Sei nazioni

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aston villa
00sabato 26 gennaio 2008 10:44
ROMA - L'Italia del rugby si rituffa nel Sei Nazioni a tre mesi dalla serata di Saint Etienne e dalla sconfitta con gli scozzesi che valse l'esclusione dai quarti del mondiale francese. Sono cambiate tante cose in questi tre mesi, in panchina e in campo. La prima novità riguarda il ct del XV azzurro: Pierre Berbizier aveva annunciato l'addio alla nazionale prima del mondiale francese. Al suo posto la Federazione ha scelto Nick Mallett: toccherà al tecnico sudafricano guidare gli azzurri nel Sei Nazioni che si apre il 2 febbraio a Dublino. A dargli una mano ci sarà Alessandro Troncon, capitano nell'ultima partita del mondiale francese e oggi assistente del ct. E proprio il capitano è la prima novità decisa da Mallett: scaricato Bortolami (che ha subito anche un serio infortunio), tocca a Parisse. In campo si riparte da una mediana rinnovata: fuori Pez per scelta tecnica, saranno Masi e Marcato a giocarsi la maglia numero 10, con il primo favorito, mentre l'erede di Troncon si chiama Simon Picone. Tra tante novità anche una certezza: Roma diventa ufficialmente la casa del rugby. Il consiglio comunale, infatti, ha affidato alla federazione lo stadio Flaminio, che prima era gestito dal Coni. Un legame sempre più forte tra la città e questo sport, come ha sottolineato il sindaco di Roma Walter Veltroni.

Le scelte del commissario tecnico Nick Mallett è arrivato sulla panchina azzurra solo a ottobre, ma nonostante il poco tempo avuto a disposizione ha già le idee chiare. "L'Italia ha un grande potenziale offensivo - ha detto il ct - ma la voglio vedere giocare più spietata". E l'impronta dell'ex Springboks, che con il Sudafrica vanta una striscia di 17 successi consecutivi, si è vista subito nella scelta del capitano. Fuori Marco Bortolami, come sembrava evidente già dall'epilogo di Saint Etienne, la fascia andrà a Sergio Parisse. Per il seconda linea di Gloucester anche un'altra tegola: l'infortunio rimediato in una gara di Heineken cup (frattura all'orbita oculare sinistra) lo costringerà a saltare i primi due match con Irlanda e Inghilterra. Sull'avvicendamento della fascia Mallett dice: "Parisse diventa capitano nel segno del rinnovamento: è un giocatore rispettato da compagni ed avversari e ha una grande personalità".

Le altre novità del XV azzurro riguardano la linea mediana: il reparto che aveva mostrato più ombre in Francia. Dopo il ritiro di Troncon il mediano di mischia sarà Simon Picone, con Canavosio pronto a subentrare. Più animata la lotta per il numero 10: tra i 25 convocati di Mallett per le prime due gare spicca infatti l'assenza di Pez, che non l'ha presa bene. Il ct a riguardo non fa drammi:" Le scelte che ho fatto adesso sono una base per il futuro. Le porte comunque restano aperte a tutti". A giocarsi il ruolo di apertura saranno allora Marcato e Masi, con quest'ultimo che dovrebbe adattarsi al ruolo, visto che abitualmente gioca centro o ala. A sentire Mallett, tra i due dovrebbe essere proprio Masi il favorito: "Per lui giocare apertura è una grande sfida - dice il ct - , ma io credo che possa riuscirci. Lo proverò per diverse partite, dandogli il tempo di abituarsi al ruolo. L'Italia soffre in quel ruolo dai tempi dell'addio a Dominguez".

In avanti confermata la mischia che resta il reparto più forte (con Del Fava al posto di Bortolami), ancora aperto il discorso dei centri con Canale, Pratichetti e Mirko Bergamasco a contendersi i due posti. Sulle ali, sicuro Robertson, rimane in palio l'altra maglia, mentre l'estremo dovrebbe essere Bortolussi.

Il programma. Si comincia il 2 febbraio al Croke park di Dublino. Per gli irlandesi usciti malconci dal mondiale parla il ct Eddie O'Sullivan: "Non siamo diventati scarsi tutto d'un tratto e questo Sei Nazioni ci dà la possibilità di tornare ai livelli che ci competono". Gli azzurri sono avvertiti ma il ct non si nasconde: "Giocheremo con orgoglio e coraggio cercando di vincere tutte le partite. Siamo una squadra giovane e quindi sarà importante anche il fattore psicologico: per questo saranno decisivi in tutte le gare gli ultimi 10 minuti. Sono rimasto molto colpito dall'entusiamo di club e giocatori".

Dopo l'Irlanda il primo impegno casalingo è il 10 febbraio al Flaminio con l'Inghilterra, vicecampione del mondo. Nella terza giornata, il 23 febbraio, visita ai dragoni del Galles, prima della sfida con la Francia del 9 marzo. Conclusione al Flaminio il 15 marzo contro la Scozia, là dove si era chiuso, tra le lacrime, il mondiale francese.

aston villa
00lunedì 28 gennaio 2008 18:36
Mirco Bergamasco e' gia' concentratissimo per la sfida di sabato a Dublino contro l'Irlanda:'dobbiamo riscattare un Mondiale andato male'. Alla vigilia dell'esordio nel Sei Nazioni, il veneto dello Stade Francais carica i compagni dal ritiro della Borghesiana: 'Nella squadra c'e' tanta voglia di tornare a competere; l'Irlanda non e' cambiata molto, ma noi vogliamo batterla'. Obiettivo per l'Italia, guidata quest'anno da Nick Mallett, e' quello di ripetere le 2 vittorie dell'anno scorso.
aston villa
00mercoledì 30 gennaio 2008 20:03
La partita di sabato servirà a noi, ma anche a loro, per capire dove poter arrivare in questo torneo. Per noi sarà comunque una grande sfida». Il ct azzurro Nick Mallett, a tre giorni dal debutto degli azzurri a Dublino nel Sei Nazioni di rugby, fa capire che la partita sarà subito indicativa per capire quale sarà il cammino dell’Italia in questo torneo. «L’Irlanda è uscita in maniera negativa dal mondiale, così come l’Itala - ha detto il ct azzurro -. Certo loro avranno il vantaggio di giocare in casa e anche le condizioni meteo avranno un ruolo fondamentale».

Il ct chiede alla nazionale italiana di dare «il 100 per cento per 80 minuti», perché gli azzurri non possono «permettersi cali di tensione». Il ct azzurro oggi ha annunciato il XV che scenderà in campo sabato pomeriggio al Croke Park. «Da qui alla fine del Torneo giocheremo contro squadre che ci precedono nel ranking e non possiamo permetterci cali di tensione, o di non essere al top dall’inizio alla fine di ogni incontro», ha detto Mallett.

