Se ne accorgono a 36 anni....mah....

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aston villa
00sabato 28 giugno 2008 10:27
Un giallo, un mistero più che un dramma. Perché, annunciando di non poter firmare l'accordo già raggiunto con il Paris Saint-Germain, Lilian Thuram, 36 anni, è apparso sereno: "Un bel giorno devi smettere - ha detto - vorrà dire che se hanno scoperto questo difetto proprio adesso sarò stato davvero fortunato". Se Thuram è davvero malato, smetterà. Se ha soltanto il cuore "da atleta", riprenderà.

Qualche avvisaglia un po' strana c'era già stata ieri attorno al Parco dei Principi, dove Thuram - lasciato libero dal Barcellona dopo due anni di contratto - aveva raggiunto l'accordo con la società della capitale francese per un anno con opzione sul secondo e si stava sottoponendo alle visite. Tutti aspettavano l'annuncio della firma del recordman di presenze in nazionale (142), poi in serata sul sito del Psg arrivava uno stranissimo aggiornamento: "La società precisa di non aver trovato per il momento alcun accordo con Lilian Thuram. I negoziati continuano".

Eppure tutto sembrava tranquillo, 300.000 euro lordi al mese per il giocatore che sembrava avviato a una fine di carriera non all'altezza del suo passato ma tranquillamente dalle parti di casa. Con la nazionale aveva chiuso con la pessima prestazione contro l'Olanda (Robben lo aveva letteralmente strapazzato) e con la conseguente panchina nella partita contro l'Italia. Aveva regalato la sua ultima maglia a Fabio Cannavaro, ex compagno di difesa nella Juventus, e se ne era andato con la signorilità e la correttezza che lo hanno sempre contraddistinto.

Volto serio, occhialini da intellettuale, polo nera, Thuram ha spiegato con calma cosa è successo ieri, definendolo "incredibile". "All'inizio mi hanno fatto non so quante radiografie - ha raccontato - hanno appurato che quanto alle articolazioni sto benissimo. Il dottore mi ha anche fatto i complimenti dicendomi che sembro un ragazzino. Anche con l'ecocardiografia le cose andavano bene, poi però il medico mi ha detto che avevo il cuore abbastanza grosso. Gli ho chiesto 'e' grave? Potrò continuare a giocare?'. Mi ha risposto che è normale che gli sportivi abbiano un cuore un po' più grande. Però poi abbiamo parlato della mia famiglia, gli ho raccontato di aver perso un fratello per un arresto cardiaco mentre giocava a basket e che anche mia madre ha dei problemi. Allora si è allarmato. Mi ha chiesto di chiamare mia madre per un prelievo di sangue così da poter verificare se, geneticamente, abbiamo la stessa malattia".

In concreto, se Thuram ha soltanto un cuore da atleta tutto rientrerà nella norma e potrà riprendere a giocare. Se l'ipertrofia del muscolo cardiaco è invece dovuta all'antecedente familiare di casa Thuram ("cardiomiopatia ostruttiva ereditaria"), dovrà smettere con lo sport.

"La Juventus non si è mai accorta di nulla - è stato il commento del medico bianconero, Riccardo Agricola - Thuram da noi è sempre stato idoneo". Il medico storico della nazionale francese, il dottor Jean-Marcel Ferret, ha parlato di test "nei limiti" per quanto riguarda Thuram, mentre Arsene Wenger, suo ex allenatore a Monaco, si è chiesto se "visite mediche approfondite a livello cardiaco" siano state praticate effettivamente sul giocatore ad ogni trasferimento. A questo proposito, Thuram ha un ricordo preciso, proprio di quando - a 22 anni - giocava nel Principato e sentì parlare per la prima volta di qualcosa al suo cuore: "Mi chiesero di fare un test. Andai da un cardiologo e me ne ricordo molto bene, perché uscendo da quell'appuntamento sapevo di avere una probabilità di non poter più giocare a calcio. Ma poi mi dissero che tutto andava bene".

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