Sono d'accordo

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aston villa
00venerdì 20 novembre 2009 10:32
Sei disoccupato? Allora scordati le vacanze. Anche perché, durante i giorni in cui sei lontano per le ferie, perdi l'occasione per trovare un nuovo impiego e, di conseguenza, continui a pesare sulla collettività. A sostenere questa tesi, in una sentenza resa pubblica ieri, la Corte suprema elvetica. A far prendere ai giudici svizzeri questa decisione, la vertenza tra un giovane ingegnere disoccupato e l'Ufficio del Lavoro del Canton Berna. Quest'ultimo, tenuto per legge a corrispondere per 2 anni l'80 per cento del salario a chi ha perso un impiego, aveva deciso di fare causa all'ingegnere che, subito dopo essere stato licenziato, si era preso un mese di ferie andando prima in Marocco, poi in Bretagna.

"Prima di partire - si era giustificato il giovane - ho risposto ad una ventina di offerte di lavoro". "Non è stato sufficiente", la replica dell'Ufficio del Lavoro, secondo cui "essendo all'estero, l'ingegnere non ha potuto mettersi alla ricerca di un nuovo impiego, non soddisfacendo, pertanto, il suo obbligo legale di attenuare il danno conseguente alla perdita del lavoro". Il che, detto in parole povere, vuol dire che la priorità di un disoccupato deve essere la ricerca di un nuovo lavoro, non le ferie. "I disoccupati - ha sancito il Tribunale Federale - devono poter dimostrare che stanno cercando, in modo assiduo, un altro posto".
"Il sistema è già sufficientemente debole, andare in vacanza a spese del contribuente è vergognoso", ha commentato uno dei tanti lettori che si sono scatenati sul sito online del quotidiano Le Matin. La sensazione, insomma, è che con questa sentenza si sia voluto dare un segnale, un richiamo alla responsabilità, ai molti disoccupati che, con la crisi, anche in Svizzera costituiscono, ormai, un costo sociale non indifferente.

In un anno, infatti, il loro numero è, praticamente raddoppiato, giungendo a toccare il 4% della forza lavoro. Certo, si tratta di una percentuale modesta, rispetto a quelle di altri Paesi europei, ma che di mese in mese aumenta e preoccupa governo, imprenditori e sindacati. Soprattutto se si considera che l'assicurazione contro la disoccupazione avrà, nel 2010, un deficit di 6 miliardi di franchi. "Andrà avanti così almeno fino all'estate del prossimo anno", ha detto di recente, al settimanale L'Hebdo, la ministra dell'Economia, Doris Leuthard. Che è molto preoccupata, in particolare, dalla disoccupazione giovanile, aumentata in 12 mesi del 71% . E per far fronte ai costi crescenti, causati da chi è senza impiego, soprattutto per combattere gli abusi, nel Parlamento di Berna sta intanto passando la linea dura, voluta dalla destra, che giunge a invocare il carcere per chi froda l'assicurazione disoccupazione.

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Diro' una cosa poco di sinistra,sei in cassa integrazione?

Quindi a carico della collettivita'....

Nevica?

Perche' il comune deve pagare gente per spalare la neve?

I cassaintegrati essendo pagati per stare a casa,non per volere loro ovviamente,spalano la neve.

E' un esempio ma non sarebbe poi male.
beboroma
00venerdì 20 novembre 2009 11:44
Re:
aston villa, 20/11/2009 10.32:

Sei disoccupato? Allora scordati le vacanze. Anche perché, durante i giorni in cui sei lontano per le ferie, perdi l'occasione per trovare un nuovo impiego e, di conseguenza, continui a pesare sulla collettività. A sostenere questa tesi, in una sentenza resa pubblica ieri, la Corte suprema elvetica. A far prendere ai giudici svizzeri questa decisione, la vertenza tra un giovane ingegnere disoccupato e l'Ufficio del Lavoro del Canton Berna. Quest'ultimo, tenuto per legge a corrispondere per 2 anni l'80 per cento del salario a chi ha perso un impiego, aveva deciso di fare causa all'ingegnere che, subito dopo essere stato licenziato, si era preso un mese di ferie andando prima in Marocco, poi in Bretagna.