«La scelta di portare in panchina cinque uomini di mischia e due trequarti nasce dall’esigenza di mantenere alto il nostro ritmo per tutto l’incontro: abbiamo due prime linee a disposizione, e anche Zanni sicuramente sarà della partita. E sul fronte trequarti Galon, Canavosio e Andrea Marcato hanno le capacità per ricoprire più di un ruolo in caso di bisogno». Il tecnico lancerà una linea di mediani inedita, con Masi apertura e Travagli mediano di mischia. «Inutile nasconderlo, affrontiamo una mediana come quella irlandese molto più collaudata della nostra, ma ho fiducia in Masi e Pietro e solo vedendoli assieme in nazionale potrò lavorare su di loro e farli migliorare», ha spiegato Mallett.

Questo il XV azzurro:
15 David Bortolussi (Montpellier); 14 Kaine Robertson (Montepaschi Viadana), 13 Gonzalo Canale (Clermont), 12 Mirco Bergamasco (Stade Francais), 11 Pablo Canavosio (Castres); 10 Andrea Masi (Biarritz), 9 Pietro Travagli (Overmach Parma); 8 Sergio Parisse (Stade Francais), 7 Mauro Bergamasco (Stade Francais), 6 Josh Sole (Montepaschi Viadana); 5 Carlo Del Fava (Ulster), 4 Santiago Dellapé (Biarritz); 3 Martin Castrogiovanni (Leicester Tigers), 2 Leonardi Ghiraldini (Cammi Calvisano), 1 Andrea Lo Cicero (Racing Parigi).

A disposizione: 16 Carlo Festuccia (Racing Parigi), 17 Salvatore Perugini (Tolosa), 18 Pablo Nieto (Gloucester), 19 Tommaso Reato (Femi CZ Rovigo), 20 Alessandro Zanni (Cammi Calvisano), 21 Andrea Marcato (Benetton Treviso), 22 Ezio Galon (Overmach Parma).
aston villa
00sabato 2 febbraio 2008 11:28
Febbraio, tempo di Carnevale e di Sei Nazioni. Ecco perché il 'travestimento' in azzurro delle migliaia d'italiani arrivati a Dublino non è per partecipare a qualche festa in maschera, ma per assistere, ancora una volta, al torneo più antico del mondo e al rito della palla ovale. L'Italia comincia la sua nuova avventura, quella dell'esordio del 'santone' (con tanto di laurea ad Oxford) sudafricano Nick Mallett sulla panchina azzurra, nel quinto stadio più grande d'Europa, il Croke Park da 82.500 posti consacrato fino all'anno scorso esclusivamente agli sport gaelici, a parte sporadiche concessioni al pugilato, per un match dell'immenso Muhammad Ali, ed ai concerti degli U2, qui autentiche glorie nazionali.

E' l'arena della prima 'blooday sunday', del 21 novembre 1920 quando l'esercito inglese, alla caccia di guerriglieri dell'Ira, sparò sulla folla che stava assistendo a una partita di calcio gaelico, uccidendo dodici spettatori e un giocatore in campo. Da quel giorno è un luogo consacrato alla storia dell'Irlanda, ma Mallett non si fa intimidire e vorrebbe scrivere un altro tipo di storia, sicuramente a lieto fine, con protagonisti principali i suoi giocatori che, come gli irlandesi, sono fra i grandi delusi dell'ultimo Mondiale in Francia. Così il ct dell'Italrugby suona la carica ai suoi, ai quali chiede una grande prestazione, per aprire nel migliore dei modi il nuovo corso, e cominciare a ripetere tutto ciò che di buono gli azzurri hanno fatto nell'ultimo Sei Nazioni, diventando un fenomeno di moda, e un gruppo molto ricercato da mass-media e sponsor. "Ho un grande rispetto del popolo irlandese - dice Mallett alla vigilia del suo esordio come successore di Berbizier - e capisco l'emozione per la gente di Dublino ogni volta che entra al Croke Park. Ma noi siamo qui solo per giocare a rugby e possibilmente vincere. Quante chances abbiamo? Sarà importante mettere pressione a O'Driscoll e compagni e allora avremo ottime possibilità di successo. Se il punteggio sarà ancora in equilibrio a venti minuti dalla fine i nostri avversari sentiranno tutta la pressione addosso ed ovviamente per noi sarà un vantaggio".

L'Italia è già stata 'scippata' due volte in Irlanda, due anni fa nel match del Nazioni qui a Dublino (ma a Lansdowne Road) e poi nel test pre-mondiale dell'estate scorsa a Belfast. Ha però giocato un brutto scherzo agli irlandesi facendo perdere loro l'ultimo Sei Nazioni nel giorno di San Patrizio, quando una meta a tempo scaduto di De Marigny, trasformata da Scanavacca, a conti fatti è costata a O'Driscoll e soci la possibilità di alzare il grande trofeo d'argento. Il fallimento mondiale ha precipitato le cose in casa dei verdi, e ora il loro tecnico Eddie O'Sullivan in questo torneo si gioca il posto. Non per questo ha rivoluzionato la squadra, confermando, a parte un paio di cambiamenti forzati, il XV dell'ultima esperienza iridata, contro cui l'Italia è convinta di farcela. "Non siamo qui per un'onorevole sconfitta - dice il capitano azzurro Sergio Parisse nell'albergo sulla spiaggia scelto come ritiro dall'Italrugby - L'ultimo match contro di loro, a Belfast, lo abbiamo giocato punto a punto fino alla fine, e se avessimo vinto noi sarebbe stato il risultato più giusto. Se eviteremo di fare certi errori banali del passato qui possiamo vincere". La chiusura è di Mallett che lancia una mediana inedita, con Travagli al numero 9 ("é l'occasione che ho sognato per una vita, e ora non vedo l'ora di giocare e dimostrare che ho avuto ragione ad andare a Parma") e Masi all'apertura, ruolo per lui inedito: "devono stare tranquilli, perché anche se falliranno questa non sarà la loro unica possibilità". Azzurra vuole vincere anche per fare una dedica speciale, all'oriundo Carlos Nieto, costretto a volare da Dublino in Argentina, per l'improvvisa morte del padre Carlos junior detto 'el Chango', cantante molto popolare in patria. "Il modo migliore per stargli vicino - dice il team manager Carlo Checchinato - è vincere e dedicargli questa impresa".
aston villa
00lunedì 4 febbraio 2008 12:06
La prima giornata del Sei Nazioni si è chiusa oggi con la nettissima vittoria della Francia sulla Scozia a Edimburgo: 27-6 il punteggio in favore dei transalpini, detentori del titolo dopo il successo in extremis dello scorso anno. All'incontro al Murrayfield hanno assistito 67 mila spettatori.

