che fungeva da mediatore fra la la famiglia Mantovani (all'epoca dei fatti proprietaria della Samp) e l'emiro. Tesi, quest'ultima, fermamente contestata da Dossena, che ha sempre confermato l’esistenza dell’emiro e del suo interesse per la squadra genovese.

In definitiva, il pm genovese Ranieri Miniati ha chiesto 9 mesi di carcere per l'ex-beniamino blucerchiato, con le attenuanti relative alla corretta condotta processuale. Anche se, in caso di condanna, tutte le pene beneficeranno del provvedimento d'indulto.

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Se questa cosa fosse vera, va bene avere dell' autostima, ma pensare di riuscire a fregare uno come Garrone quando si è sempre e solo giocato a pallone mi fa un po' ridere.

GENOVA - L'ex calciatore della Sampdoria Giuseppe Dossena e' stato condannato a 8 mesi di reclusione e 600 euro di ammenda dal giudice monocratico Cardino per tentata truffa aggravata, in occasione della fallita operazione di acquisto della societa' blucerchiata da parte di un fantomatico principe arabo. Insieme a Dossena, coinvolti altri tre imputati: Antonino Pane, Andrea Stagni e Mauro Gagliardi. I tre sono stati condannati a un anno di reclusione ed a 900 euro di ammenda. Tutti e quattro dovranno risarcire i danni in favore delle parti civili. (Agr)