Riposa in pace Aurelio

Se ne e' andato nella notte il giornalista Aurelio Benigno.

Si e' impiccato.

Non mi faceva impazzire ma era uno di noi,un granata vero,ipercritico nei confronti della societa' ma alla luce dei fatti ci aveva visto giusto.

Che cazzo di mondo.

R.I.P.Aurelio e che la terra ti sia lieve.




Questo e' un commento sul forum del Toro.

"Aurelio Benigno ! Quante volte mi ha fatto incazzare, con i suoi partiti presi, le sue battaglie preconcette, anche qualche sproposito lessicale ! Adesso che se n'è andato mi sento in colpa. per averlo citato spesso, qualche volta anche per iscritto sul forum, per averlo contestato. Invece, probabilmente, era persona che aveva bisogno di contrapporsi, di esporsi, per affermare la propria opinione, e combattere chissà quale sconquasso interiore, quello che abbiamo tutti, in questi tempi cupi, ma che in qualche modo conteniamo, esorcizziamo. Sembrava, con i suoi scarsi riccioli e la sua voglia di polemica, uno a cui poco faceva paura. Evidentemente non era così. In questo momento, pur non avendolo conosciuto di persona, mi sembra uno dei personaggi che incontri al bar per parlare di Toro. Ci litighi, ma lo fai volentieri, perchè è uno come te, innamorato e sanguigno, a cui comunque vuoi bene. Addio, amico mai ben conosciuto. Sappi che anche tu fai parte della grande famiglia che ama questa squadra traditrice. Non sentirti mai solo lassù."

Lo immaginavo che lo avresti scritto. Ho visto in un forum granata uno con il nome di una città cubana ed ho immaginato fossi tu.

Conosco Aurelio da quando era praticante a Tuttosport se ricordo bene. Preso per i fondelli per le sua cronache, a dire il vero non proprio professionali e per i suoi articoli pieni di ovvietà.

Tifosissimo del Toro, all'inizio seguiva la Primavera, entrò nel giro grosso perchè in trasferta giocava a scopa sull'aereo e Mondonico era il suo socio, immagino l'unico che lo sopportasse per il suo modo scriteriato di interpretare la scopa.

Nel tempo era cresciuto e ormai ne capiva di calcio. Lo trovai l'ultima volta davanti allo Sporting subito dopo la retrocessione. Mi spiegò alcune cose sulla presidenza, sempre con il viso rubicondo, anche se l'utilitaria era stata sostituita dalla Jaguar.

Aurelio dietro l'aria bonacciona ha sempre avuto il sorriso triste e l'aspetto di chi si porta un grosso peso sulle spalle.

Povero Aurelio...

Non sono iscritto a nessun forum del Toro,sara' qualcun altro.

Lui era inviso a buona parte della tifoseria,ha scitto un libro su Buffon e uno su Amauri.....sono cose che non si perdonano.

Mi pare presentasse anche una trasmissione gobba....ma bisogna pur mangiare.

Non lo conoscevo ma mi sembrava che spesso ci godesse a parlare male del Toro,quasi fosse uno dei tanti tafazzi in circolazione.

Ma aveva ragione,ci aveva visto giusto.

Il mondo del calcio torinese perde un interprete importante e sicuramente una persona per bene.

Noi perdiamo....uno di noi.

Uno del Toro.

C'era uno collegato con il nome di "tunas" ho penasto che non fosse Trophies

Aurelio è da sempre granata, ricordo che in una delle sue prime apparizioni televisive intervistando Mondonico invece di cosa farete domenica chiese " domenica vinciamo? " che per un giornalista che non si dovrebbe capire di che squadra è non fu proprio il massimo.

Ho visto qualche partita in tribuna con lui e me lo ricordo saltare come un pazzo al gol del Toro, inoltre era sempre al Filadelfia e frequentava i capi storici degli Ultras Granata.

Non leggevo i suoi articoli, ma quando gli chiedevo qualche informazione mi ha sempre dato dei dettagli tecnici, che sempre si sono dimostrati esatti. Che nessuno voglia venire al Toro perchè lavorare con Cairo è impossibile è cosa risaputa.

P.S. Un altro giornalista è amico di famiglia, del Toro da quando è nato, padre del Toro, madre del Toro e nonni del Toro. Ho letto da qualche parte che parla male della società perchè tifa juve.

Ho ritrovato il post che scrissi a giugno, dopo avere incontrato Aurelio. Lo copio qui perchè non ho voglia di cercare come si mette il link.


Stamattina ho incontrato un giornalista sportivo che conosco, non un Gianni Brera, ma l'ambiente lo conosce.

In sintesi: Cairo è conosciuto nell'ambiente con la nomea di cui con cui non è possibile lavorare, nè per i tecnici, nè per i dirigenti.

- Si è schierato con le big del campionato, peccato che siamo finiti in B quindi gli altri ci odiano.

- Pederzoli va al Milan a dirigere il gruppo degli osservatori, cosa che pare sappia fare benissimo, fuori da quel ruolo non ci sa fare.

- Delio Rossi non è venuto perchè non c'è alcun progetto, si naviga a vista sperando che ci vada di culo

Poche le parole che escono in questi momenti se non quelle "inutili" per esprimere il dolore.

Collega, amico per molti, simpatico e pungente con la battuta sempre in tasca pronta a graffiare, senza paura o remore, come quando in estate di fronte ad una platea interamente bianconera (presentazione delle maglie stagionali)ricordava a tutti, dirigenti compresi, la storia del Toro.


Stupiti per i modi del suo addio, scegliamo il silenzio ed il raccoglimento nel rispetto dell'uomo.
La redazione esprime il suo cordoglio a tutti coloro che anche solo per un momento sono stati compagni di "strada" di Aurelio e che hanno potuto e saputo apprezzarlo.