Il risultato più sorprendente di questo primo turno è comunque la sconfitta dell'Inghilterra ad opera del Galles per 26-16 a Twickenham. Ieri i gallesi hanno vinto con una clamorosa rimonta: gli inglesi, vice campioni del mondo, erano infatti andati al riposo in vantaggio per 16-6. Una debacle tanto più significativa se si considera che l'Inghilterra non perdeva in casa con il Galles dal 1988.

Sabato prossimo si giocheranno Galles-Scozia e Francia-Irlanda. Domenica alle 15.30 allo stadio Flaminio di Roma Italia-Inghilterra.

I ragazzi di Nick Mallet sono usciti sconfitti dalla sfida di Dublino ma non hanno sfigurato, come riconosciuto dalla stessa stampa irlandese. E intorno all'Italrugby cresce l'interesse: il match in diretta su La7 ha fatto registrare dalle 15.00 alle 17.00 un ascolto medio pari all'11% di share e quasi 1.400.000 telespettatori (1.391.000), con picchi del 14% nella parte finale dell'incontro e 4 milioni di contatti

Gli azzurri ripartono dai rimpianti del Croke Park. Il prossimo impegno sarà quello di domenica al Flaminio contro l'Inghilterra, sicuramente desiderosa di un immediato riscatto, se riuscirà a risolvere il rebus degli infortunati (il ct Ashton non sa se potrà disporre di Strettle, Moody, Rees, Tindall e Regan).

Nella capitale l'attesa per la partita è già altissima, al punto che in Federazione arrivano continue richieste di biglietti, nonostante ci sia il tutto esaurito da almeno un mese. Anche i seimila posti aggiunti grazie alle strutture 'smontabili' montate sulle curve e nel parterre del Flaminio dieci giorni fa sono andati esauriti in un paio d'ore, a conferma che neppure una capienza portata a trentamila spettatori per l'impianto che Comune e Coni hanno da poco assegnato al rugby basta a contenere l'entusiasmo di chi si è scoperto, o è sempre stato, grande amante della palla ovale.

Tutto questo entusiasmo non deve però intaccare la concentrazione del team targato Cariparma. Ecco quindi che per Parisse e soci è vietato distrarsi, al punto che ieri dopo il tradizionale 'terzo tempo' in smoking assieme agli irlandesi è stata evitata qualsiasi 'coda' notturna nei pub di Dublino.
aston villa
00giovedì 7 febbraio 2008 10:54
«Siamo stati coraggiosi, abbiamo giocato con cuore, ma siamo stati anche fortunati». Nick Mallett, ct della Nazionale di rugby, analizza pregi e difetti del XV azzurro: dopo la sconfitta all’esordio nel Sei Nazioni contro l’Irlanda, domenica si torna in campo a Roma contro l’Inghilterra.

«Ovviamente abbiamo visionato l’Inghilterra, ma noi dobbiamo concentrarci su noi stessi, pensare a migliorare le tante cose che ci sono da migliorare», dice il ct, che ripensa alla sconfitta incassata sabato scorso a Croke Park. «Contro l’Irlanda è finita 16-11, ma gli avversari avrebbero potuto segnare due o forse tre mete in più. Siamo stati coraggiosi, abbiamo giocato con cuore, ma siamo stati anche fortunati».

Gli azzurri schiereranno domenica una formazione identica a quella utilizzata in Irlanda. Unica novità, la presenza dall’inizio di Ezio Galon al posto dell’infortunato Pablo Canavosio. «Ezio è un atleta solido, di esperienza, ha giocato bene nei cinquanta minuti in cui è stato impiegato a Croke Park ed è anche mancino, quindi potrà essere particolarmente utile nel gioco al piede difensivo», dice il ct.

David Bortolussi non ha perso il posto nonostante due calci piazzati sbagliati a Dublino. «Non mi piace cambiare un giocatore dopo una sola partita, ho parlato con David, sa dove ha sbagliato e dove deve migliorare. I calci sbagliati? Non erano facili e in ogni caso Bortolussi rimane il calciatore con le migliori percentuali realizzative nelle sedute di calci piazzati che Jean-Philippe Cariat svolge quasi quotidianamente», afferma Mallett, che continua a scommettere sulla mediana formata da Pietro Travagli e Andrea Masi. «Pietro -osserva Mallett- ha giocato una buona partita, ha avuto molto da fare e sicuramente ha commesso degli errori dal punto di vista delle decisioni, specialmente in difesa, ma è stato nel complesso sufficiente. Di Andrea Masi sono molto contento, ha difeso in modo impeccabile, ha comunicato con efficacia coi compagni. Entrambi, come tutta la squadra, possono migliorare ancora molto».

Masi, forse, avrebbe potuto utilizzare di più il gioco al piede: «Sto insegnando ad Andrea a giocare numero dieci, cerchiamo di fare tutti assieme un passo alla volta. Con la crescita della squadra, gradualmente, verrà introdotto anche questo aspetto».

Il ct ha reso nota oggi la formazione che domenica 10 febbraio alle ore 15.30 (diretta su La7), allo Stadio Flaminio di Roma, incontrerà i vice-campioni del mondo dell’Inghilterra nella seconda giornata del 6 Nazioni 2008. Una sola novità nel XV iniziale rispetto alla squadra che al Croke Park di Dublino, sabato scorso, ha tenuto testa sino all’ottantesimo minuto all’Irlanda: l’ala Canavosio, infortunato alla spalla sinistra, lascia la maglia numero 11 ad Ezio Galon, utility back dell’Overmach Parma, per la seconda volta in carriera titolare in un match del Torneo. Per il resto, confermato David Bortolussi ad estremo, Gonzalo Canale e Mirco Bergamasco centri, Kaine Robertson all’ala. Come già ribadito da Mallett, fiducia alla giovane mediana formata da Andrea Masi all’apertura e da Pietro Travagli come mediano di mischia, mentre capitan Sergio Parisse, al timone del pacchetto azzurro con la maglia numero otto, taglia il traguardo delle cinquanta presenze in Nazionale. Al suo fianco, nel ruolo di flanker, Mauro Bergamasco e Josh Sole, mentre in seconda linea Carlo Del Fava conquista il suo cap numero venticinque e Santiago Dellapè è ad un passo dalla cinquantesima apparizione azzurra.
aston villa
00sabato 9 febbraio 2008 10:21
Una trasformazione, tre punizioni e un drop. E lo hanno messo sotto processo. Perché si chiama Jonny Wilkinson, e non può sbagliare. Perché mentre l'Inghilterra affondava, sabato nel folle 2° tempo contro il Galles a Twickenham (da 16-6 a 19-26), la squadra lo guardava come un naufrago guarda alla Madonna.


