Nazionale

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aston villa
00giovedì 20 novembre 2008 08:41
Nella serata in cui il giovane Rossi e' chiamato a prendersi un po' d'Italia, e' il vecchio Toni a ritrovare il gol che in azzurro gli mancava da nove mesi. E a siglare l'1-1 contro la Grecia col quale l'Italia di Lippi chiude un 2008 di crescita lenta, e il suo ct raggiunge il suo risultato utile numero 31 in azzurro. Una piu' del 'mito' Pozzo.

Se e' vero che non contano i numeri, ma i contenuti - come precisa spesso Lippi a proposito del record e del parallelo col ct due volte campione - il pareggio di Atene offre all'allenatore dell'Italia piccoli spunti di ottimismo, non molto di piu'. Test leggero, non solo per lo spessore dell'avversario che pure ha corso e lottato, ma per l'impegno che gli azzurri hanno mostrato solo a sprazzi. Rossi ha mostrato di essere calciatore nato, come ama dire il ct, ma a parte la pecca del gol sprecato in avvio ha anche detto che per diventare un altro 'uomo del Mondiale' deve camminare molto. Qualche scricchiolio in difesa, a compensare i segni piu' della serata, e un Montolivo ancora fragile.

Questa volta, in ogni caso, nessun mistero di formazione da svelare, spazio dal primo minuto al baby attaccante del Villareal. Al fianco ci sono Toni alla ricerca del gol smarrito e Camoranesi in linea, ma nel 4-3-3 azzurro Marcello Lippi prova a consegnare a Rossi le chiavi del futuro di una nazionale costruita su 5 stranieri d'Italia e solo sei campioni del Mondo. L'uomo nuovo non fatica ad entrare in partita, sfoderando equilibrio e dribblando le emozioni. La porta resta pero' troppo a lungo lontana. Passano 9', e Rossi e' nel vivo. Un tiro di Gattuso e' respinto in angolo da Tzorvas, il secondo corner di De Rossi trova l'appoggio di Bonera e il destro debole di Cannavaro in area: Rossi a un metro dalla linea del gol ha un riflesso ma si fa parare. Non c'e' affanno a centrocampo di un test davvero amichevole. Sono solo ottomila gli ateniesi folgorati dal fascino del confronto, le due squadre fanno poco per dar loro ragione. La Grecia di Rehhagel schiera Mantzios unica punta, tre giocatori a supporto e la coppia di centrocampo Bassinas-Tziolis; cosi' De Rossi in regia e Montolivo sulla sinistra avrebbero gioco facile a creare manovra. Ma e' solo un condizionale. Toni cerca palloni giocabili ma si sbraccia a vuoto, dopo il doppio tentativo azzurro in avvio e' la testa di Katsouranis (25') a schiacciare in area su cross di Spyropoulos: difesa azzurra immobile, De Sanctis pure, pallone fuori. L'andamento e' lento, ne' Grecia ne' Italia si appropriano della partita. Attorno alla mezzora la fiammata tocca agli azzurri. Una buona percussione Rossi-Camoranesi e' sprecata da Montolivo, poi Toni e Chiellini (30') sono in ritardo sulla punizione in area di De Rossi, infine il 9 azzurro prova l'azione personale al 31': il sinistro e' debole e al lato. Il 38' e' il minuto della protesta greca. Un mani involontario in area di Gattuso fa gridare al rigore, subito dopo Mantzios segna in fuorigioco: e qui nessun dubbio. In chiusura di primo tempo, di nuovo Rossi. Si procura una punizione da 25 metri ma la batte male, poi e' scolastico - bello e senza cattiveria - il suo stop e destro al volo dal limite al 45', Tzorvas blocca.

La serata si accende in avvio di ripresa. Lippi toglie Chiellini e Montolivo, dentro Legrottaglie e Pepe, l'Italia parte forte. Rossi lancia Toni al 1' (sinistro parato), apre per Pepe al 2' (ancora sinistro, ribattuto di piede dal portiere) e avvia l'azione chiusa da Camoranesi con un tiro che al 3' Tzorvas smanaccia da sotto la traversa. Legrottaglie non fa a tempo a prendere le misure a Gekas, anche lui subentrato nel secondo tempo, che l'attaccante del Bayer Leverkusen lo fredda con un destro in area, su palla persa da Gattuso, tagliando fuori anche un Cannavaro non proprio reattivo nella chiusura. Arriva la reazione azzurra, e il gol tanto atteso da Toni. E' il 10', De Rossi da 30 metri batte una punizione sul secondo palo, il centravanti svetta e fa sponda potente sul palo opposto: rete dopo nove mesi, pugno al cielo per la rabbia e orecchio 'svitato' alla sua maniera. Sull'1-1, diventa perfino una partita veloce. Al 13' Toni scambia rapido con Camoranesi, sul suo destro da dentro l'area e' ancora Tsvoras a negare il gol. Entrano Gamberini, Maggio e Gilardino per Cannavaro, Camoranesi e Toni, Lippi ridisegna l'Italia sul 4-1-4-1. Rossi esce al 24', con Iaquinta l'Italia si riassesta sul 4-4-2, nella girandola tattica il gioco si smarrisce. Resta il tempo per un brivido provocato in area da Gamberini alla mezzora e un fuorigioco al limite di Gekas. E per una mezza girata in area di Iaquinta al 44'. Uno a uno, e l'Italia di Lippi da' appuntamento al 2009, il 10 febbraio c'e' Brasile-Italia a Londra.
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