Ragazze....c'e' un limite a tutto....

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aston villa
00giovedì 14 febbraio 2008 09:49
In 65 giorni ha cercato di contattarlo ben 10.843 volte - in media una volta ogni otto minuti - con sms, videomessaggi e chiamate al telefonino e adesso un giudice l'ha avvertita: finirà diritta in galera se continuerà a non dar pace all'ex-fidanzato.

Nel morboso attaccamento a Timoty Mortimore, che l'ha piantata dopo una storia durata sei mesi quando invece lei sognava il matrimonio, Lee Amor sembra aver superato persino l'attrice Glenn Close che nel film 'Attrazione Fatale' perseguita ossessivamente l'ex-amante Michael Douglas. La rottura è avvenuta nel giugno scorso e sulle prime la donna venticinquenne - residente a Brixham, nel South Devon - ha teso all'uomo una serie di agguati: lo ha aspettato sotto casa o all'uscita dal lavoro, arrivando a mandargli i risultati di un test di gravidanza per fargli credere che era stata messa incinta da lui (mentre in effetti il padre è un altro...). Molte notti è andata a bussare alla sua porta scongiurandolo di aprirle.

Mortimore ha cercato di togliersela di torno rivolgendosi alla polizia locale che verso fine luglio ha convocato Lee e le ha intimato di stare alla larga dell'ex-boyfriend. Ed è a quel punto che è incominciato lo spasmodico assalto telefonico da Guinness dei record. Tra il 28 luglio e il 30 settembre dell'anno scorso (quando la polizia è di nuovo intervenuta) la donna ha cercato di entrare in contatto con l'ex-fidanzato - manager di un negozio di video - ben 10.843 volte se si sommano gli sms, i videomessaggi e le chiamate con il telefonino. In genere lo insultata, qualche volta minacciava di uccidersi. Un tribunale di Torquay ha processato nei giorni scorsi la donna e l'ha avvisata che la aspetta una severa condanna al carcere se continua a infastidire l'ex-fidanzato. In aula l'imputata si è riconosciuta colpevole di 'molestie', ha promesso che non lo farà più e ha spiegato a sua difesa che la rottura l'ha gettata in uno stato di "prostrazione fisica e emotiva". Dopo la sentenza l'ex-fidanzato ha detto ai giornalisti che é stato costretto a rivolgersi alla polizia perché la sua vita era diventata un inferno: "Le chiamate con il telefonino erano solo la punta dell'iceberg. Mi chiamava anche con il telefono fisso quando ero al lavoro. Bussava alla mia porta di giorno e di notte. Non volevo che Lee avesse guai con la giustizia ma è stato il rimedio estremo".

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