Ma Jonny, stavolta, non ha fatto il miracolo. È andato a picco con gli altri. Un orribile passaggio alto, non da Wilkinson, al ragazzino che sogna di togliergli la maglia numero 10, Danny Cipriani, appena entrato al posto di Tindall. Un placcaggio al collo al gallese Thomas, che avrebbe potuto costargli una squalifica. Lui non si è assolto. «Sento di avere ancora molto da dare, ma non come ho fatto la scorsa settimana - ha spiegato alla Bbc -. A nessuno fa piacere essere indicato come la causa del male. Non resta che imparare la lezione e andare avanti. In fondo meglio sia capitato nella prima partita del Sei Nazioni che in semifinale ai Mondiali. Possiamo recuperare». Ma in fretta. Domani c'è l'Italia, lui e i suoi fratelli sono sulla graticola.



Massacrati dagli infortuni - soprattutto in prima linea, dove mancherà il mostro Sheridan - criticati, delusi. Incazzati. È la prima volta nella storia del Sei Nazioni che l'Inghilterra trova gli azzurri dopo una sconfitta. Ashton ci ha pensato su, poi per la partita del riscatto ha confermato il talismano ammaccato, che fra l'altro a Twickenham, nel 2001, da solo ci rifilò 35 punti sugli 80 totali. La Francia per questo Sei Nazioni ha deciso di aprire clamorosamente ai giovani. I british sono meno inclini alle rivoluzioni. «Quello di sabato scorso non è stato il miglior 2° tempo nella carriera di Jonny - ha spiegato il ct inglese - e lui lo sa. Ma il rugby è sport di squadra, le responsabilità sono di tutti». Sì, va bene, però. Wilko è il rugbista più famoso del globo: 996 punti con l'Inghilterra, 1043 nei match internazionali - a 47 punti dal record di Neil Jenkins - 28 drop. Il Maradona ovale, mancino come Diego, anche se meno capace del Pibe di incidere anche a livello di club, con i Newcastle Falcons che non sono mai diventati né Barcellona nè Napoli. Il miglior marcatore dei Mondiali, comunque. Il deus ex machina di una squadra che, dopo il 36-0 del girone eliminatorio con il Sud Africa, pareva allo sbando. Rientrato lui nei XV, l'Inghilterra è rinata. Jonny non è riuscito a vincere la finale come nel 2003, però ha battuto la Francia e restituito orgoglio a una nazione.
Wilkinson è abituato alle risurrezioni, ma forse inizia ad avvertire il peso degli anni che passano - 29 a maggio - dei tanti infortuni che gli hanno fratturato la carriera facendogli saltare 30 test match fra il 2003 e il 2007. Di sicuro sente sul collo il fiato della gioventù che gli è cresciuta dietro, annusando il mito e ora reclama la sua maglia. «Jonny ha commesso qualche errore nel 2° tempo - ha buttato lì con candida perfidia Danny Cipriani, il ventenne che mezza Inghilterra vorrebbe in squadra - ma non ha poi giocato in maniera terribile. Ashton mi ha detto che è stato molto incerto se scegliere me e lui per l'Italia, onestamente non mi aspettavo di partire titolare. E' bello sapere che molti credono in me, ma Wilkinson ha dato tanto a questa squadra negli ultimi 8 anni, merita una chance di redimersi. Io mi terrò pronto per sfruttare la mia, se ci sarà».


Cipriani è tutto inglese («ci deve essere qualche goccia di sangue italiano nella mia famiglia, ma si perde nei Caraibi, da dove viene mio padre»), giovane, bello, con alle spalle già uno scandaletto che fa gola ai tabloid (la storia con una bellissima transessuale, Larissa). Qualcuno sussurra che quel passaggio orribile Jonny gliel'abbia cucinato apposta. «Tutto ha una fine a questo mondo - ha dichiarato Jonny il filosofo -. Io spero di restare in nazionale a lungo, ma per me ora è più importante la qualità del tempo che la quantità». Se quelli di domani saranno 80’ di qualità Wilkinson, quella original, l'Italia non si divertirà.

aston villa
00sabato 9 febbraio 2008 13:23
Da un placcaggio nel rugby si sviluppa una spinta pari a 15 volte quella che subisce un pilota di jet militari al decollo. Il dato impressionante, che contribuisce all'appeal della palla ovale in un weekend dominato dal Sei Nazioni, è il frutto di uno studio dell'università del Nebraska, che ha calcolato quanta forza sviluppa un corpo 'medio' di un giocatore lanciato alla velocità tipica dei campi. Questo dato non è l'unico della 'fisica' del rugby.

Un altro studio ha calcolato che una mischia sviluppa una spinta fino a 18mila Newton, quasi pari a quella di due elefanti, di cui quasi metà è a carico dei soli tre giocatori della prima linea. Nonostante le forze siano così grandi, però, e non ci siano praticamente protezioni, gli infortuni gravi non sono molti: "Le fratture ad esempio non sono frequenti - spiega Annalisa Di Cesare, medico della nazionale femminile - mentre al primo posto ci sono i traumi distorsivi di caviglia e ginocchio".
sparco76
00domenica 10 febbraio 2008 23:18
ROMA, 10 FEB - L'Inghilterra ha battuto l'Italia 23-19 (20-6) in un match della 2/a giornata del Sei Nazioni di rugby giocato allo Stadio Flaminio di Roma. Marcatori: pt 3' Sackey meta, trasformata Wilkinson, 6' Bortolussi calcio piazzato, 12' Bortolussi calcio piazzato, 15' Flood meta, trasformata Wilkinson, 32' Wilkinson calcio piazzato, 38' Wilkinson calcio piazzato; st 4' Bortolussi calcio piazzato, 15' Bortolussi calcio piazzato, 19' Wilkinson calcio piazzato, 36' Picone meta, trasformata Bortolussi.
beboroma
00lunedì 11 febbraio 2008 10:00

Purtroppo non sono riuscito a vedere l'incontro, solo un resoconto in
tarda serata, comunque mi sembra un buon risultato considerando che hanno giocato contro i vice campioni del mondo [SM=x1272030]
aston villa
00lunedì 11 febbraio 2008 11:32
Mah...io l'ho vista a spezzoni....

Niente,a questi livelli ci manca ancora qualcosa,forse un campionato di alto livello....