"Prima di partire - si era giustificato il giovane - ho risposto ad una ventina di offerte di lavoro". "Non è stato sufficiente", la replica dell'Ufficio del Lavoro, secondo cui "essendo all'estero, l'ingegnere non ha potuto mettersi alla ricerca di un nuovo impiego, non soddisfacendo, pertanto, il suo obbligo legale di attenuare il danno conseguente alla perdita del lavoro". Il che, detto in parole povere, vuol dire che la priorità di un disoccupato deve essere la ricerca di un nuovo lavoro, non le ferie. "I disoccupati - ha sancito il Tribunale Federale - devono poter dimostrare che stanno cercando, in modo assiduo, un altro posto".
"Il sistema è già sufficientemente debole, andare in vacanza a spese del contribuente è vergognoso", ha commentato uno dei tanti lettori che si sono scatenati sul sito online del quotidiano Le Matin. La sensazione, insomma, è che con questa sentenza si sia voluto dare un segnale, un richiamo alla responsabilità, ai molti disoccupati che, con la crisi, anche in Svizzera costituiscono, ormai, un costo sociale non indifferente.

In un anno, infatti, il loro numero è, praticamente raddoppiato, giungendo a toccare il 4% della forza lavoro. Certo, si tratta di una percentuale modesta, rispetto a quelle di altri Paesi europei, ma che di mese in mese aumenta e preoccupa governo, imprenditori e sindacati. Soprattutto se si considera che l'assicurazione contro la disoccupazione avrà, nel 2010, un deficit di 6 miliardi di franchi. "Andrà avanti così almeno fino all'estate del prossimo anno", ha detto di recente, al settimanale L'Hebdo, la ministra dell'Economia, Doris Leuthard. Che è molto preoccupata, in particolare, dalla disoccupazione giovanile, aumentata in 12 mesi del 71% . E per far fronte ai costi crescenti, causati da chi è senza impiego, soprattutto per combattere gli abusi, nel Parlamento di Berna sta intanto passando la linea dura, voluta dalla destra, che giunge a invocare il carcere per chi froda l'assicurazione disoccupazione.

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Diro' una cosa poco di sinistra,sei in cassa integrazione?

Quindi a carico della collettivita'....

Nevica?

Perche' il comune deve pagare gente per spalare la neve?

I cassaintegrati essendo pagati per stare a casa,non per volere loro ovviamente,spalano la neve.

E' un esempio ma non sarebbe poi male.



oppure fare del volontariato a favore della comunita'.....ma sono troppo occupati a fare un secondo lavoro pagato in nero....

ho conosciuto persone che quando sono state mandate in cassa integrazione o in mobilita' si sono sfregati le mani pensando a quanto avrebbero guadagnato.....parlo non solo di operai ma anche di specialisti
aston villa
00venerdì 20 novembre 2009 14:09
Capisco che per molti sia un vero problema ma visto che comunque lo stato si fa carico della cosa nel momento in cui si puo' risparmiare qualcosa per il bene collettivo mi sembrerebbe giusto che queste persone non si tirassero indietro
enmanuel
00sabato 21 novembre 2009 21:16
Re:
aston villa, 20/11/2009 14.09:

Capisco che per molti sia un vero problema ma visto che comunque lo stato si fa carico della cosa nel momento in cui si puo' risparmiare qualcosa per il bene collettivo mi sembrerebbe giusto che queste persone non si tirassero indietro



Ma scherzi?

Quelli solo vogliono sentir parlare di diritti, non di doveri... [SM=x1543715]


aston villa
00domenica 22 novembre 2009 11:06
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