Muore Ochoa de Olza
E' morto sull'Annapurna l'alpinista Iñaki Ochoa de Olza. Spagnolo, 41 anni il prossimo 29 maggio, Ochoa de Olza era rimasto bloccato quattro giorni fa a 7.400 metri a causa di un ictus. La situazione si è aggravata nelle ultime ore per un edema polmonare, che lo ha portato alla morte alle 8.45 di stamattina (le 12.30 in Nepal).
LA SPEDIZIONE - L'alpinista era partito per conquistare senza ossigeno la vetta dell'Anapurna (8.091 metri, uno dei 14 ottomila che fanno parte dell'Himalaya), ma lunedì scorso aveva rinunciato all'impresa per problemi di congelamento alle mani. Trasportato fino alla sua tenda al campo IV dai compagni di scalata, il romeno Horia Colibasanu e il russo Alexey Bolotov, si trovava in condizioni di semi-incoscienza.
LE ULTIME ORE - Ieri Ochoa de Olza era stato raggiunto da un altro alpinista, lo svizzero Ueli Steck, che seguiva via radio le indicazioni dei medici. Un edema polmonare, però, ha aggravato le sue condizioni.
LA VITA - Nato a Pamplona il 29 maggio 1967, Iñaki Ochoa de Olza ha scalato, sempre senza ossigeno, 12 dei 14 ottomila dell'Himalaya. Il suo primo ottomila fu il Kangchenjunga, ad appena 22 anni. Ha partecipato a una trentina di spedizioni himalayane e lavorava come guida e cameraman d’alta quota.