Lottiamo,diamo il massimo,ma queste squadre sono sempre ancora un gradino su'.... [SM=x1272083]
Fox Molder
00venerdì 15 febbraio 2008 17:42
L'Italia perde i pezzi
6 Nazioni: Nitoglia out,c'e'Galante
Il giocatore del Calvisano rinuncia alla sfida col Galles
15-02-2008 14:36


(ANSA) - ROMA, 15 FEB -
Dopo Bortolussi e Robertson, l'Italrugby perde anche Ludovico Nitoglia che ha fatto sapere di non essere disponibile per la sfida col Galles. Per sostituirlo lo staff azzurro ha convocato Alessio Galante, centro del Rolly Gran Parma, che vanta gia' due presenze con la maglia azzurra. Per la terza partita del Sei Nazioni, l'Italia affrontera' il Galles a Cardiff sabato 23 febbraio.
aston villa
00sabato 23 febbraio 2008 10:00

Nick Mallett
A Nick Mallett certamente non fa difetto la coerenza. Il ct azzurro al momento di prendere le redini dell'Italia del rugby era stato chiaro: precedenza a giocatori provenienti dai vivai nostrani. E andando a leggere la formazione che domani alle 16 (ora italiana, diretta La7) scenderà in campo a Cardiff, per la terza giornata del sei Nazioni, l'impronta del tecnico sudafricano è subito evidente, con 10 titolari su 15 cresciuti nei settori giovanili azzurri. Rispetto alla sfida del Flaminio con l'Inghilterra, infatti, sono ben quattro le novità nel XV schierato dal ct, complici anche gli infortuni di Bortolussi e Robertson.

Al loro posto due esordienti dal primo minuto: Andrea Marcato e Alberto Sgarbi. Mentre gli altri due cambi riguardano pilone sinistro e mediano di mischia, con Perugini e Picone che subentrano a Lo Cicero e Travagli. L'obiettivo è centrare la prima vittoria in questo Sei Nazioni dopo le sconfitte "onorevoli" con Irlanda e Inghilterra. Di fronte, sul prato del Millennium stadium, Parisse e compagni si troveranno quella che viene già considerata la rivelazione del torneo: il Galles del guru Warren Gatland, a punteggio pieno dopo le vittorie con Inghilterra e Scozia. Sugli spalti insieme ai 70mila tifosi che inciteranno la squadra di casa, anche 5500 sostenitori azzurri.

Le scelte del ct. In settimana il ct azzurro aveva espresso chiaramente il suo pensiero sui cambi in formazione: "In Italia non abbiamo superstar o atleti insostituibili". Per questo gli infortuni di Robertson e Bortolussi non hanno certo tolto fiducia all'ex Springbok che anzi ha sfruttato l'occasione per lanciare nella mischia tre esordienti dal primo minuto: Andrea Marcato, Alberto Sgarbi e Simone Picone. Un rischio secondo alcuni ma non per Mallett che confida nelle motivazioni dei suoi ragazzi e sottolinea "l'italianità" della sua squadra: "Da parte mia, credo che se la squadra è fatta di italiani, è più unita. Spero che siano fieri di giocare per la loro patria". E oltre ai tre che partiranno titolari, in panchina ci sono anche Buso e Patrizio.

Così come sempre in panchina si accomoda Marco Bortolami. L'ex capitano azzurro ha recuperato dall'infortunio all'orbita oculare ma non è ancora al meglio per un problema al collo. Con Marcato estremo (e designato anche per calciare), le ali saranno Galon e Sgarbi mentre Canale e Bergamasco formeranno (per la ventesima volta) la coppia di centri. In mediana accanto al confermato Masi il ct schiera Simon Picone, autore della meta contro l'Inghilterra. Nessuna novità in terza linea dove accanto a capitan Parisse ci saranno Mauro Bergamasco e Josh Sole. Confermata anche la seconda linea dove la coppia sarà ancora Dellapè-Del Fava, mentre in prima linea Perugini subentra a Lo Cicero accanto a Ghiraldini e Castrogiovanni. Per quanto riguarda i gallesi, Mallett individua una differenza rispetto alle prime due partite dell'Italia: "Ci troveremo di fronte a un tipo di gioco diverso: il Galles a differenza di Inghilterra e Irlanda gioca con tutti e 15 gli uomini. I nostri avversari giocano molto al largo e con i trequarti: speriamo di aver organizzato bene la difesa".

Gli avversari. Sulla stampa gallese lo "spauracchio" Italia è un ricordo vivo. I giornali di Cardiff ricordano "i fantasmi del 2006 e del 2007". Le ultime due sfide infatti si sono concluse con un pareggio in Galles (18-18) e una vittoria azzurra al Flaminio (lo scorso anno). Per questo Warren Gatland ammonisce i suoi: "Se prendi sotto gamba l'Italia finisci per fare brutte figure e noi non vogliamo fare gli stupidi in casa nostra". Soprattutto dopo le due vittorie in altrettante partite (contro Inghilterra e Scozia), che hanno portato i dragoni in testa alla classifica del Sei Nazioni (insieme alla Francia) e hanno fatto parlare di squadra "rivelazione" del torneo.

Il ct gallese schiererà contro l'Italia una prima linea nuova e più pesante rispetto a quella vista contro la Scozia, con Jenkins, Rees e Rhys e una mediana esperta con Stephen Jones e Peel. Il Millennium Stadium, uno dei templi del rugby mondiale, sarà esaurito per il match arbitrato dall'inglese Dave Pearson. I 5500 tifosi arrivati dall'Italia sperano che sia giunto il loro momento di festeggiare.
aston villa
00venerdì 29 febbraio 2008 19:48
Solo scuse, non una recriminazione. Mauro Bergamasco ritrova la parola due giorni dopo la severa sentenza della commissione disciplinare del Sei Nazioni che lo ha fermato, in ambito internazionale e di club, per 13 settimane. Il silenzio carico di rabbia lascia posto alle scuse: "A Lee Byrne, ai miei tifosi e tutti coloro che mi sostengono da vicino, ai miei compagni di squadra - scrive uno sconsolato Bergamasco sul proprio sito - al mio club, lo Stade Français, alla Federazione italiana rugby e ai miei più stretti collaboratori".
VERO RUGBY - Il numero 7 azzurro, pesantemente punito per aver messo un dito nell'occhio del gallese Lee Byrne (che in precedenza - va detto - lo aveva placcato alto), si dice "consapevole che quanto successo, non rispecchia i valori e principi del rugby, e dello sport in genere". Per questo, conclude Bergamasco, "sarà mio impegno dimostrarlo sul campo quanto prima, anche se desidero precisare che il gesto commesso, per quanto grave, non voleva arrecare alcun danno". E poco importa se, come purtroppo non chiariscono del tutto le immagini della Bbc, Bergamasco avrebbe reagito solo dopo aver ricevuto un pugno dal gallese Phillips.
C'E' REATO - L'assoluzione di Carlo Del Fava ha permesso, invece, a Nick Mallett di convocare il seconda linea dell'Ulster, assieme al pari-ruolo del Femi Rovigo Tommaso Reato, portando così a 24 il numero di atleti selezionati per il match contro la Francia di domenica 9 marzo allo Stade de France di Parigi, valido per la quarta giornata del Sei Nazioni 2008. Gli azzurri si raduneranno domenica al Park Hotel La Borghesiana di Roma. La partenza per la capitale francese è prevista nella mattina di venerdì 7.

