Senza vergogna

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
fabioeur
00lunedì 31 maggio 2010 06:59
Dai ministri ai dirigenti, nessuno rinuncia al passaggio gratis. Alla guida personale delle forze di polizia, sollevato dal lavoro sul territorio

Una vettura, due autisti. Due autisti, due stipendi. Alla fine l’affitto dell’auto blu e i costi per carburante, manutenzioni, pedaggi autostradali ed eventuale rimessa coperta o scoperta diventano quasi un optional rispetto al grosso della spesa. Come anche il conteggio “complessivo” delle auto blu in quanto tali, annunciato pochi giorni fa dal ministro che ha fatto una intensa battaglia mediatica sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Mentre si chiede ai cittadini, soprattutto a quelli del pubblico impiego, di stringere la cinghia in vista di una crisi che fino ad ora ci era stata raccontata come lontana, forse si dovrebbe porre un argine anche alle spese di casta che la maggioranza dei cittadini giudica “superflue”.

Nel Paese in cui l’auto blu è quasi uno stile di vita (l’ultimo censimento parla di 626.760 vetture in forza alla pubblica amministrazione nazionale, contro le 72 mila degli Stati Uniti, e le 54 mila della Germania: in pratica l’Italia conta un numero di auto di rappresentanza superiore a quello dei sette Paesi più industrializzati messi assieme), e in cui il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta allarga le braccia annunciandone un censimento prossimo venturo di difficile decifrazione, basta dare un’occhiata ai conti della Presidenza del Consiglio dei ministri per capire quanto può costare ai contribuenti la vettura di rappresentanza di coloro che dovrebbero amministrarli, che siano esponenti politici, istitituzioni dello Stato, o dirigenti apicali degli uffici pubblici.

Il sistema. Per comprendere meglio come funziona il meccanismo alla Presidenza del Consiglio è bene chiarire che esistono due tipologie di servizio automobilistico alle dipendenze del Palazzo: uno è quello cosiddetto “dedicato”, conta poco meno di 200 addetti, e rappresenta una spesa “fissa” di circa 5 milioni e 700 mila euro l’anno di soli stipendi. L’altro è invece quello definito di “reperibilità e pronto impiego”, ha un costo medio di 250 euro a singolo “accompagnamento”, e costa al contribuente una cifra di poco superiore ai 3 milioni di euro l’anno. Ovviamente questa ultima spesa è legata al numero degli “accompagnamenti” annui effettuati. Ma per farcene un’idea possiamo dire che nell’ultimo semestre del 2009 questi sono stati 6.777 (circa 18 al giorno, per una cifra di 4500 euro spesi quotidianamente solo per far spostare gli uomini della Presidenza), e che questi sono stati anche leggermente meno rispetto ai sei mesi precedenti (quando gli “accompagnamenti” superavano i 7 mila al semestre). Per capirci, in tutto il servizio “a chiamata” ha toccato una spesa annua di 3 milioni e 329 mila euro per il 2009. Per avere un quadro maggiormente di insieme della faccenda annotiamo che nel conteggio del secondo semestre 2009 sono compresi anche 707 “accompagnamenti” (quasi quattro al giorno, che, tradotti in euro fanno una spesa quotidiana di quasi mille euro) per l’Ufficio stampa e il portavoce (ufficio che già conta due autisti “dedicati” a un’auto blu). Mentre, nello stesso periodo, sono stati 703 gli “accompagnamenti” all’ufficio del Segretario generale, che di autisti dedicati ne conta 4, vale a dire come l’ufficio Risorse strumentali, che però ha “sforato” appena nove volte in quel medesimo semestre del 2009. A questi diversi milioni di euro vanno infine aggiunti i costi dell’affitto dei veicoli (467 mila euro nel 2009), del carburante (128 mila euro nel 2009) e di parcheggi e manutenzioni (95 mila euro nel 2009). In tutto sono poco più di nove milioni di euro l’anno, al netto delle tasse.

Nel dettaglio si deve sapere che non solo ministri e sottosegretari, ma anche gli uffici (dagli Affari giuridici al Cerimoniale di Stato, all’Ufficio voli di Stato, al Dipartimento risorse strumentali, al Bilancio e Ragioneria, all’ufficio del Consigliere diplomatico, per fare solo alcuni esempi), dispongono di autisti “dedicati”. Due per ogni vettura, come detto, quindi ci sono uffici che ne contano due, altri quattro, altri sei, e via di multiplo in multiplo. Questo perchè per avere la reperibilità dell’auto per l’intero giorno, ogni singolo autista lavora con orario “lungo” (facendo quindi anche gli straordinari), all’incirca tre giorni per ogni settimana, con la possibilità, qualcuno ventila “tutt’altro che teorica”, che costoro possano trovarsi anche un secondo lavoro per gli altri tre-quattro giorni mancanti al weekend (e quindi si parla di autisti che fanno anche gli insegnanti di kick boxer, gli istruttori in palestra, i corsi per le guardie giurate...). In totale sono 190 gli autisti “dedicati” (oltre 300 se si sommano quelli “a disposizione” e il personale “di supporto” che copre le assenze degli uni e degli altri) e pesano con stipendi che si aggirano, compensate le tasse, sui 2500 euro mensili (la cifra depurata è, in sostanza, quanto “costano” alle pubbliche casse, vale a dire a tutti noi). Niente di trascendentale, sia ben detto, dal punto di vista del singolo stipendio, non fosse che quei 2500 euro, moltiplicati per i 12 mesi di servizio, fanno la cifra di 5 milioni e 700 mila (straordinari esclusi). Un altro particolare: per la maggior parte gli autisti “dedicati” provengono dalla pattuglia della forza pubblica, un piccolo esercito che in Presidenza conta circa 380 persone (sulle 4500 persone presenti, Protezione Civile compresa). Gli ultimi numeri segnalano 106 finanzieri, 115 carabinieri, 135 poliziotti, e 26 uomini del corpo della polizia penitenziaria. Personale in parte sottratto anche alle Questure che tanto bisogno ne hanno (anche ad ascoltare gli esponenti del governo e della maggioranza parlamentare) nel pattugliamento delle città giudicate sempre troppo poco sicure.



