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aston villa
00giovedì 13 novembre 2008 14:51
Qualcuno sul serio aveva creduto che Antonio Cassano da guappetto si fosse trasformato in un impiegato modello? L'ultima cassanata l'ha messa per iscritto: un libro che scandalizzerà (e divertirà) il mondo del calcio. "Dico tutto (e se fa caldo gioco all'ombra)" è la promessa del titolo, ampiamente mantenuta dal contenuto. Dice tutto, pure troppo. Allergico alle interviste e all'italiano (bocciato sei volte, ha preso la licenza media serale a 17 anni: "Praticamente me la regalarono"), non è improvvisamente riuscito nell'impresa di scrivere più libri di quanti ne abbia letti, ma grazie a Pierluigi Pardo, valido giornalista di Sky, ha dato forma per la Rizzoli alle sue deposizioni spontanee. Rivelazioni, aneddoti e insulti per tutti e su tutto: l'adolescenza ("sono un delinquente mancato"), i soldi, le donne, le auto, le liti con gli allenatori, gli ammutinamenti, le risse negli spogliatoi.

La rottura con Totti è un piatto forte. Il genio selvatico della Samp ripercorre la loro storia, dalle scorribande notturne (prima che il capitano si fidanzasse con Ilary) al gelo finale. Narra di festini in ville della Roma bene con "bonazze e donne della tv" fino alle 9 del mattino, andando poi direttamente all'allenamento, e di raid a Napoli o a Milano ("con tre ore e mezza si arriva"): "Se c'era una festa, partivamo". La sua dolce vita romana stava anche per costargli la pelle: svela di aver fatto un incidente alle 4 del mattino a 180 all'ora perché guidava telefonando con una mano e mandando sms con l'altra. Chiamò suo cugino, lo imbrattò di sangue e lo mise al volante al posto suo prima di chiamare i soccorsi. La patente, in fondo, confessa di averla comprata a Bari a "buon prezzo".

Il primo dissapore con Totti risale al dicembre 2002 per una questione di soldi (un cachet di "C'è posta per te" diviso iniquamente: 8 a 2) fino all'ultimo anno nella Roma, giocato senza parlarsi, senza abbracciarsi dopo i gol, ma "la rivalità che c'era nella vita non entrava in campo". Dopo Euro 2004, Antonio dice che Totti gli ha dato una spintarella per buttarlo giù dalla torre. "Se voleva salvarmi, poteva farlo". Ma cosa s'è strappato tra i due? "Avevo fatto un grande campionato e un ottimo Europeo, questa mia maturazione aveva finito per turbarlo. Altrimenti faccio fatica a spiegare certe dichiarazioni contro di me che hanno fatto finire l'amicizia".

Faranno scalpore le gesta erotiche di cui si vanta: 6-700 donne nel carniere, una ventina dello spettacolo. Non la Hunziker. "Ho lo stesso vizio di Michael Douglas. L'unica differenza è che lui è stato ricoverato, io ancora no". Molte di queste "conquiste" le ha consumate alla vigilia di grandi match nei "blindatissimi" ritiri. "Ne ho trombate molte, anche in ritiro. E' piuttosto facile. A Trigoria, che è enorme, ero riuscito a procurarmi la chiave dell'ultimo cancello, quello che dava sul retro. Le facevo entrare da lì. Andavamo negli spogliatoi delle giovanili, spesso usavamo i lettini dei massaggi, ogni tanto se ne spaccava uno. Anche se lo scoprivano, non mi dicevano nulla, chiudevano un occhio. Anche perché spesso ho giocato grandi partite dopo aver fatto sesso. Andatevi a rivedere Roma-Juventus 4-0, quella della bandierina spezzata. Avevo fatto le 6 la domenica mattina, con una delle tante amiche che avevo in quel periodo. L'1-1 con la Lazio è un altro esempio. Ero in panchina, sono entrato a 20' dalla fine e ho segnato il gol del pareggio".

Non andò altrettanto bene prima della finale di ritorno di Coppa Italia a Milano: "Passo una notte di sesso leggendario con una soubrette della tv. Alle 6 del mattino mi ordina di rifarlo. Mi ricatta, minaccia di dirlo a tutti se non avessi fatto ancora il mio dovere. Io eseguo. Arrivo a San Siro piuttosto carico, ma stavolta non basta. La coppa se la prende l'Inter".

A Madrid invece prima di ogni gara prenotava una stanza nel piano di sotto dell'hotel della squadra, dove ospitava le sue amiche in piena notte e poi le faceva sparire grazie alla complicità di un cameriere che, per 50 euro, gli portava anche quattro cornetti per rifocillarsi.