E' PROPRIO UN ALTRO MONDO.... [SM=x1272029]


aston villa
00martedì 4 marzo 2008 17:47
2000 Prima giornata
Roma: ITALIA-Scozia 34-20
Twickenham: Inghilterra-Irlanda 50-18
Cardiff: Galles-Francia 3-36
Seconda giornata
Parigi: Francia-Inghilterra 9-15
Cardiff: Galles-ITALIA 47-16
Dublino: Irlanda-Scozia 44-22
Terza giornata
Edimburgo: Scozia-Francia 16-28
Twickenham: Inghilterra-Galles 46-12
Dublino: Irlanda-ITALIA 60-13
Quarta giornata
Roma: ITALIA-Inghilterra 12-59
Cardiff: Galles-Scozia 26-18
Parigi: Francia-Irlanda 25-27
Quinta giornata
Parigi: Francia-ITALIA 42-31
Dublino: Irlanda-Galles 19-23
Edimburgo: Scozia-Inghilterra 19-13
Classifica finale:
Inghilterra 8; Francia, Irlanda, Galles 6; Scozia, ITALIA 2


2001 Prima giornata
Roma: ITALIA-Irlanda 22-41
Cardiff: Galles-Inghilterra 15-44
Parigi: Francia-Scozia 16-6
Seconda giornata
Dublino: Irlanda-Francia 22-15
Londra: Inghilterra-ITALIA 80-23
Edimburgo: Scozia-Galles 28-28 (giocata il 22 settembre)
Terza giornata
Roma: ITALIA-Francia 19-30
Londra: Inghilterra-Scozia 43-3
Cardiff: Galles-Irlanda 6-36 (giocata il 13 ottobre)
Quarta giornata
Parigi: Francia-Galles 35-43
Edimburgo: Scozia-ITALIA 23-19
Dublino: Irlanda-Inghilterra 20-14 (giocata il 20 ottobre)
Quinta giornata
Edimburgo: Scozia-Irlanda 32-10
Londra: Inghilterra-Francia 48-19
Roma: ITALIA-Galles 23-33
Classifica finale:
*Inghilterra; Irlanda 8; Galles, Scozia 5; Francia 4; ITALIA 0.
* vincitrice per differenza punti.


2002 Prima giornata
Francia-ITALIA 33-12
Scozia-Inghilterra 3-29
Irlanda-Galles 54-10
Seconda giornata
ITALIA-Scozia 12-29
Inghilterra-Irlanda 45-11
Galles-Francia 33-37
Terza giornata
Galles-ITALIA 44-20
Francia-Inghilterra 20-15
Irlanda-Scozia 43-22
Quarta giornata
Irlanda-ITALIA 32-17
Inghilterra-Galles 50-10
Scozia-Francia 10-22
Quinta giornata
Francia-Irlanda 44-5
Galles-Scozia 22-27
ITALIA-Inghilterra 9-45
Classifica finale:
Francia 10; Inghilterra 8; Irlanda 6; Scozia 4; Galles 2; ITALIA 0


2003 Prima giornata
ITALIA-Galles 30-22
Inghilterra-Francia 25-17
Scozia-Irlanda 6-36
Seconda giornata
ITALIA-Irlanda 13-37
Galles-Inghilterra 9-26
Francia-Scozia 38-3
Terza giornata
Irlanda-Francia 15-12
Scozia-Galles 30-22
Inghilterra-ITALIA 40-5
Quarta giornata
Galles-Irlanda 25-24
Inghilterra-Scozia 40-9
ITALIA-Francia 27-53
Quinta giornata
Francia-Galles 33-5
Scozia-ITALIA 33-25
Irlanda-Inghilterra 6-42
Classifica finale:
Inghilterra 10; Irlanda 8; Francia 6; Scozia 4; ITALIA 2 ; Galles 0.


2004 Prima giornata
Francia-Irlanda 35-17
Galles-Scozia 23-10
ITALIA-Inghilterra 9-50
Seconda giornata
Francia-ITALIA 25-0
Scozia-Inghilterra 13-35
Irlanda-Galles 36-15
Terza giornata
ITALIA-Scozia 20-14
Inghilterra-Irlanda13-19
Galles-Francia 22-29
Quarta giornata
Irlanda-ITALIA 19-3
Inghilterra-Galles 31-21
Domenica 21 marzo
Scozia-Francia 0-31
Quinta giornata
Galles-ITALIA 44-10
Irlanda-Scozia 37-16
Francia-Inghilterra 24-21
Classifica finale:
Francia 10; Irlanda 8; Inghilterra 6; Galles 4; Italia 2; Scozia 0.


2005 Prima giornata
Francia-Scozia 14-9
Galles-Inghilterra 11-9
ITALIA-Irlanda 17-28
Seconda giornata
ITALIA-Galles 8-38
Scozia-Irlanda 13-40
Inghilterra-Francia 17-18
Terza giornata
Scozia-ITALIA 18-10
Francia-Galles 18-24
Irlanda-Inghilterra 19-13
Quarta giornata
Irlanda-Francia 19-26
Inghilterra-ITALIA 39-7
Scozia-Galles 22-46
Quinta giornata
ITALIA-Francia 13-56
Galles-Irlanda 32-20
Inghilterra-Scozia 43-22
Classifica finale:
Galles 10; Francia 8; Irlanda 6; Inghilterra 4; Scozia 2;
ITALIA 0.


2006 Prima giornata
Irlanda-ITALIA 26-16
Inghilterra-Galles 47-13
Scozia-Francia 20-16
Seconda giornata
Francia-Irlanda 43-31
ITALIA-Inghilterra 16-31
Galles-Scozia 28-18
Terza giornata
Francia-ITALIA 37-12
Scozia-Inghilterra 18-12
Irlanda-Galles 31-5
Quarta giornata
Galles-ITALIA 18-18
Irlanda-Scozia 15-9
Francia-Inghilterra 31-6
Quinta giornata
ITALIA-Scozia 10-13
Galles-Francia 16-21
Inghilterra-Irlanda 24-28
Classifica finale:
Francia e Irlanda 8; Scozia 6; Inghilterra 4; Galles 3; Italia 1


