Si rincomincia, ragazzi!

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sparco76
00domenica 24 agosto 2008 18:41
MILANO, 24 agosto 2008 - Negli ultimi tre anni uno spettacolo che avesse in cartellone "Inter-Roma" ha sempre garantito adrenalina, tensione, polemiche e soprattutto trofei. Il bilancio è in parità (e ti pareva...): 5 successi nerazzurri, 5 giallorossi e 3 pareggi, tutto compreso. Ed è stato duopolio per gli allori conquistati: 3 titoli nazionali (2 sul campo), 1 coppa Italia e 2 Supercoppe per Moratti; 2 coppe nazionali e 1 "Super" per Spalletti. Logico quindi ripartire da qui, dal solito testa a testa che stavolta ha almeno due motivi di interesse in più.
CASA MOURINHO - E' la prima finale dello Special One in salsa italiana. Josè Mourinho giocherà le sue carte nella prima gara ufficiale al Meazza, subito ribattezzato "la mia nuova casa" nell'intervista concessa a RaiSport ieri. Pur avendo già vinto il trofeo in Portogallo e in Inghilterrra, dove ne ha perso anche uno (ai rigori) contro il Manchester United, Mourinho affronta questo test come fosse una gara cruciale dell'anno. Ha un bel carico di pressione addosso e ci è abituato. Del resto la sua missione non concede deroghe: per sostituire senza rimpianti un tecnico che aveva vinto come nessuno negli ultimi 40 anni di Inter, bisogna essere perfetti.
NUOVA ROMA - Quella di stasera è anche la prima partita senza Franco Sensi. Al presidente, scomparso una settimana fa, la Roma intende dedicare il trofeo, vinto anche nel 2007. Ed è logico pensare che dal punto di vista delle motivazioni, gli uomini di Spalletti avranno una spinta in più. Sarà anche la prima partita ufficiale di Baptista e Riise, e con Totti inizialmente in panchina l'interesse principale è quello di verificare in che modo la presenza del brasiliano (fisicamente una novità assoluta per il gioco di Spalletti) cambierà la filosofia giallorossa.
TIFOSI - Sono attesi 50mila spettatori. Da Roma sono in arrivo 4.500 tifosi già in possesso di biglietto, ma almeno altri 2mila potrebbero raggiungere San Siro per assistere alla partita (per questo le forze dell'ordine hanno predisposto un accurato servizio di sicurezza tra la stazione Centrale e la zona di San Siro). Per la prima volta in Italia poi, sarà concretamente testata la carta del tifoso, che presto prenderà il posto del canonico biglietto cartaceo. Centinaia di tifosi nerazzurri accederanno allo stadio con la tessera (che anche il Milan intende introdurre già da questa stagione), uno strumento che consente accessi più veloci e sicuri allo stadio e offrirà, in futuro, anche vantaggi per gli acquisti all'interno dello stadio.

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sparco76
00lunedì 25 agosto 2008 00:12
MILANO, 24 agosto 2008 - Se le premesse sono queste, ci sarà da divertirsi. Inter e Roma regalano 4 gol e 120 minuti di battaglia al primo incrocio stagionale. Alla fine la Supercoppa va all'Inter (8-7 ai rigori dopo il 2-2 firmato Muntari, De Rossi, Balotelli, Vucinic), ma il consueto duello, destinato ad allargarsi a Juve, Milan e Fiorentina, si è fatto ancora più avvincente. L'aperivito di questa sfida lo è stato fino in fondo, quando l'errore dal dischetto di un capitano (Totti) e la trasformazione da parte dell'altro (Zanetti) hanno deciso tutto dopo 120 minuti di bella battaglia.
COPERTURA - Rispetto al passato le regine del calcio italiano degli ultimi tre anni si somigliano di più. Per l’atteggiamento tattico difensivo, con gli esterni a ripiegare fino alla linea di fondo, se necessario. E per quel pivot davanti alla difesa: Pizarro da una parte, Stankovic dall’altra. L’Inter ha cambiato di più, almeno sul piano della mentalità, e per questo è più motivata. Muntari e Mancini, i due unici acquisti, sono subito in campo mentre dietro è Cambiasso a doversi riciclare per far fronte all’ "emergenza centrali" (messaggio esplicito per Rivas, che evidentemente Mourinho considera l’ultima scelta).
ARIA PURA - Spalletti posiziona Vucinic, e non Baptista, nel ruolo di boa centrale. La "Bestia" fa il terzo a sinistra nella linea delle mezze punte e almeno nella prima frazione non combina granché, ma è ovvio che con il tempo, e con Totti in campo, le cose miglioreranno. Qualche metro più indietro De Rossi annaspa come Aquilani. Così l’Inter può applicare il mandato del suo tecnico, tagliando il campo in sezioni, affondando prima a destra, poi a sinistra, con il risultato di schiacciare progressivamente l’avversario. Stankovic, rinato, sventaglia un pallone dopo l’altro. Figo, che dopo mesi respira aria pura facendo il suo mestiere di ala, dialoga con Ibrahimovic in una lingua poco comprensibile per gli altri. Ed è proprio con la qualità che i nerazzurri strappano l’1-0 al 18’: Muntari inizia e conclude l’azione. In mezzo la cannonata di Maicon verso il secondo palo, la deviazione di Mexes e il rimpallo sulla traversa poco prima del tocco vincente dell’ex Portsmouth.
ORGOGLIO ROMA - Anche nel secondo tempo i nerazzurri danno la sensazione di poter controllare. Zanetti impegna Doni da fuori area. Ibrahimovic offre segnali rassicuranti sulle condizioni del ginocchio più coccolato d’Europa. Il possesso palla è di matrice milanese. Eppure la partita si riapre, ed il merito è di Daniele De Rossi. L’uomo decisivo nella Supercoppa 2007 si ripete un anno dopo con una sassata poderosa che piega la mano di Julio Cesar.
DI NUOVO PARI - La scossa propiziata da Mourinho con gli innesti di Balotelli e Jimenez arriva. Il primo tentativo del più giovane degli attaccanti interisti viene fermato da Cassetti sul più bello (assist di Ibra, naturalmente). Il secondo è quello buono, ma la complicità della difesa giallorossa è pesante visto che il tocco morbido di Mario arriva direttamente sul rinvio di Julio Cesar, deviato con leggerezza da Mexes. Sembra finita, ma con il carattere della Roma è impossibile considerarsi al sicuro. E’ 2-2 al 90’ grazie a una carambola innescata dal calcio d’angolo di Pizarro: la palla rimbalza su Vucinic e Stankovic per poi infilarsi sotto la traversa.
FRANCESCO vs MARIO - Nei supplementari inizia un’altra partita. Con Totti e Okaka nella Roma (entrati a ridosso del 90’), Baptista diventa il riferimento dell’attacco romanista. Rivas è invece chiamato a sostituire Burdisso (k.o. da verificare) nella difesa nerazzurra. Quando le energie calano viene fuori la classe di due fenomeni, uno affermato, l’altro appena sbocciato. Totti, che sarà al 60% della condizione, incanta con un’apertura geniale sprecata malamente da Okaka; Balotelli chiude il primo round con una punizione al peperoncino neutralizzata da Doni e bersaglia il portiere brasiliano anche all’inizio del secondo supplementare. La fiammata di Baptista e Okaka, fermati all’ultimo momento da Julio Cesar dopo che Saccani aveva ignorato la segnalazione del suo assistente Biasutto, rende imperdibile anche l’epilogo. Ma il 2-2 regge all’urto, e la contesa viene prolungata ai calci di rigore. Con il dramma del capitano giallorosso, che vede il suo tiro finire sulla traversa, l'errore successivo di Juan e il trionfo del capitano nerazzurro, Xavier Zanetti, che mette la sua firma sul tiro dal dischetto decisivo.
sparco76
00lunedì 25 agosto 2008 00:36
Le Interviste del Dopo Partita