Ogni pagina, una baruffa. Cassano si dice pentito solo di aver dato del "pezzo di merda" anche a Franco Sensi. Racconta di aver picchiato il direttore sportivo Pradé negli spogliatoi, di aver gridato a Capello, davanti a tutto il Real, "sei un uomo di merda, falso come i soldi del Monopoli".

Non c'è allenatore, a parte Fascetti, che si salvi. Claudio Gentile, al tempo ct della Under 21 ("la nazionale degli sfigati e dei rimbambiti"), è il più bistrattato: "Viscido". Fino a Spalletti e agli ultimi mesi romani: "Davanti sembravano amici miei, ma appena mi giravo mi pugnalavano. Del resto non me ne fregava un cazzo di loro, io pensavo a me stesso e basta".

Non a caso i suoi idoli sono Federer e Valentino Rossi, campioni di sport individuali: "Come me hanno il talento, meno di loro ho la fame, la voglia, l'ambizione. (...) E il risultato è che loro hanno vinto tutto, io invece una sega. (...) Voglio essere me stesso. E me stesso non cresce mai. Voglio essere Peter Pan per sempre".

aston villa
00mercoledì 19 novembre 2008 11:05
È stata sufficiente una foto, pubblicata sui siti internet di Marca e As, dell’ex presidente del Real Madrid Florentino Perez, abbracciato con Zinedine Zidane e Ronaldo, per far andare su tutte le furie l’attuale numero uno delle merengues Ramon Calderon. «Mi fa pena vedere questa foto di Florentino - ha commentato il presidente del club madrileno -. Ora mi aspetto che domani poserà accanto a un’altro giocatore, che ha preso quattro milioni di euro dal Real Madrid e che, dicono abbia detto lui stesso, li ha utilizzati per accrescere la natalità e rilanciare la prostituzione».

Il riferimento di Calderon, anche se non diretto, è indirizzato senza dubbio all’attuale attaccante della Sampdoria Antonio Cassano, che tra il 2005 e il 2007 ha collezionato solo 19 presenze con la maglia delle merengues e che nella sua recente autobiografia si è vantato di avere avuto 600-700 donne.

Florentino Perez è stato alla guida del club merengue dal 2000 al 2006, costruendo la squadra dei "galacticos" con gli acquisti di Luis Figo (nel 2000), Zinedine Zidane (2001), Ronaldo (2002) e David Beckham (2003). Il Real è attualmente in piena crisi anche se la posizione del tecnico Schuster sembra essere salda, stando almeno alla società.
aston villa
00martedì 25 novembre 2008 10:50
Ai giocatori italiani ha chiesto di essere "più educati in campo", ma poi quando è stato il momento di rispondere alle domande dei giornalisti sul tormentone del momento non è che abbia dato un grande esempio. "Cassano? Arrivederci". Marcello Lippi ha liquidato così, dopo la cerimonia per i 40 anni dell'Associazione italiana calciatori, le domande dei cronisti su una futura convocazione del talento barese in Nazionale.

Dopo l'ennesima prestazione maiuscola con la maglia blucerchiata, Cassano sta bussando in maniera sempre più forte alle porte di Coverciano, ma il ct azzurro per il momento si ostina a non ascoltare, rifiutando anche di argomentare la sua scelta. Così, quando in diretta con Sky gli è stata fatta la domanda sull'ex Real Madrid, si è tolto l'auricolare e se ne è andato.

Poco prima aveva invece rivolto un appello ai giocatori.
"I calciatori italiani - aveva ricordato - hanno nel mondo un'immagine di grandissima professionalità ma devono fare ancora un passettino per diventare un po' più educati in campo. Il loro modo di rivolgersi agli arbitri è talvolta diventato veramente pesante e gli arbitri dimostrano spesso saggezza nel non prendere provvedimenti. Ma basta poco perché i calciatori diventino perfetti e sarebbe molto bello che ci fossero miglioramenti sotto questo aspetto".

Parlando ai microfoni di Sky, il ct si era espresso anche sull'ultima domenica di Serie A. "Il campionato - ha commentato - sarà combattuto fino alla fine. Al di là del valore assoluto dei nerazzurri, non è un campionato già deciso perché quando riprende la Champions League a febbraio, quando si è o dentro o fuori in due partite e c'è una grande tensione, un grande dispendio di energie psicofisiche, le squadre che non hanno la Champions e sono lì al vertice della classifica hanno un vantaggio enorme".
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