2007 Prima giornata
A Roma, ITALIA-Francia 3-39
A Londra, Inghilterra-Scozia 42-20
A Cardiff, Galles-Irlanda 9-19
Seconda giornata
A Londra, Inghilterra-ITALIA 20-7
A Edimburgo, Scozia-Galles 21-9
A Dublino, Irlanda-Francia 17-20
Terza giornata
A Edimburgo, Scozia-ITALIA 17-37
A Dublino, Irlanda-Inghilterra 43-13
A Parigi, Francia-Galles 32-21
Quarta giornata
A Edimburgo, Scozia-Irlanda 18-19
A Roma, ITALIA-Galles 23-20
A Londra, Inghilterra-Francia 26-18
Quinta giornata
A Roma, ITALIA-Irlanda 24-51
A Parigi, Francia-Scozia 46-19
A Cardiff, Galles-Inghilterra 27-18
Classifica finale:
Francia e Irlanda 8; Inghilterra 6; Italia 4; Galles e Scozia 2.
aston villa
00venerdì 7 marzo 2008 20:26
È stata rinviata a fine mese la decisione della Commissione d'appello del Sei Nazioni di rugby sul ricorso di Mauro Bergamasco contro la squalifica di 13 settimane inflittagli lo scorso 27 febbraio per "aver messo un dito nell'occhio del gallese Lee Byrne". Il comitato riunitosi oggi a Edimburgo, sotto la presidenza dello scozzese Rod McKenzie, ha deciso di acquisire ulteriori informazioni e, quindi, di rimandare a fine marzo la decisione sull'appello presentato dall'azzurro. Frattanto la Nazionale azzurra è sbarcata a Parigi, 159 giorni dopo la sconfitta di misura contro la Scozia (18-16) che precluse all'Italia l'accesso ai quarti di finale della coppa del Mondo 2007. La Nazionale Italiana Rugby ha fatto il proprio sbarco allo Charles de Gaulle di Parigi nel primo pomeriggio, in vista del test-match di domenica contro la Francia, quarta giornata del 6 Nazioni 2008 (La7, ore 16).
Ad accogliere i 24 atleti convocati dal c.t. Nick Mallett, che torna da avversario dopo aver allenato lo Stade Français, per il penultimo turno del torneo un cielo plumbeo e una temperatura mite: il programma prevede poi pranzo e allenamento in serata. Domattina alle 11, è previsto il Captain's Run di rifinitura sul prato dello Stade de France, ultimo appuntamento prima del calcio d'inizio del match di domenica, valido per l'assegnazione annuale del Trofeo Garibaldi, in palio dal 2007 negli scontri diretti del 6 Nazioni tra gli Azzurri e i galletti.
Per quanto riguarda la sfida di domenica, la Francia si presenterà alla sfida piena di novità, alcune piuttosto giovani e addirittura alla prima presenza in nazionale. "E questo da una parte può essere un vantaggio, in quanto sarà una squadra con meno esperienza, ma dall'altra anche uno svantaggio perché i giovani che scenderanno in campo daranno tutto per fare una grande partita per cercare di essere confermati", riflette Mauro Bergamasco in un'intervista a Midi Olympique che, poi, giudica il momento attuale delle due squadre. "Siamo in un periodo di transizione - ha detto riferendosi all'Italia - con un nuovo allenatore e nuovi giocatori. L'Inghilterra ha criticato la Francia perchè non ha schierato la migliore squadra? Ma noi non possiamo perdere energie pensando a quello che fanno gli altri. La Francia è un'ottima squadra che può contare su tanti nuovi giocatori. Nient'altro". La Francia "è una squadra in evoluzione con un nuovo staff tecnico. Prepara la coppa del Mondo del 2011 e con coraggio ha scelto proprio il Sei Nazioni per provare nuovi giocatori. Le qualità di un allenatore come Lievremont non si possono giudicare in base a qualche partita vinta o persa".
Fox Molder
00domenica 9 marzo 2008 19:43
Ci resta solo la Scozia per evitare il cucchiaio di legno!
Sei Nazioni: Francia-Italia 25-13
Transalpini piu' forti, ma prova d'orgoglio degli azzurri
09-03-2008 17:56


(ANSA)-PARIGI,9 MAR- Nel 4/o turno del 'Sei Nazioni' di rugby, Francia-Italia 25-13. I punti azzurri sono scaturiti da due calci piazzati e una meta trasformata. L'Italia ha chiuso il primo tempo sul 13-6 grazie a due punizioni di Marcato. Poi nel secondo tempo ha tenuto testa ai transalpini, andando in meta al 58' con Castrogiovanni, sostenuto dall'intero pack azzurro. Le tre mete della Francia portano la firma di Floch (14') Jauzion (53') e Rougerie (66'), oltre a due punizioni e due trasformazioni di Yachvili.
Fox Molder
00domenica 16 marzo 2008 20:57
Finalmente l'agognata vittoria, combattuta, tiratissima, incerta fino alla fine....

Sei Nazioni: Italia-Scozia 23-20
Al Flaminio la prima vittoria, evitato il cucchiaio di legno
15-03-2008 15:54


(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Prima vittoria al Sei Nazioni per l'Italia, che evita il cucchiaio di legno: battuta la Scozia 23-20 al Flaminio con un drop allo scadere. Gli azzurri scendono in campo determinati e al 12' passano in vantaggio con una meta tecnica. Gli ospiti crescono: al 21' trovano il pari con una meta di Hogg e allo scadere la seconda realizzazione con Blair. Nella ripresa gli azzurri ci mettono l'orgoglio e al 20' trovano la meta con Canale. 20 pari fino allo scadere quando Marcato trova il drop vittoria.


per la cronaca il Galles ha vinto il 6 Nazioni, battendo la Francia


beboroma
00lunedì 17 marzo 2008 09:48
Re:
Fox Molder, 16/03/2008 20.57:

Finalmente l'agognata vittoria, combattuta, tiratissima, incerta fino alla fine....

Sei Nazioni: Italia-Scozia 23-20
Al Flaminio la prima vittoria, evitato il cucchiaio di legno
15-03-2008 15:54


(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Prima vittoria al Sei Nazioni per l'Italia, che evita il cucchiaio di legno: battuta la Scozia 23-20 al Flaminio con un drop allo scadere. Gli azzurri scendono in campo determinati e al 12' passano in vantaggio con una meta tecnica. Gli ospiti crescono: al 21' trovano il pari con una meta di Hogg e allo scadere la seconda realizzazione con Blair. Nella ripresa gli azzurri ci mettono l'orgoglio e al 20' trovano la meta con Canale. 20 pari fino allo scadere quando Marcato trova il drop vittoria.


per la cronaca il Galles ha vinto il 6 Nazioni, battendo la Francia





Leggo solo ora, ho inserito la performance italiana nelle Soddisfazioni varie [SM=x1272035]


aston villa
00lunedì 17 marzo 2008 14:46
Comunque una partita non certo bella.

Abbiamo evitato il cucchiaio di legno ma rispetto allo scorso anno abbiamo fatto un passo indietro
Fox Molder
00lunedì 17 marzo 2008 17:19
Re:
aston villa, 17/03/2008 14.46:

Comunque una partita non certo bella.