Zanetti alla Rai
“Lo meritavamo perché abbiamo giocato bene durante la partita. Un inizio alla grande, volevamo iniziare vincendo e ce l’abbiamo fatta”.

Bruno Conti alla Rai
“Tanta delusione, i ragazzi hanno fatto bene soprattutto nel secondo tempo. I rigori sono andati male, era un’occasione per vincere, complimenti all’Inter. Sono due squadre che hanno onorato il calcio, volevamo vincere per dedicare questa coppa al Presidente, che però so che sarà soddisfatto lo stesso di questi ragazzi. Il rigore sbagliato da Totti? Anche i grandi campioni possono sbagliare. Noi dobbiamo pensare a domenica, all’inizio del campionato, questo gruppo farà cose interessanti”.

Mourinho alla Rai
“La Supercoppa è dell’Inter, è vero abbiamo giocato bene, ma anche la Roma ha giocato una bellissima partita, soprattutto nel secondo tempo, nei primi venticinque minuti. Dicono che in Italia non si può giocare il bel calcio, ma questa partita è la giusta risposta. Sono felice per la vittoria, ma soprattutto perché abbiamo avuto in una gara quattro gol e con la Roma abbiamo giocato un buon calcio. Avevo dei precedenti tristi con i rigori, è la prima volta che vinco un titolo ai rigori ed è un’emozione grande. Abbiamo vinto la Supercoppa perché Roberto Mancini ha vinto il campionato. Penso che una parola per lui è giusta in questo momento”.

Zanetti a Inter Channel
“Mi fa piacere aver segnato il rigore decisivo, pesava tantissimo. E’ la prima volta che calcio un rigore, forse non tutti lo sanno. Per fortuna è andato dentro e ci ha fatto vincere la Coppa. Merito alla Roma, ma noi siamo una squadra che è sempre rimasta compatta. Al di là della stanchezza, siamo riusciti a fare bene”.

Bruno Conti a Roma Channel
"Primo tempo molto contratto, abbiamo sbagliato molto. Nel secondo tempo eravamo più convinti e abbiamo fatto una bella prestazione. Purtroppo abbiamo perso ai rigori, ma i ragazzi sono stati bravi lo stesso. Baptista è andato bene, nonostante sia arrivato da poco. E' stata un bella gara, le due squadre hanno fatto bene al calcio. Il rigore di Totti? I rigori si possono sbagliare, adesso pensiamo subito al Napoli. Mercato? Non dimentichiamo che abbiamo a disposizione una grande squadra e soprattutto non dimentichiamo la vicenda Mutu, che ci ha spizzati. Oltre a Riise abbiamo preso anche Baptista e qualcos'altro arriverà sicuramente".

Mexes a Roma Channel
"Abbiamo dimostrato di essere all'altezza dell'Inter. Dopo l'1-0 non abbiamo mollato. Sicuramente certi gol li potevamo evitare, soprattutto quello di Balotelli. Baptista ha dato tutto stasera, ha fatto quello che gli ha chiesto il mister. Anche Riise e il giovane Okaka hanno fatto bene. L'importante era tenere testa all'Inter. Il rigore di Totti? Anche i campioni sbagliano. Abbiamo pensato tantissimo al Presidente stasera e abbiamo dato tutto per lui. Balotelli ha grandi qualità, crescerà tantissimo e diventerà un bel giocatore. Come sto dopo l'episodio di mia figlia? Grazie a Dio è finito tutto bene. Abbiamo passato mezzora di ansia, poi per fortuna si è risolto tutto. Adesso a casa siamo tutti più sereni".
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