Leggere l'articolo e non incazzarsi pare impossibile,sappiamo tutti magari non del tutto e in modo così dettagliato,delle performance della casta,"PER LA SERIE,IO SO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO" lontanissimi dalla cultura e dai comportamenti delle democrazie occidentali,tutto ciò sarebbe giustificato se fossimo un Principato,con un tenore di vita all'altezza di questa marmaglia politica,invece al contrario siamo il fanalino di coda per il tenore di vita delle famiglie nell'Europa che conta.

Come una situazione del genere non porti il popolo sovrano a terminare questo andazzo con i tempi che corrono,è un mistero,forse la pressione che sfocerà nell'incazzatura collettiva non è poi così lungi da venire.
[SM=x1498508]
fabioeur
00lunedì 31 maggio 2010 07:00

Salgono a 624.330 le auto blu italiane; un incremento del 2.7% negli ultimi 6 mesi. Una crescita che non conosce soste di nessun genere. Basti pensare che nel dicembre del 2008, le auto blu erano 607.918, contro le 574.215 dell’anno precedente. Il dato tiene conto delle auto di proprietà delle amministrazioni che quelle in leasing, in noleggio operativo e noleggio lungo termine, presso lo Stato, Regioni, Province, Comuni, municipalità, Asl, comunità montane, enti pubblici, enti pubblici non economici, società misto pubblico-private e società per azioni a totale partecipazione pubblica.

Quasi superfluo ricordare che, con questi numeri, l’italia (in questa occasione volutamente scritto in minuscolo) si conferma leader mondiale incontrastata per numero di “auto di servizio”. Roba da repubblica delle banane insomma. Cifre che fanno riflettere soprattutto se paragonate a quelle degli altri paesi. Basti pensare che negli USA, secondo paese del mondo per numero di auto blu, queste ultime sono “appena” 72.000 (contro le 75mila del dicembre 2008). I nostri cugini francesi si fermano a 63.000 (rispetto alle 64.000 di fine 2008). Al quarto posto il Regno Unito con 56.000, la Germania con 55.000, la Turchia con 51.000, la Spagna con 42.000 (nessuna variazione rispetto al 2008), il Giappone, con 30.000 (1000 in meno rispetto al 2008), la Grecia con 30.000. Ultimo in classifica il Portogallo, con 22.000 auto blu (- 1000 rispetto all’anno precedente).
daye
00lunedì 31 maggio 2010 10:44
ivano o cubano
00lunedì 31 maggio 2010 11:34
in prossimita' del mese delle tasse...giugno....uno leggendo quest'articolo nn puo' nn incazzarsi [SM=x1543492] [SM=x1543394] [SM=x1539163] [SM=x1465783] [SM=x1449910] [SM=x1449910] [SM=x1451862]
fabioeur
00lunedì 31 maggio 2010 14:09
Re:
daye, 31/05/2010 10.44:




Hai ragione, una goccia nel mare.


fabioeur
00lunedì 31 maggio 2010 14:09
Re:
ivano o cubano, 31/05/2010 11.34:

in prossimita' del mese delle tasse...giugno....uno leggendo quest'articolo nn puo' nn incazzarsi [SM=x1543492] [SM=x1543394] [SM=x1539163] [SM=x1465783] [SM=x1449910] [SM=x1449910] [SM=x1451862]



Bisognerebbe ammazzarli di botte, altro che incazzarsi e basta. [SM=x1543054]


figabondo76
00lunedì 31 maggio 2010 14:47
è tutto come una piramide...se c'è il marcio in cima figuriamoci alla base...tutto andrà avanti finchè alla gente non mancherà il pane dalla bocca....allora si che saranno cazzi...già qualcuno ne ha fatto le spese...
beboroma
00lunedì 31 maggio 2010 15:33

ma si' tanto c'e' sempre pantalone che paga e provvede.....

basta vedere i tagli applicati agli stipendi nell'ultima finanziaria

alterantive??? direi nessuna destra, sinistra, centro ormai sono tutti allo stesso livello.... forse una rivoluzione....in Italia?? dove, come, quando...
fabioeur
00martedì 1 giugno 2010 07:42
Re:
beboroma, 31/05/2010 15.33:


ma si' tanto c'e' sempre pantalone che paga e provvede.....

basta vedere i tagli applicati agli stipendi nell'ultima finanziaria

alterantive??? direi nessuna destra, sinistra, centro ormai sono tutti allo stesso livello.... forse una rivoluzione....in Italia?? dove, come, quando...



Magari si riuscisse a far muovere le flaccide chiappe a tutta questa gente abulica che si mangia e beve tutto senza più nemmeno reagire.
L'unica cosa che è capace a fare la gente è a prendersela con i propri simili, meglio se più deboli.

Pensa che ho iniziato una battaglia mondiale contro la fame nel mondo e non riesco a far firmare una petizione sul web assolutamente gratuita,
dove l'unica cosa che viene richiesta è di firmare un modulo on line. Mi domando cosa cazzo abbia nel cervello la gente?

WWW.1BILLIONHUNGRY.ORG

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:19.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com