Abbiamo evitato il cucchiaio di legno ma rispetto allo scorso anno abbiamo fatto un passo indietro



Non so se sia corretto, Aston,
abbiamo avuto un ricambio generazionale e abbiamo meno materiale rispetti agli altri....

Fox


aston villa
00lunedì 17 marzo 2008 17:50
Re: Re:
Fox Molder, 17/03/2008 17.19:



Non so se sia corretto, Aston,
abbiamo avuto un ricambio generazionale e abbiamo meno materiale rispetti agli altri....

Fox





Sicuramente e' un miracolo gia' solo che ci abbiano ammesso al 6 nezioni,basta a vedere la fatica che sta' facendo l'Argentina per farsi accettare al 3 nazioni (Australia,N.Zelanda,Sudafrica).

Guardo sempre quello splendido programma sul rugby del grande Pollini.

Guarda in quali campi di patate si allenano le giovanili delle squadre italiane,e' uno sport che in funzione del basso bacino di utenza fa miracoli.

Ma e' indubbio che vuoi per il cambio generazionale,vuoi per il nuovo coach le cose quest'anno sono andate meno bene.

Col Galles si e' sbracato,cosa che lo scorso anno non era mai successa.

Comunque sempre onore ai nostri ragazzi che se la giocano contro i piu' forti al mondo.


Fox Molder
00lunedì 17 marzo 2008 21:37
Re: Re: Re:
Uno dei problemi, Aston, è che come sport non ha la diffusione che hanno altri sport....
Vive e prolifera nelle sue roccaforti (veneto, Emilia, lombardia Roma, l'Aquila e poco altro) ma non prende piede altrove......
Questi, per ora scarsi, ma emozionanti successi possono servire a renderlo più popolare e a fare avvicinare più giovani a questo sport
Già sta cambiando la mentalità....prima si puntava molto alle bevute del terzo tempo.....e il peso di mischia era fatto da ciccia.....ora ci sono molti più muscoli....diversa mentalità, diversi risultati...
Ci vuole tempo

Ieri c'erano 4000 persone a vedere la finale della coppa Italia al Lanfranchi di Parma, un pezzo di storia che sta' per cedere il passo al progresso.....per la cronaca L'Overmach Parma ha vinto.....
4000 non sono davvero pochi di domenica col calcio che la fa da padrone.....
Ci vuole tempo.....e pazienza.....e costanza.....

Fox
aston villa
00martedì 18 marzo 2008 15:09
Cucchiaio di legno o no? L'Italia del "rugby" si è "aggiudicata" l'ignominioso trofeo che spetta alla peggior squadra del Sei Nazioni? Oppure, grazie al drop di Marcato negli ultimi minuti della partita di sabato scorso con la Scozia, è riuscita ad evitarlo? Il giallo del cucchiaio intriga gli appassionati di palla ovale e apre infinite discussioni sui siti web.

Le opinioni sono diverse e discordanti. Partiamo dai fatti. L'Italia, in base al regolamento del Sei Nazioni, si è classificata all'ultimo posto con una vittoria e quattro sconfitte. Per sole 5 lunghezze nella differenza punti fatti-subiti, la Scozia (a parità di gare vinte e perse) è rimasta davanti agli azzurri. Ma basta, questo a stabilire l'assegnazione del "cucchiaio di legno"? C'è chi dice dice di sì e chi afferma il contrario. Ai favorevoli si iscrivono diversi esperti italiani di rugby (alcuni ci hanno scritto la loro opinione accusandoci di aver sbagliato) e i siti inglesi che trattano l'argomeno, compreso (ma flebilmente) quello ufficiale del "Sei Nazioni". Dei contrari fanno parte tutti i giornali italiani che hanno scritto sulla questione (Gazzetta dello Sport in testa), la maggior parte delle televisioni che se ne sono occupate a partire dai cronisti che hanno raccontato in diretta Italia-Scozia su La7 e, non ultima, la Fir, cioé la Federazione italiana Rugby.

A quanto pare, c'è accordo solo sulle origini (avvolte nella leggenda) dello sgradito mestolo. Tutti dicono che si deve risalire agli inizi del secolo scorso quando il "Wooden spoon" spettava ai peggiori studenti di matematica dell'Università di Cambridge. Poi, siccome molti di loro giocavano a rugby nel torneo (al quale prendevano parte le sole quattro squadre britanniche) che sarebbe diventato prima Cinque e, in seguito, Sei Nazioni, il cucchiaio è traslato al Championship rugbistico internazionale.

I favorevoli al cucchiaio di legno all'Italia. Alcuni di loro ci hanno scritto rimandandoci a diversi siti inglesi e a Wikipedia. Vi si leggono definizioni come questa: "Il cucchiaio di legno è assegnato alla squadra che finisce all'ultimo posto della classifica. Non esiste un reale cucchiaio di legno. Alcuni sostengono che il cucchiaio di legno andrebbe assegnato a chi non ha vinto neppure una partita, ma questo è più propriamente conosciuto come 'whitewash'". Insomma, il punto di vista britannico sembra chiaro: il cucchiaio di legno spetta alla squadra ultima classificata indipendentemente dal punteggio. Il punto di vista non è mai riassunto in una regola precisa, ma compare, qua e là in diversi articoli del sito ufficiale. Ma è l'unico?

I contrari. Oltre alla maggior parte dei giornalisti italiani che si occupano da anni di rugby (vedi l'inserto della Gazzetta dello Sport di domenica), tra chi "rifiuta" il "cucchiao" c'è la stessa Federazione Italiana Rugby (Fir). Anche alla Fir premettono che non c'è nulla di scritto e che sono a conoscenza di rispettabilissime opinioni diverse. Ma a sostegno della loro tesi portano almeno tre questioni: 1) "Nel 2006, quando pareggiammo una sola partita, nessuno ci assegnò il cucchiaio e nessuno si lamentò della mancata assegnazione"; 2) le origini del cucchiaio risalgono ai tempi in cui il torneo era limitato alle quattro squadre britanniche e non si stilava una vera e propria classifica con punti e mete segnate. Allora, il cucchiaio toccava a chi le perdeva tutte. Poi, con l'ingresso della Francia e, recentemente, dell'Italia, si fanno le classifiche ma la tradizione è rimasta uguale; 3) L'altra sera, dopo la partita con la Scozia, gli azzurri sono andati a festeggiare al Peroni Village. Lì tra canti e grida di gioia, Mauro Bergamasco ha simbolicamente spezzato un cucchiaio di legno e l'intera squadra ha mostrato di essere fermamente convinta di averlo evitato. Ora, dicono alla Fir, tutto si può dire, tranne che Bergamasco, Parisse e gli altri ragazzi de XV di Mallett, non siano degli esperti di rugby.

Il giallo, comunque, rimane.
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